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Stampa pellicola bianco e nero: costi assurdi?


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avatarjunior
inviato il 20 Settembre 2014 ore 23:05

Ciao a tutti,

ogni tanto faccio stampare un rullino da 36 pose in bianco e nero, ma possibile che meno di 1,80 a foto in formato 13x19 non trovo nulla?!

Davvero sto pensando di abbandonare l'analogico, tra costi di sviluppo e stampa non spendo mai meno di 30 euro o peggio :(

Vostre esperienze?

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2014 ore 23:16

è si anche io l avevo fatto ed era cosi...
ora mi sa che fanno il servizio "sviluppo e scansione" senza la stampa.. volendo

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2014 ore 23:17

Non mi ricordo quanto ho speso ma mi ricordo che ho dovuto aspettare circa un mese per avere le foto perché il "laboratorio" cui le avevo consegnate le aveva a sua volta spedite a Livorno!

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2014 ore 23:22

Stefyf stampare il bianco e nero in casa è relativamente semplice, fossi in te mi cercherei un ingranditore usato e comincerei, vedrai che ti si apre un mondo;-)

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2014 ore 23:38

Nello studio dove collaboro fanno pagare sui 3,50€ il solo sviluppo del rullino appoggiandosi a fornitori esterni.
Io prima di stampare guarderei i negativi e sceglierei cosa tenere per una questione di spazio e costo.
1,8€ a foto in quel formato non mi sembra un furto. Fai conto che a me fanno pagare (senza guadagnarci nulla al netto delle tasse) 12€ per sviluppare e stampare in 10x10 (provini) un rullino formato 120, cioé un euro a foto senza guadagno.

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 0:03

Per molti anni per la precisione 46 ho speso tanti soldi per stampe , o anche solo i copi test per poi stampare ciò che mi piaceva a costi abbastanza alti, e neanche mandando in laboratorio i copi test avevo le ristampe uguali , negli ultimi 10 anni grazie al digitale scatto molto di più e non spendo nulla, ciò che stampo o ristampo è sempre uguale all'originale, il file a differenza dell'analogico che è un segnale fluttuante e varia di volta in volta il digitale è un valore numerico e non cambia mai, metti la macchina analogica a fare da fermacarte e prenditi una digitale ti ritornerà un'entusiasmo maggiore a spesa zero.


saluti.

a proposito io spendo euro 1.80 i 20 x 30, ma se ne stampo una decina mi costano molto meno.

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 1:38

neanche mandando in laboratorio i copi test avevo le ristampe uguali , negli ultimi 10 anni grazie al digitale scatto molto di più e non spendo nulla, ciò che stampo o ristampo è sempre uguale all'originale, il file a differenza dell'analogico che è un segnale fluttuante e varia di volta in volta il digitale è un valore numerico e non cambia mai, metti la macchina analogica a fare da fermacarte e prenditi una digitale ti ritornerà un'entusiasmo maggiore a spesa zero.

io impazzivo per questa cosa non sai quanti 30x45 rimandavo indietro con grosse parolacce degli stampatori poi..
una volta arrivato al ff e "ritrovato" le mie focali ho tirato un sospiro di sollievo e stampe sempre uguali anche a distanza di tempo...

avatarjunior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 10:55

Stampa in casa di un bianco e nero.... come si fa?

Qualche guida?

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 11:24

Devi comprare come minimo un ingranditore, delle bacinelle e se vuoi svilupparti anche le pellicole anche una tank per lo sviluppo.
Il tutto cercando sull'usato può avere un prezzo molto variabile ma comunque basso: anche meno di 100 euro per un prodotto economico ma comunque valido (considera che quello che usavo lo ho regalato visto il valore esiguo, ma i risultati erano ottimi) a 4\500 euro max per comprare attrezzatura professionale (che all'epoca costava parecchie migliaia di euro), ovvero un ingranditore professionale (consente stampe più grandi, è costruito meglio, ha una migliore fonte di luce) e tante cose che ti semplificano la vita (esposimetro per l'ingranditore, bacinelle riscaldate, turbolavatrice, asciugatrice...).
Come locale per stampare se hai una stanzina da dedicargli è il massimo, ma io lo facevo in cucina ed appendevo le stampe ad asciugare nella doccia, quindi vai tranquilla... ci si arrangia!

Il processo di stampa è sostanzialmente inverso a quello di ripresa: in un ambiente buio (illuminato solo da luce rossa o giallo verde, che non impressionano la carta) si mette la pellicola nell'ingranditore (che è una specie di macchina fotografica al contrario, con la fonte di luce dietro la pellicola e non davanti all'obiettivo, un proiettore in sostanza), regolando l'ingranditore si decide l'ingrandimento (spostando la testa su e giù), si mette a fuoco, si valuta l'esposizione della carta (che se non devi fare cose particolari è uno standard legato all'ingrandimento ed al diaframma, comunque puoi valutarla con dei campioni di carta o con un esposimetro), si mette il filtro rosso all'ingranditore (consente di non impressionare la carta), si mette la carta sul piano dell'ingranditore, si toglie il filtro rosso esponendo per il tempo precedentemente scelto, si rimette il filtro rosso (o si spegne l'ingranditore), si mette la carta nella bacinella dello sviluppo per il tempo indicato dal tipo di prodotto, poi si passa nel bagno di arresto (blocca l'azione dello sviluppo), poi si passa nel fissaggio (rende la stampa stabile nel tempo) ed infine si lava la stampa... fattoSorriso

