| inviato il 10 Maggio 2025 ore 16:24
Come da titolo sarei curioso di conoscere le vostre tecniche per rendere coerenti le vostre foto sotto il profilo cromatico? Ai tempi analogici molti fotografi erano caratterizzati dalla scelta cromatica intrinseca alla scelta della pellicola oltre che da alcuni accorgimenti in corso di stanpa e sviluluppo. Oggi molti ignari "fotografi" applicano filtri su instagram o app dello smartphone ottenendo risultati comunque accattivanti, molto meglio dej miei. Ho molti scatti realizzati con fotocamere ed ottiche diverse nel corso di decenni e siccome le lavoro sempre ad "occhio" e con gusti e competenze che si modificano negli anni sono sempre diverse tra loro. Anche qualora lavorassi lo stesso RAW 5 volte otterrei 5 foto leggermente diverse come "mood" se confrontatate una di fianco all altra e questo per colpa del mio approccio molto empirici e praticone ai software Vedevo pochi giorni fa le foto di mc curry ad una mostra: scatti a pellicola di 30 anni fa stavano esposti accanto a stampe da digitale contemporanee, senza alcun tipo di discrasia. Sono scattate quindi alcune riflessioni sul mio modo di postprodurre/ottimizzare un file decisamente da rivedere oggi che mi sento pronto finalmente a cimentarmi in un progetto fotografico personale. Potrei standardizzarle sotto il profilo cromatico sfruttando il LAB che un poco conosco ma sarebbe un lavoro lungo che probabilmente porterebbe ad un risultato "asettco". Vedo che oggi i fotografi utilizzano "preset"e qualcuno vende persino i propri e non solo in ambito video Voi ne avete mai realizzato qualcuno ad Hoc e se si su quali parametri vanno a lavorare in batch? Immagino vj sja sempre una componente manuale per adattare il preset alla foto finale (ombre/alte luci/saturazione/WB) oppure si usa più di un preset a seconda delle cindizioni di scatto? Avete considerazini a riguardo sulla gestiine deu miei file raw che sia diverse dal consigliarmi di comprare un iphone, convertite tutto in B/n o scattare in jpg utilizzando , picture style ed affini? |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 16:55
Credo che quanto sto per dirti non ti interessi: io ho notato che in notturna ottengo risultati decisamente migliori con le mie LUT in macchina per JPEG anziché star lì in post per cercare di ottenere un simile risultato, quindi sono al punto che potrei uniformare gli scatti notturni. In diurna mi servono più LUT che sto sperimentando, vorrei arrivare al punto di non scattare più in RAW e relativa post. In B/N ho il photostyle Leica che è veramente bello. Per come la vedo io, trovo più soddisfazione nell'ottenere una bella foto direttamente in macchina anzichè da una elaborazione in post produzione. |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 17:01
Grazie. interessa tutto tanto più quanto si resta a tema e non ci si atteggia da stro**i sclerotici come spesso accade dopo una manciata di post. Quale macchina usi per gestire le tue LUT e come le gestisci nel menu visto che sono parecchie? |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 17:50
La macchina è una Lumix S5II che nasce proprio con la particolarità di poter gestire le LUT in macchina o dall'app LUMIX LAB. Io le LUT le creo in PhotoShop, ma si possono creare con altri editor, così come con l'app LUMIX LAB. Con quest'ultima puoi applicare le LUT, modificandole o lasciandole così, dei vari creator, ce ne sono di interessanti sia per fotografia che video. Poi ce ne sono diverse LUT free in rete pensate per le LUMIX. Le S5II/X, S9, S1R2, G9II hanno 39 slot nei quali puoi caricare le LUT, tue o di terze parti. In macchina puoi combinare anche due LUT con relative trasparenze, come fossero due livelli, oltre a questo si possono applicare (come in ogni altra macchina) vari effetti allo stile in uso. Le LUT vengono create per un determinato photostyle per esempio: Natural, Standard, Flat, Portarit, Land ecc. Lavorando con le LUT bisogna: 1) fare diverse prove con la LUT per capire dove è meglio applicarla* 2) fare diverse prove con quale esposizione rende bene 3) in alcune situazioni può essere il caso di attenuare l'opacità anziché lasciarla al 100% Ogni LUT ha un nome che rende un po' l'idea quando applicarla (es: golden hour, coffee, teal&orange, ecc) Se scatti in JPEG e RAW, i RAW non vengono influenzati dalla LUT Il mio approccio per creare una LUT è: scatto una foto in una determinata situazione (tipo cielo bruttino e foto un po' piatta), vado a casa apro photoshop faccio le modifiche con i vari livelli di riempimento ed una volta soddisfatto del risultato salvo la LUT e la carico in macchina. Esco, scatto, con la nuova LUT ed il risultato è come quello che ho fatto in PhotoShop. *LUMIX LAB da delle indicazioni in quale scenario è consigliabile applicare una determinata LUT Superfluo dire che le LUT non sostituiscono editing tipo dodge & burn, vignettatura, maschere con sfumature lineari, ma comunque devo dire che i JPEG della S5II una volta applicata la LUT sono ancora lavorabili qualora volessi applicare delle ombreggiature o dei punti luce o delle vignettature. Considera che il photostyle FLAT in JPEG delle LUMIX è molto lavorabile in post |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 18:21
Non ne sapevo nulla. Io uso canon da sempre e non mi risulta permetta nulla di tutto ciò(nel caso casco dalle nuvole)possibile che la lut interna non sia accessibile su altri brand rispetto a panasonic? Il risultato non dovrebbe essere simile a quanto si otterrebbe registrando un **** (non ricordo come chiamino la sequenza di operazioni) su photoshop seppur meno rapido ovviamente? |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 18:32
