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Olympus ee-1 Dot Sight







avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 17:44

Poco prima del blocco dovuto al coronavirus mi è fortunatamente arrivato il collimatore a punto rosso che avevo ordinato ai primi di Febbraio, per fare gli esperimenti preannunciati in questo thread e cercare di capire qualcosa in più circa l'utilità di questi dispositivi.
Consiglio di leggere l'articolo sui Red Dot qui su Juza, prima di utilizzare questo tipo di mirini.
Il mio Red Dot, che ho scelto tra decine e decine di tipi, è del tipo aperto e, come avrete immaginato, non poteva essere che un prodotto cinese.
Devo dire che non mi posso lamentare dell'acquisto (costo inferiore ai 30 euro), la qualità è accettabile e la confezione addirittura ricca e completa di accessori.
Come s'era detto, la sfida consisteva nel cercare di montare il mirino sopra un teleobiettivo, evitando di usare la slitta del flash. I motivi li abbiamo già discussi in questo thread e sono stati ribaditi nell'articolo ma, per i distratti, li riassumo brevemente: tutti i Red Dot, compresi quelli fotografici (Nikon, Olympus) hanno una distanza di visione (eye relief) di almeno 20 cm, se non superiore, e quindi, se installati sulla slitta del flash sarebbero troppo vicini per un'osservazione corretta, obbligando a tenere la fotocamera a braccia tese, cosa scomoda e non sempre possibile con i grossi teleobiettivi.
Come primo tentativo ho realizzato un'istallazione semplice, solida ed anche esteticamente accettabile che tuttavia sono sicuro vi deluderà, perché peculiare dell'ottica impiegata.
Ho infatti usato un catadiottrico MTO-500 che, sia per la scarsa luminosità, sia per le qualità ottiche probabilmente non all'altezza degli standard di questo forum, farà certamente levare gli occhi al cielo a qualcuno.
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In realtà, ho scelto questo obiettivo perché, grazie al mai abbastanza lodato Adriano Lolli, era stato dotato, a suo tempo, di “supporto ad anello per l'attacco al treppiede” (definizione ufficiale della COMA di Foligno, www.adrianololli.com/index.asp).
Grazie all'intuizione di Lolli, questo anello è provvisto di un secondo attacco superiore che ne fa il candidato ideale per questo esperimento.
Ho dovuto così realizzare soltanto una semplice piastrina in alluminio da 4 mm, sulla quale ho semplicemente praticato un foro filettato 1/4”- 20 per il fissaggio all'attacco superiore.
Il Red Dot non ha subito la minima modifica, tuttavia ho rimosso la base che costituisce il morsetto per l'attacco Weaver, perché inutile. In questo modo l'installazione è diventata ancora più bassa e compatta.
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Le due frecce indicano i punti di regolazione del reticolo, in elevazione (alzo) ed in deriva (azimut)
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L'anello è stato posizionato il più possibile verso l'avanti, anche se sarebbe stato preferibile guadagnare ancora qualche centimetro. Purtroppo l'obiettivo, essendo un catadiottrico, è già di per sé piuttosto corto.
Le fotografie sono auto-esplicative, tuttavia lasciatemi fare qualche considerazione, derivata da questo tentativo:
• Questi dispositivi (sia i Red Dot fotografici tipo EE-1, sia quelli adattati) possono essere di qualche utilità forse soltanto proprio per la fotografia BIF. Comunque, dopo averne provato uno, devo dire onestamente che non ne sono rimasto entusiasta, naturalmente per un uso fotografico.
• Comunque, se proprio intendete cimentarvi, vi consiglio di recarvi presso un'armeria ben fornita e di provarne diversi, inclusi quelli chiusi. Scegliete bene il reticolo, l'errore è quello di preferire quelli piccoli. Secondo me, è bene non scendere sotto i 3 MOA.
• Confermo alla lettera quanto ho scritto in precedenza circa la necessità di usarli ad una certa distanza. Questi aggeggi vanno montati sopra gli obiettivi. Il montaggio sulla slitta del flash è un controsenso.
• Dato l'impiego “dinamico” degli stessi, l'insieme fotocamera-teleobiettivo-punto rosso diventa usabile solamente se supportato con una calciatura di sostegno (alla fotofucile Tair, per capirci). I Red Dot possono essere d'aiuto con la fotocamera fissata su un gimbal, ma non è questo il modo corretto di usarli.

