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Bosco di capodimonte e la follia del divieto fotografico


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avatarjunior
inviato il 28 Dicembre 2025 ore 12:31    

Buongiorno, faccio foto per passione principalmente animali e panorami. Abitando a napoli spesso vado al bosco e stamattina mi hanno praticamente invitato a posare la macchina fotografica e sapete perché ? Perché a detta della guardia giurata si può fotografare soltanto con i telefoni mentre per le macchine anche per fotografare un uccello serve un permesso speciale. È ridicola secondo me una cosa simile, scusate lo sfogo ma è davvero frustrante. La cosa assurda è che i permessi fanno riferimento alle sculture o ai fotografi professionisti per foto di cerimonie e simili. Quindi proprio non ho compreso questo accanimento, tra l'altro con toni anche abbastanza accesi.

avatarjunior
inviato il 28 Dicembre 2025 ore 12:42    

Capitato anche a me nelle stazioni della metropolitana. Non è chiaro se si tratta di una interpretazione errata del regolamento da parte delle guardie giurate o ci sia qualcosa di vero dietro.

Il problema è che una macchina fotografica oggi viene vista come un oggetto professionale e se ne esclude un impiego hobbystico.

Io farei cosi: mi cercherei il regolamento e se pensassi di avere ragione lo stamperei e me lo porterei dietro.
In caso di contestazione chiederei (con cortesia) di indicarmi il punto in cui sono espressamente vietate foto hobbystiche.

avatarsenior
inviato il 28 Dicembre 2025 ore 13:31    

capodimonte.cultura.gov.it/riprese-fotografiche-e-video/

secondo quanto è scritto qui servirebbe sempre l'autorizzazione (e i telefoni non sono esclusi!), in più se le fotografie sono fatte in ambito professionale (ossia scopo di lucro) si deve pagare.

Io scriverei all'indirizzo email indicato in quella pagina facendo presente che fotografi la fauna per puro diletto e svago, con tutta probabilità ti potrebbero autorizzare senza limiti di tempo


avatarjunior
inviato il 28 Dicembre 2025 ore 13:39    

Beh, il post di Regolus chiarisce che le guardie giurate avevano ragione (il fatto che non si mettano dietro a tutte le persone con telefonino forse è ingiusto ma tutto sommato comprensibile).
A questo punto non resta che chiedere l'autorizzazione.

avatarjunior
inviato il 28 Dicembre 2025 ore 13:56    

Grazie mille siete gentilissimi, seguirò i vostri consigli Sorriso

avatarsenior
inviato il 28 Dicembre 2025 ore 14:08    

Comunque sia, si è di fronte al classico caso della legge che non sta dietro al mondo reale.
Fotocamera no, smartphone sì solo perché ce l'hanno tutti? Bella str...sta.
Lasciamo perdere va...

avatarjunior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 16:51    

Guarda aspetta che se ne vadano e poi ricomincia, queste sono stupidaggini di alcuni regolamenti italiani fatti solo per guadagnare, un po' come far pagare per vedere la fontana di trevi.
Posso ancora capire il divieto di sorvolo di droni in alcune zone con specie protette, ma pagare o chiedere l'autorizzazione per fotografare una bestia è assurdo Confuso

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 17:08    

hanno definito un regolamento che prevede che, in caso di riprese video, devi pagare le ore di lavoro a un accompagnatore

per il canone da versare c'è un tariffario...
non ci sono mai stato ma dev'essere un posto bellissimo se chiedono 500 euro per fotografarne una parte

Alcuni giorni prima della data indicata per le riprese filmate o fotografiche, copia della ricevuta dovrà essere inviata al Museo e al Real Bosco di Capodimonte, che verificato l'accredito del denaro in banca, provvederà ad emettere l'autorizzazione contenente indicazioni sui giorni e le ore di riprese foto/video.
3. In caso di esenzione dal canone, l'ufficio competente provvederà ad inviare direttamente l'autorizzazione al richiedente.
4. Per le riprese filmate, con canone o in esenzione, potrebbe essere necessaria la presenza di un addetto alla vigilanza, libero dal servizio, che segua lo svolgimento delle stesse. Il costo delle ore di lavoro straordinario sono a carico del richiedente. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte valuterà, in base al programma delle riprese, il numero degli addetti alla vigilanza da destinare.
5. Le riprese di beni culturali, appartenenti ad altri Soggetti, in deposito temporaneo nei locali del Museo, saranno regolate in base al regime del deposito. Il richiedente potrà effettuare riprese su tali beni, su concessione del Museo, previo assenso del Soggetto cui il bene appartiene.
6. Nel prodotto realizzato dovrà essere riportata la dicitura “su concessione del Ministero della Cultura – Museo e Real Bosco di Capodimonte”, ed eventualmente altra indicazione specificata nella singola autorizzazione.
7. E' obbligatorio, salvo accordi speciali, consegnare al Museo, il file in formato RAW di ciascuna immagine realizzata (da 1 a 3 copie) secondo quanto indicato nella singola autorizzazione del prodotto editoriale realizzato.
8. I richiedenti, una volta ottenuta l'autorizzazione, potranno accedere al Museo e al Real Bosco con copia della stessa, da esibire in biglietteria.
9. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte è esente da ogni responsabilità per danni eventualmente subiti da persone o cose durante l'effettuazione delle riprese filmate e delle riproduzioni di beni culturali.





avatarjunior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 17:30    

Grazie mille siete gentilissimi, seguirò i vostri consigli.


