| inviato il 07 Novembre 2014 ore 16:23
Buona giornata a tutti, vorrei alcuni chiarimenti preliminari sulla correzione del colore in quanto, leggendo un bel po' sul web, ho finito per confondermi ancor di più le poche certezze che avevo all'inizio... Cerco di procedere step by step (sono duro di comprendonio... ) approfondendo man mano che ho capito i vari concetti basilari. La prima grande confusione riguarda la Gamma dinamica, Contrasto e Gamma Tonale intesi anche nelle loro interrelazioni. Intendo dire come al mutare di uno dei tre termini, mutino (o NON mutino) gli altri. Postando in piena umiltà, è più che probabile che dica delle inesattezze, quando non proprio degli sfondoni , e quindi vi prego di avere pazienza: sono qui per chiedere, appunto. (Non affronto la tematica del HDRI, che esula dall'argomento in senso stretto. Qui vorrei parlare di scatto singolo) Riguardo la Gamma dinamica credo si debba parlane in modo articolato: - c'è una Gamma dinamica della scena che si va a fotografare; - c'è poi la Gamma dinamica che il sensore della Camera in uso riesce a catturare; - c'è poi la Gamma dinamica effettiva della fotografia scattata; - c'è poi una Gamma dinamica "potenzialmente espandibile" (se me la passate) in post, che si ottiene tramite un modo particolare di esporre, (per il digitale è chiamato "esposizione sulla destra", o simili...). Con "potenzialmente espandibile" intendo dire che si possono recuperare stop sia in sottoesposizione e sia in sovraesposizione, senza rischiare il clipping. Il Contrasto dovrebbe potersi considerare il rapporto che c'è fra la zona più scura e quella più chiara dell'immagine. Anche in questo caso non si può fare a meno di inquadrare il contrasto come un concetto articolato: - C'è un Contrasto della scena che si va a fotografare (e che non si può modificare se non aggiungendo luce artificiale o cambiando inquadratura) . - C'è un Contrasto poi della foto effettivamente scattata, che dipende dal modo in cui abbiamo esposto. Quindi notiamo subito che se guardiamo fuori dalla finestra, vediamo che la scena di fronte ai nostri occhi ha un suo contrasto "originario"... ma nel momento che andiamo a esporre, noi cambiamo quel contrasto "originario" in un altro tipo di Contrasto che è appunto quello della foto scattata. Ho notato che se espongo sulle ombre, diminuirò il Contrasto (effetto slavato) mentre se espongo sulle alte luci, aumenterò il contrasto. - Infine c'è un Contrasto in post, cioè quel contrasto che si ottiene in post produzione. Quindi un Contrasto che differisce da quello della foto scattata perché è variato globalmente (variato come rapporto di contrasto) o variato localmente, cioè solo in alcune zone della foto. Sempre che non dica inesattezze?... Riguardo al Gamma tonale, invece, chiederei una definizione, in quanto sul web ho trovato davvero di tutto un po'... Per quel che ho capito, tuttavia, la Gamma tonale dovrebbe essere la quantità di sfumature di grigio che ci sono nell'intervallo fra nero e bianco. Una Gamma tonale estesa quindi vorrebbe dire che la foto riesce a rappresentare molte tonalità di grigio e quindi riesce a mantenere molti più dettagli (sia nelle ombre che nei medi e nelle alte luci) di una foto con una Gamma tonale ristretta dove cioè ci sono poche sfumatire di grigio. Fatte queste premesse terminologiche e pratiche - e sempre che nel frattempo non abbia detto cose errate - si fa una gran confusione a capire le RELAZIONI fra questi tre elementi. Faccio qualche esempio: se aumento la Gamma dinamica, in sede di scatto o in post, cosa succede alla Gamma tonale? E cosa succede al Contrasto? Se aumento invece il Contrasto, sia in sede di scatto o in post, cosa accade alla Gamma dinamica e a quella tonale? Per il momento mi fermerei qui, perché già parecchia carne è al fuoco. Spero mi possiate aiutare a far un po' di luce su questi argomenti, che ritengo cruciali. Grazie e a presto. |
| inviato il 08 Novembre 2014 ore 16:37
Perbacco, pensavo qualcuno potesse autarmi... |
| inviato il 08 Novembre 2014 ore 18:22
Una domanda mi viene spontanea. perchè? Certo che siamo sempre bravi a complicarci la vita Comunque,diciamola cosi',la gamma dinamica è una coperta,quindi se sai quanto il tuo sensore riesce a fare,di conseguenza quello hai,non è che ti inventi di aumentarla nello scatto,almeno che non fai una doppia esposizione o più, oppure usi ML,se la espandi dopo,stai semplicemente tirando sta coperta.la gamma tonale riguarda le sfumatute tonali riguardanti il colore, e al contrasto che succede?se lo aumenti dopo ,non fai altro come hai detto di aumentare il contrasto tra il bianco e il nero e comunque dove c'è un grande contrasto di colore(chiaro-scuro). magazine.total-photoshop.com/gamma-tonale-e-gamma-dinamica-ecco-la-dif La risposta alla tua domanda è,la gamma dinamica rimane quella,la gamma tonale è quella che hai inpresso nel file quando hai scattato,se contrasti dopo in post ,penso potrebbe cambiare qualcosa anche a livello tonale,ma non la gamma dinamica.detto molto velocemente.in attesa di altri commenti. |
