user46920 | inviato il 28 Agosto 2015 ore 5:50
In base ad una idea che potrebbe essere quantomai buona riguardo la Fotografia con la F maiuscola ed espressa a grandi linee così, ... [...] Sarebbe interessante, per chi come me ha voglia di studiare, che magari qualcuno ci indirizzi verso la strada... Creare un topic per Autore potrebbe portare i "colti" a discutere e confrontarsi apportando le proprie opinioni e conoscenze, i "meno colti" a conoscere e così poter approfondire anche personalmente(con libri) gli Autori fino allora sconosciuti o di cui non si aveva interesse. Naturalmente dall'alto della mia ignoranza seguire volentieri e silenziosamente! [...] ... prendo spunto per aprire quello che potrebbe essere uno dei tanti topic di discussione sulle letture delle fotografie di un singolo autore importante e/o stimolante a riferimento per molti. Nel mio caso ho scelto Gianni Berengo Gardin ... e lascio a voi le letture !!!
 www.clubfotografia.com/wp-content/uploads/2013/02/7-gianni-berengo-gar PS: la scelta delle immagini parte con la mia e prima di portarne un'altra assolutamente e soltanto dello stesso autore (GBG), è importante che la lettura della prima foto sia esaurita. PS: link alle foto di Gardin |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 9:01
Non so se sia un problema mio, ma non riesco a visualizzare la foto |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 9:49
Buon giorno "L'occhiodelcigno" Eccellente idea, eccellente fotografo, eccellente forografia!! Quest'anno ho iniziato a studiacchiare qualcosa e piu leggo e piu mi spavento della moltitudine di autori italiani di pregio e dei quali non avevo neanche mai sentito il nome. Seguo l'iniziativa anche se per ora starò certamente tra gli auditori. ps. A chi interessasse a Milano e Torino sono in corso pregevoli mostre proprio sulla fotografia italiana, dagli anni 10/20 sino al contemporaneo. CONSIGLIATISSIME sia per quel che c'è da vedere sia per gustarsile foto in stampa cartacea ... altro universo rispetto ai documenti elettronici a cui tutti siamo abituati. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 9:56
La composizione di questa foto è ottima. Ottima anche la scelta del bn ma a livello emotivo a me non dice molto. Ovviamente è una opinione personale. Qui un mi piace non so se l'avrai dato. |
user46920 | inviato il 28 Agosto 2015 ore 10:26
“ Seguo l'iniziativa anche se per ora starò certamente tra gli auditori. „ l'idea mi sembrava buona, anch'io seguo Cristian, secondo me non c'è bisogno di giustificare una opinione, sarebbe interessante avere anche dei pareri con della sostanza ... Personalmente la corsa della donna mi fa immaginare a qualcosa che è successo, un evento importante, magari le hanno detto che il figlio è caduto con la bici e si è fatto male, quindi lei corre a casa tutta preoccupata ... o qualcosa del genere. Sicuramente l'agitazione dei piccioni che sembrano percepire l'agitazione della donna, ripresa nello stesso fotogramma e con il contrasto BN che ne aumenta l'animo, ne fanno una immagine dinamica. Il colonnato di contorno lo vedo come punto di comprensione della prospettiva e dà una direzione in consenso al verso della corsa. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 10:32
Andrebbe contestualizzata temporalmente e storicamente, non ho molto tempo, ma se qualcuno vuole favorire... |
user46130 | inviato il 28 Agosto 2015 ore 10:51
Buongiorno, è una foto che mi piace molto. Al di là della tecnica e del bianco e nero molto bello, stesso dicasi per la composizione. Mi piace perché è ritratta una Venezia insolita, non quella chiassosa, con le gondole, i pulcinella e strapiena di turisti. Neanche quella classica con l'architettura in primo piano o i ponti o i canali. Vedo una Venezia fredda, vuota, privata di tutto il circo che ne fa ogni giorno da contorno. Eppure è ancora più affascinante, proprio perché mi sento di viverla, come un normale suo cittadino, che annoiato si affaccia alla finestra e osserva le piazza deserta. Il silenzio viene soltanto rotto dal volare dei colombi, impauriti da una persona che corre nella neve in cerca di riparo dal freddo. Seguo quella ragazza fino a quando riesco a vederla... Forse la conosco... È un film per me, non una foto. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 10:54