A farlo è molto più semplice che a dirlo, fidati!
Stampare a livello basilare è molto semplice, impari in un attimo, farlo a livello alto ovviamente è un'arte pari allo scatto.
A livello di attrezzatura come ti ho detto puoi fare tutto con un ingranditore da 50euro e tre bacinelle, mettendo il tutto sul tavolo di cucina di notte con le serrande abbassate (per non avere infiltrazioni di luce senza aver bisogno di predisporre una stanza apposta), con una banale lampadina rossa da camera oscura ed usando il lavandino per lavare le stampe sotto acqua corrente e la doccia per appenderle ad asciugare.
Ovviamente se puoi investire un po' di soldi in più compri parecchia comodità:
- le bacinelle riscaldate tengono automaticamente i chimici alla giusta temperatura (comode ma non fondamentali, io ho sempre usato i chimici a temperature casuali ed alla fine il risultato è ok, può cambiare solo un po' il tempo di sviluppo ma basta compensare)
- l'esposimetro ti semplifica la vita per capire i tempi di stampa e le correzioni da fare per singole zone dell'immagine (ma puoi cavartela anche con dei provini
- il timer per l'ingranditore ti consente di impostare il tempo d'esposizione senza guardare l'orologio ed interrompere tu l'esposizione
- la turbo lavatrice ti consente di lavare le stampe automaticamente (nel lavandino si perde parecchio tempo)
- l'asciugatrice ti consente di non appendere stampe per tutto il bagno

Fidati, prova... è un' esperienza davvero troppo bella!

Tra parentesi i risultati sono nettamente migliori di quelli del laboratorio, a meno che tu non ti rivolga ad un laboratorio davvero professionale (e costoso)

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 11:59

Fidati, prova... è un' esperienza davvero troppo bella!


condivido tutto al 100%
ma oggi, anno 2014, non ha senso

condivido in toto perchè ci sono passato facendo il bianco&nero durante tutti gli anni '60 e anche anni '70

però oggi, secondo me, sia per i costi delle pellicole e i tempi (prima di vedere uno scatto) e tutto il resto non è conveniente o almeno io non lo accetterei visto le tecnologie attuali che ti danno e ti fanno vedere "tutto e subito" a costo praticamente "zero" ...

diciamo che io consiglierei di fare digitale e magari attrezzarsi per una buona stampa in casa con una stampante di quelle adatte e stampare su carta "fine art" ...

Una pellicola di 35 pose costa come una scheda da 16Gb dove ce ne stanno centinaia di foto ...
per quanto pensi e ragioni su uno scatto (visto che ne hai solo 36) non è detto che tu abbia un buon risultato: il digitale ti consente, davanti ad un soggetto, di fare anche 36 scatti dello stesso variando esposizione (soprattutto la pdc) e angolo di ripresa ....
i tempi per fortuna sono cambiati e secondo me la tecnologia ci ha molto aiutati ...

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 12:06

Silvano, anche io a suo tempo sono passato da analogico a digitale, con stampante A2 in qualità fine art ed anche io ammetto che non tornerei indietro, se non forse per scattare con un banco ottico se avessi il tempo e lo spazio a casa per una camera oscura come si deve... La resa nel paesaggio deve essere incredibile!
Stefyf peró scatta già in analogico, non è che deve fare il passaggio inverso... Se lo fa alla fine del 2014 credo sia per scelta, non perchè non ha una reflex digitale... Oramai una 5d old te la tirano dietro!
Se quindi ha scelto di scattare in analogico trovo che la cosa più logica sia stampare, non mandare al laboratorio.

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 12:21

@Stefyf:
se la pellicola ti affascina a tal punto da non volerla abbandonare la naturale evoluzione del formato 135 è il medio formato! ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 14:11

la naturale evoluzione del formato 135 è il medio formato! ;-)


Vero!
E un ingranditore serio ti consentirebbe di passare al medio formato senza doverlo cambiare.

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 14:20

Oddio, il bianco e nero fatto in casa non è poi così semplice.
L'anno scorso sono stato ad una conferenza di Roberto Salbitani, oggi ritenuto uno dei migliori stampatori italiani (se non il migliore) nel bianco e nero, bene parlandoci è emerso che solo dopo 10 anni di bestemmie in camera oscura è riuscito a "tirar fuori" qualcosa di decente e dopo 20 anni riconosceva di saperci fare.

Ciao
Ivan

avatarjunior
inviato il 21 Settembre 2014 ore 14:27

Ahimè con molto rammarico rinuncio :(

Finisco i rullini e metterò in vendita tutto il set fotografico a pellicola.

A questo punto vedrò, magari con i soldi mi compro una MirrorLess

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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