| inviato il 07 Novembre 2014 ore 21:43
ho voluto presentare uno scatto ripreso in situazione estrema quale la ripresa dall'aereo. a complicare le cose è il finestrino che non consente l'uso del polarizzatore in quanto mette in evidenza la caratteristica cromatica del vetro temperato. se ad esempio guardate un vetro di un treno o quello posteriore della macchina con gli occhiali a lente polarizzata vi potrete fare un'idea ben precisa. la cultura subfotografia del rifiuto di usare manipolazioni , la convinzione che si possa ottenere un'ottima fotografia solo dallo scatto o che sia sufficiente il pensiero o la passione è decisamente detterminata da una confusione sulla conoscienza della fotografia stessa. le decine di post sul tema la dicono lunga. per me è un mondo a 360° e nulla va precluso a descapito o a vantaggio di altro, l'unica mia preoccupazione o motivazione nell'eseguire una fotografia è dare vita al mio pensiero dato che questo è l'unico elemento veramente mutevole.
 a sx il file originario RAW...............a dx img. fatta con i mezzi ,con il cuore, gli occhi e la mente.. |
| inviato il 08 Novembre 2014 ore 9:48
Ma c'è di più, e lo dimostra un esempio recentissimo! Proprio in merito ad una delle ultime foto postate nella sezione "Macro", l'autrice tiene a sottolineare che "... tutto è lecito fotografato in natura, non fatto sul computer." Bellissima frase ... peccato però che la stessa autrice e chi è intervenuto in seguito si siano sperticati a tessere le lodi dell'obiettivo utilizzato, il vecchio Meyer Gorlitz Primoplan 58mm f/1.9 perchè consente di ottenere quel particolare bokeh. Non ho nulla contro questo obiettivo e mi piace molto persino quell'immagine,ma non posso fare a meno di chiedermi che differenza ci sia tra l'elaborazione in postproduzione e l'utilizzo di quel particolare marchingegno che, per quanto antiquato, è pur sempre tecnologico e consente di ottenere un effetto che, contrariamente alla frase citata sopra ... IN NATURA NON ESISTE!?! |
| inviato il 08 Novembre 2014 ore 11:30
certamente, non c'è nessuna differenza, spesso si pensa che usare un piccolo intervento sia più lecito di uno più complesso quando invece è già la macchina fotografica stessa ad essere un intervento innaturale. e molti confondono la pp eccessiva con lo storpiare..... anch'io in un recente post non ero d'accordo la frase diceva: “ È un'illusione che le foto si facciano con la macchina. Si fanno con gli occhi,con il cuore,con la testa. ( Henri Cartier-Bresson ) „ ....per questo ho messo questa foto. ciao |
user53566 | inviato il 08 Novembre 2014 ore 22:11
Secondo me hai trovato un lavavetri per l'occasione!? |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 0:19
era l'unico disponibile...sai a 10.000mt fa freschino |
| inviato il 10 Novembre 2014 ore 9:45
Il messaggio di Bresson è chiaro, (in verità molti lo fraintendono completamente) ed è quello che i fotografi dovrebbero sempre ricordarsi: Chi delega la propria capacità fotografica solo al mezzo rimarrà sempre un tecno-fotografo senza caerattere e senza personalità. L'elaborazione va di pari passo alla capacità fotografica e oggi a maggior ragione, l'una non esiste senza l'altra. Tutto il resto sono chiacchiere da forum, da bar, da chi non sa nè cosa sia la fotografia, nè la sa tantomeno fare. Si leggono dei post che in tutta onestà rasentono il ridicolo, gente in evidente stato confusionale e embrionale del fotografo, sentono stretta la propria macchina perchè non gestisce bene gli iso, gente che elogia obiettivi dallo "sfocato magico" e ne sono talmente offuscati, non sapendolo nè usare nè quando usare, basta avere il 35 1.4 e allora sono tutti fotografi...sento aggettivi "magico" "tridimensionale" e altre ******** del genere che no appartengono al mondo dei fotografi, appartengono al mondo degli utenti dei forum. E purtroppo mi rendo conto, colpa di tutto un sistema fallace, che sebbene belle frasi ecc, siamo oramai in preda a certi deliri fotografici. Ciao LC |
| inviato il 10 Novembre 2014 ore 15:26
