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“ In questo caso si fa solo un pastrocchio prima per l'uso dell'ottica che se non è tarata ... bene già sul fuoco non ci sarebbe una precisione di fuoco tale da avere ogni particolare perfettamente a fuoco e la grana quindi risulterà sfuocata „
Confermo...
una chiave fondamentale del processo di digitalizzazione delle dia con una fotocamera (nel mio caso una DSLR nikon D850) è la messa a fuoco sulla grana della pellicola (eseguita sempre in live view).
Messa a fuoco che deve essere corretta ad ogni cambio della tipologia di telaietto perché anche i decimi di mm di differenza di spessore influiscono sulla nitidezza finale
Non parliamo poi dei vetrini... che devono essere rimossi pena un forte scadimento della nitidezza
Ovviamente, tutto questo vale anche per il negativo.
Io ho messo a punto un buon processo per le dia ma non altrettanto per i negativi -a colori- e per questo mi allineo con la posizione di Lorenzo
Di conseguenza, -l'ho già scritto altrove: per i negativi impiego un Canon scanner FS4000 US il cui firmware produce immagini (positive) dai colori corretti. C'è di meglio? senza dubbio, ma il prodotto che ottengo è già più che soddisfacente, si consideri poi che i negativi in genere hanno una grana molto evidente, e ben visibile dalla scansione, per cui non mi serve più nitidezza, al massimo servirebbe più gamma tonale, ma... siccome non riesco a percep_irla, mi va bene così.
Messa a fuoco che deve essere corretta ad ogni cambio della tipologia di telaietto perché anche i decimi di mm di differenza di spessore influiscono sulla nitidezza finale ********************************************
Non parliamo poi dei vetrini... che devono essere rimossi pena un forte scadimento della nitidezza *******************************************
Altra verità sacrosanta... del resto basta osservare la stessa diapositiva proiettata con e senza vetrini per rendersene conto. Se poi sono pure vetrini AN... _________________________________________
“ Grazie Lipz... ma ti garantisco che ci ho provato più e più volte a "fotografare i negativi" (a colori) e il risultato è sempre stato di ottenere colori sballati ............................) „
Ma sono d'accordo, ma con questi negativi ricordo, anche se i colori non sono perfetti sono comunque ricordi e mi accontento. Ce ne sono alcuni che proprio erano inaccettabili e taac li ho convertiti in BN
Se poi parliamo delle migliori foto, quelle per capirci che si partecipava a qualche concorso, beh ne ho poche che tanto vale farle scansionare dal fotografo... sperando che ci perda lui un po' di tempo e non faccia tutto automatico
Io l'ho fatto, mi feci da solo due aggeggi per fare scorrere i negativi e tenere scoperto solo 1 alla volta, poi presi una lavagna luminosa su Amazon, il tutto poggiato su un piano in legno su cui montai un'asta in legno e un raccordo per montare la fotocamera (Amazon anche questi). Risultato ottimo per me.
Vorrei sottolineare questo dettaglio dell'autore del topic, nel post di apertura.
Siamo tutti consapevoli, credo, che la scansione top sia quella a tamburo (effettuata da un operatore dotato di manico, soprattutto). Siamo anche tutti consapevoli che non tutte le nostre foto sono tali da poter essere esposte e che gli strumenti disponibili a noi comuni mortali si limitano ad una certa qualità, che non facciamo fatica a scoprire, grazie a siti come filmscanner.info, dove ci sono dei test che, a mio avviso, sono fatti con una certa cura. Ad esempio, da quel sito si scopre facilmente che i Plustek hanno un D-max inferiore ai Reflecta che, a loro volta, ne hanno uno inferiore a Nikon e Minolta. Infine, dovremmo essere tutti consapevoli che la qualità richiesta da un lavoro non è necessariamente sempre il top. Se sto restaurando uno Stradivari PRETENDO che il legno da impiegare sia abete rosso di grado AAA, ma se devo riparare una chitarra Takamine prodotta nel 1978 (sparo a caso), per quanto buona e costosa, mi basta del buon sitka spruce. In generale, ovviamente: se si tratta di qualcosa che ha un grande valore affettivo, che intendo portarmi nella tomba, allora voglio il miglior legno possibile anche per la chitarra di compensato con cui ho cominciato a studiare. Concordiamo tutti con questo?