Se chiedi l'autorizzazione facci sapere come va a finire.

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 17:33    

Lorenzo trovo queste regole da una parte sacrosante, dall'altro assurde.
Mi spiego meglio...
Sacrosante perché se il luogo si presta a certe riprese e qualcuno spende soldi per "mantenerlo" (regge e parchi non si fanno manutenzione da soli), è giusto che per attività di riprese professionali, si paghi .... Per professionali intendo il mondo che va dal servizio foto-video a coppia di sposi al documentario, fino ad arrivare, perché no, all'ambientazione di un film. Immagino che tutti abbiate sentito parlare della villa del Balbianello per Star Wars...

Dall'altra parte, trovo le stesse regole assurde quando applicate in contesti come quello descritto. Intanto perché o fermi tutti, cioè anche chi fotografa col Cell, o non fermi nessuno. Seconda cosa perché se entro in un museo, mi dicono di non usare il flash ma posso fotografare le opere d'arte (almeno, quasi ovunque)...
Certo al museo sarebbe diverso se mi presentassi con set luci, treppiede, assistente... Ma in quel caso si andrebbe verosimilmente nella situazione 1.

Ad ogni modo diciamo che basterebbe avere una sorta di equilibrio trale 2 situazioni o i porre chiaramente una situazione come quellache mi era stata spiegata per la torre Eiffel, puoi fotografarla , anche perché vorrei vederti a bloccare tutti i turisti, ma se poi ci fai stampe, pubblicazioni ecc e le vendi è violazione di copyright

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 17:39    

comunque ho visto che il regolamento prevede una "esenzione dal canone"...

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 17:41    

Balbianello, please. :-P

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2025 ore 17:54    

Balbianello, please. :-P


Correttore maledetto... Grazie, ora sistemo....;-)

avatarjunior
inviato il 30 Dicembre 2025 ore 1:04    

Art. 108 del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio)
Canoni di concessione, corrispettivi di riproduzione, cauzioni

3. Nessun canone è dovuto per le riproduzioni richieste da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici o privati per finalità di valorizzazione, purché attuate senza scopo di lucro. I richiedenti sono comunque tenuti al rimborso delle spese sostenute dall'amministrazione concedente.
3-bis. Sono in ogni caso libere le seguenti attività, svolte senza scopo di lucro, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:
1) la riproduzione di beni culturali diversi dai beni archivistici attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né , all'interno degli istituti della cultura, l'uso di stativi o treppiedi;
2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro.

Quindi:
1. se non uso flash o treppiede posso fotografare qualsiasi opera esposta in un museo pubblico italiano (e qualsiasi parte del patrimonio culturale e paesaggistico pubblico), gratuitamente e senza necessità di autorizzazione preventiva, perché la legge dispone che si tratti di un'attività "libera";
2. se voglio usare un treppiede devo richiedere l'autorizzazione all'ente che gestisce l'opera, e in questo caso valgono le disposizioni del regolamento da esso emanato al riguardo;
3. nel secondo caso, se fotografo per uso personale non sono comunque tenuto a versare un canone.

Mi sono trovato diverse volte in una situazione simile a quella raccontata da Dariog7, e mi è bastato sventolare una copia dell'articolo che ho riportato sopra. Meglio se si tratta di una stampa della Gazzetta Ufficiale, fa più effetto ;-)

Nota: la norma che ho riportato è il risultato di modifiche introdotte nel 2014, per cui io mi porto dietro sia il testo originario, sia quello della legge che lo ha modificato, sia il testo coordinato attuale. In ogni caso, quando mi vedono più ferrato di loro in materia, si ritirano con la coda tra le gambe.


Ulteriore precisazione: il caso della metropolitana è del tutto diverso, perché in quel caso vale il regolamento dell'azienda proprietaria/concessionaria.

avatarsupporter
inviato il 30 Dicembre 2025 ore 1:45    

Mi é accaduta una cosa simile all'Edenlandia, qualche anno fa. Chiesi spiegazione riguardo al fatto che comunque ci fossero centinaia di persone con i telefoni…niente ho dovuto firmare un foglio/delibera/autodichiarazione in cui dichiaravo di non essere un giornalista e che le foto erano per uso privato…bah.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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