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Utilizzo dei filtri nella fotografia: UV e Skylight


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avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2013 ore 14:16

Alessandro non mi torna il discorso dei filtri UV.
Per gli sky OK.
Ma per gli UV dato che tagliano solo gli UV e dato che la macchina è insensibile agli UV (come dici tu) in teoria sul digitale si dovrebbero comportare come un filtro protector (ovviamente a parità di marca e tipo)

Hai dei dati per dire che gli UV degradano di più rispetto agli equivalenti protector?

Auguri a tutti,

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2013 ore 9:10

"
1) La Nital stessa affrontando il discorso filtro low-pass antialiasing (IRcut) della d7000 dichiara che questo è responsabile dell'antialiasing e dei tagli IR ed UV.

.........

2) articolo di Francesco Varano: .............................

"


1) Quello ti conferma quello che ti dicevo io, l'hanno detta giusta

Comunque, ATTENZIONE sulla competenza dei aziende e dei laboratori!

NITAL è solo un importatore, che effettua anche un servizio di assistenza tecnica e riparazione tramite la controllata LTR, e nulla più: per quanto mi rigiuarda, non sono riuscito a trovare una loro certificazione aziendale di lavoro in standard qualitativo riconosciuto, con relativa certificazione di comprovata professionalità del personale che ci lavora.
A me interessa LTR, sapere che livello di personale ed attrezzatura usano, le loro certificazioni, ma non sono riuscito a trovare un loro certificato di standard qualitativo rilasciato da organo ufficiale di certificazione riconosciuto internazionalmente, non citano di avere alcuna certificazione riconosciuta.

Una certificazione riconosciuta internazionalmente comporta spese ingenti di organizzazione, dotazione tecnica e formazione del personale, e chi le ottiene, le sbandiera, giustamente, ai 4 venti: di loro io non ho trovato NULLA.

Senza quel documento, NITAL/LTR per me è solo un laboratorio come tanti, non certificato, con competenze di personale e dotazione tecnica non riconosciute e stop.

Le certificazioni nostre sono le NATO AQAP -- certificate da enti internazionali noti, e le certificazioni militari sono assai più restrittive delle civili.

2) Io non conosco Francesco Varano, non so chi sia, e non mi interessa per nulla sapere chi sia.

Chiunque sia, non mi pare abbia un approccio competente e professionale alle problematiche ottiche, per nulla, e da quello che scrive, per me, è un emerito incompetente.

L'articolo che tu hai citato ha un approccio veramente ridicolo alla tematica di catturatori d'immagini in banda UV: semplicemente, NON si può fare fotografia in UV senza ottiche progettate e realizzate per lavorare in banda UV.

Gli UV arrivano assai in alto frequenza, è banda UV addirittura anche il 10 nm: a quella frequenza il vetro normale non trasmette nulla, ma anche senza arrivare così in alto in frequenza, col vetro normale non vai da nessuna parte per fare foto in banda UV anche bassa.

In altre parole, NON puoi prendere un obiettivo realizzato pre la banda visibile ed IR prossimo e metterlo a lavorare in banda UV, perchè non ti fa immagini con qualità nemmeno mediocre, le fa pessime, semplicemente perchè nel vetro ottico normale gran parte della banda UV non ci passa, e quel poco che ci passa, UV basso o vicino al visibile, ci passa male, ed un'ottica NON la puoi convertire in frequenza di banda di lavoro, addirittura togleindo il trattamento antiriflessi, tecnicamente parlando è semplicemente ridicolo quanto è scritto.

Il trattamento antiriflessi è essenziale nello schema dell'ottica ed è fondamentale nella trasmissione con quel numero di lenti utilizzati nello schema dell'ottica, se levi il trattamento antiriflessi, un'ottica, semplicemente, è rovinata, non va bene in condizione operativa normale.

In altre parole, otticamente parlando, dire di togliere un trattamento antiriflessi ad un'ottica per cercare di convertirla in frequenza di lavoro più alta è, semplicemente, roba da cavernicoli.

