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avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 8:20

Oggi ho imparato che il talento non esiste e che chiunque, con l'impegno e l'abnegazione, può diventare Maradona. Però non si spiega come mai Gattuso, che pure era uno che si impegnava e allenava al massimo, è rimasto Gattuso. Ottimo giocatore, per carità, ma non gli ho mai visto scartare tutta la nazionale inglese e entrare in porta con la palla.

avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 9:17

Mah, per quanto mi riguarda mi sembra di aver chiarito che ( ovviamente secondo me) il talento va ricercato in sé stessi ( spesso all'inizio è inconsapevole), coltivato, fatto crescere con lo studio, le idee, l'applicazione giornaliera, il tempo ( lo testimonia Mimmo Jodice che ce ne ha messo di tempo per far affermare le proprie idee, come lui stesso dice e stava per perdersi), la testardaggine, la ricerca di una propria strada da seguire.. Non penso che Maradona si sia svegliato un giorno...Maradona. E penso anche che non mi dispiacerebbe aver avuto il talento di Gattuso. La vita è fatta di sfumature.
Ma certo che esisterà una capacità embrionale personale che va poi allenata o si perde

avatarjunior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 9:25

Quoto in toto Claudio.
Ci sono anche fattori ambientali, però.
Prendiamo Verstappen, figlio di due piloti, ci è nato e cresciuto nel mondo dei kart, sicuramente altri non hanno avuto le stesse possibilità nell'avvicinarsi a quel mondo

avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 11:03

KEPLER: Valentino Rossi figlio di Graziano. I due fratelli Marquez. Carlos Sainz padre e figlio.

Ricordo anche una storiella carina. Un giorno viene a casa mia un pittore per farmi dei lavori. Porta con sé un aiutante nuovo che trasporta attrezzi, fa le miscele di colori, Niente di più. Quando si presenza mi da un cognome noto e io " ma è il cognome di..." un ottimo giocatore della Roma in serie A, allora molto considerato. E lui mi dice " certo, è mio fratello". Mi racconta che i genitori avevano speso soldi per scuole calcio e allenatori ( per lui, l'aiutante pittore) perché era lui il talento del calcio in famiglia. Fino a 15/16/17 anni era decisamente lui quello bravo. Però non aveva tanta voglia di sacrificarsi, di studiare, di fare allenamenti.
" mio fratello, invece, che rispetto a me non era nessuno, pensava solo al calcio, niente ragazze, niente feste. Stava sempre sul campo o in palestra, non faceva mai tardi la sera". Lui ( l'aiutante pittore) aveva fatto qualche tentativo in squadrette minori mentre il fratello progrediva fino a diventare un apprezzato giocatore della Roma.
E si era anche diplomato. E aveva comprato casa per i genitori e il fratello...MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 11:16

“Ci sono anche fattori ambientali, però.
Prendiamo Verstappen, figlio di due piloti, ci è nato e cresciuto nel mondo dei kart, sicuramente altri non hanno avuto le stesse possibilità nell'avvicinarsi a quel mondo

KEPLER: Valentino Rossi figlio di Graziano. I due fratelli Marquez. Carlos Sainz padre e figlio.
*************
Potrebbe anche trattarsi, almeno in parte, di genetica (se sei talentuoso geneticamente, non è strano che lo siano i discendenti o parenti stretti).

avatarjunior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 11:54

Si, ma il mio discorso non era riferito alla genetica, ma all'ambiente. Una famiglia normale non prende il figlioletto di pochi anni e lo mette sui kart spendendo magari diverse migliaia di euro appena può farci delle competizioni. Una famiglia con due piloti kartisti, magari si, sia per una questione di passione che di disponibilità economiche. O meglio... Non è una regola ma sicuro c'è molta più probabilità che sia così.

avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 12:01

E poi detto inter nos, non è detto che potrebbe esserci una persona normale avulso dalle competizioni, che invece se fosse messo alla guida di una F1 potrebbe essere meglio anche di un verstappen,ma..... non lo sapremo mai

avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 12:02

Non penso che Maradona si sia svegliato un giorno...Maradona. 
********************************************

