| inviato il 29 Agosto 2025 ore 17:52
Io uso da qualche anno un tablet samsung pro 9. Con su NEO e PS.Oltre ai programmi di trattamento raw di ciascuna fotocamera. Ho anche diversi hd esterni da 1Tb su cui trasferisco raw e jpg. Funziona molto bene.. la pennetta attiva permette dei ritocchi a schermo abbastanza precisi. ha 32 Gb di ram e una scheda video che permette di collegarlo a monitor importanti. Pesa poco, e- abbastanza solido (lo trasporto in una borsa apposita) si puo' alimentare con una usb C da 65W o da alimentatore classico. Unico vero difetto.. Ha la tastiera coreana. (l'ho comprato in emergenza mentre ero in viaggio ) Tutti i simboli sono diversi e le lettere sono sostituite dagli ideogrammi La presa dell'alimentatore e' molto piccola e fragile, per cui spesso lo alimento da usbC. |
| inviato il 29 Agosto 2025 ore 17:57
“ Unico vero difetto.. Ha la tastiera coreana. (l'ho comprato in emergenza mentre ero in viaggioMrGreen) Tutti i simboli sono diversi e le lettere sono sostituite dagli ideogrammi MrGreen „ Vendono in rete sticker con formato qwerty italiano da applicare sui tasti, mi è capitato in più occasioni di utilizzarli. Così puoi convertire il layout della tastiera fisica |
| inviato il 29 Agosto 2025 ore 18:33
In effetti ho risolto cosi' mi son fatto gli adesivi in fotolito e li ho applicati. |
| inviato il 30 Agosto 2025 ore 9:20
Scatti in RAW e faccio la prima scelta sull'iPad poi infilo tutto sulla nuvola. |
| inviato il 30 Agosto 2025 ore 12:14
Io non ho pretese assurde, ma quando sono in viaggio uso la suite Adobe mobile sul mio Samsung fold 5 sul quale puoi usare senzA problemi anche la pen. Aperto è decisamente molto più grande di un cellulare e si vede benissimo (spesso ci guardo anche le partite di tennis che generalmente sono rognose con quella pallina che schizza a tutta velocità) Sono stato a vedere il 7 e mi sono innamorato, ma di solito tengo un cellulare 5 anni, per cui aspetto. Le foto le scarico con lettore OTG che scorro con files di google |
| inviato il 30 Agosto 2025 ore 14:52
Ipad pro 9.7 (nonno ipad pro) lightroom mobile, affinity photo, penna e lettore sd cinese, ssd sandisk 1tb e power bank per alimentare, visto che ipad non ha usb c. Per i video 4k del drone uso lumafusion |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 17:30
Ciao, uso un iPad pro 11 del 2020 con 128gb di ram (quindi ancora con chip A e non silicon della serie M, nettamente più performanti) e adobe Lr (abbonamento con 2tb di cloud), con Pencil 2 ed è comodissimo! L'unico limite semmai è la dimensione dello schermo che da 11 pollici è un po' al limite, in alcuni casi piccolino. Infatti se dovessi comprarlo oggi, specie per farci fotoritocco, opterei per un 13", quindi un Air M2 da 13" nella versione 256GB (o un Pro 12,9 M2), non oltre. Usato si trova attorno ai 500 euro l'Air 2, qualcosa in più il Pro 12,9 M2. Versioni con maggiori tagli di memoria secondo me non servono, 512, 1TB ecc.., semmai risparmi per farti l'abbonamento Lr annuale con 2 TB di cloud (spesso li trovi a meno di 100 euro in offerta per la versione annuale), spazio sufficiente a gestire la libreria personale, specie se non hai decenni di raw da decine e decine di TB archiviati su vari hard disk fatti con big mpix (uso una 24 Mpix che per me basta e avanza, conservando tutti i raw). Semmai le foto più vecchie le metti su un SSD e liberi spazio cloud (2TB di foto cmq non sono pochi!). Comunque anche con 11" si fa più o meno tutto senza problemi, con il vantaggio di un ingombro e peso decisamente meno impegnativo del 13", specie se te lo porti in vacanza. Non scenderei sotto gli 11" pollici però, specie se a casa non hai voglia di metterti al pc con monitor ben più grandi. Inoltre con la pencil per fare fotoritocco su Lr, una volta che ti ci abitui e prendi la mano, non torni più indietro! Questo il mio consiglio personale, basato su esperienza diretta di un banale e comune fotoamatore. I