| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 16:52
Ho frequentato un corso avanzato di reportage del fotoreporter Pierpaolo Mittica. Condotto molto bene e ricco di indicazioni e spiegazioni. Tra queste gli assi secondari o linee secondarie nella composizione, che non avevo mai sentito prima. Vorrei approfondire l'argomento, per farmi un'esperienza che ritengo molto interessante e chiedo a voi suggerimenti al riguardo. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 8:28
Se gli "assi secondari" non te li hanno spiegati al corso, il corso è stato fatto male.
Saluti cordiali |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 12:37
@Alessandro Pollastrini Al corso gli assi secondari sono stati spiegati molto bene, come ho scritto, con parecchi esempi di fotografi famosi. Quello che mi interessa non è sapere cosa sono, ma un approfondimento, perché questi assi o linee secondarie aprono prospettive nuove nella composizione e mi hanno molto incuriosito. Finora su Juzaphoto ho trovato sempre quello che cercavo, da parte degli altri partecipanti. Comunque grazie per l'attenzione.
@Falena Grazie per il link e sono andato subito a vedere. Parla di ottica e me lo guarderò con calma. Le linee secondarie sono invece un aspetto della composizione dell'immagine, come i terzi e la sezione aurea. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 13:47
Quelli che tu chiami "assi secondari", sono le linee di composizione, prospettiche e geometriche, che si usano in fotografia, in arte ed in architettura per rendere accattivanti ed attrattive le composizioni.
Hai provato a studiare le opere di Piet Mondrian? lui compone moltissimo con geometrical appealing, come le difiniscono gli americani, e con lui ti puoi sbizzarrire come ti pare con le linee, o assi, principali e secondarie: comprati un libro d'arte sulle opere di Mondrian.
A me Mondrian piace moltissimo, ed a volte ne tengo conto quando scatto, se girottoli sulle mie poche fotografie che ho nelle gallerie, ci trovi dei riferimenti al suo tipo di composizione, tipo questa mia fotografia:
www.juzaphoto.com/me.php?pg=36336&l=it#fot359274
che ha assi secondari, verticali.
Saluti cordiali.
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| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 18:44
@Alessandro Sono andato a vedere alcune tue foto: sono molto belle e con molte linee secondarie, che le rendono intriganti. Ad esempio Solitudine, Il pontile, Alba, Alberi, Meko River, Morning fog. Sembra che tu sia un architetto del paesaggio (non so bene come si chiama questa specializzazione). Continuerò a vedere le foto. E poi guarderò Piet Mondrian. Intanto grazie. Era quello che cercavo.
@Falena Si tratta di una composizione su alcune linee secondarie orizzontali. La foto è molto bella (soggetto, luce, colore quasi uniforme, riflessi...) e la composizione è da maestro. Dal mio punto di vista. Anch'io faccio foto da oltre 40 anni, ma con il digitale è tutta un'altra storia rispetto alle pellicole. E non si finisce mai di imparare cose nuove. Grazie molte. Dopo cena andrò a curiosare nelle tue pagine e sono sicuro che troverò foto su cui fermarmi. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 21:23
Appena letto non riuscivo a capire, certo che se per assi definiscono delle linee di composizione o delle linee di fuga prospettiche be il termine assi è abbastanza improprio. Io pensavo agli assi fisici della fotocamera, ovvero l'asse ottico ortogonale al piano della zona sensibile (pellicola o sensore) ed i due assi "cartesiani" che descrivono il piano di proiezione sulla zona sensibile stessa. Infatti la loro posizione ha un'influenza fondamentale sulla prospettiva della fotografia. Leggendo poi gli altri post mi sembra invece di capire che ci si riferisca a direttrici lineari che determinano la dinamicità o la staticità dell'immagine, ho capito bene? in questo caso sono elementi che stanno a metà fra lo scientifico, l'empirico la sensibilità e la sfera emotiva. Sono difficili da padroneggiare e spesso divengono un bagaglio tecnico quasi inconsapevole, ovvero si acquisisce una sensibilità tale che si usano in modo quasi istintivo. Anche io ogni volta che guardo un'immagine cerco la presenza di queste linee, direzioni, forze visive, soprattutto quando un'immagine riesce a catturare la mia attenzione pur senza apparire inusuale nei soggetti rappresentati. Credo che si possa sviluppare una sensibilità al loro utilizzo proficuo cercano di osservare bene i soggetti e cercandole in una inquadratura ideale ancor prima di portare la fotocamera all'occhio. |
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