Se si ed alla luce del post di apertura del topic, perché una scansione come quella di Lorenzo non dovrebbe essere sufficiente? Oppure una foto delle strisce di negativi?
L'autore è perfettamente consapevole dell'esistenza della maschera arancione, sarà sua cura impazzire per rimuoverla, fino a decidere se continuare con quel metodo o cambiare. Fra l'altro mi sembra di aver visto un Epson V600 ad un buon prezzo sul mercatino. Per stampine ricordo basta ed avanza, per esporre materiale fine art, naturalmente, no, serve ben altro.
Per le mie esigenze di fotocaprone il Nikon SC4000 ed il Minolta 5400 sono assolutamente overkill.
“ Siamo tutti consapevoli, credo, che la scansione top sia quella a tamburo (effettuata da un operatore dotato di manico, soprattutto). „
Non è una questione di manico, un negativo non è un positivo desaturato. Anche di questo si dovrebbe essere consapevoli.
Non è che nel caso del negativo ci sono limiti dati dal manico, ci sono anche limiti fisici che come dicevo portano a preferire scansire una stampa ricavata dal negativo, primo perchè in stampa si controlla meglio sia contrasti che latitudine di posa e poi si ha una grana già ammorbidita soprattutto negli alti contrasti.
Poi che uno sia consapevole o meno, dipende dal suo grado di conoscenza della materia e da quello che vuole ottenere.
Se è come dici tu, che tutti sono consapevoli, allora perchè stare a scrivere post dal titolo Fotografare i Negativi? Probabilmente perchè si vuole sapere di più di quello che già si sa. Quindi è giusto dare risposte per quello che si conosce.
Poi i limiti ogni uno se li da a seconda di come affrontare un progetto e possono variare anche durante il percorso.
@Paolo Overkill vuol dire eccessivo. E' l'equivalente di uccidere un insetto con un cannone, o con un lanciafiamme.
@Ivo stiamo parlando delle "foto meno importanti", non di quella che vince il World press photo. Per le esigenze del nostro amico vanno bene sia fotografare il negativo che una scansione con un qualsiasi scanner piano, capace di scansire i trasparenti. Per rimuovere la maschera arancione basta una veloce ricerca su Google e si ottengono miriadi di risultati: www.google.com/search?q=removing+orange+mask+negative+scan&rlz=1C1YTUH
E' sufficiente? Dipende sempre dalla destinazione d'uso, non siamo tutti iperprofessionisti: il nostro amico ha parlato di foto poco importanti e, se se la sente, può tranquillamente provare. Se non gli piace cambia e decide di imparare qualcosa di nuovo, che, nella mia testa, è sempre positivo, arte che entra. Ma se da un lato non c'è limite al professionismo, dall'altro è anche vero che non è sempre necessario puntare alla perfezione.
Solo a scopo conoscitivo scrivo questo post. Da tenere in considerazione che si sta parlando di scansione e quindi più adatti a scansioni positive, perchè il negativo è altra cosa.
filmscanner.info è un sito dove in pratica vendono anche scanner. Detto questo però si ferma ad una certa fascia di scanner e considerando l'Hasselblad Flextight X5 il meglio che ci sia. Ora l'Hasselblad Flextight X5 che comunque è considerato il massimo, (usato e utile per stampe digitali anche di formati abbastanza grandi) ha però una caratteristica che essendo un tamburo virtuale ha la lettura tramite CCD (Charged-Coupled Device) che rispetto alla lettura degli scanner a tamburo che leggono tramite PMT (Photomultiplier Tubes) questa differenza è sostanziale perchè i CCD hanno un rumore più alto e quindi una GD meno estesa.
