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rispetto !!!


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avatarsupporter
inviato il 20 Febbraio 2015 ore 18:59

ciao a tutti
scrivo non per fare polemiche ne per riprendere qualcuno ma perchè spero che le persone interessate capiscano e si comportino in maniera più rispettosa.
come ormai tutti o quasi sanno, in Sardegna esiste una piccola popolazione di falchi pescatore (15/20 forse) vengono da anni nella loro migrazione e rimangono nella nostra terra per diversi mesi, noi da anni li vediamo, fotografiamo da 20/25/30 mtr sempre senza spaventarli tant'è che alcuni di questi sono diventati piuttosto confidenti e si lasciano fotografare senza problemi, ora sono sempre stato convinto che tutti possano avere la possibilità di vedere e fotografare gli animali in libertà , come sono da noi infatti da noi non esistono o quasi riserve chiuse o posti come racconigi o cervara dove comunque esiste una forma di controllo del comportamento , comunque mi son dovuto ricredere , ci sono state persone (forse sempre le stesse) che hanno tolto posatoi per obbligare i falchi a stare in quello che a lo andava più a genio, persone che hanno portato gruppi numerosi (workshop?) , chi cercava di fotografarli scendendo dalla macchina o camminando verso di loro per fotografarli con 70/200 o con il cellulare , chi entra nei campi arati con l'auto per riuscire ad avvicinarli, ora a quanto pare c'è chi si è organizzato un gommoncino per fotografarli da 5 mtr....oltretutto vivono in una posto dove lavorano pescatori ai quali non fa nessun piacere vedere il "loro" territorio invaso da tutta questa gente....e loro , a differenza dei falchi non volano via, magari faranno fare un tuffo a qualche fotografo più invadente....tutto ciò è stupido...possibile che non ci si sappia comportare nel modo giusto e continuare a vederli ancora per anni.
comunque , prima erano 4/5 ora se ne vedono solo 2, gli altri si sono spostati e nessuno li fotograferà più, tra non molto ....ci fotograferemo...altro.
ps: ho visto svizzeri, tedeschi... stare in pulmini e fotografarli tranquillamente a 25 mtr, senza scendere e senza spaventarli, alcuni di questi falchi vengono regolarmente segnalati nelle loro migrazioni (vivono infatti in germania) e dopo anni tornano e si fermano sempre negli stessi pali..pardon! ora non ci sono più!!!
rispetto!! per gli animali e per le altre persone, fotografi e non.....................
roby

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2015 ore 20:52

certi personaggi esistono e sempre ci saranno .quello che mi dispiace e che qualcuno lo portato io e lo fatto vedere i posti e come paga dopo un po e tornato giù con vari amici ... e poi ancora . forse qualcuno e convinto che con la fotografia di diventare famosi mi viene da ridere ci vuole rispetto e lealtà ma forse la foto e più importante di un amico che delusione

avatarsupporter
inviato il 20 Febbraio 2015 ore 22:27

Sempre la stessa storia purtroppo , succede da tutte le parti, anche a me nel mio piccolo, capita di portare qualcuno nei"miei" luoghi, il più delle volte non ne vale la pena, a parte il fatto che ti fanno la corte per interesse personale, dopo di che spariscono, ma questo sarebbe un ottima cosa, il problema sono quelli che ritornano a tua insaputa fregandosene di tutti gli accorgimenti e precauzioni da prendere sia quando si arriva sia quando si va via.
Poi a volte si leggono dei post di utenti che si lamentano perché non vengono divulgati i luoghi,.............. ecco il motivo.

