| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 17:19
Buongiorno a tutti, vi racconto un curioso e, tutto sommato, divertente episodio che mi è successo con Copilot di Windows, cioè con la tanto osannata IA. Ricevo da un amico la foto digitale (jpg) di una foto stampata, che ritrae la mia classe del liceo agli esami di maturità; stiamo parlando della foto di un avvenimento di circa cinquanta anni fa. La ripresa digitale è piuttosto malfatta: si vede il piano del tavolo su cui è poggiata la stampa da riprodurre e questa non è allineata, si presenta come un quadrilatero irregolare. Chiedo a Copilot di eliminare il contorno esterno alla stampa fotografata, di raddrizzarla e di renderla più nitida: Copilot mi effettua le modifiche, in modo più o meno accettabile, ma opacizza tutti i volti delle persone ritratte, rendendo, ovviamente, inutile l'immagine risultante, Chiedo a Copilot: perché i volti sono opacizzati e quindi irriconoscibili? e Copilot (Intelligenza Artificiale!!!) mi risponde che, per ragioni di privacy, non può restituire un'immagine con i volti riconoscibili se non è certa che le persone riprodotte abbiano fornito il consenso ad essere ritratte! Ovviamente, ho buttato tutto nel cestino (virtuale) e mi sono tenuto la foto storta e contornata. Peraltro, basta darle un'occhiata veloce per capire che si tratta di un evento lontano nel tempo e che l'immagine non potrebbe essere utilizzata per fini pubblici. Quindi: 1) ormai viviamo nella ossessione della privacy, a livello di TSO psichiatrico, e 2) penso si possa affermare che la tanto osannata IA è piuttosto stupida! che ne pensate? Non è una discussione di grande importanza, me ne rendo conto, ma qualche riflessione induce a farla... |
| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 17:25
sembrano paradossi, mi rendo conto, ma è a tutela della privacy, per quanto inadatto come sistema deve coprire un'ampio spettro di situazioni. usare un sistema gratuito integrato ragionevolmente comporta delle maglie strette. è l'occasione per approfondire i diversi sistemi alternativi. se avessi usato un motore offline sul tuo computer, dove puoi modulare le limitazioni, lo avresti fatto. nel mio caso, per fare un esempio di un servizio online ormai diffuso, se uso nano banana in photoshop ho più limitazioni che usandolo tramite servizi di terze parti e presumo dipenda dalla sovrapposizione dei protocolli aziendali che le gestiscono. sicuramente microsoft ed adobe li hanno più stretti di altri |
| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 18:06
Caro Michelangelo, le tue considerazioni sono sicuramente fondate e le condivido. Resta la questione di carattere generale: la tutela della privacy così stringente e ossessiva mi sembra che conduca veramente a distorsioni e paradossi, come anche certe estremizzazioni del "politically correct"; ma questa è una discussione troppo ampia per affrontarla qui... |
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