| inviato il 24 Aprile 2012 ore 13:50
spiego il titolo:
a breve partirò per una spedizione alpinistica in sudamerica (è già la quarta) però questa volta mi porto tutto l'occorrente per fare, potenzialmente, qualche bella foto (quindi cavalletto, filtri graduati e non, scatto remoto e bla bla)
viste le mie lacune di post-produzione vorrei avere le idee chiare sugli scatti da fare... detto in soldoni "io la scena la vivo una volta sola e devo tirar fuori il meglio di quel momento; ora il mio livello di post-produzione è pessimo ma magari tra uno o due anni saprò mettere mano meglio ai raw"
il discorso nasce dal blending di multiesposizioni in occasione di sfondo luminoso e soggetto in ombra o viceversa; io solitamente faccio due scatti (semplificando diciamo uno sottoesposto e uno sovraesposto) ma è una cosa che faccio da pochissimo tempo quindi non ho ancora bene le idee chiare.
Chiedo quindi agli esperti di multiesposizioni: verosimilmente (e mediamente) quanti scatti ad esposizioni diverse conviene avere della stessa identica scena per un manual blending? So benissimo che è una domanda un po' del cavolo e denota la mia mancanza di esperienza ;)
se avete altri consigli ditemi pure (per esempio foto al cielo stellato visto che sarò spesso a 5000 metri lontano da fonti di luce) |
| inviato il 24 Aprile 2012 ore 15:05
io consigli non te ne so dare...ti auguro un buon vaiaggio e buone foto  |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 21:24
“ Chiedo quindi agli esperti di multiesposizioni: verosimilmente (e mediamente) quanti scatti ad esposizioni diverse conviene avere della stessa identica scena per un manual blending? „
impossibile rispondere. dipende dalla scena.
siccome le tue spedizioni non sono... passeggiate nel parchetto dietro casa, quando farai una foto da wow cerca di capire, a naso, se ci sono situazioni di luce che poi dovrai sistemare. Ma anche quando ci sono contrasti violenti, in genere bastano UN PAIO di foto...
Considera che:
1)la lavorazione del raw ti consente un range di sistemazione di circa tre diaframmi fra quello che puoi scurire e quello che puoi schiarire. Se a questo sommi il fatto che hai scattato già due foto, vedi che poi hai tante carte nel tuo mazzo da giocare;
2) la ricerca esasperata della leggibilità sia delle ombre sia delle luce sta portando - in questo e in altri forum - a delle ciofeche inguardabili. Non violentare più di tanto madre natura: se un bosco è in ombra, è in ombra.
3) A parte le foto esposte per le ombre e di quelle esposte per le luci, fanne una... come se stessi scattando la tua unica foto disponibile, decidi cosa è interessante ed esponi per quello. Spesso risulterà una foto preziosa così, al di là di tutti gli artifici che devi ancora imparare.
4) non voglio entrare nella querelle filtri sì- filtri no. Però: un paio di raw li puoi sempre portare a casa, provare ad unirli, sbagliare, riprovare, passarci ore. Un filtro digradante, una volta applicato è applicato, e non è facile da usare: o meglio, è facilissimo, come è facile poi presentare un cielo che si incupisce inspiegabilmente, una montagna che a metà cambia aspetto, un albero nero sulla cima. Lascia perdere i filtri, e concentrati sulla foto.
5) pensa al risultato finale. In caso di forti contrasti, si deve prendere delle decisioni non solo espositive, ma anche compositive. pensiamo ad un bambino sulla porta di una casa, ripreso da dentro, o ripreso da fuori, in una giornata col sole. Non puoi pensare di fargli più foto, non puoi nemmeno fare miracoli, devi scegliere cosa lascerai tutto bianco (o tutto nero) e decidere l'inquadratura. quante foto stupende hanno grosse porzioni di nero (parlo per lo più del bn). Quello che è un limite viene usato invece come un'opportunità compositiva.
Non farti troppe menate. Buon viaggio. |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 22:24
“ impossibile rispondere. dipende dalla scena.
siccome le tue spedizioni non sono... passeggiate nel parchetto dietro casa, quando farai una foto da wow cerca di capire, a naso, se ci sono situazioni di luce che poi dovrai sistemare. Ma anche quando ci sono contrasti violenti, in genere bastano UN PAIO di foto...
Considera che:
1)la lavorazione del raw ti consente un range di sistemazione di circa tre diaframmi fra quello che puoi scurire e quello che puoi schiarire. Se a questo sommi il fatto che hai scattato già due foto, vedi che poi hai tante carte nel tuo mazzo da giocare;
2) la ricerca esasperata della leggibilità sia delle ombre sia delle luce sta portando - in questo e in altri forum - a delle ciofeche inguardabili. Non violentare più di tanto madre natura: se un bosco è in ombra, è in ombra.
3) A parte le foto esposte per le ombre e di quelle esposte per le luci, fanne una... come se stessi scattando la tua unica foto disponibile, decidi cosa è interessante ed esponi per quello. Spesso risulterà una foto preziosa così, al di là di tutti gli artifici che devi ancora imparare.
4) non voglio entrare nella querelle filtri sì- filtri no. Però: un paio di raw li puoi sempre portare a casa, provare ad unirli, sbagliare, riprovare, passarci ore. Un filtro digradante, una volta applicato è applicato, e non è facile da usare: o meglio, è facilissimo, come è facile poi presentare un cielo che si incupisce inspiegabilmente, una montagna che a metà cambia aspetto, un albero nero sulla cima. Lascia perdere i filtri, e concentrati sulla foto.
5) pensa al risultato finale. In caso di forti contrasti, si deve prendere delle decisioni non solo espositive, ma anche compositive. pensiamo ad un bambino sulla porta di una casa, ripreso da dentro, o ripreso da fuori, in una giornata col sole. Non puoi pensare di fargli più foto, non puoi nemmeno fare miracoli, devi scegliere cosa lascerai tutto bianco (o tutto nero) e decidere l'inquadratura. quante foto stupende hanno grosse porzioni di nero (parlo per lo più del bn). Quello che è un limite viene usato invece come un'opportunità compositiva.
Non farti troppe menate. Buon viaggio. „
Giuseppe in poche righe hai scritto una miniguida ottima per tutte le occasioni.
“ Non farti troppe menate. Buon viaggio. „
Con una chiusura tra l'altro perfetta.
Shottolo io ti dico di seguire i consigli di Giuseppe e ti auguro buon viaggio. |
| inviato il 26 Aprile 2012 ore 8:53
grazie per i consigli
ammetto che subito dopo aver aperto questa discussione ero già arrivato alla stessa conclusione e cioè "poche menate"
il più dei problemi me li facevo perché sono ben a conoscenza della fatica che si fa per arrivare a quelle quote (parliamo di poco più di 6000 metri) e del fatto che portarmi 5 kg vorrei servisse a qualcosa :P
grazie ancora, anche per gli auguri di buon viaggio!
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