user14286 | inviato il 08 Novembre 2014 ore 22:04
Gamma dinamica, gamma tonale e contrasto sono parametri della macchina, nella misura in cui ti permettono di riprodurre più o meno fedelmente la realtà ripresa. Molto semplicemente... |
user3834 | inviato il 08 Novembre 2014 ore 22:49
Però non si può generalizzare, i CMOS oggi in commercio hanno potenzialità e funzionalità diverse, il discorso che fa Hammer dove tu hai quello che hai scattato non è vero, tu hai quello che hai scattato ma vedi solo quello che riesce a farti vedere il monitor... così come hai solo quello che riesce a stampare la stampante quando passi su carta. Quindi non va valutato solo il numero in se che vale poco... ma quello che realmente può fare il sensore lavorando con Photoshop... Se io scatto questa foto
 E poi in post aumento l'esposizione di 5 stop ed ho questo
 Con questo dettaglio
 Capisci bene che non è importante quello che scatti, ma quello che può registrare (in maniera corretta) il tuo sensore, onde evitae di avere "strane" foto simil HDR. |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 8:24
Grazie delle risposte, ovviamente. Tuttavia, a mio avviso, il discorso che ho fatto non è per nulla buttato lì e non può essere banalizzato con risposte come quella di Hammer o Veleno, che comunque ringrazio. Mi pare invece assai più pertinente la risposta di Blackdiamond. Adesso però devo fare una precisazione: prima di postare questo thread ci ho lavorato parecchio (...) e ho visitato e visionato molti siti (tra i quali proprio quello citato da Hammer) e molte guide. Tuttavia ho deciso di non postare nessun link perché non era mia intenzione screditare se non mettere alla berlina nessuno, A me interessa solo capire bene quello che sto facendo quando faccio fotografia e post su di essa. Andiamo con ordine. Il perché di quel che chiedo è semplicissimo: voglio capire quel che faccio. Per carità, capire spesso vuol dire anche complicarsi la vita... ma viene un momento in cui all'estetica cerchi anche di affiancare un po' di sana tecnica, se non altro per saperne un po' di più... Riguardo il link postato da Hammer, siamo proprio SICURI che il tipo stia dicendo una cosa giusta? Perché in numerosi altri post e guide io ho trovato che la Gamma tonale corrisponde al numero di tonalità di GRIGIO (non in tonalità di COLORE...) rappresentabili nell'intervallo fra il Nero e il Bianco. Una gamma di GRIGI, quindi, che rimane infatti tale se trasformi la foto da colorata a bianco e nero. Sarebbe quindi già interessante chiarire questo aspetto... Riguardo la Gamma dinamica, ho voluto precisare i vari tipi proprio per non incorrere in risposte come quella di Hammer, purtroppo senza buon esito. È importante invece capire che la Gamma Dinamica NON è un valore assoluto ma relativo. Quindi devo citarmi di nuovo: - c'è una Gamma dinamica della scena che si va a fotografare; - c'è poi la Gamma dinamica che il sensore della Camera in uso riesce a catturare; - c'è poi la Gamma dinamica effettiva della fotografia scattata; - c'è poi una Gamma dinamica "potenzialmente espandibile" (se me la passate) in post, che si ottiene tramite un modo particolare di esporre, (per il digitale è chiamato "esposizione sulla destra", o simili...). Con "potenzialmente espandibile" intendo dire che si possono recuperare stop sia in sottoesposizione e sia in sovraesposizione, senza rischiare il clipping. Pertanto sì che puoi aumentare o diminuire la gamma dinamica in sede di scatto! Dipende da come esponi. Nello scatto fatto da Blackdiamond, la Gamma dinamica è limitatissima, anche se magari ha usato una Camera con un sensore che ha 12 stop di "Potenziale" Gamma dinamica! ALTRO DISCORSO (e l'ho precisato) è la Gamma dinamica "potenzialmente espandibile" in post, che è appunto quella che ha tirato fuori dalla foto Blackdiamond lavorandoci in post. Per altro un recupero delle shadows a mio avviso pauroso e con pochissimo noise . (Ne riparleremo!). A questo punto, anche se consiglio la rilettura del post d'inizio per ben capire l'argomento di cui stiamo parlando, proverei a chiarire innanzitutto che cos'è al Gamma tonale (o tonalità della foto, se volete...) e che relazione ha con la Gamma dinamica. Per esempio, è possibile affermare che la Gamma tonale aumenta all'aumentare della Gamma dinamica? Se io ho poca Gamma dinamica ho anche poca Gamma tonale e viceversa? Quando in sede di scatto espongo cercando di aumentare la Gamma dinamica (cercando magari di avvicinarmi a quella potenziale del sensore...) , oppure quando cerco di aumentare la Gamma dinamica in post , io aumento anche la Gamma tonale? Comincerei a rispondere queste domande prima ancora di introdurre il discorso sul Contrasto. Grazie per le vostre repliche. |