vari iPad da 9.7 "economici" li ritengo del tutto insufficienti, sia per dimensioni dello schermo troppo piccole, sia per la non compatibilità con Pencil di seconda generazione o Pro (nettamente migliori della prima o del modello usbc), e da non sottovalutare gli schermi non laminati delle versioni entry level (ovvero i non Air e i non Pro) e i processori non all'altezza; tra l'altro i processori non silicon M scaldano tanto con conseguente abbassamento della luminosità su sessioni di fotoritocco un po' più lunghe (anche sul mio iPad Pro del 2020) che portano ad un sovraccarico del processore; in pratica devi interrompere, aspettare una manciata di minuti (anche oltre un quarto d'ora se fa caldo) affinchè la temperatura scenda per avere di nuovo una luminosità sufficientemente alta per lavorarci. p.s: i modelli a partire da chip M2 hanno usbc Thunderbolt per trasferimenti di dati molto più rapidi e collegamento a Monitor esterno con lo stesso standard (che da ipad os 26 verrà potenziato permettendo di modificare l'aspetto, non più 4/3 e basta come con ipad os 18 e precedenti) |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 11:39
Grazie Ilrasta! Guarda lato archivio ho un NAS e quando ho editato tutto butto tutto lì, configurato in RAID e quindi nessun problema di backup anche in caso di rottura dischi... Discorso penna, a casa dal fisso edito con Wacom, so quanto sia comoda... Dimensioni: ho un vecchio iPad mini che ormai non supporta più nulla ma solo a vedere la dimensione dello schermo non ci penso nemmeno a perderci gli occhi, quindi raccolgo e condivido il tuo consiglio sugli 11 pollici. Sarebbe un modo anche di "giustificare" un abbonamento Adobe, in quanto ho sempre editato anche da Linux con Darktable + Gimp e ho voluto provare Adobe un po' per i corsi che ho seguito, che utilizzano la suite Adobe, un po' in prospettiva mobilità, in quanto l'open source manca di soluzioni mobile |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 16:18
Qualcuno fa editing in HDR (es.: con Lightroom)? Fino ad ora ho sempre fatto editing in SDR con portatile e fisso ed ero felice. Poi, per colpa di un iPhone che ha un display capace ho provato l'HDR e adesso faccio fatica a tornare indietro. Sto considerando seriamente un iPad Pro M4 in mobilità, ma poi dovrei cambiare anche il monitor del fisso con uno adeguato (1000nits). Oppure uno Yoga 9i 2 in 1 e fare "editing + presentazione in mobilità e casa" tutto con questo, abbandonando l'uso del fisso, ma lo schermo resta piccolino. Vi avviso: vedere una foto con tutta la gamma catturata dal sensore senza comprimere le alte luci come nell'SDR dà dipendenza. Non fatelo! |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 16:27
...scusa perché dovresti cambiare il fisso se lavori in mobilità con un iPad pro alla variazione dei nits? Se l'iPad ha quella luminosità è anche perché si usa all'esterno, mica ha lo stesso uso di un monitor. E cosa c'è di straordinario nell'HDR? Mica è una nuova invenzione. Non capisco |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 17:02
Perché l'ipad non può usare Lightroom Classic. A quello per iPad mancano diverse funzionalità che uso (accesso al file system locale strutturato, plugin esterni di AI e forse anche qualche feature di editing ). L'editing e visualizzazione in HDR (10 bit, spazio di colore bt.2020, gamut DCI-P3) è una possibilità introdotta in LR solo un paio di anni fa, da non confondere con il merge HDR di più foto, che riguada il tone mapping di immagini con gamma dinamica molto estesa (32bit) all'interno di range di gamma stretti (8bit) ed è una funzionalità disponibile da molto tempo (2015). Per poter sfruttura editing e rappresentazione HDR di una singola foto è necessario avere una catena di visualizzazione che regga (scheda, cavo e display per 10bit, >600 nits, cavo con banda ampia...). Per me è stata una "scoperta" recente perchè ho sempre usato un monitor "normale" (SDR 