Le ottiche che lavorano in banda UV hanno vetro diverso, a quelle frequenze così alte oltretutto devono avere risoluzione elevatissima, ed il vetro normale non va bene, e ci sono altri vetri che trasmettono gli UV meglio del vetro ottico normale.

Io sono Ingegnere ma NON sono un progettista, non so approfondire assai l'argomento, è argomento da specialisti di settore: noi abbiamo produzione di ottiche in banda UV, per sensori di assetto per satelliti, sono ottiche assolutamente dedicate ed usano vetri diversi dai normali.

Sperando tutto chiaro, saluti cordiali

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2013 ore 9:29

"
Hai dei dati per dire che gli UV degradano di più rispetto agli equivalenti protector?
"

Hai sbagliato l'impostazione della domanda, la domanda l'hai posta male: un filtro UV non degrada nulla se utilizzato opportunamente, mentre può introdurre dominanti se utilizzato inopportunamente.

Un filtro UV è un passa banda, taglia delle frequenze alte anche nel visibile, e non è detto che un sensore con accoppiato il suo filtro passa - basso (ossia la fotocamera) "gradisca" quel taglio, e se lo gradisce o meno, il dato è reperibile dall'esame delle due curve caratteristiche in frequenza luminosa: - quello della fotocamera
- quella del filtro UV

Ma tali curve non sono sempre reperibili.
Io non sono andato a fare delle rilevazioni, perchè utilizzando un UV sai che:

- è inutile
- può essere dannoso

dunque meglio non usarlo, visto che ci sono i Protector: un Protector non taglia nulla e dunque non fa mai danni cromatici, fa il suo lavoro di protezione dell'ottica, che è quello che voglio io.

Le ottiche vanno usate sempre senza filtri, e l'uso del filtro deve essere deciso un caso veramente eccezionale, su necessità veramente reale, quando c'è vero rischio ottico, e non per fisime del fotografo.

Saluti cordiali

avatarmoderator
inviato il 26 Dicembre 2013 ore 9:52

Comprendo la tua tesi Alessandro ma sinceramente occorrono più feedback che avvalorino/certifichino quello che tu affermi , per il momento rimango dell'idea che il filtro low-pass antialiasing (IRcut) riduce tantissimo gli UV ma non che gli annulli . (imho) . ciao, lauro

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2014 ore 10:15

Sono soldi buttati via perché le fotocamere, tutte, comprese D 800E & Company, hanno il filtro antialias, o passa basso che dir si voglia (in effetti è un passa banda e non solo un passa basso), che è posto davanti al sensore, e che intercetta e blocca sia le lunghezze d'onda lunghe, che ricadono nel vicino IR (infrarosso) che quelle corte che ricadono nell'UV

Se questo è vero, adesso, nelle macchine senza filtro antialias (la mia fuji X E1), il filtro sull'obbiettivo torna utile? E comunque per migliorare quell'effetto nebbiolina azzurrognola che spesso si forma sulle montagne in distanza nelle foto di paesaggi meglio un filtro UV, SKY o Polarizzatore?

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2014 ore 10:30

Di solito la cosiddetta nebbiolina si attenua con i filtri polarizzatori. Utili anche per eliminare i riflessi dai vetri o dalla superficie dell'acqua. Dopotutto in montagna, se non sbaglio, usiamo anche gli occhiali con le lenti polarizzate perché:
. eliminano i raggi ultravioletti
. orientano la luce e ne riducono la quantità che entra negli occhi
. aumentano il contrasto e migliorano la percezione

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2014 ore 14:35

Dopotutto in montagna, se non sbaglio, usiamo anche gli occhiali con le lenti polarizzate

Non tutti, solo quelli che hanno voglia di spendere per un buon paio di occhiali (le cinesate meglio lasciale ai cinesi, loro sono abituati a farsi male ;-)).

Giorgio B.

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2014 ore 17:17

Io devo averli polarizzati, perchè con gli occhiali mi sembra che ogni foto in montagna sarebbe un capolavoro poi li tolgo e scatto.. Triste

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2014 ore 18:25

Io devo averli polarizzati, perchè con gli occhiali mi sembra che ogni foto in montagna sarebbe un capolavoro poi li tolgo e scatto.

