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Leica Tri-elmar 16-18-21...questo sconosciuto.


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avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2015 ore 14:48

Ciao a tutti, c'è qualcuno che lo possegga o lo abbia almeno provato per scrivere il proprio parere?

avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2015 ore 22:13

Ciao Ivan, come sai io ce l'ho e lo uso con soddisfazione su A7, l'ho preso un anno fa e non posso che esserne soddisfatto. È contenuto nelle dimensioni e nel peso, considerando che si tratta di una lente wide/ultra-wide con copertura FF (per di più zoom, anche se limitato). Sicuramente in casa Leica esistono grandangoli più compatti/leggeri, più nitidi (anche se per accorgersene bisogna fare confronti diretti con ingrandimenti al 100% negli angoli - tradotto pippe da forum) e con meno distorsione, ma altrettanto sicuramente è il grandangolo più versatile. Io l'ho scelto perché si è dimostrato performante con le A7's in numerose prove sul campo (lette online e fatte di persona prima dell'acquisto), grazie al suo schema ottico (che probabilmente lo renderà compatibile anche con eventuali future ML FF). Negli ultimi anni ho provato diverse lenti, acquistando e rivendendo materiale usato sia autofocus che manual focus (Sony, Zeiss, Leica, Olympus OM e Nikon) nel tentativo di creare il corredo "perfetto" per le mie esigenze e dopo numerosi abbinamenti sono riuscito a trovare il giusto compromesso tra qualità/focali/apertura/peso/dimensioni del parco ottiche da portarmi in giro. Per me il trio è composto dal tri-elmar, dal 35 lux asph e dal 75 summarit; queste tre lenti pesano all'incirca uguale, le dimensioni sono molto simili (considerando il 35 col paraluce montato), la qualità ottica è alle stelle e mi permettono di girare con macchina al collo con una lente montata e le altre due nelle tasche dei pantaloni (ovviamente non jeans attillati ;-)) per ore senza sentirmi affaticato. Fra queste tre lenti il tri-elmar è senza dubbio quello più "unico", dato che non esiste altro grandangolo con un simile rapporto tra qualità ottica, versatilità e dimensioni. Gli aspetti negativi sono ovviamente il costo, ma anche il sistema di montaggio dei filtri che è un po' macchinoso. Se hai bisogno di qualche informazione specifica, fammi sapere ;-)

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 5:08

Grazie, sei stato davvero prezioso col tuo intervento...sono molto indeciso su quale grandangolo acquistare perché posseggo sia un corpo Leica m8 (che vorrei permutare per una m9 o m) ed una a7 (che per ora uso come corpo da battaglia, ma che passando al ff con leica nn saprei che fine farebbe).
Se fossi sicuro di darla via nn avrei dubbi e opterei per un super-elmar (probabilmente il 18mm), non perché lo ritenga migliore del wate, ma perché si trova usato a circa 1500 euro in meno e possiede la focale centrale che potrebbe sostituire ipo zoom corto del trielmar.
Sul montaggio di filtri a lastra hai notato differenze tra il 18 (o qls altro fisso leica) ed il wate? Son cose che uso spesso in paesaggistica e nn vorrei essere limitato dalla lente.
Ancora grazie.

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 8:49

Ciao, attualmente ho il solo tri-elmar e a parte il 12 voigt ltm (che ha un siatema di montaggio filtri uguale) non ho provato altri grandangoli per fare paragoni. Considera anche che non uso filtri a lastra, ma ho solo un set di Haida nd da 3, 6 e 10 stop che uso per le lunghe esposizioni. Detto questo la scomodità sta nel fatto che non si possono montare i filtri direttamente sull'obiettivo, ma c'è bisogno del suo adattatore www.adorama.com/lce67a.html inoltre, come si vede dalle immagini, bisogna applicare qualcosa che impedisca contaminazioni luminose dalla parte superiore dell'adattatore, dove sono presenti le due aperture. Specialmente con i filtri nd la cosa può diventare veramente seccante...io ho risolto incollando nella parte interna un segmento dell'anello di cartone nero che viene dato insieme all'adattatore e all'esterno uso l'elastico di un calzino nero per coprire le due aperture. In questo modo ho risolto il problema (che ti assicuro era ben visibile, soprattutto con il filtro da 10 stop), ma resta comunque la scomodità di tutto il sistema. Tuttavia, in linea generale, quando faccio LE difficilmente vado di corsa e ho quasi sempre il tempo di prepararmi e fare tutto con calma; a volte capita che tutto questo tempo non ci sia e allora vorrei avere la possibilità di avvitare il filtro direttamente sulla lente, ma per fortuna è la minoranza delle situazioni ;-)

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 9:43

Ottima la soluzione che hai trovato e temo nn esistano alternative più comode. Avendo sia Leica che Sony sono proprio indeciso su cosa acquistare...comprando il tri-elmar potrei continuare ad avere i due corpi, con qls altro grandangolare non avrebbe molto senso tenere la a7 che verrebbe sacrificata insieme alla m8 per una m9 o m.