200-300 nits), smartphone e tablet non HDR. Non mi sembrava neanche così interessante da dovergli dedicare del tempo...almeno fino a quando ho potuto provare. E' una capacità che impatta la visualizzazione di TUTTE le foto (più precisamente quelle che riprendono scene con più di 7-8 stop...praticamente tutte quelle fatte all'esterno). I sensori moderni, infatti, catturano tranquillamente 12-14 stop, ma i display SDR non possono rappresentarli tutti e fanno il "tone mapping" (comprimono). Con le stampe ancora peggio: va tutto compresso su 6-8 stop di gamma che la carta consente. Negli ultimi anni, tutta l'attenzione mediatica è stata alla parte bassa dell'istogramma: rumore, ISO elevati, AI per ridurre il rumore, ecc. per migliorare la gamma nella parte bassa. Poca attenzione invece è stata data al fatto che lo sguardo è attratto dalle alte luci e non dai toni bassi. Dovendo infilare 12-14 stop in 7-8, che è il range di un display SDR (anche 9-10 se di ottima qualità), la parte alta delle luci viene sacrificata e compressa, così addio al microcontrasto e ai dettagli proprio nella parte che attira di più (cielo, nuvole, parti molto illuminate, riflessi semi speculari...). Solo di recente ho potuto sfruttare una TV che ho in casa (neppure Oled, ma con un buon pannello da 400-nits) per visualizzare foto in HDR ottenendo 2 stop di gamma in più sulle alte luce rispetto ad un monitor normale. Però ho dovuto prendere un cavo apposito HDMI 2.0 UHD e dedicare del tempo per capire come configurare windows, la scheda grafica e pure la tv, altrimenti l'effetto "wow" dell'HDR non si manifesta. Quando si attiva, i cieli con nuvole, prima piatti e slavati, diventano pieni di luce, contrasto e dettagli prima non percepiti. In tutto questo processo, LR aiuta perché in editing c'è un indicatore all'interno dell'istogramma che dice se e quanti stop di HDR sono permessi dalla catena di visualizzazione. Su uno schermo SDR, l'indicatore è tutto rosso per segnalare che la catena di visualizzazione non consente HDR. Non è una cosa da poco perchè è il risultato di una conversazione tra applicativo (LR), sistema operativo, scheda, e tv che concordano tra loro l'effettiva possibilità di rappresentare l'immagine a 10 bit con gamma estesa. Anche quando diventa possibile, grazie a tutte le condizioni sopra esposte, la foto va preparata "abilitando" l'HDR su quella specifica foto, altrimenti si vede comunque in SDR. Solo alla fine si può esportare in un formato HDR compatibile (es.: HEIF a 10 bit, TIFF16/32, JPG XT) che contiene le info necessarie a vederla in HDR con i dispositivi e player compatibili, senza necessità di avere più LR che invia in dati adatti al display. In un dispositivo mobile o un table con display adatto , tutto il casino sopra descritto si semplifica perché il sistema operativo e la scheda sono già configurati, il cavo che collega al display è interno, lo schermo è capace... e tutto si riduce a schiacciare un bottone in LR (HDR) e poi usare gli slider per entrare nella gamma dinamica disponibile. Il problema semmai si presenta quando si invia una foto a qualcuno che non può visualizzare in HDR o nel postarla sul web...ma mi fermo qui per non farla troppo lunga. |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 17:11
“ Avrei piacere di avere un setup che mi permettesse, ad esempio mentre torno in aereo, di cominciare almeno a fare la scrematura ed il WB delle foto, per poi continuare su fisso ed ultimare il processo. „ In mobilità MacBook Air + suite Adobe, tutta la vita. A casa un macMini con un buon monitor, si sincronizza automaticamente. Bellissimo anche l'iPadPro ma la versione di software che gira non è la stessa (ad es. non prevede i plugin per PS). |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 17:52
@Motofoto ok ora ho capito, effetitivamente pensavo si parlasse dell'HDR col merge delle immagini. Chiaro adesso |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |