| inviato il 10 Dicembre 2025 ore 8:23
Stessa cosa ho pensato io: alcune foto sono molto interessanti ma il tutto appare disomogeneo, forse solamente per come è presentato il lavoro. |
| inviato il 10 Dicembre 2025 ore 8:49
Io non lo trovo un difetto, è come una raccolta quasi diaristica, ma studiata, alcune sono foto "rumorose" come fatte con il cellulare, altre lavorate usando stampe ecc.. Io la vedrei molto bene una mostra con gli scatti presentati anche su supporti differenti Ho visto anche altri autori che lavorano così proprio per creare questo senso di opera presa da vari momenti, ritagli, ricordi e sono convinto sia proprio voluto così sentendo l'intervista in cui parla proprio di ricordi che non appartengono a nessuno A me piace questa difformintà e in un certo senso confusione visiva, ma forse perchè sto proprio lavorando nello stesso modo ora |
| inviato il 10 Dicembre 2025 ore 14:33
Io la penso come Matteo, trovo anzi poco interessanti i fotografi il cui lavoro è sin troppo omogeneo e coerente, sia per temi che per estetica. |
| inviato il 10 Dicembre 2025 ore 16:18
Io apprezzo entrambi. Come ho già scritto altre volte, penso che essere prigionieri del "progetto" a tutti i costi può essere controproducente e limitante, sempre che per progetto si intenda serie. Il progetto, per quanto mi riguarda può essere anche una foto singola, altrimenti mettere insieme a tutti i costi una serie (magari poco comunicativa) lo vedo talvolta come una forzatura.. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 12:52
“ Il progetto, per quanto mi riguarda può essere anche una foto singola „ Io non amo proprio i progetti, la ripetizione, la coerenza come valore nell'espressione autoriale. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 16:37
Un portfolio (non amo la parola progetto che vuol dire altro) coerente non è necessariamente ripetitivo e, se appare come una serie messa insieme a tutti i costi, è evidentemente un portfolio di poco valore. Proprio per questo realizzare un buon portfolio, coerente nella forma e nei contenuti, è difficilissimo. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 18:33
“ Un portfolio (non amo la parola progetto che vuol dire altro) coerente non è necessariamente ripetitivo „ Infatti, progetto e portfolio sono due cose diverse. Io sopporto poco la coerenza anche quando non è ossessivamente ripetitiva come nel caso di Kenna (il primo che mi viene in mente, eh). Essere coerenti quando si esprime sé stessi è insensato, perché un essere umano non è e non può essere coerente. Alla fine, parliamo banalmente di stile . |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 18:59
Un progetto, per definizione, non è niente. E' qualcosa che deve ancora essere svolto. Una volta realizzato e mostrato, evidentemente, non è più un progetto ma un lavoro (se retribuito) altrimenti mi viene difficile trovare un termine migliore di portfolio (in fotografia). |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 17:20
Non puoi applicare le regole semantiche generali quando un certo settore ha sviluppato un proprio gergo. Nel gergo fotografico progetto e portfolio sono due cose diverse. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 23:12
“ Non puoi applicare le regole semantiche generali quando un certo settore ha sviluppato un proprio gergo. Nel gergo fotografico progetto e portfolio sono due cose diverse. „ Quindi il progetto sarebbe? |
| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 10:18
In termini generalistici sarebbe "idea di lavoro". Potrebbe essere anche il pensare uno scatto singolo. Ma, per me, in fotografia è un termine abusato . Se mi trovo davanti, esempio, un tipo bizzarro e lo fotografo, è frutto del caso, non l'avevo ideato lo scatto, molto banalmente... |
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