Eh no Claudio, penso proprio di si invece.
Quando l'Argentinios Junior giocava in casa c'era un bimbetto che nell'intervallo deliziava gli spettatori palleggiando per 15 minuti di seguito senza che il pallone toccasse mai terra, ed era talmente bravo che spesso la gente andava ad assistere alla partita non per la partita in sé ma per il bimbetto che li deliziava durante il quarto d'ora di intervallo.
Indovina chi era quel bimbo?
Quando nacque Sonny Liston la levatrice che assistette sua madre Helen notò subito che il piccolo aveva delle mani enormi, quando lo consegnò alla madre profetizzò che quel pargolo, da grande, avrebbe fatto il pugile.
Poi, si sa, il talento da solo non basta mai, perché se non hai la testa ben piantata sulle spalle potresti non esplodere mai, come per esempio è stato per il tuo aiutante imbianchino, o potresti "arrivare" e poi perderti per strada come avvenne a Maradona, o diventare il più grande di sempre nel tuo Sport ma essere
comunque costretto ad abbandonare i tuoi
sogni di gloria, come accadde al povero Sonny Liston ma una cosa è certa: senza talento non sarebbero andati da nessuna parte, sarebbero stati dei buoni sportivi, al limite degli ottimi rincalzi ma Campioni no, non lo sarebbero mai stati, e men che meno i migliori.

avatarjunior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 15:20

@Bergat quoto, totalmente.

avatarsenior
inviato il 30 Ottobre 2025 ore 18:35

Beh, Paolo, ma proprio per questo dicevo che nella vita ci sono infinite sfumature: un Maradona è stato unico e sicuramente avrà avuto da madre natura qualcosa in più; ma non penso che tutti quelli che emergono nella vita abbiano una struttura del DNA con una sequenza specifica da... genio. Che io sappia non esiste una sequenza genica che codifica il genio MrGreenMoltissimi hanno, invece, mangiato pane e calcio ( pensa ai fratelli Cannavaro, di cui uno campione del mondo: il padre ultrasessantenne era ancora un giocatore fortissimo, gestiva scuole calcio, etc), pane e gare motoristiche ( Rossi, Sainz), pane e atletica( Fiona May, il compagno allenatore Iapichino, la figlia Larissa). Moltissimi saranno poi degli ottimi fotografi, magari anche conosciuti ma non potranno essere paragonati ad un campione mondiale o ad un Maradona: più modestamente avranno avuto forti motivazioni, voglia di sacrificarsi, un papà, una mamma, una persona che li ha motivati o dati gli strumenti adatti per emergere, etc. Non è facile incontrare geni, ma persone di grande qualità e che emergono ogni tanto se ne trovano: nel mio campo ho conosciuto persone di eccellenza nel lavoro, nel nostro Paese ma anche all'estero. Ma erano solo persone molto determinate, molto motivate e dedite al loro lavoro 24 ore al giorno. Niente geni, insomma.
Nella vita per me la motivazione e il lavoro , la voglia di migliorarsi fanno la differenza: il 95% ( secondo altri 99%) di "perspiratio" definito da Edison per il genio.

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2025 ore 12:32

E poi detto inter nos, non è detto che potrebbe esserci una persona normale avulso dalle competizioni, che invece se fosse messo alla guida di una F1 potrebbe essere meglio anche di un verstappen,ma..... non lo sapremo mai

E' ovvio, se Michelangelo fosse nato lontano dalla più famosa cava di marmo al mondo e cresciuto in una città dove l'arte non si sapeva neanche cosa fosse, sarebbe diventato comunque uno degli artisti più famosi di tutti i tempi?
Certamente no.

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2025 ore 12:59

Sarebbe comunque diventato “qualcosa” perché Michelangelo è stato Michelangelo perché aveva qualcosa da dire, non perché avesse il marmo vicino. Si sarebbe espresso diversamente.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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