è anche vero che nell'era analogica, quella che ha sfornato i grandi maestri, si era molto meno fiscali sulla qualità a vantaggio del pensiero e messaggio.(scuola europea) lo si poteva fare anche perchè c'era molto ancora da fotografare e le strutture come riviste e case editrici avevano fame di fotografie. molte massime lasciate dai vecchi maestri però stridono con l'era digitale e molti di loro poi non avrebbero mai detto che: “ L'elaborazione va di pari passo alla capacità fotografica e oggi a maggior ragione, l'una non esiste senza l'altra. „ salvo la solita eccezzione di Ansel Adams....... Mapplethorpe non sapeva stampare e nemmeno gli interessava ma aveva uno stampatore che rendeva merito ai suoi lavori e se è diventato famoso lo deve in gran parte a lui. questi due fotografi pur usanto il massimo della tecnologia e qualità lavoravano su elementi semplici a volte quasi scontati, molti li definirebbero erroneamente banali, ma questa è la scuola americana. nel digitale c'è maggiormente più bisogno di un fotografo e di un tecnico in quanto i mezzi a disposizione sono molto potenti dato che non è detto che un buon fotografo riesca a estrapolare il 100% della qualità alla sua fotografia..sicuramente lo potrebbe fare un eccellente tecnico di PS. cosa che, in molti casi, del resto avviene già. ciao |
| inviato il 11 Novembre 2014 ore 20:53
segue una seconda foto, una situazione molto comune, qui la scena interessa il contrasto fra il sogg. e il cielo. gli interventi sono atti a migliorare le luci e ad enfatizzare il cielo altrimenti piatto e privo di interesse. in molti casi la quinta, anche se intesa come vuoto, può detterminare una diversa chiave di lettura e assumere una sua valenza nell'insieme dell'immagine.
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| inviato il 13 Novembre 2014 ore 12:23
discorso molto interessante... |
| inviato il 13 Novembre 2014 ore 17:12
“ Si leggono dei post che in tutta onestà rasentono il ridicolo, gente in evidente stato confusionale e embrionale del fotografo „ Ma in un Forum (Comunità virtuale) dove ormai il numero molto grande di utenti , ti aspetti di trovare sempre una risposta da parte di un fotografo professionista?? |
| inviato il 13 Novembre 2014 ore 19:07
Attualmente c'è la moda di complimentarsi per la post senza eccessi.. un po' come dire bravo a non aver sbagliato il fuoco.. bravo ad aver esposto correttamente..in realtà non esiste neppure una post eccessiva (come probabilmente non esistono un fuoco o una esposizione giusti a prescindere), esiste una post corretta che porta al risultato voluto dall'autore (che ci piaccia o no sotto questo aspetto non importa) o una post sbagliata che non raggiunge questo risultato..ma non si può giudicare la post senza sapere l'intenzione dell'autore..possiamo solo dire se l'immagine che ha prodotto ci piace o meno Riporto anche qui una simpatica frase di uno dei più grandi fotografi contemporanei David Lachapelle "se volete vedere la realtà prendete l'autobus" |
| inviato il 13 Novembre 2014 ore 20:23
l'idea di un limite, il dire fino a che punto è lecito o solo il pensare che ci dobbiamo attenerci a dei canoni castra l'aspetto comunicativo e per la quale la fotografia è sempre stata considerata un efficace strumento divulgativo. alla pari della pittura permette la costruzione di scenari inesistenti e nati solo sulla base del prorpio pensiero.
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| inviato il 14 Marzo 2016 ore 10:48
“ " È un'illusione che le foto si facciano con la macchina. Si fanno con gli occhi,con il cuore,con la testa. ( Henri Cartier-Bresson ) " „ Concordo pienamente!! Interessanti osservazioni. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 17:33
Il concetto di postprodurre lo scatto è antico quanto la fotografi. Lo sviluppo del file, dalla pellicola alla stampa, era un processo imprescindibile per poter apprezzare lo scatto.La stessa filosofia è applicata con i software di fotoritocco, con l'unica distinzione che adesso l'elaborazione dei files è apprezzabile già dallo scatto, in cui si ha una preview dell'immagine che potrebbe essere alterata banalmente già dalle impostazioni del monitor. Personalmente la PP è complementare dello scatto, non vanno concepiti l'una senza l'altro! E per quanto sostanziale e prepotente sia, è pur sempre una forma espressiva, piaccia o no! www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=246018 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=683786 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=459371 |
user14286 | inviato il 15 Marzo 2016 ore 18:54
“ ma non si può giudicare la post senza sapere l'intenzione dell'autore „ Non concordo. In certi casi è palese che la post venga utilizzata solo per nascondere difetti, della foto, o del soggetto. Penso per esempio, ad alcuni ritratti con effetto "statua di cera", nei quali l' eccessivo lavoro di piallatura non risponde a nessun criterio artistico particolare... |
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