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[video] Come si photoshoppava prima di photoshop...


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avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 2:14

Un video interessante per i giovincelli e giovinastri come me che non hanno mai messo piede in una camera oscura...



(anche utile da tirar fuori quando qualcuno se ne esce con "ah ma se usi photoshop non è come le fotografie di una volta!".... MrGreen )

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 7:48

Come si Stampava prima di photoshop...
La differenza era, è abissale.
L'intervento era sulla stampa a non sulla pellicola
Oggi non si stampa si editano immagini digitali.
Da sempre fotoamatore ieri con la pellicola B/N poi Diapositiva oggi digitale sono per andare avanti.
La camera oscura oggi sono i software.

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 12:07

Mi ricorda mio padre..... Era uno stampatore professionista prima a cinecittà poi per l'istituto luce, morto da poco tempo per un brutto enfisema polmonare in parte dovuto ai vapori degli acidi che si respirava in camera oscura... Da piccolo rimanevo incantato davanti all'ingranditore con lui che lavorava sulla foto.....

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 12:19

Mi manca la sensazione di "magico" della vecchia camera oscura. Quante ore passateSorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 12:33

quando qualcuno se ne esce con "ah ma se usi photoshop non è come le fotografie di una volta!

purtroppo

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 12:39

Cosa si faceva con la pellicola penso di saperlo infatti, non per mancanza di rispetto, non mi interessa proprio vedere il filmato. Piuttosto vorrei far notare che Fotosciop non è il solo software di fotoritocco, ce ne sono anche altri che fanno egregiamente il loro sporco lavoro. Io normalmente la foto la decido al momento di premere il pulsante di scatto e al massimo posso togliere qualche antiestetico brufolo se c'era quando ho scattato la foto. E per fare solo questo, strano ma vero, mi affido ad un software di grafica che utilizzavo per fare delle brochure pubblicitarie. È forse un po' vecchiotto, visto che è del 1997, ma per come la penso io basta e avanza.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 12:56

Facciamo però un paio di distinguo...
1)certi lavori ben fatti in camera oscura erano nelle possibilità tecniche di pochissimi (ad esempio non delle mie..)
2)parlando di persone esperte, la stessa operazione fatta con il digitale richiede 1/100 del tempo che serve in camera oscura.
3)per cose più complesse il digitale è inarrivabile
4)nella stampa "manipolata" si otteneva un prodotto unico, non replicabile al 100% come nel digitale
5)la replica della "manipolazione"in stampa richiedeva lo stesso tempo dell'originale, nel digitale il tempo di un click

azz, i distinguo sono più di un paio.. e chissà che non me ne sono dimenticati altri...Sorriso SorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 12:58

...senza contare tutti i vari interventi che si facevano prima dello scatto e mi riferisco a tutti i vari filtri...colorati e spot e vaseline sul filtro e calza di nailon bucata e alitate sulla lente e frog e star e filtri di conversione per la luce, raffreddanti, riscaldanti via dicendo (per chi scorre il catalogo cokin ne troverà ancora una marea) e le esposizioni multiple sullo stesso fotogramma, ecc....

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 13:22

Questo argomento è interessante...
e si si è sempre potuto intervenire sulle stampe.
La camera oscura mantiene il suo fascino e certi risultati si possono ottenere solo li, ma il tempo necessario e soprattutto la voglia di cimentarsi spesso vengono meno.
Le mie stampe più belle le ho fatte in co,ma dopo ore di prove e tentativi!
Ora invece con pochi minuti di lavoro posso fruire di immagini più facili...e si forse meno poetiche, ma il giorno è fatto di 24 ore e tra lavoro ed incombenze il digitale fa risparmiare un sacco di tempo.
Peccato solo per i costi, il digitale costa davvero molti soldi se si vuole rimanere aggiornati, ai tempi con una buona reflex meccanica si stava tutta la vita!
Poi la fruibilità delle fotografie digitali è tutta diversa, veloce e snella.
Soprattutto in questi tempi di internet e social network.
La fotografia cambia, e cambia chi guarda la foto, il tempo è sempre meno e photoshop fa risparmiare tempo.
La qualità del tradizionale percorso a pellicola sotto certi punti di vista non è replicabile, ma a un certo punto uno deve decidere se è meglio una foto emozionante oppure non fare foto perché non si ha tempo.
Io scelgo di fotografare ed elaborare con la nuova tecnologia, almeno un ricordo di un attimo mi rimane.
Non sarà perfetto ma c'è.

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 15:21

Io nel video, più che una contrapposizione tra le tecniche di camera oscura e quelle di camera chiara, vedo semmai una sorta di continuità. Il senso del thread, per me, è che la creatività e la ricerca di perfezione di un fotografo non si sono mai esaurite al momento dello scatto, né ieri né oggi. Con il digitale lo sviluppo si è fatto (apparentemente) più facile e rapido, con l'analogico, che fortunatamente non è morto, resta una componente romantica e artigianale che attrae ancora molti amatori (insieme ad una qualità delle stampe ancora superiore, nel bianconero).

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2015 ore 15:25

Quoto Baronerosso al 100%!;-)

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2015 ore 12:30

Rivolto a chi gli manca la sensazione del magico della camera oscura.
Oggi mettere in piedi una camera oscura tra le norme di sicurezza lo smaltimento degli acidi (ieri si buttava tutto nel lavandino)quanto può valere il rimpianto?

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2015 ore 12:43

In camera oscura con gli acidi... ora capisco perchè i risutati erano stupefacenti MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2015 ore 13:19

@Guidoz grazie, veramente interessante!

@Lupo73 interessante storia quella di tuo padre, grazie. porto rispetto a chi ha dei trascorsi professionali.

Rivolgendomi agli altri interlocutori della discussione mi permetto di far notare che i paragoni diretti che poi portano a conclusioni su cosa sia meglio non sono a mio avviso l'argomento principale.

Il lungo tempo richiesto per lo sviluppo e le modalità manuali di gestione delle stampe imponeva un processo produttivo che obbligava il fotografo a meditare a fondo su ogni passaggio molto più di oggi con la definizione di un target di persone mediamente più consapevoli.

E' un po un equivoco secondo me vedere nella differenza di tempo impiegato una mancanza di poesia o di professionalità.

Semplicemente adesso è possibile fare qualcosa di decente anche da parte di un incompetente distratto e in questo vediamo il paragone negativo con il passato.

Di persone che non sanno fare PP ce ne sono molto ( la maggior parte) ma non dovremmo nemmeno considerarli per dare un peso costruttivo alla nostra discussione.

Sostanzialmente io critico l'atteggiamento censorio di tutti quelli che affermano che in passato il lavoro era più magico e istruttivo di oggi.

Non è così, oggi la facilità di accesso allo sviluppo fa lavorare "cani e porci" e nel loro alto numero vediamo un peggioramento delle condizioni. e paragoniamo quello al passato piuttosto che guardare a chi la PP la sa fare bene e quanto questo miglioramento aumenta la qualità del lavoro che facciamo.

Vedere nelle qualità e nei limiti del mezzo analogico la discriminante per giudicare la qualità del flusso di lavoro è un equivoco che non rende merito a chi oggi fa bene lo sviluppo in digitale senza stravolgere le immagini.


avatarsenior
inviato il 03 Marzo 2015 ore 14:39

Io se posso fotografo in digitale e le stampe in bianco e nero me le faccio stampare in camera oscura da jpeg.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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