| inviato il 03 Novembre 2025 ore 18:37
Sono in una fase sperimentativa sull'uso del flash in esterna, in particolare in controluce. Il mio maestro mi ha mostrato risultati strabilianti, ma con un'attrezzatura super: flash da 600 W, beauty dish bello largo e high-speed sync (e magari anche con un assistente che tiene il tutto alla giusta distanza e inclinazione). Con un setup del genere si tratta ovviamente di “vincere facile” e pensavo fosse l'unica opzione disponibile. In un recente set in pieno sole (e con parecchi controluce) ho visto diversi fotografi usare configurazioni differenti, ma non ho potuto vedere il risultato di tutti. ? Ho fatto anch'io qualche esperimento usando il mio TT600 a slitta e sono rimasto piacevolmente sorpreso di come, anche utilizzando una focale da 80 eq., chiudendo parecchio il diaframma e impostando il giusto valore sulla parabola del flash, sia riuscito a ottenere soggetto e sfondo ben illuminati anche in piena posizione controluce. Mi è piaciuto il fatto che un flash “base”, nudo e crudo, abbia avuto tali performance, ma ho anche notato diversi difetti: – sfondo e soggetto entrambi perfettamente a fuoco (dovuto ovviamente al diaframma molto chiuso); effetto interessante, ma non sempre appropriato – luce relativamente piatta, zero volume e zero effetto drammatico, quasi da genere beauty – tempi di riciclo del flash a volte troppo lunghi, che mi facevano perdere l'attimo Ho visto che la soluzione più adottata dagli altri era un flash a testa tonda con una cupola; alcuni lo usavano insieme a un bastone lungo per avvicinarlo al soggetto, altri si limitavano a sfruttare le braccia. Eravamo solo in due a usare il flash on-camera. Colmo di ispirazione, chiedo un'ulteriore mano per sapere come e dove sperimentare! ? – Accessori : posso investire in qualche modificatore per il flash che uso ora? – Flash : sono vittima del consumismo e, ovviamente, mi farebbe gola un nuovo flash. Restando su Godox, mi attira il V1 perché l'ho visto usare, ma so che esiste anche il V100, che ha un piccolo picco di performance in più (anche se mi dicono che i 25 W aggiuntivi offrono un vantaggio minimo in termini di potenza luminosa). Non ho considerato altri modelli: tendo a preferire quelli a slitta, ma sono aperto a ogni idea, purché resti su modelli compatti. – Tecniche : è chiaro che non c'è limite alla creatività e alle soluzioni, ma quali sono i “primi passi” da provare, considerando una situazione dinamica (in cui mi muovo intorno al soggetto all'aperto)? |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 10:48
Ciao, sono anch'io alla ricerca di un flash più performante, ora ho 2 godox v860 che sono ottimi per interni e per foto all'ombra, in pieno sole ci vuole potenza. Il "piattume" di cui ti lamenti deriva dall'aver usato il flash sulla fotocamera, per migliorare basterebbe staccare il flash e usare un trigger. Qualche giorno fa ho assemblato un accrocco di emergenza, mono piede leggero con testa porta flash e fatto un po di foto ad un evento, allontanando il flash dalla fotocamera il risultato è stato abbastanza "naturale", meno piattume. Con la destra fotocamera in mano e con la sinistra monopiede con flash direzionato il meglio possibile,ma non è una cosa comoda. La cosa migliore è usare stativo e un softbox decente (ogni tanto nel softbox che ho monto tutti e 2 i flash per avere un po più di potenza ma è un ripiego d'emergenza). Di compatto e potente c'è il godox ad 200 pro che se tutto va bene sarà il mio prossimo acquisto,con il trigger godox posso comandare ad200 e v860 e regolare le varie potenze se proprio si vuole esagerare con 3 flash. |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 11:48
