| inviato il 25 Ottobre 2014 ore 21:38
Ieri e giovedì ho passato due giorni a Racconigi insieme a mia figlia per festeggiare la sua laurea in Scienze Naturali. Tempo meraviglioso e visto che mi ero accordato con Giobol, abbiamo condiviso con lui il pomeriggio di ieri. Purtroppo abbiamo condiviso anche la cafonaggine e maleducazione di 4 personaggi che, con attrezzatura da carrello con coperture mimetiche, tute mimetiche indossate, cappellino mimetico e tutto il necessario per restare invisibili, hanno occupato il piano superiore dell'osservatorio (niente di male se arrivi e ti sistemi), ma si sono messi a chiacchierare ad alta voce dalle 14 alle 17 senza mai smettere. Almeno avessero parlato di fotografia, ma ho sentito il racconto di infortuni vari, avventure e quant'altro. La gente al piano di sotto era veramente spazientita e neanche avventurandoci al piano di sopra per inserirci in mezzo a loro siamo riusciti nell'intento. Se queste persone sono del forum e si riconoscono in quello che è successo, spero che possano trarre insegnamento da questo fatto: non siete a casa vostra per poter fare ciò che volete. Rispettate gli altri!!! Giobol che era con me e con mia figlia è stato abbastanza sconcertato. Vero che nelle vicinanze (per la mancanza di acqua) non c'era niente, ma la prima regola che ti insegnano è il silenzio. Perché ormai le macchine hanno anche lo scatto silenziato? Spero che qualcuno sia solidale con questo mio sfogo. Ciao a tutti |
| inviato il 26 Ottobre 2014 ore 8:32
Sono i suoni secchi ed improvvisi quelli che più disturbano gli uccelli, es. sparo, schiocco ecc. Premesso che in certe oasi gli uccelli sono molto abituati alla presenza anche invasiva dell'uomo , condivido che non si rompono le palle a parlare continuamente. A proposito, in un capanno con feritoie immagino che tute mimetiche e l'attrezzatura da caccia grossa servano solo a spararsi le pose........ |
| inviato il 26 Ottobre 2014 ore 11:07
Il problema penso non sia legato solo ai foto-naturalisti e alle oasi naturalistiche, ma bensì molto più generalizzato. La scorsa settimana durante un appostamento in montagna ho sentito il vociare di persone arrivare dal sentiero, tenete presente che sono arrivati alla mia presenza dopo 40 minuti, potete quindi immaginare quanto esagerato fosse il tono della loro voce. Erano 4 donne e tre uomini, che arrivati accanto a me, pur essendo davanti ad una vallata bellissima, un vero spettacolo della natura, hanno iniziato con indifferenza non curanti della mia presenza a discutere ad alta voce, le donne, sulle sedute fatte da vari fisioterapisti e gli uomini sulla crisi della Ferrari. Serviva venire in montagna per discutere di quelle cose ? La prima cosa e più importante da fare in natura è ASCOLTARE, il vento, gli odori, i versi degli animali, immersi in quel silenzio naturale che esalta la percezione di senzazioni ormai sopite nella vita cittadina. Posso comunque capire che non sia per tutti così ma se vuoi parlare lo stesso della Ferrari fallo perlomeno sottovoce rispettando gli altri ed il contesto in cui ti trovi. Può succedere che alcune di queste persone, un giorno,si possano avvicinare alla foto-naturalistica, ecco Maurizio sarebbero quelli che hai incontrato tu. Un saluto. Eraldo. |
| inviato il 26 Ottobre 2014 ore 14:51
Grazie per la solidarietà. Mi accorgo che anche voi avete attraversato questa esperienza. Portiamo pazienza. Maurizio PS: Scusate ma ho sbagliato a inviare il post ed è andato su due sezioni differenti. Non c'era assolutamente volontarietà come mi sembra che pensi qualcuno. Seguite Tema Libero. Grazie |
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