| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 11:32
Grazie. Allora non lo avevo visto…. |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 18:44
Come utent Mac non ho ancora aggiornato a Tahoe temendo ripercussioni su Lightroom come da più parti lamentato. Qualcuno ha provato se ci sono problemi di compatibilità traa Tahoe con l'ultimissimo rilascio di Lightroom (15.0)? |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 19:49
Sul sito di Adobe ma anche online non ci sono info su questi aggiornamenti. |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 20:16
“ Qualcuno ha provato se ci sono problemi di compatibilità tra Tahoe con l'ultimissimo rilascio di Lightroom (15.0)? „ Per quanto mi riguarda al momento tutto bene! Forse è un filo meno fluido |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 20:36
“ Sul sito di Adobe ma anche online non ci sono info su questi aggiornamenti. Eeeek!!! „ Verissimo, non si trova assolutamente nulla... che strano! |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 21:02
“ “ Sul sito di Adobe ma anche online non ci sono info su questi aggiornamenti. Eeeek!!! ? Verissimo, non si trova assolutamente nulla... che strano! „ Saranno tutti a Los Angeles all'Adobe MAX che inizia domani. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 12:17
Hanno aggiornato le pagine con le novità della nuova versione: helpx.adobe.com/lightroom-classic/help/whats-new.html Ho provato velocemente il culling e non mi sembra funzionare gran ché (ma non faccio ritratti, dove mi pare sia più indirizzato). L'auto stacking va meglio, ma non mi pare ci sia un tasto veloce per annullare l'impilamento e bisogna passare sembra dalla combinazione dei tasti. La cosa positiva di queste novità basate sull'AI è che lavorano comunque sui file in locale. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:49
io non ho ancora avuto tempo di fare prove, ma mi pare di capire che quando si da il via a queste funzioni lui elabora l'intero catalogo. corretto? quindi meglio testare un catalogo nuovo con poche centinaia di file prima di passare a quelli veri. |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:52
“ io non ho ancora avuto tempo di fare prove, ma mi pare di capire che quando si da il via a queste funzioni lui elabora l'intero catalogo. corretto? quindi meglio testare un catalogo nuovo con poche centinaia di file prima di passare a quelli veri. „ Lavora su cartelle o raccolte. Qui è spiegato come funziona: helpx.adobe.com/it/lightroom-classic/help/assisted-culling.html |
| inviato il 28 Ottobre 2025 ore 14:02
“ Ho provato velocemente il culling e non mi sembra funzionare gran ché „ Sentiremo i commenti del "matrimonialisti"…. |
| inviato il 29 Ottobre 2025 ore 0:40
La varianza sul Punto Colore è la funzione che mi sta dando più risultati interessanti, tra quelle aggiunte in questa versione e provate al volo. In aggiunta ai casi che avevo citato nel mio post precedente, il fogliame autunnale è un altro ambito d'uso dove la varianza ha applicazione. A tutti, prima o poi, è venuta la tentazione di dare una pompata ai colori delle foglie e magari uno spostamento verso il rosso. Peccato che l'effetto diventa presto artificiale perchè quando si satura si riducono le variazioni tonali. Invece, facendo un punto colore su una foglia gialla/arancio e poi aumentando la varianza, le foglie differenzano le loro tinte rispetto alla foto originale. Quindi alcune foglie escono dal range del punto colore e altre restano dentro. A questo punto, le alterazioni di colore (es.: saturazione e tinta +rossa) agiscono solo su alcune foglie rendendo l'effetto più naturale e credibile, rispetto ad una macchia rossa indistinta. Un altro caso, riguarda i cieli nuvolosi con zone di azzurro tra le nuvole. Le nuvole piene sono riflettori lambertiani, ideali per fare il punto di bianco, ma le loro aree periferiche no. Essendo parzialmente opache, fanno passare un po' di blu. Nel caso uno volesse agire sul blu del cielo, ad esempio facendo un leggero spostamento verso il ciano per dare più contrasto di tinta con il resto dell'immagine (es. giallo/rosso delle foglie) oppure scurirendo per simulare un polarizzatore, anche le zone periferiche delle nubi subirebbero l'effetto e risulterebbero innaturali o si perdono dettagli. Invece, facendo il punto colore sul blu del cielo e poi aumentando la varianza, le zone periferiche sfumate delle nubi riducono la componente di blu, diventano più bianche (si staccano dallo sfondo) ed escono dal range del punto colore. Ora si può alterare la tinta del cielo mantenendo le nubi bianche e dando all'occhio di chi osserva un punto di ancoraggio per il bianco che rende credibile tutto il resto. |
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