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 10:42

Non ho corpi m quindi parlo senza esperienza diretta, però se usi il tri-elmar su m9 o m240 credo tu abbia bisogno del mirino esterno che costa e ingombra parecchio, quindi annulleresti senz'altro uno dei vantaggi del sistema, la compattezza/portabilità. Potrei comunque sbagliarmi, quindi ti consiglio di informarti bene prima di fare qualsiasi acquisto. Se invece l'acquisto di una m FF comporta automaticamente la scelta di una altro grandangolare, allora il problema non sussiste (credo ;-))

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 11:21

Qualsiasi grandangolo sotto i 28mm su M9 o sotto i 24mm su M8 comporta l'uso di un mirino esterno, quindi il problema lo si ha a prescindere...poi qualcuno preferisce non utilizzarlo e comporre ad occhio.
Il vero problema è la resa degli altri grandangoli sui sensori non Leica che li rendono quasi inutilizzabili.

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 11:43

Sì questo lo sapevo, però credo che solo il tri-elmar necessiti del "universal wide angle viewfinder" che è un bestione non da poco www.bhphotovideo.com/c/product/461939-REG/Leica_12011_Universal_Wide_A mentre per gli altri grandangoli penso esistano soluzioni più compatte

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 12:11

Ah si su questo hai ragione, è decisamente ingombrante e poco estetico.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 14:29

Volevo correggere solo un aspetto, il Tri-elmar non è proprio uno zoom, nel sistema Leica M non esistono essendo fotocamere a mirino galileiano e non Reflex, ma un tri-focale con tre lunghezze focali differenti ben distinte e selezionabili.

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 14:36

Vero, però si può anche scattare posizionando la ghiera negli intervalli compresi fra 16-18 e 18-21, quindi all'atto pratico lo possiamo considerare uno zoom ;-)

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 20:58

Davide, rispetto ad altri grandangoli che hai usato, cosa diresti della definizione del wate?

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 21:19

Ivan. il WATE e' pazzesco!! si mangia anche i fissi, io lo ho provato di sfuggita e la mia impressione e' che il 21SEM gli sia solo un pelo superiore come definizione.. anche se secondo me i colori del SEM sono ineguagliabili.
scrivi ad antonio-p che lo usa con A7r :-) ha preso quello che c'era da noc fino a poco tempo fa.
thinner il WATE funziona a qualunque lunghezza focale compresa tra 16-21


--edit ho appena visto che Davide85 lo ha gia' detto lui.

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 21:45

Allora partiamo dal presupposto che la A7 è finora l'unica fotocamera FF che ho avuto e quindi subentra un discorso anche di sensori che secondo me rende i paragoni non oggettivi. In passato ho avuto canon 350d, 40d, 7d su cui montavo il 10-22 e poi sony nex 5n dove avevo il 10-18 e il 19 sigma; sul paragone con queste combinazioni c'è poco da dire per il discorso che facevo prima. Invece ho avuto su A7 il 21/3.5 della zuiko che ho venduto dopo aver acquistato il tri-elmar, col quale si può fare un paragone più sensato. Tuttavia non mi sono mai messo a fare confronti diretti e quindi le mie parole derivano più da impressioni di utilizzo separato piuttosto che da un test fatto a dovere. Al centro del fotogramma le due lenti sono molto vicine se non uguali, la differenza a vantaggio del wate la si nota andando verso i bordi, ma la si vede solo osservando l'immagine a monitor al 100%. Lo zuiko ha maggior aberrazione cromatica e minor resistenza al flare (sebbene avessi acquistato un modello con l'ultimo coating, che dovrebbe essere il migliore sotto questo punto di vista), inoltre montando i filtri nd (stesso modello che uso col wate, ma di diametro diverso, gli haida slim pro II) vignetta in maniera evidente. A livello di distorsione il wate è migliore e soprattutto se si scatta in raw, è possibile correggerla con un click in Photoshop, dato che sono presenti i profili di correzione automatica. Nel complesso quindi il wate è migliore sotto tutti i punti di vista, però secondo me non in rapporto al prezzo, dato che uno costa 10 volte l'altro ;-)

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2015 ore 21:52

Non ho menzionato i colori perché vanno un po' a gusti personali, ma il piccolo zuiko ha veramente un'ottima fedeltà cromatica! Davvero una lente dal rapporto qualità/prezzo strepitosa. Ovviamente io preferisco i colori del leica, soprattutto in situazioni di forte contrasto dove la differenza di resa fra le due lenti è più visibile

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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