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2015 ore 22:32

ora sono sempre stato convinto che tutti possano avere la possibilità di vedere e fotografare gli animali in libertà

Un mio amico naturalista dice sempre "ben vengano le oasi, così tutti i fotografi della domenica possono andare a sfogarsi lì invece che invadere luoghi naturali disturbando le specie"
E ha ragione ;-)
Ciao

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2015 ore 23:14

Fondamentalmente da noi (Italia) manca un termine nel vocabolario: la parola "rispetto". E questo vale un pò in senso lato, un pò per tutto, ma quando la mancanza si accosta a certe discipline, i danni che produce a volte sono irreparabili. Anche dalle mie parti ci son poche oasi, purtroppo i luoghi "wild" lo diventano ogni giorno meno, sempre più alla mercè dei furbi e degli ignoranti. Rispetto a molti anni fa, ho assistito ad un lento e desolante abbandono dei siti di nidificazione da parte delle spece migratorie che una volta si fermavano, quelle stanziali sono in continua diminuzione. Molto spesso mi capita di paragonare quei luoghi a splendidi palcoscenici, ormai senza più attori da immortalare.

Dopo anni che si assiste impotenti a certi scempi, onestamente un pò di sconforto e di pessimismo vien fuori, spontaneamente, ...ho l'impressione che vada ogni anno peggio. Ovviamente spero tanto di sbagliarmi e che prima o poi un'inversione di tendenza avvenga. Confuso

Forse in Italia si dovrebbe introdurre educazione ed etica naturalistica già dalle scuole, perchè se si aspetta che lo facciano le famiglie con i genitori di cui sopra... stiamo freschi!

Fabio

user25280
avatar
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 9:56

Dico la mia, non voglio passare per il solito contestatore anti-italiani, ma alle volte riusciamo da soli a passare per cogl-ioni.

Ora, io vivo in Provenza, ho la Camargue a 60 km da casa, ci vado praticamente ogni settimana perché sto lavorando ad un progetto di un libro sui fenicotteri, quindi cerco immagini molto particolari per evitare di cadere nel mucchio.

I fenicotteri in natura sono diffidenti ma meno di altri uccelli, ma restano pur sempre animali selvatici.
In Camargue vi sono alcune riserve, entrata a pagamento, le frequento tutte, a volte ci sono cose interessanti altre no, una di queste é ben fornita di fenicotteri e li, riesco a fare foto posate, ritratti ecc ecc in tranquillità, frequentata da famiglie e fotografi.

Bene, il momento che tutti aspettano di solito é il calare del sole, luce calda, morbida, mescolata ai colori dei fenicotteri in certi periodi dell'anno é una pacchia.
Due settimane fa, proprio nel tardo pomeriggio, schiera di fotografi piazzati, fenicotteri tranquilli, tra l'altro già in parata nuziale (quindi tripudio di ali rosse aperte e colli ben distesi, arrivano 2 coppie di italiani,accento marcatamente milanese, vestiti da snob, solia storia, che devono farsi sentire e evedere da tutti, una coppia di età sui 40 e l'altra sui 60.
Il tipo sulla sessantina a 15 metri da me, si lancia in una breve corsa ma decisa e a braccia aperte verso i fenicotteri proprio con appostati vicinissimi alcuni fotografi, inevitabile che i fenicotteri si sono involati tutti.
Non contenti, l'altro tipo con un bastoncino da defi-cente lo sbatteva dappertutto e ad alta voce ripeteva in direzione di qualsiasi cosa "é qui, é qui, é qui"
Le rispetive mogli, con aria quasi schifata non consideravano nulla e nessuno.

Morale della favola, ho aspettato che arrivassero alla mia portata, gli ho sbarrato la strada e prima in Francese poi in italiano li ho ricoperti di insulti e offese, le peggiori che possono venire in mente alla persona più maleducata del pianeta.
Ma naturalmente avevano ragione loro, la risposta del × sessantenne (da una decina di metri di distanza di sicurezza) é stata: tanto noi italiani questi parchi li abbiamo dappertutto, noi siamo più furbi.

Ecco, tornando al discorso dei falchi in questione, successe con i gufi di palude, con la ghiandaia marina che abbandono' la nidificazione (e qui qualche utente di questo forum, SA di avere la coscienza sporca, perché sembrava l'assalto dei paparazzi al festival di cannes), sucede con questi falchi pescatori e succederà ancora e ancora e ancora.

