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Pericolo!! Trekking in solitaria , perchè?


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avatarjunior
inviato il 13 Agosto 2018 ore 10:55

Solo io ho paura dei lupi quando sono da solo nei boschi di notte??? MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2018 ore 13:03

Mah.. quando possibile solitario, in mare ed in montagna.

Mi e' capitato di passare diverse notti invernali fuori in alta montagna, con temperature molto basse e vento forte.


Se sei attrezzato e sai come muoverti non ci sono problemi.

Ricordo un capodanno in alta quota… con solo una tendina da campo ed un fornello primus, freddo a stecca… ma che bello.

user109536
avatar
inviato il 14 Agosto 2018 ore 11:40

Finalmente una discussione interessante e concreta con molti suggerimenti utili. Sono anch'io un solitario da molti anni e faccio alpinismo facile ( senza ghiacciai ) e vie ferrate in escursioni di giornata. Lasciando da parte tutto ciò che riguarda l'equipaggiamento le regole che mi sono posto sono le seguenti :
- lasciare detto o meglio ancoro scritto o segnato su una carta topografica il percorso che s'intende fare.
- MAI MODIFICARLO.
- Lasciare le stesse indicazioni sul cruscotto dell'auto.
- Avere un telefono con una batteria a lunga durata assieme allo smartphone perché a volte gli smartphone ti lasciano a secco
- Non fidarsi troppo del telefono o perché a volte manca il campo ( informarsi al riguardo ).
- Valutare bene la durata delle escursione, partire PRESTO e cercare di rientrare nel pomeriggio.
- Guardare le previsioni meteo.
- in Svizzera, dove mi muovo io, esiste un'applicazione che permette, dove c'è campo, di allarmare e parlare con il soccorso con elicottero schiacciando un pulsante. Il servizio di soccorso riceve le coordinate ed in 1/2 ora ca raggiunge, tempo permettendolo, qualsiasi punto della Svizzerao allarma il soccorso alpino. L'App si chiama iRega

user12181
avatar
inviato il 14 Agosto 2018 ore 19:35

Non so in Svizzera cosa sia meglio in caso di incidente in montagna, se lasciarsi morire o chiamare l'elicottero. Ho letto costi addebitati al "salvato" che farebbero prendere in considerazione seriamente la prima alternativa.MrGreen

user109536
avatar
inviato il 14 Agosto 2018 ore 20:32

Se paghi 50 fr all'anno ti soccorrono gratis e vengono a prenderti anche all'estero. Per niente non hai niente. Se vai in montagna in Svizzera meglio assicurarti.

user12181
avatar
inviato il 14 Agosto 2018 ore 23:44

Frequentando le creste di confine mi ponevo il problema. Mentre il telefonino è morto in Italia per tutto il percorso, avvicinandomi al confine e ancora ben dentro il territorio italiano si collega con la rete svizzera, che offre una copertura della montagna svizzera talmente completa da sconfinare in Italia. Così in caso di incidente e di mia richiesta di soccorso mi avrebbero risposto solo gli svizzeri e mi avrebbero mandato necessariamente anche l'elicottero svizzero, oppure avrebbero telefonato al soccorso italiano? Nel secondo caso avrei pagato solo il costo delle telefonate o poco più, nel primo caso se ne sarebbe andato un vero capitale.
In ogni caso ora, dopo che sono diventato cardiopatico grave, ho deciso di comunicare la meta della passeggiata non solo, come facevo prima, alla moglie, ma anche al rifugio della fabbriceria. Anzi là proprio uno di loro mi ha caldamente invitato di andarli a trovare la mattina prima di iniziare l'escursione, non dicendo nulla sulle reali ragioni di questa amichevole ingiunzione, se non che mi avrebbero offerto un caffè (tra l'altro assai buono, sarà l'acqua..) ecc. Ma credo di aver capito il motivo di tanta premura, già dubitavano gli scorsi anni seriamente delle mie capacità "alpinistiche" (una volta uno di loro che avevo incontrato al passo e là mi aveva lasciato, tornando aveva incaricato il pastore della casera di controllarmi con il binocolo…). Ora, dopo che, in cerca di compassione come Bauschan, sono andato a vantarmi lamentosamente di essere sopravvissuto per miracolo alla rottura del cuore e di dubitare di poter sopravvivere più di qualche anno, se non addirittura meno, si sono convinti che prima o poi dovranno venire a cercare o me o il mio cadavere. In ogni caso quest'anno non ho fatto ancora nessuna vera passeggiata per infezioni varie, l'ultima al "didimo" sinistro. Ora però, dopo venti giorni di bombardamento antibiotico, con l'annullamento del rischio di endocardite batterica, se non arriverà qualcos'altro, penso di farne qualcuna per la fine dell'estate.
A proposito di animali, questa estate in Valtellina girava un orso che faceva strage di arnie

