| inviato il 07 Giugno 2025 ore 9:24
“ il fotografo professionista è destinato a diventare un lavoro per pochi specialisti „ In realtà è già così da vari anni; più che alto perchè l'avvento prima delle macchine digitali prima e poi degli smartphone ha fatto crollare il prezzo medio di una foto (professionale) dato che i giornali e i magazine (ad esempio) possono avere gratis o quasi una foto stock dello stesso soggetto, magari meno bella ma gratis. Ora l'AI acuirà ulteriormente il fenomeno e alcune tipologie di fotografi professionali soffriranno in particolare: i fotografi pubblicitari prima di tutti, ma anche quelli più "artistici". Altri soffriranno meno: matrimonialisti, fotogiornalisti, fotografi di architettura; insomma tutti quelli che devono rappresentare per forza la realtà (magari un po' "indorata", ma mai completamente inventata). I prezzi comunque scenderanno ulteriormente per tutti; con conseguente ulteriore calo del numero dei fotografi professionisti per mancanza di reddito sufficiente a stare sul mercato. Si salveranno solo quelli in cima alla piramide; quelli si salvano sempre, in qualunque campo. |
| inviato il 07 Giugno 2025 ore 9:58
“ In realtà è già così da vari anni; più che alto perchè l'avvento prima delle macchine digitali prima e poi degli smartphone ha fatto crollare il prezzo medio di una foto (professionale) dato che i giornali e i magazine (ad esempio) possono avere gratis o quasi una foto stock dello stesso soggetto, magari meno bella ma gratis „ . @Riccarbi posso chiederti in che contesto professionale oggi vedi questo scenario? chi lavora con la fotografia in ambito pubblicitario, per fare un esempio. forse ho capito male io ma ti riferisci solo a paesaggisti? “ a l'AI acuirà ulteriormente il fenomeno e alcune tipologie di fotografi professionali soffriranno in particolare: i fotografi pubblicitari prima di tutti, ma anche quelli più "artistici". „ anche in questo caso , puoi fare un esempio concreto o un paragone più esplicativo? grazie |
| inviato il 07 Giugno 2025 ore 10:45
“ posso chiederti in che contesto professionale oggi vedi questo scenario? chi lavora con la fotografia in ambito pubblicitario, per fare un esempio. forse ho capito male io ma ti riferisci solo a paesaggisti? „ Faccio anche l'editore (piccolo) e quindi le foto, oltre che farle, le compro pure. Con il calo degli introiti pubblicitari degli ultimi anni quasi tutti gli editori, compresi quelli molto grandi, dai fotografi professionisti di fiducia e dalle agenzie premium, si sono buttati sul microstock, sia gratuito (Flickr, Unsplash,ecc..) che a bassissimo costo (Alamy, Shutterstock, ecc). Le foto non sono magari un granchè ma costano un centesimo di quelle premium. Questo vale non solo per il paesaggio (urbano o naturale), ma anche per l'architettura, la naturalistica, la foto "di costume", quella concettuale, ecc. Sono escluse solo le news e le foto di eventi ad accesso limitato con accredito (sport, politica, celebrity, musica, arte, ecc..) Ovvio che chi una volta poteva vendere le sue foto a un quotidiano nazionale a 300 euro, oggi le vende a 50, anche perchè se no quelli magari le prendonosu Flickr, sicuramente un po' peggiori ma a...niente. “ anche in questo caso , puoi fare un esempio concreto o un paragone più esplicativo? „ Beh, quelli pubblicitari è ovvio, già adesso si vedono pacchi di immagini fatte in AI in quel settore. Per quelli "artistici" ti faccio un esempio tra molti possibili: conosco vari fotografi veramente bravi specializzati in nature morte "alla Caravaggio" (in realtà alla fiamminga) che vengono vendute principalmente nel mercato merchandising (magliette, felpe, tazze, piatti, calendari, poster, ecc..). Ecco per fare quelle foto, di solito in light painting, bisogna trovare gli oggetti giusti, settarli, preparare gli sfondi, trovare il punto di vista, impostare la macchina per gli scatti lunghi, poi illuminare correttamente il tutto "al volo" con le lampade, infine postprodurre e rifinire l'immagine in Lightroom. Insomma c'è di mezzo un lavoro lungo, complesso e molto tecnico se si vogliono avere immagini di alto livello commerciabili. Tutto questo con l'AI un pisquano qualunque te lo fa in cinque minuti. Ovvio che il gioco non valga più la candela |
| inviato il 07 Giugno 2025 ore 13:00
@Riccarbi ti ringrazio, in effetti restringendo l'analisi alle tecniche fotografiche e considerando solo il panorama web capisco che ci possa essere una trasformazione. per l'ambito paesaggistico non ho abbastanza esperienza per esprimere opinioni per cui prendo per buono quel che hai scritto e ti ringrazio. quello che vedo è che in base al livello del target ed alla destinazione dei contenti cambia anche l'approccio etico di chi acquista o usa immagini. oggi il mercato dozzinale ha sostituito il furto o l'acquisto di immagini con le generazioni, a maggior ragione se la d'estinzione è il web per cui anche la bassa risoluzione concorre a giustificare questo standard. io mi riferisco a lavori realmente professionali in ambito pubblicitario, che passano da una agenzia e da un fotografo, non a situazioni dove basta un prompt e una reference image per avere contenuti alternativi alle gallerie stock. lavori su commissione con soggetti concordati, tutto il protocollo fotografico classico. in quell'ambito costi e tempi per produrre immagini in AI sono maggiori di un normale sevizio. l'AI vien usato per le sperimentazioni, per gli storyboard,e nella sostanza ha migliorato ed espando le capacità produttive dei fotografi oggi. trovo il tuo intervento tra i più seri ed articolati sul tema in questo forum, che per sua vocazione meno facilmente raccoglie persone con età coerente al tema ed informate sul mondo del lavoro oggi, per cui grazie. sul fronte artistico non ci sono i presupposti per un confronto perché io non ho opinioni che vadano oltre la mia esperienza tecnica ed artistica con l'uso di tecnologie generative e ho capito che, nonostante io segua lo sviluppo, sono troppo vecchio per comprendere certe dinamiche, questo dopo continui confronti con figli all'università e corsisti che hanno 30 anni meno di me. qualsiasi persona nata in questo secolo, leggendo questa discussione, probabilmente direbbe che l'AI è uno strumento come gli altri e basta saperlo usare con criterio. |