user14286 | inviato il 09 Novembre 2014 ore 9:24
Beh. ma allora sai già tutto. Insegnaci. |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 9:52
Io leggendo il tuo post ho le idee chiare su gamma dinamica e gamma tonale |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 10:06
Seguo con grande interesse. Se fossero chiacchiere da bar, direi tra i tre valori ci deve per forza essere una relazione poichè sono solo diverse facce della stessa medaglia che è il rapporto con cui la luce diretta interagisce con l'ambiente e poi, come la luce riflessa* interagisce con il sensore. Essendo luce e ambiente elementi complessi, li misuriamo in via indiretta. Sicché il contrasto varia in base all'esposizione. E, di certo, esso varia in base alla gamma dinamica. Infatti, nella sorprendente immagine postata da blackdiamond, in virtù di un'ampia gamma dinamica, è stato possibile recuperare un contrasto quasi azzerato. * salvo eccezioni. |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 10:15
Theiamania scusa, pensavo di trovare fior fior di scatti nelle tue gallerie....nemmeno uno. E' perche' li tieni da un'altra parte? Spero di si, perche' il tempo impiegato a ragionare sulla teoria, puo' essere impiegato con successo per estrapolare la teoria dalla pratica dato che il digitale oggi ti mostra subito il risultato. E intanto ci si impratichisce facendosi le giuste domanda di fronte a uno scatto reale. O no ?! |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 10:43
“ è possibile affermare che la Gamma tonale aumenta all'aumentare della Gamma dinamica? „ Facciamo un paio di precisazioni. Quando si parla di "estendere la gamma dinamica" in postproduzione (con HDR, esposizioni multiple ecc) non stiamo aumentando la gamma dinamica della foto a monitor, anzi, questa viene diminuita perché i bianchi saranno "meno bianchi" e i neri "meno neri". Quello che aumenta virtualmente e' la gamma dinamica del sensore. Quindi di per se' la domanda e' posta male. Parli di gamma dinamica della scena, del sensore o della foto a monitor dopo la post produzione? Nel primo caso direi dipende: immagina un paesaggio con delle rocce e un cielo sullo sfondo. In una giornata nuvolosa (bassa gamma dinamica) avro' diverse sfumature in tutta la scena, se mi trovo in controluce (alta dinamica) la parte in ombra delle rocce perdera' buona parte dei passaggi tonali. Se invece ho un paesaggio composto dal cielo e dal mare durante un tramonto avro' una gamma dinamica maggiore che in una giornata uggiosa ma la gamma tonale del cielo stesso sara' sicuramente maggiore. Per quanto riguarda il lavoro in postproduzione immagina di prendere lo scatto ad alta gamma dinamica delle rocce e del cielo. Faccio un hdr o recupero le ombre chiuse delle rocce (immagino di avere un sensore sony ), diminuendo di fatto la gamma dinamica visualizzata ma aumentando quella "virtuale" registrata dal sensore (nel caso del recupero delle ombre l'informazione c'e' comunque ma non e' visualizzabile senza un ampio recupero di ombre e/o luci). Mi compaiono sfumature prima non visibili. |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 11:16
Il contrasto di una scena è la differenza tra i neri e i bianchi o tra ombre e luci. Una stanza illuminata da una lampadina, pur presentando zone bianche e zone nere, è meno contrastata di un controluce con il sole alle spalle del soggetto. Nel primo caso è sufficiente un sensore con una gamma dinamica ridotta nel secondo occorre una gamma dinamica estesa. Il problema è che nel caso della stanza illuminata da una lampadina, solitamente si alzano gli iso per abbreviare i tempi ma ad alti iso si riduce la gamma dinamica del sensore. Per gamma tonale, solitamente, si intende quante sfumature di un colore si riescono ottenere. In questo caso è la quantità di bit che fa la differenza. Più bit ci sono più sfumature abbiamo. Più bit abbiamo, anche se la scena non lo richiede, meno siamo a rischio clipping. |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 11:20
Ho scritto senza aver letto Mac89 Scusate |
| inviato il 09 Novembre 2014 ore 13:31
Fra tutti avete spiegato molto bene Grazie |
user3834 | inviato il 09 Novembre 2014 ore 15:00
Ribadisco però che il problema è sempre il monitor, quando si "aprono le ombre" o si "chiudono le luci" non si fa altro che portare ad una gamma ottimale per il monitor qualcosa che il sensore ha effettivamente catturato correttamente ma che IL MONITOR non vi fa vedere, perchè Photoshop non crea dettagli che non c'erano e il Raw non è come riscattare la foto |
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