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Oggi la fotografia è considerata arte?


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avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 10:56

Un aspetto che mi preme approfondire, essendo molto interessata di fotografia e una fotografa amatoriale, è quello di dare una mia interpretazione sulla questione, tenendo presente il contesto della società moderna nella quale ci troviamo a vivere, palesemente molto diversa da quella nella quale si svilupparono le avanguardie. Che la fotografia per me sia arte penso sia emerso già chiaramente.

Oggi è molto più facile che una persona abbia una macchina fotografica reflex e potrei dire che in ogni famiglia ce n'è almeno una compatta. Molte persone che sono dotate di apparecchi fotografici di calibro professionale il più delle volte non sanno come utilizzarli al meglio, anche se ottengono ugualmente -a volte- fotografie molto belle e addirittura emozionanti, dato che le macchine digitali reflex sono di facile utilizzo, e la modalità Automatica fa gran parte del lavoro. Questo oggi è un vero problema: come definire se un fotografo è un'artista in un mondo dove un'innumerevole quantità di persone fa foto belle tanto quanto quelle dei professionisti?

Un problema (che è solo l'articolazione di quello posto sopra) è il fatto che il fotografo professionista si sta ormai estinguendo. Se infatti un tempo il fotografo era un punto di riferimento (anche se poco talentuoso), perché la fotografia
analogica richiedeva una certa abilità nell'uso del mezzo e conoscenza dello stesso, oggi con la fotografia digitale chiunque può essere un bravo fotografo. Mi spiego: grazie ai programmi di grafica e di modifica e ritocco computerizzata di immagini e fotografie, il fotografo vero (colui che riesce a realizzare uno scatto perfetto in presa diretta al momento dello shooting) è assolutamente superfluo dato che con il lavoro di post-produzione si può far rinascere una fotografia orrenda e tecnicamente imperfetta, trasformandola in qualcosa di sublime.

Non possiamo di certo definire artista-fotografo il padre che durante una gita fuori porta scatta -per quanto questi scatti siano belli ? ai figli diverse fotografie per avere un ricordo della giornata (sono contraria al filone secondo il quale fotografia=solo ricordo).

Credo quindi che si debba definire fotografo-artista chi fa una ricerca attorno alle sue istantanee, chi tenta di esprimere il proprio pensiero, il proprio modo d'essere attraverso fotografie, chi elabora grazie ai propri scatti un pezzetto di vita, chi compie ogni volta una scelta.

Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perchè, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po' speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto.

Berenice Abbott, fotografa

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 11:35

ovvio...

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 17:24

ciao Stefano
Intanto grazie per avere espresso e voluto condividere il tuo pensiero sulla questione che poni....
Il tema alquanto complesso ma forse facilmente individuabile ...
si fotografa per diversi fini
L' aspetto professionale in fotografia , per me non è legato solamente alla capacità tecnica di realizzazione di un immagine in fase di scatto ... non cambia la sostanza se una foto è correttamente esposta in fase di scatto o ripresa in post. E' professionista chi sceglie di fare foto per guadagnare , dedicando tutto il tempo possibile e per questo costruendosi una maggiore esperienza rispetto a chi fotografa per passione.
Non è detto che chi fotografa per hobby non possa diventare un discreto professionista -
Allo stesso modo è possibile riscontrare il lavoro mediocre di qualche professionista.
Lavorare per professione vuol dire raggiungere un fine specifico spesso imposto dalle circostanze.
Se poi parliamo dei grandi fotografi allora la fotografia a volte coniuga con l' arte , perchè profondo è il pensiero di chi le ha prodotte al di là di qualsiasi perfezionismo tecnico.........
Chi per propria indole declina la fotografia verso un utilizzo non ovvio ma molto personale e fondato su fondamenti di ricercata artisticità ( sulla base anche di una cultura a 360 gradi sul concetto di arte) magari produrrà delle bellissime ed emozionanti immagini ...e saranno belle , magari perchè libere da qualsiasi costrizione per fine terzi.......
Io spesso ritrovo più affine alla mia vocazione fotografica il lavoro di qualche fotoamatore .... non mi sforzo mai di dovermi entusiasmare per foto prodotte da professionisti a volte anche maestri... che a volte le reputo normali....
Quanto detto è stato , ovviamente sintetizzato , con il rischio dell' incomprensione.....
un saluto
Beppe