Tecnicamente mi piace molto la scelta del tempo di scatto, adatta fermare la donna ma mantenere il dinamismo delle ali degli uccelli. Sul colonnato concordo con Occhiodelcigno, serve a dare direzione, prospettiva e contesto senza entrare a far parte della composizione vera e propria. Vorrei notare come giochi un ruolo importante l'assenza di dettaglio (paradossalmente) il bianco bruciatoi toglie ogni fonte di possibile distrazione e mantiene solo l'essenziale, la donna che corre e gli uccelli in fuga. Sul significato sono dibattuto. Trovo plausibile l'interpretazione di Occhiodelcigno, ma se la donna fosse vista come una ragazzina che corre per una piazza facendo volare i piccioni (ricordi di me da piccolo a piazza san pietro) ecco che di colpo il significato potrebbe essere totalmente diverso. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 10:54
Inverno, quando la città era ancora una città. Il porticato delle Procuratie Vecchie individua chiaramente di quale abitato si tratti e che ci si trovi nel suo "salotto buono". La bimba corre felice per fare alzare i piccioni in mezzo alla neve. La città reazionaria, melanconica, decadente, ombrosa per definizione riesce ad avere un guizzo di gioia. Il sollevarsi all'unisono dei piccioni creava in quello spazio vuoto e riverberante un rumore difficilmente ripetibile oggi. E mai dimenticato. Fin qui le emozioni. Compositivamente, la linea scura dei portici chiude la scena e determina chiaramente lo spazio urbano. Contrasto perfetto: solo nero quasi puro (bimba, colombi) con l'inusuale manto candido della neve che copre i masegni, scuri, di trachite. Secondo i normali canoni il soggetto dovrebbe stare decentrato. Ma questo è uno scatto che coglie l'attimo. Non sappiamo se è intenzionale, ma comunque la bimba al centro rompe gli schemi classici e mette in chiaro una cosa: al centro di tutto ci sta la vita, la gioia. Venezia è (era) una città viva. Da vedere altre foto del filone del Circolo La Gondola. Paolo Monti e Fulvio Roiter in testa. La Venezia non stereotipata dei monumenti, ma quella di strada, della vita vera, delle piccole atmosfere. Saluti Roberto |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 10:55
La corsa della donna interrompe la quiete dei piccioni posati sul selciato e li spinge ad involarsi spaventati così come le azioni concitate creano sempre scompiglio nell'ordine naturale delle cose. L'azione della donna sembra inutile, fatta con il solo scopo di interrompere la quiete come sfida, come se fosse infastidita dalla serenità e silenzio presenti nel luogo. Così come tante azioni umane sono fatte per il solo scopo di creare scompiglio. Il BN contrastato sottolinea il trambusto creato, la piazza vuota la serenità del luogo. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 11:03
Mi piacciono molto le opere di Berengo Gardin,specie questa e altre di una Venezia fuori dagli stereotipi della città turistica,e questo gli fu anche motivo di un certo boicottaggio,proprio a Venezia,mentre all'estero furono subito apprezzate.I pregi tecnici li hanno già elencati gli altri utenti. |
user46920 | inviato il 28 Agosto 2015 ore 11:52
Siccome si sta "analizzando" una fotografia, ho voluto ingrandire il particolare per vedere se si tratta effettivamente di una donna o di una ragazzina che gioca ...
 ... e nel frattempo ho trovato degli appunti nei tag del jpg (non so chi li ha messi) in cui vengono annotati: Adulto dai 45 ai 60 anni, Colonne, Correre, Donna, in Volo, Piccioni. Il titolo è: Venezia 1960, piazza San Marco PS: ... spero di non frantumare la poesia |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 13:36
È sorto anche a me il dubbio.SEMBRA piu una donna che una ragazzina,però... A parte questo,secondo me,la poesia della foto rimane. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 13:50
Io l'ho sempre vista come donna. Ho sempre immaginato la foto come in una mattina invernale con ancora la città un po' sonnecchiosa e silenziosa e questa donna che corre verso il lavoro, un impegno. Mi piace perchè mi fa immaginare il momento, cerco di pensare alle sensazioni della città fredda e silenziosa con i suoni attutiti dalla neve e il volo dei piccioni che interrompe il silenzio. Probabilmente non era proprio così, ma poco importa, mi ha creato questa idea e mi ha comunicato un piccolo attimo di vita |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 13:58
Esatto: è la vita il soggetto! Che sia una bimba che gioca, una giovinetta che corre a scuola o la massaia che si affretta prima che chiuda il negozio del biavariòl è perfettamente lo stesso. Saluti Roberto |
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