| inviato il 18 Ottobre 2025 ore 16:58
@IamUn non ho mai bloccato nessuno, tantomeno te! Anche quando mi hanno insultato con scarso fair play. Sei un enciclopedico nutrizionista, complimenti! Le cose che hai elencate le sapevo meno chiaramente di te e cercavo di metterle in pratica nel mio piccolo e parzialmente. Mai fumato una sigaretta (non sono capace di fumare!), mai bevuto più di un bicchiere ogni tanto, a tennis l'unica qualità era che andavo a prendere ogni pallina. Nel 2016 mi è sopravvenuto un linfoma aggressivo NHL, fortunatamente il più facile da curare con le chemio. Il fatto che posso essere scambiato per uno scientista dipende da questo: il monoclonale che mi ha salvato (finora... ) l'ha prodotto la Genentech che usava sequenziatori Applied Biosystems (parte della Perkin-Elmer per cui avevo lavorato). In precedenza la PCR era stata inventata dalla Cetus, una nostra spin-off che ci era costata soltanto $200k. Ha rivoluzionato la biotecnologia. Anche Celera che ha mappato per prima il genoma umano era uno spin-off della PE. Non vorrei suonare negativo ma se c'era uno a cui era difficile pronosticare un cancro potevo essere io. Per fortuna è stato un cancro liquido, quelli solidi sono più letali. |
| inviato il 18 Ottobre 2025 ore 18:32
“ - legumi: ceci e lenticchie in primis, fagioli poi - cereali e pseudo cereali: avena, quinoa, chia, amaranto, grano saraceno, al limite riso integrale „ Anche questi in teoria andrebbero eliminati, non sono cibo per esseri umani, portano più danni che vantaggi. Io li ho ridotti ai minimi termini e ho fatto anche lunghi periodi senza. |
| inviato il 18 Ottobre 2025 ore 18:41
@Val ciò che hai scritto per me è aramaico antico, comunque complimenti per aver sconfitto quella brutta bestia. Quello che so è che molti oncologi, non tutti, non tengono conto dell'alimentazione, della serie "mangia e bevi quel che vuoi, intanto ti butto dentro la chemio ..." cioè loro sono convinti che bastino le loro terapie e punto. Altri oncologi invece sostengono che a volte si esagera con la chemioterpia legata al protocollo, quando ne basterebbe meno e mangiare sano come: Vinay Prasad: Ematologo-oncologo e professore all'Università della California, noto per le sue critiche all'eccessivo uso di trattamenti oncologici, inclusa la chemioterapia Jerry L. Spivak: Professore alla Johns Hopkins University, ha partecipato a revisioni critiche sull'uso della chemioterapia, soprattutto nei pazienti anziani o fragili, dove gli effetti collaterali possono superare i benefici Il problema è che fondamentalmente la medicina attuale è basta su protocolli, non vi è personalizzazione. |
| inviato il 18 Ottobre 2025 ore 18:49
@Babo sicuramente legumi, cereali non integrali, entrambi di provenienza da discount c'è da stargli alla larga. A certe persone possono creare problemi i cereali integrali per il loro contenuto di glutine o di contaminazione, io però ho indicato cerali integrali senza glutine, ma so che ci sono persone intolleranti ai cereali, alle saponine dei legumi, persone che sviluppano allergie ai legumi, purtroppo. In questi casi un nutrizionista o un dietologo può indicare una dieta sana personalizzata evitando alimenti problematici. |
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