avatarjunior
inviato il 30 Settembre 2014 ore 23:49

Dal mio piccolo rispondo in questo modo visto che nella vita cerco di fare l"artista" (lo metto sempre tra virgolette perchè non spetta a me dire se ciò che faccio è arte o meno...sono un illustratore).

Inizio col dire che sicuramente non è la bravura nel catturare la fotografia in presa diretta a fare di un fotografo un artista quanto al massimo a fare di un fotografo un fotografo professionista..Se si va per tentativi anche un principiante può alla fine tirar fuori la fotografia perfetta in presa diretta ma ciò non lo eleva ad artista.
Come elementi per definire un fotografo artista per me bisognerebbe vedere questi elementi combinati alla perfezione (angolo di ripresa, pesi ed ingombri, colori, luci e postproduzione) con uno stile personale ben riconoscibile.
Qui su Juza mi imbatto spesso in qualche profilo che pur facendo fotografie differenti ha una sua logica ricorrente...e io credo che loro siano artisti nel loro campo.

Per me quando si guarda una foto e ci si ferma ad immaginare qualcosa legato all'emozione che ne traspare allora li vuol dire che il fotografo ha fatto il suo lavoro al meglio...postprodotta o no non importa...quello che conta è il risultato finale.
Spesso vedo paesaggi maestosi ed è come se ci fossi dentro e mi vien la pelle d'oca...li hai colto nel segno.
Però se vedo le foto del national geographic la metà son solo foto che ritraggono la realtà...nulla di che...con qesto non dico che ci siano foto mozzafiato eh, per carità lo compro per quello in primis e se fotografi per una rivista simile allora sei il top.
L'appellativo artista per me è un pò effimero poichè di solito viene affibiato dai critici (che han dato prova nei secoli di non capirne una mazza su tante cose). Invece dovrebbe essere affibiato da me, tizio qualsiasi, che vedendo un opera di qualcuno penso "ecco, lui è un artista".
Si potrebbero fare esempi su esempi quindi niente, si può considerare arte se hai le capacità per farla apparire tale agli occhi di qualcuno.

PS: Non ho mai scattato in automatico da quando ho la reflex perchè ritengo che sarebbe un pò come suonare cover e non pezzi miei. Quindi si, il manuale è la base per poi fare la propria arte...quello si per carità...abolirei proprio tutte le modalità automatiche dalle reflex.

Spero di aver dato una buona risposta in linea al tuo argomento essendomi sentito un pò preso in causa visto che amo la PP ;)
poi è tardi e son stanco e forse son andato un pò per punti sconnessi ma spero di aver reso l'idea.

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2014 ore 8:55

Ciao Beppe e Rendih, grazie per la vostra attenzione; l'articolo da me riportato la cui autrice è Berenice Abbott, vuole solo essere motivo di riflessione sull'attuale stato della fotografia.
Lungi da me il pensiero di sminuire chi nella fotografia cerca la sua massima espressione in una perfetta tecnica, padronanza questa, che un professionista dovrebbe avere per soddisfare le esigenze della committenza. Tuttavia io penso che indipendentemente dall'essere professionista o dilettante trovo nella frase conclusiva dell'articolo da me riportato la 'chiave di volta' di ogni scatto.

Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po' speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto.


avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2014 ore 11:12

Vero, ottimo pensiero.
Quindi si potrebbe dire in conclusione che la fotografia diventa arte quando si riesce a immortalare qualcosa in maniera personale trasmettendo dallo scatto la propria visione.
Ho fatto scatti a Praga ben riusciti credo ma che "ricalcano" spesso fotografie gia viste...li al massimo mi si può dire di aver fatto un buon lavoro più che dell'arte. Il difficile sta proprio nel cercare un nuovo modo di ritrarre qualcosa.
Il termine arte o opera d'arte comunque per me rimane leggermente astratto perchè davvero, andiamo nella vera arte e prendiamo Duchamp...si studia a scuola ma io ritengo fosse solo un × che ha saputo sfruttare la corrente per arricchirsi...quando invece opere bellissime contemporanee vengono viste solo come merce per pagarsi da vivere e mai nessuno leggerà di queste opere sui libri.
Insomma arte potrebbe essere qualsiasi cosa ma anche nulla....boh....è un argomento davvero complesso.
Resterei dell'idea che ognuno debba fare quel che fa senza pensare a questo appellativo pena il rovinarsi tutto quanto alla ricerca di questo titolo.

Forse ho divagato ma è un concetto talmente soggettivo che credo sia impossibile dargli una definizione vera e propria

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2014 ore 13:18

La differenza sta nel perché, più che nel come.
Per essere artisti non occorre essere professionisti, significa mettere qualcosa in più negli scatti. Qualcosa di personale che trascende il mezzo e spesso anche il soggetto. Per realizzare un opera d'arte non serve la reflex di ultimo grido, basta un cellulare o una scatola con il buco ;).
La bellezza non è sicuramente un canone prioritario, come nemmeno la tecnica è imprescindibile.

Questo progetto artistico di Eric Tabuchi www.erictabuchi.fr/





Vale artisticamente 100 foto alle Tre Cime o a Calafuria con luce perfetta. Prese singolarmente le foto su un qualsiasi forum di fotografia sarebbero state considerate banali.

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2014 ore 16:40

dato che con il lavoro di post-produzione si può far rinascere una fotografia orrenda e tecnicamente imperfetta, trasformandola in qualcosa di sublime.


Ho dei dubbi. O meglio, con lo sviluppo riesco a correggere esposizione, contrasti, ecc. per cui l'errore "tecnico" spesso si corregge, ma l'errore concettuale è impossibile, a meno di non voler dare un significato a posteriori, come scusa. Ancor peggio, non esiste significato, e ciò è incorreggibile.

Ad ogni modo:

Fotografo professionista - colui che vive della fotografia, viene pagato per realizzare servizi ed è la sua entrata di reddito primaria, qualunque livello tecnico/estetico/forma mentis abbia.

Fotografo artista - colui che ha un curatore, viene chiamato ad esporre in determinati ambiti, ha un determinato modo di scattare, stile (cosa che il professionista ha spesso, ma a livelli buoni), riesce a creare progetti solidi, ben pensati, con un concetto di fondo, e cosa più importante di tutte per evitare fraintendimenti... le sue opere hanno un corrispettivo valore in denaro.

avatarsenior
inviato il 02 Novembre 2014 ore 20:56

La differenza sta nel perché, più che nel come.

Sono d'accordo con Fabiopol per tutto quanto egli ha espresso. Aggiungerei che "l'opera d'arte" ha una sua vita che prescinde dall'autore il quale potrebbe anche non essere affatto un artista o non avesse intenzione di creare un opera d'arte.
Non parlo di casualità ma, del fatto che, un'opera d'arte è sempre opera d'arte, il suo creatore no.
Credo che sia la costante necessità di attribuzione che confonde l'appartenenza al mondo dell'arte; senza tale approccio il riconoscere un opera d'arte sarebbe molto più semplice. Basterebbe chiedersi, come giustamente dice Fabiopol..perché. Sul fatto che si debba avere cognizione di causa nel chiederselo, è un'altra discussione.
Seguo interessato il proseguo. Un saluto.