giornaledisondrio.it/attualita/arnie-distrutte-in-val-fontana-colpa-de

www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/lorso-fa-il-bis-a-ponte-st ,

ora però dicono sia passato in Svizzera… www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Lorso-riappare-in-Valposc

avatarjunior
inviato il 15 Agosto 2018 ore 19:31

A proposito di animali, questa estate in Valtellina girava un orso che faceva strage di arnie


certo che in un territorio con la presenza di orsi mi rendo conto che certe considerazioni si possono pure fare sul pericolo di andare o dormire da soli in tenda. Pur tuttavia c'è il conforto delle statistiche che ovviamente sono a nostro favore... MrGreen !
Se sul Pollino ci fossero orsi come minimo avrei appeso alla cintura e sempre a portata di mano uno spray al peperoncino di quelli a getto lungo, da usare solo in casi di un orso realmente vicino e pericoloso, altrimenti le solite raccomandazioni su quando si incontrano animali selvatici dovrebbero bastare.

@Mormuto:
ammetto che nella tua situazione tu corra qualche rischio in più ad uscire da solo, ma se i benefici di una escursione per te sono maggiori dei rischi comprendo la tua motivazione ad andare comunque... mi sembra che tu prenda anche le giuste precauzioni !

user12181
avatar
inviato il 16 Agosto 2018 ore 12:24

mi sembra che tu prenda anche le giuste precauzioni


Uso anche un cardiofrequenzimetro Polar con fascia toracica (molto preciso), sto attento a non superare l'80% della frequenza massima consentita per la mia età. Il cardiochirurgo che mi ha salvato (dico le preghierine per lui ogni sera prima di andare a letto, anche se sono miscredente), i cardiologi che ho consultato e quello che mi segue (che mi pare anche troppo prudente, lasciandomi ancora scoagulato pur con una protesi biologica) non hanno nulla in contrario alle passeggiate in montagna, solo uno ha detto che magari questa prima estate dopo l'evento sarebbe meglio andarci piano, e io piano ci vado, anche se sono tutt'altro che certo che ce ne sarà una seconda sfruttabile...

user109536
avatar
inviato il 16 Agosto 2018 ore 12:33

Murmunto, informati nel sito della Rega ( trovi sicuramente qualcuno che parla italiano ) per capire come funziona se ti risponde la centrale Svizzera. So che c'è una collaborazione tra le due nazioni per il soccorso con elicottero e per il soccorso da terra sulla fascia di confine ma non conosco in dettaglio la questione costi in caso d'intervento dell'elicottero svizzero. Vale comunque la pena informarsi .
Fammi sapere

user12181
avatar
inviato il 16 Agosto 2018 ore 12:37

Ma per questa estate le creste e i passi di confine (in genere 2700-2800) me li sogno, vedremo la prossima, senza dubbio mi informerò.

avatarjunior
inviato il 16 Agosto 2018 ore 12:54

Ci abito vicino alla Svizzera , e per chi la frequenta spesso esser socio della Rega e' d 'obbligo. Fine anni 90 con ancora la lira elicottero e cani molecolari impiegati 2 giorni per recuperare un cercatore di funghi deceduto , conto da 50 milioni di lire

user122030
avatar
inviato il 16 Agosto 2018 ore 13:54

Se paghi 50 fr all'anno ti soccorrono gratis e vengono a prenderti anche all'estero. Per niente non hai niente. Se vai in montagna in Svizzera meglio assicurarti.


siamo sicuri che é così? A me sembrava che il soccorso all'estero sia gratuito solo per chi é residente in svizzera. L' "abbonamento" per noi stranieri é valido solo se sei su suolo svizzero (e non hai un'assicurazione privata che copre il costo dell'elicottero). Magari qualcosa é cambiato?

Dal sito REGA: "....Le persone domiciliate all'estero che sono sostenitori Rega godono tuttavia dei vantaggi riferiti ai voli di salvataggio in Svizzera (trasporti nell'ospedale più vicino)...."

"... In questo caso, il costo d'un rimpatrio non entra nei privilegi dei sostenitori. La gamma completa dei privilegi è valida per le persone domiciliate in Svizzera o per gli svizzeri all'estero."

Io l'abbonamento l'ho fatto solamente perché ogni tanto arrampico in CH. Spero di non trovarmi mai in una situazione che richieda la REGA su suolo Italiano (es. bloccato in parete in ora notturna...con impossibilità di sosta sicura...assurdo ma chi lo sa).

user109536
avatar
inviato il 16 Agosto 2018 ore 14:52

X3me, hai ragione per il rimpatrio che é diverso dall'intervento di soccorso primario. Mi sono espresso male. Mi riferivo al ricupero di un ferito in zone sul confine come ad esempio in vetta al Badile e al trasporto all'ospedale in Svizzera o a Sondrio che per i soci é gratis.

user122030
avatar
inviato il 16 Agosto 2018 ore 15:26

c'è tanta confusione a riguardo. Gente del CAI che una volta mi dice "no guarda che paghi comunque anche da sostenitore" e chi mi dice "basta che poi richiedi il rimborso alla ASL".
Bisognerebbe chiedere direttamente alla REGA.

comunque meglio evitare di ritrovarsi in una situazione del genere. Ancora c'è gente che per il Badile o qualsiasi altra vetta in Italia parte alle 10 del mattino...poi qualcosa non funziona e ci si ritrova al crepuscolo a dover chiamare l'elisoccorso.

Io piuttosto che chiamare la Rega mi inchiodo gli arti alla parete e aspetto l'alba MrGreen


P.S da evitare il Badile in questi giorni e nei giorni a venire. Sta franando nuovamente il Cengalo

avatarjunior
inviato il 16 Agosto 2018 ore 16:46

Mi intrifulo nella discussione..io non sopporto i turisti occasionali che vanno a camminare senza essere informati ne l'attrezzatura adatta e che si credono messner per aver fatto l'anello delle tre cime di lavaredo o essere andati al lagazuoi, magari con la funivia..andar per montagne è un'altra cosa.

La montagna per me è sacra. Molto spesso in inverno faccio l'alba, parto alle undici di sera e rientro a pranzo del giorno dopo. Ho beccato anche -20 spesso e volentieri, tre anni fa -32. Andar da soli, soprattutto di notte col freddo intenso non è mai una buona cosa anche se si ha abbigliamento e attrezzatura idonei. La sicurezza è la prima cosa che va rispettata.

D'estate è diverso..essere da soli mi permette di essere "fuso" con la natura che mi circonda. Spesso porto via la reflex e poi manco la uso. Per me l'unico periodo dell'anno da evitare è 10 giugno - 25 agosto dove i messner della domenica fanno altro che far girare le scatole.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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