Ci si metta "purtroppo" il cuore in pace, l'italiano, nella massa é cosi, si sente sempre più furbo di tutti, pensa di poter fare come vuole per primeggiare (senza poi aver nessun risultato) tristezza tristezza tristezza.

E non mi si dica che sono pessimista e che vedo le cose solo da un lato, perché anche qui, ho conosciuto degli italiani stabiliti quà da pochi anni, mi cercano solo quando hanno bisogno.

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 10:07

La vedo dura ad inserire l'etica naturalistica (quella vera, non il sentimentalismo che oggi va di moda, domani cambia) nella scuola.
Quando la macchina è costruita e la metti in moto, cammina con quel che ha; ovvero, anche gli insegnanti provengono da quel medesimo sistema sociale che stiamo criticando, quindi anche tra di loro non credo siano in tanti a "capire" la natura anziché semplicemente guardarla. Basta vedere come gestiscono le scolaresche in visita nelle Oasi e ambienti naturali!

avatarsupporter
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 10:15

Non è che gli altri paesi europei siano meglio, vedi gli Olandesi quello che hanno fatto a Roma, purtroppo sono tutti bravi nei loro paesi, quando invece vengono in Italia tirano fuori il peggio di loro.
Naturalmente sono due discorsi non associati tra loro ma il succo è quello.
Solo per fare un esempio c'è un birdwacter straniero che bazzica le nostre zone predicando bene e comportandosi come i milanesi da te citati, tutto il mondo è paese,
Naturalmente sono d accordo con il tuo pensiero sul comportamento di questi magnifici grandi testa di c..Azzo.
Ultima cosa, se ti riferisci alle ghiandaie del centro Italia hai perfettamente ragione, eccetto che non è assolutamente vero che hanno abbandonato la nidificazione,, non sono mai andate via dal sito.
Oltre il famoso sito nidificano anche da un altra parte che nessuno conosce, eccetto io e altri due utenti, naturalmente ci guarderemo bene di spifferarlo in giro visti i precedenti.

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 10:18

Indigniazione e rabbia per queste forme di ignoranza , inciviltà e mancanza di rispetto per la natura. Se per una foto, magari scadente fatta col cellulare, si deve sacrificare il benessere di animali, ancor più rari, allora che si incendino all'istante tutti i cmos e ccd! A che serve infatti fotografare la natura se poi le si reca danno in maniera così vandalica?

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 10:27

Roberto, ....genitori, famiglia, scuola, ambiente.
Mettili nell'ordine che ti aggrada.;-)

avatarjunior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 11:56

Ciao Roberto, come hai ragione!!! Piccola consolazione, sono appena tornato dalla Sardegna e dai tuoi e miei amati falchi, dove ritorno ogni anno in occasione del carnevale, e sicuramente al momento i falchi sono almeno 3.
Sulla maleducazione, ignoranza e perchè no, arroganza di alcuni, avete già detto molto bene. Io aggiungerei che alcuni nostri "colleghi" fotografi naturalisti, non conoscono nemmeno il valore della pazienza, troppo faticoso attendere per ore, educatamente seduti DENTRO l'autovettura a rispettosa distanza, nella speranza che il soggetto si posi sul posatoio che abbiamo prescelto, anzichè andarlo a disturbare e inseguirlo in ogni dove. Tutto, subito e ad ogni costo, è diventata l'abitudine ricorrente, ma sì..... ma che ce importa sembrano pensare! Non li sfiora nemmeno il pensiero che in questo modo sono stati fatti danni non più riparabili.
Se non fosse l'invadenza il comportamento, ma la paziente attesa, forse avrebbero potuto gioire della fortuna capitata a me, di un falco che ha deciso (LUI lo ha deciso, e non NOI) di venirsi a posare a soli 15 mt dalla mia vettura, e non sul posatoio a 25/30 che avevo di mira, a consumare tranquillamente la sua preda, e farsi anche un piccolo sonnellino. Piccolo regalo davvero gradito.
Abbiamo in regalo, un ambiente in alcuni casi assolutamente unico. Cerchiamo con tutte le forze di tenercelo caro e preservarlo per ognuno di noi, anche per i maleducati!!!

