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Un spunto di riflessione...


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avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2015 ore 21:19

massimovespignani.jimdo.com/opinione-di-gianni-toniolo/


user46920
avatar
inviato il 15 Gennaio 2015 ore 23:10

Come non dare tutte le ragioni di ogni parola del Toniolo ?

Mi sembra anche riduttivo nell'elencare solo due tipologie di "fotografo": manca ad esempio quella di chi fa foto da 35 anni, senza essere diventato mai "fotografo", nonostante possessore di tecnica e tecnologia.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 9:17

maestri fissati per la tecnica e la postproduzione esasperata, i quali ignorano totalmente la cultura fotografica e tentano di nascondere la loro tara pontificando su argomenti tecnici di scarsa importanza pratica. Si autopromuovono su siti e blog dispensando opinioni non richieste a un pubblico che esiste solo nella loro fantasia. E spesso chiedono pure un'offerta in denaro per quanto da loro pubblicato. Ma chi glielo ha chiesto? Nessuno. Scattano a raffica, senza mai riflettere un attimo su cosa stanno fotografando e producono immagini ricchissime di tonalità ma totalmente prive di contenuto. Sono capaci di intrattenerti per ore sulle caratteristiche tecniche della loro attrezzatura, alla quale dedicano quotidianamente cure e attenzioni superiori a quelle che una persona normale riserverebbe a un figlio. Veri e propri maniaci che, non rendendosi conto della loro superficialità culturale, continuano imperterriti a scattare e pubblicare fotografie perfettamente bilanciate, perfettamente elaborate, perfettamente in bolla, perfettamente insignificanti. Si spacciano per maestri di fotografia ma non riescono ad andare più in là del semplice aspetto tecnico, come se la corretta applicazione di determinati parametri fosse sufficiente per realizzare buone fotografie. Mai ne ho trovato uno in grado di spendere due parole sulla forma e il linguaggio fotografico.


perfettamente bilanciate, perfettamente elaborate, perfettamente in bolla, perfettamente insignificanti.

applausi

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 11:48

Concordo in parte. Ma concordo molto più con la risposta, di cui basta l'inizio

Francamente non capisco il motivo della sua preoccupazione, se di preoccupazione si tratta.

Le due categorie di fotoamatori cui lei accenna (sgangherata la prima, malata la seconda) esistono da sempre.


Ne parla Andreas Feininger nelle prime pagine de L'occhio del Fotografo (o era fotografia totale? Non ricordo), in un'epoca di bianco e nero...
E che dire dei circoli fotografici, autoreferenziali ed autolivellanti?

L'incipit della riflessione di Toniolo è applicabile a qualsiasi era infatti:

Fino a non molti anni fa i possessori di un apparecchio fotografico erano tutti fotografi professionisti oppure appartenevano a una ristretta cerchia di validissimi fotoamatori. Ne ho conosciuti tanti dotati, fra l'altro, di una rara qualità, la modestia, che li portava a parlare di fotografia in maniera mai urlata.


Quindi posso dire che tutto l'intervento mi trova d'accordo ma mi puzza di quella retorica rancorosa per cui una volta si stava meglio, e quell' una volta è a insindacabile giudizio dello scrivente.

Se non è così applaudo, in altra maniera è un'occasione sprecata.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 11:55

si a voglia, ne hanno parlato sia professionisti che artisti, anche ai loro tempi non era diverso. Solo meno marcato.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 12:08

Il motivo per cui sui siti fotografici si è zeppi di tramonti e scarsissimi di street. Il paesaggio è lì, metti in bolla, setti la fotocamera, poi a casa la apri con PS eeeeeee tac! Ho visto decine, centinaia di fotografi di paesaggio tutti estremamente, perfettamente e pericolosamente bravi allo stesso modo. La fotografia è sempre più immagine, sempre meno arte. E non è un discorso retorico/nostalgico. Ne sono quasi sicuro. Trattasi di semplice discorso statistico. Come dice l' autore, decine di anni fa si arrivava a possedere una reflex dopo aver imparato, studiato, ero tu a dover ricercare la fotografia, non viceversa. Con l' avvento della tecnologia fotografica a buon mercato tutti scattano, tutti portano a casa prima o poi buone fotografie. Ma in pochissime hanno quella ricercatezza da Fotografia. Statistica, semplice statistica. Prima su 5 foto 3 erano valide. Adesso che siamo assaltati sui social da fotografie 1 su 100 (ad essere positivi) è valida. La fotografia non è finita, si è solo venuta a creare una nuova cerchia che con la fotografia non ha niente a che fare. Una schiera di persone che scattano immagini.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 12:22

Io direi 1 su 10000

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 12:37

Nel caso in cui si cerchino conferme sulle proprie capacità o sul proprio approccio fotografico, basta provare ad incontrare uno che di mestiere fa l'editor (cioè uno che cura la pubblicazione di fotografie in varie forme, seguendo un certo linguaggio fotografico) di qualche agenzia più o meno grande.
Lì si smette di scherzare. Tutta l'eventuale retorica e la mancanza di idee che si vede in molti degli scatti di oggi, alcuni dei quali pericolosamente identici (come sosteneva qualcuno più su), verrà fuori e verrà messa in evidenza.
Personalmente credo che chiunque abbia stima di sé e delle proprie capacità, dovrebbe provare qualche sano confronto del genere.
Sono distruttivi e costruttivi allo stesso tempo.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 12:53

Pierfranco mi trovi spesso d'accordo, anche se non sempre (te) lo scrivo.

L'editor esterno neutralizza il problema del circolo fotografico (e più in grande le community come questa o come i gruppi di flickr) per cui si diventa autoreferenziali, si normalizza lo stile e di solito si livella la qualità media verso il basso.

Tra l'altro il confronto con l'editor è utile anche ad affinare una tecnica difficile, ovvero quella di produrre un progetto/portfolio, insomma di superare l'immagine singola.


avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 13:12

una tecnica difficile, ovvero quella di produrre un progetto/portfolio


Lì si smette di scherzare. Tutta l'eventuale retorica e la mancanza di idee che si vede in molti degli scatti di oggi, alcuni dei quali pericolosamente identici (come sosteneva qualcuno più su), verrà fuori e verrà messa in evidenza.


Concordo

avatarsupporter
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 14:23

Trovo molto equilibrata la risposta di Vespignani..
Per il resto ricordo che in ogni luogo mediatico oggi la tendenza è quella di assecondare i gusti del pubblico ;-) poi bisogna stare anche attenti a non cadere nella superficialità;-)

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 15:21

Caterina, "assecondare i gusti del pubblico" è quello che mi preoccupa, sia da parte di editor e vari, sia da parte mia che ahimè, ammetto che ogni tanto mi faccio coinvolgere anche dai gusti degli altri, seppur in piccola misura. E mi da fastidio.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 15:46

Chi fa foto per professione, di sicuro deve assecondare i gusti della committenza.....

E questa è una differenza di non poco conto secondo me....


user35763
avatar
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 16:00

Caterina, "assecondare i gusti del pubblico" è quello che mi preoccupa, sia da parte di editor e vari, sia da parte mia che ahimè, ammetto che ogni tanto mi faccio coinvolgere anche dai gusti degli altri, seppur in piccola misura. E mi da fastidio.


Chi fa foto per professione, di sicuro deve assecondare i gusti della committenza.....

E questa è una differenza di non poco conto secondo me....


Io la vedo quasi come un ulteriore opportunita' per crescere stilisticamente ed evolversi.
Si esce un po fuori da un certo solipsismo e si guarda a cio' che si fa con occhi diversi.
Si guarda anche con gli occhi degli altri.
Credo che non sia un tradirsi,rinnegarsi o limitarsi ma un mediazione necessaria ad attraversare quel ponte per potere comunicare piu' efficacemente.
Il confronto con la committenza puo' offrirti questa possibilita' in piu'.Sorriso


avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2015 ore 16:02

Chi fa foto per professione, di sicuro deve assecondare i gusti della committenza.....


E non è manco un problema nuovo!

Caravaggio nel 1600 ha dovuto rifare almeno due quadri (La Conversione di San Paolo e San Matteo e l'angelo) perchè alla committenza non andavano bene....


(Oggi questo capita in maniera simile anche a Steve McCurry... www.primapaginachiusi.it/2014/06/220-mila-euro-145-foto-polemiche-sull )

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