Ora non è che un D-Max di picco da 4.9 è meglio di un D-Max gestibile di uno scanner a tamburo che di picco può raggiungere e superare i 5 D-Max, ma poi nella gestione file per file la media è inferiore perchè non è la misurazione di picco che tiene in considerazione.
Poi anche la scansione bagnata (Wet Mounting) elimina graffi e difetti causati dall'uso della pellicola. Le particelle di polvere vengono immerse e incapsulate nel fluido, impedendo che creino ombre nette.Il fluido ottico ha un indice di rifrazione molto vicino a quello del Mylar e della pellicola stessa. Questo elimina le interfacce aria-vetro/plastica. In combinazione con i tubi PMT, il wet mounting assicura che il segnale ottico più debole (quello che buca il nero profondo) arrivi al sensore nel modo più pulito possibile.
Metto due video in modo che potete valutare quali erano le alternative di scansione fino a circa 15 fa, oggi si possono avere solo nel mercato dell'usato o ci sono alternative che solo i laboratori specializzati possono avere. Di solito hanno due o tre fasce di prezzo a seconda dell' scanner e del sistema di scansione eseguito.
Spero che possa servire per una conoscenza maggiore in modo da potersi aspettare risultati diversi a seconda di cosa si usa e si opera per fare scansioni. Poi un lavoro casalingo è comunque sempre un progetto che ha valore per ogni uno che lo intraprende.
Credo che avere una buona conoscenza di base sia utile a tutti, poi non è chat gpt oppure photoshop o darktable che risolvono i problemi fisici che esistono. Casomai attenuano l'apparenza visiva e questo è meglio saperlo perchè poi è utile soprattutto quando si fanno acquisti anche se di scanner diciamo casalinghi.
Vabbé, ma quel tizio ci vuole insegnare qualcosa sulle scansioni (dice che tiene pure dei corsi) e poi parla di negativi dicendo che gli scanner economici hanno difficoltà a leggere nelle zone dei neri, delle ombre! Non sa che nei negativi le zone delle ombre e dei neri in realtà sono molto chiare (e quindi facili da leggere)? Nel caso dei negativi gli scanner economici hanno difficoltà a leggere le zone delle alte luci (perché sono scure sulla pellicola). Potrebbe risolvere parlando di difficoltà di letture delle zone “dense” così vale sia per i negativi (dove corrispondono alle alte luci) che per i positivi (dove corrispondono alle ombre). Inoltre dice che quella tipologia di scanner ha interfaccia SCSI, in realtà ce l'hanno solo quelli molto molto vecchi come quello mostrato, mentre quelli più recenti (anche quelli precedenti agli X1 e X5, cioè i modelli 343, 646, 848, 949) hanno l'interfaccia Firewire, quindi facilmente gestibile ( sono molto più veloci, il mio 646 per un 6x17 impiega poco più di 20 minuti, un X5 dovrebbe impiegarne circa 4 o 5). Tralascio di evidenziare altre sciocchezze e imprecisioni varie di cui ha infarcito il video, è proprio vero che oggi chiunque si può improvvisare divulgatore.
è quello che dico da tempo che un negativo non è un positivo poco saturo, ma per vendere scanner sono decenni che ci provano con queste favole, poi alla fine ci cascano in tanti a fare i fenomeni. Per questo ho messo i due video da dove si può vedere la differenza di risultati, ma anche di concetti e di problemi reali dati dalla fisica e come sono affrontati nei due casi.
Inoltre gli scanner son nati per scansire i positivi e non i negativi, ma dagli scanner da quintali e con la possibilità di programmarli con cilindri da 100cm a quelli da tavolo non sono concepiti per leggere i negativi che son nati per la stampa su carta.
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