| inviato il 13 Ottobre 2014 ore 18:38
Uno spunto riflessivo "serio",soprattutto dopo la figuraggia fatta ieri del "Vendo"...ancora non conosco bene come funziona il forum "Dato che ormai tutti scrivono qualcosa,o condividono articoli,sullo stato della fotografia moderna,ora provo a dire la mia. Fotografia Digitale. Tanto amata quanto odiata,accusata di aver rovinato la fotografia "con quello schifo di photoshop e post-produzione" . Bene partiamo dal presupposto la che post-produzione è SEMPRE esistita altrimenti avreste visto le stampe dei negativi su dei fogli e non delle immagini e NO,non consisteva esclusivamente nello sviluppare il negativo ma si sotto/sovraesponeva,correggevano luci,ombre,contrasti anche nello specifico,i più esperti riuscivano a rimuovere elementi di disturbo dai fotogrammi,si alteravano colori(le stesse pellicole restituivano colori differenti in base al modello,pellicole che rendevano colori più saturi o pellicole da differenti sensibilità e contrasti) e si potevano fare doppie esposizioni(wow eh?). Quindi questo "Fotosciop" così devastante non mi sembra,ma allora,cosa ha fatto questo malefico programma? Semplice,ha abbattuto i costi legati alla fotografia,la possibilità di fare un passo indietro se l'elaborazione è stata fatta male(anzichè buttare il foglio sviluppato e riprenderne un altro e un altro ancora),portando quindi ad una maggiore fruibilità della massa,COME QUALSIASI COSA CHE SI EVOLVE. Riguardo la banalità delle immagini super cromatiche e "belle" si ha ragione e si ha torto,la divulgazione e la commercializzazione dei dispositivi fotografici ha portato anche ad una "produzione di massa" delle immagini che puntano alla mera eccellenza estetica,quindi tramoti,albe e paesaggi saturi,brillanti e idilliaci del tipo "wowchegranfigatasembralafotodiunfilm" ne sono pieni i SocialNetwork,divenuti vetrine dei vari PH e ArtPhotographer che per sbaglio sono inciampati in qualche super offerta Mediaworld/Saturn&Co. su una delle millemila reflex. La produzione di massa delle immagini ha quindi ridotto la "rarità" della fotografia portandola quindi alla ricerca dell'estetismo(per il puro gusto del bello)ad discapito di un messaggio e facendo nascere "l'accademicità" della fotografia,dove si risaltano la correttezza geometrica degli orizzonti,la presenza di elementi di disturbo,la regola dei terzi,della sezione aurea,sezione a panino,gran biscotto e via dicendo... Altro problema riguardante la fotografia,ma che non è la fotografia,SONO I TEMPI! Leggo sempre parallelismi tra la fotografia odierna e quella passata(Bresson,tanto per citarne uno stragettonato;sarà forse perchè c'è una sua mostra a Roma?),ma quanto sono concreti questi parallelismi se siamo in epoche totalmente differenti??? Facendo ,ad esempio,riferimento a Bresson un mio amico mi faceva notare le attuali "critiche" ad una sua fotografia,che ora sarebbe soggetta al pensiero degli "accademici" della PHotografia, come ad esempio orizzonti storti,non rispetto della regola dei terzi,PRESENZA DELLA GRANA(ormai pare che le foto debbano essere pulite,nitide e scintillanti...un pò come tutta l'apparenza della società moderna?) ed altri elementi di disturbo. Quindi questo Bresson diventerebbe quasi un comune mortale,se non un fesso(quando scatto io una foto BN e con soggetto mosso sono un minchione),o semplicemente è cambiato qualcosa? Io credo sia cambiata la società,i "maestri" fotografi credo siano diventati tali in quanto nel loro periodo essere fotografi non era una cosa di tutti ed ogni scatto veniva valorizzato per la sua "rarità"(non esistevano gruppi di 40000 fotografi che pubblicavano foto quotidianamente),ma soprattutto era un periodo più genuino,semplice e privo dell'apparire. Credo che siano stati figli di una società che andava alla ricerca della realtà e non che attendeva seduta ad un tavolo ciò che gli alti proponevano,di una società che sbirciava incuriosita e al contempo disgustata tra le pieghe dei suoi tessuti per scoprirsi e non che volesse tirare sempre tutto al lucido. Credo che confronti con la fotografia del passato e quella attuale siano stupidi,controproducenti e frustranti perchè ,vivendo in una società che non sa chiederti come stai guardandoti in faccia,come pretendi che sappiano come stai e cosa vuoi dire guardando una tua foto? ____________________________________________ Questo era solo un mio pensiero,una mia riflessione e non una "denuncia" contro i vari fotoamatori,tantomeno dire che io sono il meglio. Per quanto mi riguarda io fotografo per il piacere di fotografare,catturare una situazione o un momento e magari,un giorno,forse riuscirò a trasmettere qualcosa. Ed è vero,si,alcune(molte?) delle mie foto saranno anche solo vuota ricerca estetica,ma da qualche parte di dovrà pur cominciare per migliorarsi e saper fare un pò di tutto... Come mi disse qualcuno uno volta "t dà cunosc lu corr e lu scappà". Edoardo" |
