| inviato il 11 Settembre 2025 ore 8:29
“ Per darti un'idea di massima evito di ritagliare a dimensioni inferiori ai 4000 pixel lato lungo „ Personalmente mi sono dato un limite di ridimensionamento o ritaglio delle foto. Sotto i 4.500x3.000 evito di andare. Non è inderogabile a evito ritagli superiori |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 10:07
Purtroppo a volte ci si trova giocoforza a "dover" fotografare a grandi distanze (oltre i 50 metri), mi è capitato in agosto con il passaggio di un terzetto di aquile (ben oltre i 50 metri) .... non sai se ti ricapita e scatti .... il problema che indicavo nel mio post (ma credo di aver capito) è che (e parlo di questo caso specifico relativo alle aquile) la messa a fuoco non ha funzionato come mi aspettavo (purtroppo avevo impostato area ampia ma probabilmente il problema è più legato alla distanza dal soggetto, allo sfondo, alle condizioni dell'aria e non solo all'impostazione non ottimale dell'autofocus) con molti fuori fuoco (quando lo sfondo era il verde della montagna retrostante), meno problemi quando lo sfondo è diventato il cielo. Mi è capitato anche lo scorso anno con il gipeto (dopo ore di attesa se quel "disgraziato" ti passa a 50-60 metri io scatto comunque ... anche perchè magari per un paio di altri giorni non ripassa ... in quel caso avevo la A6400 e il 200-600 da una settimana - arrivavo da Nikon D500 - scatti pressochè tutti da buttare - colpa mia non conoscevo il sistema Sony e tutte le impostazioni ... poi ho trovato i video di Simone e mi sono un po' rimesso in "bolla" ). Ultimamente qualche pbm con il Falco Pescatore (come ho accennato) anche qui purtroppo la distanza non la decide il fotografo (se vedi che sta pescando anche a 80-90 metri io scatto poi eventualmente butto la foto dopo aver tentato con il crop ....) - mi sono capitati fuorifuoco anche a 25-30 metri (il soggetto era a fuoco un istante prima di pescare e appena immerso in acqua è andato fuorifuoco per 2-3 frame appena si è staccato dalla superficie dell'acqua di nuovo a fuoco per perderlo di nuovo dopo poco) - mi è capitato lo stesso problema sulla superficie dell'acqua anche con il Nibbio Bruno pochi mesi fa -. Con i gheppi ho pbm quando lo sfondo è il prato verde o marroncino (in questo caso mi è capitato anche a soggetto fermo sul prato dopo aver predato) in questo caso la distanza era molto grande (50 metri) considerando le dimensioni del soggetto o in un caso particolare con il gheppio in volo in un campo con trebbiatura del grano in corso (non sono riuscito a mettere a fuoco il soggetto a 25-30 metri) mi sono dato la spiegazione (confermata da alcuni Vs interventi) con il pulviscolo presente nell'aria dovuto al funzionamento della trebbiatrice che mandava in difficoltà l'autofocus (non sto incolpando l'autofocus, magari è difficile in quelle condizioni mettere a fuoco e pretendo troppo dalle mie capacità). Per i passeriformi e affini (a livello di dimensioni) cerco di scattare entro i 5-6 metri al massimo (da capanno o ben nascosto) ma in questo caso non ho mai riscontrato grossi problemi. In definitiva mi ritengo un fotografo naturalista "della domenica" (che deve fare ancora molta strada - e consapevole di questo -), considerate che scatto in raw+jpeg e che al momento "lavoro" (... non insultatemi ...) su jpeg .... per cui con poca capacità di recupero degli errori (i raw li conservo per quando avrò più tempo). Non pubblico al momento su juza, se interessa per vedere qualche scatto (solo a livello documentativo visto la compressione di facebook) lascio link al mio profilo facebook: www.facebook.com/Bruno.Raimondi.1972 |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 13:38
discorso onestissimo! confermo come detto che l'aria a volte distrugge tutto. Ricordo questa primavera , un pomeriggio per le 16,30-17 ero disteso nel fango del delta a fare limicoli.. Avevo soggetti a 5-6 metri con 600 fisso e garantisco che le foto sembravano fatte con un 70-300 sigma macro da 100€ detto il fermacarte 2000 e passa foto buttate.. una roba indecente..per dire che se l'aria è cosi non c'è impostazione, lente o macchina che tenga.. per un ora me li sono gustati solo guardandoli poi dalle 18,30 in poi le foto sono venute come sempre per fortuna |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 13:43
Si Alex, proprio così, specialmente nelle stagione calda l'avifauna si scatta o alle prime ore del mattino oppure nel tardo pomeriggio. Non esiste macchina o lente che non soffrano di turbolenza dell'aria, peggiore anche di una cattiva luce. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 13:56
eh si ecco perchè ho fatto pochi tramonti ma solo o quasi albe su albe con appostamenti un ora abbondante prima del sorgere.. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 21:17
Stasera ho ripreso in mano la Sony a6700 dopo diversi giorni di pioggia e dopo anche i consigli letti in questo post. Chiedevo un vostro parere su come impostare i Profili Personalizzati migliori per ottenere in avifauna un settaggio colore migliore. Capisco che dire "migliore" c'è la necessità di specificare "migliore di cosa" ma se lascio il PP non settato mi ritorna un profilo colore standard di Sony che non è che mi piaccia molto. Sono intervenuto creando un PP1 e settando a mio piacimento il Livello nero, la Gamma, il Modo colore e la Saturazione. Voi come vi comportate? Avete suggerimenti a riguardo? |
| inviato il 14 Settembre 2025 ore 14:30
Io non faccio avifauna, ma quindi dite che non riprendete ad eempio con un 1000 mm un uccello a 300 mt di distanza? no perchè se è difficile tanto vale andare allo zoo e fotogrfare gli uccelli in gabbia. Forse per questo l'avifauna non mi interessa |
| inviato il 14 Settembre 2025 ore 14:39
@Bergat a parte che per avere un 1000 con qualità decente devi spendere un sacco di soldi, io scatto con un 600 su aps-c e più o meno i passeriformi li faccio sui 5-6 metri. Potrei azzardare fino a 10 in casi particolari, ma so già che butterei le foto nella maggior parte dei casi |
| inviato il 15 Settembre 2025 ore 1:32
Onestamente pensavo che le foto dei volatili venissero fatte a distanze di gran lunga maggiore. |
| inviato il 15 Settembre 2025 ore 3:56
Seguo, in quanto interessato all'a6700. |
| inviato il 15 Settembre 2025 ore 18:08
Considera che con la A6700 a 600 mm - Sony 200-600 - con fattore crop 1,5 (APSC) sei a 900 mm equivalenti. A mio parere a 300 metri (anche per avifauna di grosse dimensioni es. gipeto, aquila ecc..) la vedo molto molto dura anche a livello di foto solo documentativa (molto a "spanne" già a 50-60 metri non si ottiene un granch'è). Per uccelli di dimensioni simili ai gheppi già oltre i 20-25 metri le foto (dovendo croppare molto) sono al limite. I passeriformi, come indicato a 5-6 metri si fanno abbastanza bene (oltre diventa un pbm a livello di qualità di immagine). |
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