Per vostro riferimento, riporto i numeri di catalogo COMA dei supporti disponibili
- 6010 (Ø 100 mm)
- 3096 (Ø 140 mm)
- 2946 (Ø 235 mm)
- 3095 (Ø 140 mm)
- 3094 (Ø 90 mm)
- 2857 (Ø 78,5 mm)
- 2646 (Ø 76 mm)
Gli ultimi due elencati sono specifici per il catadiottrico MTO 500 (i due diametri corrispondono a versioni differenti). Gli altri, purtroppo, sono destinati ai telescopi, però potrebbe darsi che si possano adattare alle ottiche usate.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:21

Questi dispositivi (sia i Red Dot fotografici tipo EE-1, sia quelli adattati) possono essere di qualche utilità forse soltanto proprio per la fotografia BIF


E' l'unico campo nel quale ha senso applicarlo, con tele lunghi e soprattutto fissi farai sempre fatica a seguire soggetti veloci.
Poterli seguire guardando fuori mirino e delegando l'inseguimento all'AF è una manna... è inutile cercare un'applicazione da cecchino e punto singolo, non ha alcun senso: forse te ne stai rendendo contoSorriso

avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:34

L'applicazione da cecchino e punto singolo è proprio (forse) la BIF.
Per un appassionato che si dedichi quasi esclusivamente alla BIF vale la pena di provare, per altri impieghi ne dubito.
In ogni caso , ed a maggior ragione dopo le mie prove, ribadisco che bisogna montare i Red Dot in posizione avanzata.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:34

Ho avvitato un attacco flash tipo questo:
https://www.amazon.it/dp/B00M1MF7PI/?coliid=I2NWRSC0LKR0CS&colid=25Q6W
su un@ clamp arca swiss compatibile, il piede del collare m.zuiko del 300mm f4 lo e' (primo in casa Olympus m43), et voila':
postimg.cc/qgYKYZfW ( altre foto postimg.cc/gallery/GDb7q45 )
Posizione avanzata al massimo per ottenere l'eye relief di 20cm (c'è il safety pin infilato nella gola per cui non rischia di scivolare).
Troppo alto per poter dare un'occhiata con la macchina appoggiata al viso. Però là si riesce a portare molto più vicino al corpo con braccia raccolte. Dunque ci lavorerò ancora studiando la posizione più ribassata, simulando un incollaggio diretto sul collare, non sul piede, e se la cosa funziona vedo di fare un collare ad hoc (non mi va di modificare quello di serie). Peccato il piede sia fisso, panasonic per il suo 200mm f2.8 ha fatto il piede rimovibile. L'avesse fatto pure olympus mi sarei ritrovato un attacco filettato standard pronto all'uso!

Devo far fuori la clamp arca e usare un attacco slitta ribassato tipo questo:
https://www.amazon.it/Baoblaze-universale-Adattatore-supporto-removibi

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:40

L'applicazione da cecchino e punto singolo è proprio (forse) la BIF


No BIF significa Birds in Flight ovvero in volo, non lo farai mai col punto singolo.
Macchina in af-c, zona o tutti i punti selezionati: segui il soggetto con l'occhio e non col mirino e deleghi il tracciamento all'af.

avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:47

@il centaurorosso.
L'attacco flash l'ho provato anch'io, ma alzava troppo l'installazione. Se ci fosse un collare COMA adattabile (o se Lolli fosse disposto a farli su misura a prezzi abbordabili.....Eeeek!!!) il montaggio sarebbe molto semplificato.
Resto dell'idea che questi aggeggi vadano montati il più in avanti possibile (e questo l'ho già detto) e che l'insieme (fotocamera + teleobiettivo + Red Dot) sia gestibile soltanto con un supporto a spalla tipo Fotosniper.

avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:54

@Najo78
Ho capito, segui il volatile cercando di farlo stare dentro l'inquadratura, alla "'ndo cojo cojo".
Non nego che si possa fare così, mi pare di aver capito che sono stati proprio i fotografi BIF a cercare altre soluzioni e provare i Red Dot, ufficiali (Nikon, Olympus) o adattati dalle armi. Segno che si cercava qualcosa di meglio.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:08

Stavo pensando se poteva essere utile, al posto del red dot, un sitema a traguardo, come nelle vecchie folding, costituito da un "oculare" (un cerchietto o un indice a croce) sistemato sulla slitta flash e una maschera rettangolare, che indichi il campo inquadrato, anche questa munita di crocino montata in testa all'obiettivo (il 100-400 panasonic che uso avrebbe lo spazio per farcela stare). Facendo colimare i due crocini si potrebbe mirare con , credo, sufficiente precisione, mantenendo la fotocamera appoggiata al viso. Unico problema è che uno dei due crocini dovrebbe essere dotato di un sistema di regolazione in altezza...

Che ne pensate: paranoie da #iorestoacasa?

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:33

“Consiglio di leggere l'articolo sui Red Dot qui su Juza, prima di utilizzare questo tipo di mirini”
Hardy, hai letto prima:
www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=3531994&npost=&show=

avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:39

....infatti!:-P
Hardy, leggi quanto ho scritto sui mirini a reticolo dei caccia della Grande Guerra! Sono proprio i crocini da allineare che ti fregano!

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:51

Allora, quello sull'ottica potrebbe essere leggermente regolabile in orizzontale ruotando il collare su cui andrebbe fissato.
Quello montato sulla slitta flash potrebbe essere facilmente reso regolabile in altezza se montato su una vite.
Ho fatto delle prove: il 100-400 ha una vite che fissa il paraluce in posizione. Se quella vite è posta sulla verticale, può essere traguardata attraverso le alette della slitta flash. Già solo potendo allungare quella vite di un cm consentirebbe una mira abbastanza precisa; in questo caso manca naturalmente un'indicazione del campo inquadrato. Se sulla vite installassimo un crocino...

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:53

“ Non nego che si possa fare così, mi pare di aver capito che sono stati proprio i fotografi BIF a cercare altre soluzioni e provare i Red Dot, ufficiali (Nikon, Olympus) o adattati dalle armi. Segno che si cercava qualcosa di meglio.”

Non stanno cercando nulla di meglio, o mirino della fotocamera o red dot.
Se si cerca di meglio lo si pretende dall'af non da un sistema di puntamento.
Ti do un consiglio, usalo in quel campo e capirai di cosa sto parlando... ti do per certo che le idee sono un po' confuse.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 20:59

Avere il puntatore sull'ottica non serve a nulla.
Il red dot sulla slitta va bene perché per seguire un uccello in volo, Guardandolo con gli occhi, devi avere la macchina lontana dal viso E quindi sono tutte teorie campate per aria, se non si pratica Il genere non si puo avere un'idea a spanne.
Stesso discorso per ottiche grosse e pesanti, mettigli pure il puntatore all'estremità ma con la macchina incollata al visto non seguirai nulla...

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 21:24

Un bel fotofucile e un mirino tipo tiro al piattello e siete a posto MrGreen
(logico che ci voglia l'af su tutto il campo inquadrato).

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2020 ore 21:30

Clipper un' arma da tiro va da 70 a 80 cm circa, hai voglia di mettere il puntatore sull'ottica MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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