Illuminotecnica: c'è da lavorare e ancor di più studiare, non solo sui libri, ma soprattutto trovare informazioni e ispirazione nell'arte. Detto questo, riepilogo veloce sulle caratteristiche della luce: colore , dimensione (apparente), direzione . Parto dall'ultima: la direzione , il flash on camera illumina ma non mostra le forme, è al pari di una foto controluce, dove si vede la sagoma nera del soggetto, è un effetto definibile bidimensionale. Nel momento in cui sposti la direzione della luce rispetto al soggetto, cambiano le ombre e inizi a mostrare le forme, fai un pò di prove con torcia e manichino in legno, potrai imparare tante cose, soprattutto dall'osservazione e dal comportamento in base alla direzione che dai alla fonte luminosa. Dimensione Più grande è la sorgente di luce, più sfumate sono le ombre e quindi più ridotto il contrasto, è per questo che un banale flash cobra messo dentro un softbox o ombrellino mostra una superficie illuminante maggiore rispetto al soggetto (parliamo di ritratto), in questo modo non solo crei delle ombre, ma anche penombre, creando quell'effetto definito di "ombre morbide". Al contrario, più piccola è la sorgente di luce, più marcate e scure sono le ombre, maggiore è il contrasto. Considera le dimensione della sorgente di luce, sempre in relazione al soggetto! Quando una fonte di luce è più ampia i raggi luminosi colpiscono il soggetto da molteplici direzioni e quindi annullano le rispettive ombre. Esci dall'idea che ombre morbide è giusto e ombre dure è sbagliato, così su tutto il resto, comprendi gli schemi, le regole, ma poi rompile e trova una tua strada soprattutto nel rapporto che instauri con il soggetto ripreso, è più importante di qualunque altra cosa. Un softbox da 45 a 60 cm è ok per primi piani o mezzo busto, per una figura intera o foto di gruppo servono modificatori ben più grandi, in questo caso la trasportabilità viene meno. Sul colore c'è da dire tanto, ma direi che questo non è il luogo più adatto, sappi solo che oggi i flash moderni lavorano intorno al 5500 °k. Quando c'è da lottare o sfruttare la luce del sole, la potenza a disposizione non è mai abbastanza. Se però puoi scegliere luogo e ora, ragiona bene quando è il momento giusto per iniziare la tua sessione, scoprirai che puoi sfruttare momenti in cui non avresti fatto foto a tuo vantaggio, con risultati wow! L'importante è conoscere i limiti della propria attrezzatura, quello che si vuole fare e come farlo. I flash a testa tonda non hanno nessun reale vantaggio se non la possibilità di acquistare kit originali o di altri brand calamitati da poter inserire velocemente sulla testa ed avere all'occorrenza luce direzionale, o più diffusa, nei limiti di questi piccoli accessori. Le opzioni per piccoli flash portatili, rimanendo in casa Godox sono: V1, V100 (AD-100) e non lascerei indietro l'AD-200 pro che è uno dei flash a batteria più dinamici sul mercato in termini di possibilità di utilizzo. E' abbastanza più potente di un flash tradizionale, ma con dimensioni equivalenti, in futuro puoi abbinarlo ad un altro AD-200 e raddoppiare la potenza tramite la testa Godox WITSTRO AD-B2. In un qualunque modificatore di luce lo puoi usare con la lampada a bulbo, sicuramente più efficace e meno direzionale di qualunque altra testa che non può essere sostituita nei vari V1, V100 e AD-100. Puoi decidere di portarti un piccolo stativo da viaggio e montarci un softbox da almeno 45/50 cm, un prodotto efficace e ben trasportabile è il Godox AD-S7, ma se c'è un pò di vento o il terreno non è perfettamente pianeggiante rischi di far cadere tutto in terra senza neanche accorgertene, ecco perchè chi non ha assistenti al seguito e vuole viaggiare leggero usa i suddetti flash cobra tenuti in una mano, ma si può fare anche con l'AD-200, anche se il peso è maggiore. Si attacca tutto a un bastone estensibile d'alluminio o in carbonio (Godox AD-S13 Boom Stretch Pole Stick) che permette di dare la direzione voluta alla luce, e limitatamente anche la