| inviato il 08 Giugno 2025 ore 9:19
Faccio anche l'editore (piccolo) e quindi le foto, oltre che farle, le compro pure. Con il calo degli introiti pubblicitari degli ultimi anni quasi tutti gli editori, compresi quelli molto grandi, dai fotografi professionisti di fiducia e dalle agenzie premium, si sono buttati sul microstock, sia gratuito (Flickr, Unsplash,ecc..) che a bassissimo costo (Alamy, Shutterstock, ecc). Le foto non sono magari un granchè ma costano un centesimo di quelle premium. ******************************************** E questo atteggiamento ha definitivamente affossato la fotografia di qualità! Ma questa non vuole essere una critica a te caro Riccarbi, ci mancherebbe altro, anche perché nel momento in cui pure un colosso editoriale come il National Geographic Magazine, tralaltro retto da una fondazione senza fini di lucro, accetta convintamente di far scadere il livello della propria offerta iconografica ai livelli attuali beh... non si può certo imputare a dei piccoli editori come te la china - ormai irreversibile - che abbiamo più o meno consapevolmente intrapreso, in questo settore, da ormai ben oltre un quarto di secolo. |
| inviato il 08 Giugno 2025 ore 9:56
Risposta secca alla domanda del titolo: si! Il perché: l'AI non sarà mai in grado di capire e distinguere quale è la foto più coinvolgente a livello emozionale. |
| inviato il 08 Giugno 2025 ore 10:07
Nemmeno la gran parte di quelli che pubblica qui se vogliamo dirla tutta Il fatto é che ai toglie la possibilità di imparare perché chi la usa bene ottiene in modo rapido risultati che sono accettabili per molte cose e pian piano migliorerà Quindi chi entra é come se dovesse già partire da un certo livello da subito e questo é un problema |
| inviato il 08 Giugno 2025 ore 19:30
“ Il perché: l'AI non sarà mai in grado di capire e distinguere quale è la foto più coinvolgente a livello emozionale. „ @IamUnPhotographer Sulla base di cosa lo pensi? Esistono dei modelli che hanno la funzione di descrivere una immagine e sono creati da fotografi che trasferiscono tag per ogni singolo aspetto riproducendo i processi analitici superficiali ed inconsci in base alla cultura del paese dove sono creati. Sono regole che si usano anche in pubblicità che definiscono gusto e tendenze delle persone, processi che rientrano nel nostro gusto personale quando giudichiamo. Hai dei link che possano approfondire il tema? Se non sbaglio ci sono delle plugin per la preselezione delle foto in base a parametri personali del fotografo. e' proprio il fotografo ad addestrare il software in base al gusto, allo stilo ed alla lista tecnica di elementi di scatto e composizione, esattamente come farebbe manulamente ma educando una AI con le proprie dinamiche logiche ed emozionali. grazie “ Nemmeno la gran parte di quelli che pubblica qui se vogliamo dirla tutta Il fatto é che ai toglie la possibilità di imparare perché chi la usa bene ottiene in modo rapido risultati che sono accettabili per molte cose e pian piano migliorerà Quindi chi entra é come se dovesse già partire da un certo livello da subito e questo é un problema „ @MatteoGroppi Il mio maestro in fotografia, un fotografo milanese che si occupa anche di formazione e fa corsi di fotografia e post produzione per gente che vuole fare la professione mi ha detto che ultimamente certi aspetti della post non sono più approfonditi ma dedicano più tempo alla correzione colore ed alla pianificazione dei servizi in base alle necessità moderne. Questo per dire che a livello professionale il lavoro è migliorato pur mantenendo fermi i punti importati della professione e dalla mano del fotografo. Questo forum è frequentato da appassionati di fotografia e comprensibilmente c'è un approccio personale dove non si considerano molti aspetti del lavoro. il peso dei giudizi della gente copre qualsiasi livello professionale anche solo guardando a poche generazioni fatte in scasa con un prompt. Si tende a non entrare mai nel dettaglio ma essendo comunque sicuri che in un futuro remoto le professioni moriranno. All'inizio mi permettevo di farlo presente e poi ho capito che è un comportamento sociale definito da tanti fattori tra cui l'età e il livello di alfabetizzazione informatica reale sul tema. Per cui discussioni come queste sono più utili a chi vuole approfondire la professione oggi capendo dove dedicare veramente l'attenzione e le proprie energie per lavorare in fotografia. trovo che l'avvento dei riempimenti generativi da aprile 2023 abbia degradato la qualità intrinseca del percorso medio che un amatore deve fare nella post produzione ed è venuto anche meno l'intento comune di definire delle regole condivise sulla veridicità della fotografia, anche a livello amatoriale, di contro e per fortuna le selezioni intelligenti ci lasciano più spazio creativo nella post a parità di tempo e senza modificare la nostra immagine con artefatti e questa è una bella notizia . |
| inviato il 08 Giugno 2025 ore 19:42
No Michelangelo, non ho fonti di alcun tipo, sono mie, probabilmente errate, percezioni. |
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