| inviato il 27 Agosto 2015 ore 21:44
Ciao a tutti! Ho provato a fare un po di macro con il mio Sigma 17-70mm f/2.8-4 DC OS HSM Macro (new) ma ho notato poca profondità di campo quando sono in macro. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1462418&l=it E' normale? Mi spiegate il motivo? Grazie. Alessio |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:10
Sì, è normale. Oltretutto il Sigma 17-70 ha grandi potenzialità di close-up (non macro vera propria), ma se usassi un vero macro e ti avvicinassi di più, sarebbe molto peggio. A parità di diaframma e lunghezza focale, più sei vicino, maggiore è l'ingrandimento, ma minore è la PDC. Se vuoi fare macro in modo serio, devi imparare a convivere con questi problemucci, ma il forum è pieno di utenti, specializzati nel campo, che saranno ben felici di istruirti. GB |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:17
Grazie Giobol! Perdonami ma la differenza tra Macro e close-up? A che diaframma dovevo chiudere per avere il grillo tutto a fuoco? Grazie. Alessio |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:34
In realtà non esiste una legge fisica, ma la convenzione è che il close-up parte da un certo ingrandimento (forse il rapporto 1:10) ed arriva fino ad un ingrandimento prossimo al rapporto 1:1 (un centimetro nel reale, corrisponde ad un centimetro sul media di registrazione, pellicola o sensore che sia), la macro va dal rapporto 1:1 a 10:1, poi si scende nella microfotografia (qui siamo in campo prettamente scientifico). Questo è quanto mi è dato di sapere, ma altri ti informeranno in modo più preciso. Nella macro pura, i diaframmi spesso usati vanno da f/8 a f/16, alcuni con le FF si spingono anche a f/22. Comunque non si riesce ad avere tutto a fuoco, quindi occorre ricorrere ad alcuni accorgimenti, come quello di cercare di avere il miglior parallelismo col soggetto, affinché si riesca ad ottenere una MAF più precisa ed affidabile possibile col soggetto ripreso. Giorgio B. |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:37
Ottima spiegazione! Grazie!!! |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:42
Quotando in toto ciò che ha scritto Giorgio, c'è inoltre la tecnica del Focus Stacking: in poche parole, fai più foto allo stesso soggetto dallo stesso punto di ripresa (necessario cavalletto e soggetto immobile) usando sempre una Messa a Fuoco diversa. Ad esempio, fai 10 foto...La prima col fuoco sulla parte anteriore delle zampe, la seconda sulla parte centrale.......la quinta sulla testa...e via dicendo fino ad avere un papier di foto che messe insieme ti danno il soggetto completamente a fuoco. Poi si uniscono con software appositi (e se ne trovano anche di gratuiti) Riguardo agli insetti, ho sentito anche di gente che si portava bombolette spray di ghiaccio per "immobilizzare" l'insetto eheheheh |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:50
“ Riguardo agli insetti, ho sentito anche di gente che si portava bombolette spray di ghiaccio per "immobilizzare" l'insetto eheheheh „ Nei decenni passati, ai tempi delle pellicole lente, c'era anche chi gli insetti li "spillava" /OT Simone, se tu sei un appassionato di macro e visto l'altro topic dei flash, ha visto il YN-14EX che clona il Canon? "http://www.amazon.it/Yongnuo-YN-Macro-Flash-Light/dp/B00GD0HLBW" io ce l'ho e ti confermo che è un flash autentico a lampade standard, non a LED. Giorgio B. |
| inviato il 27 Agosto 2015 ore 22:54
eheheh si infatti ci stiamo rispondendo in 2 Topic! Bè, sarei curioso di provarlo quel MacroFlash, anche se al momento non dispongo di obiettivi Macro (ne avevo uno in prestito) e per ora giro ancora con anelli invertitori che mi fanno solo smadonnare dato che non posso chiudere i diaframmi dei miei obiettivi. Lo terrò in considerazione se in futuro dovessi prendere un obiettivo macro dedicato, ti ringrazio Giorgio. |
user46920 | inviato il 28 Agosto 2015 ore 6:33
“ e per ora giro ancora con anelli invertitori che mi fanno solo smadonnare dato che non posso chiudere i diaframmi dei miei obiettivi. „ non so che ottiche inverti, se usi lenti elettriche è logico ed impossibile chiudere, ma se usi lenti meccaniche è sufficiente spostare le leve fissandole con del nastro o con uno stuzzicadenti ... oppure montarle un anello adattatore qualsiasi (es: Nikon-F to Fuji-X) per avere due piccioni con una fava: gestione diaframmmi e ottimo paraluce Alessio, in macro (o nei close up spinti) la pdc poi diventa uguale sia davanti che dietro il piano di fuoco, quindi avere un controllo della pdc durante la maf è veramente di aiuto (live-view o EVF mirrorless). |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 11:12
Posso invertire il 18-55 e il 24-105... Avevo letto che anche in queste ottiche si poteva chiudere il diaframma spegnendo la macchina dopo aver premuto il tasto di anteprima della profondità di campo... Ma a me ritorna tutto con era all inizio, ovvero con diaframma a TA |
user46920 | inviato il 28 Agosto 2015 ore 12:06
“ a me ritorna tutto con era all inizio, ovvero con diaframma a TA „ secondo me è normale, una volta tolto l'obiettivo dal corpo per invertirlo, togli corrente alla sua memoria e questa si azzera ritornando nella situazione di default (ovvero a TA). |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 12:28
“ Avevo letto che anche in queste ottiche si poteva chiudere il diaframma spegnendo la macchina dopo aver premuto il tasto di anteprima della profondità di campo „ A me sembrava che si dovesse smontare l'obiettivo, tenendo premuto il tasto anteprima pdc. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 13:13
Non ho capito bene, avresti voluto a fuoco anche antenne, sfondo ecc? Se per te quella è poca pdc ti avviso che ci sarà da piangere nella macro vera. Questa potremmo chiamarla una bella macro ambientata, dove i problemi di profondità di campo sono quasi inesistenti. |
| inviato il 28 Agosto 2015 ore 13:19
“ A me sembrava che si dovesse smontare l'obiettivo, tenendo premuto il tasto anteprima pdc. „ Fatto, non appena spengo la macchina, il diaframma si riapre :( |
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