| inviato il 13 Ottobre 2014 ore 20:54
Sono in parte d'accordo con te. A me non piace criticare il mondo, e non mi piace dire che prima era meglio, che poi non sempre é vero. Il paragone tra uno dei più grandi fotografi del suo tempo e la ragazzina che si fa il selfie nel bagno di casa non ha nulla a che fare. Anche oggi esistono fotografi artisti o professionisti che si voglia di alto livello, ed anche ieri esistevano le banali foto ricordo. Sono invece d'accordo che fare oggi le foto di Bresson non ti renderebbero Bresson... Ma anche scoprire che la terra gira attorno al sole non ti rende galileo galilei... Non ha senso confrontare persone, azioni, prodotti, foto di epoche diverse, 50 e più anni fa i fotografi avevano un tipo di attrezzatura, era molto più difficile formarsi e la divulgazione fotografica molto ridotta. Oggi basta aprire internet per trovare tutte le informazioni che si vogliono, é possibile acquistare macchine e software che fanno cose strepitose di conseguenza si é alzata l'asticella da superare per essere ritenuti dei buoni/grandi fotografi. |
| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 9:21
concordo, però credo che una foto come alla bresson, rende ancora. Perchè se oggi si presentasse una foto come quelle, sicuramente qualcuno direbbe del orizzonte sbieco o il mosso ecc. non comprendendo che il nocciolo della foto non contano quasi nulla rispetto al senso della foto, sopratutto di quel tipo di foto. Che è un discorso diverso per altro tipo di foto, come i paesaggi in cui l'orizzonte deve essere messo in un certo modo. Comunque è giusto guardare avanti, al futuro, però purtroppo quello che vedo è il fossilizzarsi su due o tre "riviste" o "social", o anche siti come national geographic (terrificante l'uso di fb per trovare foto, tanto per avere proseliti. GRATIS) come se quelli permettessero di farti aprire le porte dell'olimpo della fotografia. A prescindere dai risultati che si otterranno, bisognerebbe leggere di più, comprare più libri, avvicinarsi al mondo delle fanzine (vastissimo) e seguire qualche festival serio. E decisamente non sto parlando del photokina. |
| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 12:41
Parlo ovviamente della Galleria Leica.. le altre (brutte) citate negli articoli.. manco le ho notate.. |
| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 12:53
“ le foto di Bresson non ti renderebbero Bresson... Ma anche scoprire che la terra gira attorno al sole non ti rende galileo galilei... „ Bellissima! |
| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 13:45
Si, ok che al photokina ci sono belle foto, ma diciamo che è l'intera mostra è incentrata sulle novità hardware piutosto che a mostre, libri, artisti. Io intendevo fiere come Arles o Savignano. |
| inviato il 14 Ottobre 2014 ore 13:51
D'accordissimo con te Matteo Mi sono stupito anch'io quando ho visto la Leica Gallery.. ed e' la sola cosa che esulava da HW o novita' commerciali.. ma ti assicuro che meritava!! .. diciamo che in questo periodo ho c..lo (solo fotograficamente parlando).. a luglio ho visitato il Getty e per caso mi sono beccato una esposizione speciale su Ansel Adams www.getty.edu/art/exhibitions/focus_ansel_adams/ om |
user21096 | inviato il 17 Ottobre 2014 ore 14:42
Ti rispondo molto sinteticamente. Come in ogni cosa, anche in fotografia esistono delle "regole" che piaccia o meno è così. Come tutte le regole nella vita è perfino bello talune volte infrangerle (e noi Italiani siamo maestri in questo specie i nostri politici). Molte volte le si infrangono per il gusto del brivido, per creatività in altri. Ora, se voglio fare un salto in Mountain Bike e fare un 360° in aria devo però conoscere alcuni fattori per non schiantarmi inesorabilmente al suolo (regole di ingaggio ecc...). Cosa voglio dire, va benissimo infrangere le regole ma forse (sottolineo forse), non sarebbe il caso conoscerle prima? E non spacciare foto a pisello di segugio come creative e/o arte fondamentalmente sbagliate invece per assenza di un minimo di conoscenza delle regole cui sopra e in campo fotografico in genere! Assolutamente d'accordo invece, che esistono centinaia di migliaia di uomini e donne con una macchina fotografica in mano (me compreso) e gran pochi Fotografi. Ciao |
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