distanza dal soggetto. Il flash che già hai diventerà il master di questo piccolo sistema, oppure in futuro può diventare una seconda fonte di luce, il tutto comandato da un piccolo trigger a radiofrequenza. La potenza la regoli con la distanza dal soggetto, impara e sfrutta la legge dell'inverso del quadrato della distanza , l'intensità della luce diminuisce proporzionalmente al quadrato della distanza dalla sorgente luminosa, in parole povere al raddoppio della distanza la potenza diventa 1/4 e non la metà, del valore originale. Se usi flash cobra puoi incidere anche attraverso la concentrazione o meno della luce, uno speedlite a 28mm avrà un'intensità inferiore rispetto a quando metterò la parabola a 105mm. Direi che devi lavorare inizialmente su direzione e distanza dal soggetto. Ultima cosa, se hai lenti molto veloci, puoi abbinare un filtro ND variabile, dovrebbe andar bene un 2-5 stop che ti può aiutare a trovare uno sfondo con un miglior bokeh senza bruciare tutto e soprattutto rimanere dentro la velocità di syncroflash. Buona luce |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 12:30
Edmondo ottima spiegazione, ci sarebbe ancora altro da dire ma diventerebbe troppo lungo per un forum. L'uso di parecchi ammennicoli per esempio, spesso inutili, spacciati per ottimi per modificare la luce flash(soprattutto se il flash è montato in macchina), tipo le varie cupolette di plastica. Come hai ben spiegato più e grande la sorgente e più vicina è al soggetto più è morbida la luce, una cupoletta da 10 cm a 3 o 4 metri dal soggetto che effetto può avere? Ti "mangia" luce e basta, molto meglio il classico ombrello traslucido da 10€,per primi piani lo potresti tenere in mano con una prolunga, non è il massimo ma almeno hai una superficie di 80 cm di diametro, con un 85mm sei più o meno a 2,5 metri e l'ombrello circa a 1,5 metri. Questa configurazione "povery" è molto di emergenza ma per poter provare prima di fare acquisti più mirati ti permette di cominciare senza grosse pretese. Il problema del softbox è che se sei all'aperto hai bisogno di assistenza, soprattutto se cominci a usare roba da 90 cm o 120 cm |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 23:55
se sei costretto ad usare il flash in macchina e non sei troppo lontano dal soggetto, con il V1 prova cupoletta + cartoncino bianco, ti stupirà. Io non amo l'ombrello semplicemente perchè non hai controllo sulla luce, non apprezzo quel tipo di effetto, invece con un softbox anche piccolino come dicevo quello da 45 della Godox si fanno cose meravigliose, grazie al riflettore interno e alla forma da octabox e alla griglia, la luce vignetta in modo stupendo. secondo me. Per il resto Giuseppe, quel che dici è ragionevole, ma ognuno deve trovare la propria strada, facendo le proprie esperienze, non c'è giusto o sbagliato assoluto, secondo me, come ho scritto la luce fredda, calda, dura o morbida dobbiamo capire come e quando usarla per rappresentare la nostra idea e comunicare la visione che abbiamo, tutto è molto personale e ognuno di noi deve fare i conti con la tecnica, ma ancor più importante con la profondità di sentimento, altrimenti avremo solo scatti perfetti che in breve potrà fare un automa dotato di iA. |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 23:56
..ovvio che da dire c'è il resto del mondo, l'illuminotecnica è un argomento tanto vasto quanto quello della fotografia stessa. Ho cercato di rispondere ai punti e ai dubbi dell'utente che ha aperto il 3D |
| inviato il 17 Dicembre 2025 ore 0:24
Sicuramente l'ombrello non è controllabile come un softbox, non ci sono dubbi, al chiuso poi ancora peggio... spara la luce dappertutto ma se non hai altro a portata di mano meglio lui che un calcio nelle parti basse Comunque parlo da fotografo della domenica. |
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