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 12:39

Ciao, mi spiace leggere questa cosa, ma ancora una volta, conferma le "mie" convinzioni e la "mia" etica in natura..
primo, bisognerebbe essere più "naturalisti che fotografi".. e questo è il punto fermo di base.. se si avesse più rispetto per la natura, il soggetto, il luogo, e meno per lo "scatto", queste cose non sarebbero successe..
secondo, quando si trova un luogo o un soggetto, evitare di "diffondere" la cosa.. e vorrei precisare, perchè questo discorso, con amici fotonaturalisti l'ho fatto mille volte.. non è il problema " l'amico fidato".. perchè non sarà mai lui il problema.. e che quando si allarga la cosa.. prima o poi qualcuno la c@zz@ta la combina..
terzo punto.. se si raggiungesse la consapevolezza che il momento che si sta vivendo è unico, ed è solo per "te stesso".. che si stia fotografando una cincia o un falco pescatore, quel "momento è nostro".. la fotografia è per gli altri..
la fotografia è un dono che si fa a chi lo vuole ricevere.. ebbene, questa è la mia etica.. e questa non mi porta a forzare lo scatto.. io in quel momento stò vivendo l'emozione.. se ne avrò un ricordo per gli altri, bene, altrimenti amen.. "io il mio momento l'ho cercato, vissuto, goduto"..
se si arriva a questa consapevolezza .. si cerca, ma non si forza.. mai più..
e per finire, passatemi l'illusione magari puerile o da vecchio suonato, ma io sono "convinto", che la sensibilità degli animali è molto maggiore di quella degli esseri umani.. "loro sentono" chi gli stà vicino.. e sicuramente rifiutano il contatto con esseri, "poco sensibili"..
mi spiace molto per quello che è successo e mi auguro che la zona, non sia irrimediabilmente compromessa, per i falchi.. ovviamente..

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 13:08

ormai certi soggetti pur di fare delle foto o per concorsi o farsi un nome non rispettano gli animali l importante e portare la foto , tropo facile dire che siamo dei fotografi..... naturalisti ma quando mai io non dico che sono un santo ma cerco di fare del mio meglio per rispettare i soggetti che ci danno queste cose meravigliose che la natura ci da fino a quando?

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 13:15

Se dovessi descrivere quel che ho visto nei parchi africani ciò che è descritto dal proponente del thread è robetta. Il problema è universale con diverse sfaccettature, si chiama senso civico che ai miei tempi alle scuole elementari si insegnava nell'ora di "educazione civica". Limitandomi per ovvie ragioni al comportamento di noi fotoamatori se mi è permessa una critica direi che se parecchi di noi, anziché rincorrere a tutti i costi la foto perfetta, soggetto levigato come una modella in studio, massimo dettaglio ecc. (Ma è davvero questa la foto naturalistica?) così che fanno di tutto per avvicinarsi al soggetto, fanno scempio della nidificazione ed altre ×te del genere, capissero che invece una bella foto ambientata, con soggetto a debita distanza e magari con qualche difetto risulterebbe più wild e quindi più bella. E invece no, c'è sempre la rincorsa (cosa poi si vince non lo so), a voler stupire con l'alta definizione decantando le potenzialità dell'attrezzatura e i dati tecnici e così diventa difficile seguire un etica.

avatarsupporter
inviato il 21 Febbraio 2015 ore 13:16

Eeeek!!!che vergogna!
Condivido a pieno quello che scrive Pietro!
Che maleducazione!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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