user35763
avatar
inviato il 03 Novembre 2014 ore 12:27

Si dice sempre che se è arte deve trasmettere qualcosa;ma che cosa? Emozioni?Riflessioni?Concetti? Perche' l'uomo ha iniziato a manifestare la propia creatività artistica?Cosa cercava di fare?Decorare?Comunicare?Abbellire il suo ambiente?
Sè vediamo cosa significa il fare arte per le odierne popolazioni tribali e "primitive" rimaste,notiamo che non ha niente a che fare con le motivazioni suddette. L'arte è magia simpatica e rituale,è un veicolo per il sacro. Una pratica mistico-meditativa per accedere al Samadhi. Il prodotto finale-l'opera-è assolutamente ininfluente e solitamente viene distrutta,è il rituale di creazione ad avere il suo senso sacrale dell'attraversare la soglia di altre dimensioni percettive. La manifestazione artistica parrebbe quindi nascere come rito sacro e "numinoso",e trasmettere un "potere",un daimon,esercitare un tabu' ed un pericolo per l'anima,insieme alla stessa possibilità di una sua liberazione,cura e realizzazione. L'artista altro non era che lo stregone,il curandero,il brujio,lo sciamano;medium e tramite per la comunicazione con altri mondi,il mondo infero,l'inconscio collettivo.

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2014 ore 13:08

l arte è in tutto e per tutto....anche nella fotografia....

avatarsenior
inviato il 27 Novembre 2014 ore 16:41

Quindi per la signora Abbot la definizione di arte e': "Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po' speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto".
Ma siamo sicuri che l'arte e' solo questo? Penso che ognuno abbia una propia definizione di arte. Per quanto mi riguarda l'arte si puo' trovare anche nei movimenti di una cameriera che pulisce il tavolo senza che lei si renda conto di essere un artista. Quindi chi e' l'artista, la signora Abbot che la fotografa dal suo bel piedistallo o la cameriera che e' inconsciamente portatrice naturale di arte?? La cameriera pero' non si sente speciale e magari non scende in profondita' e tira pure dritto...

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2021 ore 14:49

x Abayal

....... e quindi?

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2021 ore 18:16

l'errore più grande è credere che le nostre piccole opinioni personali possano aiutare a comprendere concetti che devono essere valutati in un contensto di condivisione e conoscenza della materia. E' la differnza tra oggettivo e soggettivo. Io posso dire "quell'opera per me è artistica" perchè le mie misere conoscenze del mondo dell'arte mi fanno valutare come emozionale qualcosa che guardo; ma il fatto che un soggetto sia un artista non'è una scelta personale ma un riconoscimento che una platea forbita "concede" a una persona per la sua produzione e difficilmente per una singola opera ... non'è uno stile di vita come l'ignoranza imperante crede proponendo dei modelli ma si basa su una produzione con una qualità tecnica e di contenuti di alto livello, il tutto caraterizzato da un segno distintivo che rende riconoscibile l'autore attraverso le sue opere. Tanto più un autore è ricerato, viene invitato a eventi, ha una visibilità in certi ambienti, attraverso le sue opere e non come persona, tanto più è facile identificare un artista... Il peccato più grande dell'uomo è credersi qualcosa che non si è solo perchè vorremmo che così fosse, Sarà il tempo, giudice imparziale, a stabilire chi sarà ricordato come artista ...

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2021 ore 19:01

Credo che un'artista sia solo una persona che " riscrive " la realtà per come lui la vede e quindi sente di doverlo fare in quel modo, per questo motivo l'arte non ha nessun confine visto che ognuno di noi ha una sua visione e idea di ciò che lo circonda o gli appare. Oggi si può benissimo essere artista usando le decine di algoritmi che ti offre la post produzione, non è farina del tuo sacco perchè si tratta di intelligenza artificiale ma è come " reinterpreti " lo scatto o la scena con l'uso di quegli algoritmi che può farti fare la differenza sugli altri che possono arrivare a dire che sei un' artista.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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