E' qui l'errore: toglierli e magari metterli in tasca. Ma se li metti davanti all'obiettivo potrebbero aiutare a fotografare il capolavoro che hai visto. Io una volta l'ho fatto con una reflex caricata a diapositive, poi ho aspettato quasi una settimana per vedere il risultato che non era affatto male. Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 01 Maggio 2015 ore 14:30

@Ellemme

Non può esistere nessun filtro che elimina di netto una banda di frequenze. L'azione di un filtro ottico può essere analizzata in analogia con quella di un classico filtro elettronico. Un passa banda, come quello sui sensori, taglierà le bande UV e IR facendo diminuire l'intensità di ogni componente in frequenza. Tale intensità diminuisce con una certa pendenza in funzione della frequenza, per questo motivo la frequenza di taglio non corrisponde alla frequenza oltre la quale le componenti hanno intensità 0, ma di solito è definita come la frequenza alla quale l'intensità ha subito una attenuazione di 3dB. Oltre tale frequenza la pendenza con cui l'intensità decresce dipende dall'ordine del filtro (un filtro del primo ordine ha una pendenza minore rispetto a uno di secondo e taglia in modo più dolce). Quello che, credo, voglia dire Alessandro Pollastrini, è che se la casa che produce un sensore decide di mettere davanti un passa banda con determinate caratteristiche avrà i suoi motivi. Posizionare un secondo passa banda, di fronte a quello già esistente può modificare l'ordine del filtro totale (sensore+ottica). Detto ciò, l'utilità o meno di tale pratica credo dipende dalle varie esigenze, e se è un male o un bene può stabilirlo solamente chi conosce le caratteristiche e la risposta spettrale del sensore in questione. A mio avviso, se il progettista del sensore ha messo un filtro davanti al sensore, credo l'abbia fatto con criterio quindi non vedo l'utilità di modificarlo, tra l'altro alla cieca.

avatarmoderator
inviato il 01 Maggio 2015 ore 14:59

Sono molto contento di come si è sviluppato questo topic nell'ottica di aiutarci a focalizzare le problematiche legate all'uso di un filtro UV . A questo punto, per chi volesse proteggere di più la propria ottica benchè sia montato il paraluce , credo che il buon senso possa suggerire di usare filtri neutri con reflex digitali in modo di avere la sola funzione di protezione della lente frontale da urti e strisci . Per avere il massimo risultato meglio puntare comunque su filtri di qualità . Sorriso . ciao, Lauro

avatarjunior
inviato il 01 Maggio 2015 ore 16:02

A tal proposito chiedo consiglio sul filtro Protector da acquistare, ho visto l'hoya hd o il digital protector

avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2015 ore 17:45

Sono validi entrambi. l'HD è una linea superiore nata successivamente, ma già la Pro 1 Digital è ottima.

Giorgio B.

avatarmoderator
inviato il 01 Maggio 2015 ore 17:49

Confermo l'intervento di Giorgio Sorriso
Consiglio i validi Hoya e Kenko pro1 digital e l'Hoya HD ;-)
ciao, Lauro

avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2015 ore 19:07

Ciao Lauro

come detto nell'altro post sui polarizzatori hp provato anche il Valimex slim UV e ho fatto diversi confronti con l'hoya HD slim Protector l'Hoya slim HD UV e ilo Kenko Digital Pro 1 UV

Per me a occhio è impossibile distinguere uno scatto dall'altro come è anche impossibile distinguere gli scatti con i filtri da uno senza.
Anche a livello di flare dalle prove che ho fatto con luce quasi frontale sono equivalenti.
Se la lente che c'è dietro non da flare con questi filtri non si hanno.
Poi non discuto che magari se si fanno delle prove strumentali si vede che non è uguale ma ad occhio non si vede nulla di nulla.

Ho provato il diametro da 67 mm.

Il Valimex però costa una stupidata.

Certo l'hoya HD ha il trattamento anti tutto...

Mi ricorda tanto la faccenda dei filtri ND della Haida.

Il Valimex l'avrò ancora per le mani un gionro o due dato che è destinato a regalo

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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