Io scatto al 99% in bianco e nero e all'inizio avevo lo stesso problema. Poi ho fatto un percorso di crescita personale,studiando le varie tecniche di B/N e ho creato un mio stile personale. Quando lavoro uno scatto non mi allontano mai più di tanto e quindi le mie foto risultano tutte piuttosto coerenti Penso che la stessa cosa si possa dire del colore,penso quindi che la strada migliore sia approfondire bene la post per poterla padroneggiare e creare un proprio stile. Però voglio aggiungere una cosa: ritengo che non bisogni nemmeno rimanere incastrati eccessivamente nei propri paletti,è bello sperimentare e nulla vieta di applicare post diverse in base ai posti o ai progetti. L'importante è avere una coerenza in un progetto e non in generale. Io domani mattina potrei svegliarmi e decidere di fare una serie a colori su Milano e dargli un mood particolare. Sarebbe totalmente diverso rispetto a quello che ho fatto fino ad ora ma l'importante sarebbe la coerenza tra gli scatti presenti nel progetto. Quindi alla fine,riassumendo,la cosa migliore è per me padroneggiare bene la post per adattarla ai propri gusti e ai propri progetti Per quanto riguarda McCurry io penso che la post che fanno (non la fa lui) sia proprio per simulare la pellicola,ma penso che sia una scelta più che altro di mercato,perchè la sua "firma" è anche quel tipo di resa |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 21:38
“ Non ne sapevo nulla. Io uso canon da sempre e non mi risulta permetta nulla di tutto ciò(nel caso casco dalle nuvole)possibile che la lut interna non sia accessibile su altri brand rispetto a panasonic? Il risultato non dovrebbe essere simile a quanto si otterrebbe registrando un **** (non ricordo come chiamino la sequenza di operazioni) su photoshop seppur meno rapido ovviamente? „ Degli altri marchi mi cogli impreparato, credo che le ultime macchine dei vari brand abbiano preso spunto da Lumix, mi pare Nikon abbia la possibilità di gestire le LUT in macchina. Io comunque ho scelto Lumix proprio per evitare la POST, ho il piano Adobe fotografia che uso pochissimo e, come ieri sera, ho provato ad elaborare un RAW contro il JPEG con una mia LUT di uno scatto notturno e il JPEG ha vinto a mani basse. Per i miei gusti s'intende. |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 21:50
In un portfolio per ottenere lo stesso mood sui singoli scatti, li comparo a vista con bridge e poi con cameraraw e ps li uniformo riguardandoli più volte con bridge. Ci vuole un po' di pazienza. Tecniche automatizzate non ne uso ma penso che ci siano operazioni ed azioni che si possano automatizzare. Se avessi grandi numeri lo farei, ma nel mio caso preferisco stare lento |
| inviato il 10 Maggio 2025 ore 22:25
Su canon ci sono i picture style, sia per foto che per video, ne puoi creare di tuoi con picture syle editor. Ce ne sono diversi free da scaricare, li trovi facendo una ricerca su google. Il grosso limite sono i soli tre slot utilizzabili |
| inviato il 12 Maggio 2025 ore 13:15
“ Però voglio aggiungere una cosa: ritengo che non bisogni nemmeno rimanere incastrati eccessivamente nei propri paletti,è bello sperimentare e nulla vieta di applicare post diverse in base ai posti o ai progetti. L'importante è avere una coerenza in un progetto e non in generale. „ Condivido totalmente il suggerimento di @Stylo. Ogni 'idea' necessita di relative caratteristiche estetiche e solo raramente è possibile generalizzare. L'esempio di McCurry non è proprio ideale perché la sua scelta è caratterizzata da vari fattori: .STORICO - La Kodachrome 64 era la pellicola più utilizzata da chi si occupava di reportage, quindi la sua estetica è una conseguenza di quella scelta. .COMMERCIALE - Quell'estetica è parte del suo brand e parte del fascino che circonda le sue fotografie... se da domani cambiasse stile, quanti pensi continuerebbero ad adularlo (lo dico senza polemica)? Oltretutto quello che sembra solo un 'preset alla McCurry' applicato su ognuna delle sue fotografie, nasconde dei retroscena ben più tecnici di quanto si possa immaginare. Non solo nel trattamento delle immagini in post-produzione (affidato ad appositi professionisti), ma anche in sede di ripresa. E' noto che lui favorisca le prime e le ultime ore del giorno, realizzando i suoi scatti in un momento in cui la luce mostra un'adeguata morbidezza, eventualmente curandosi di posizionare al meglio i soggetti. Se si andassero ad applicare quei contrasti su foto realizzate a mezzogiorno, magari su un soggetto in pieno sole, verrebbe fuori un disastro e non assomiglierebbero assolutamente alle 'foto di McCurry'. Personalmente preferisco operare come da indicazioni di @Stylo. Ho in mente un progetto (faccio reportage), inizio a scattare e in sede di post-produzione (o di prima selezione) già mi faccio un'idea di che estetica vorrei avesse quel progetto. Tiro fuori un preset che mi convince e che tento di utilizzare su tutti gli scatti, aggiustandolo di volta in volta in base allo scatto ed eventualmente elaborandolo in più versioni successive. Alla fine dei giochi viene fuori un lavoro coerente e nel quale la post-produzione riveste il suo ruolo di complemento al significato generale del progetto. |
| inviato il 12 Maggio 2025 ore 14:31
Non capisco che tipo di coerenza di colori si ricerchi (e come questa possa esistere) in scatti fatti in tempi diversi e luoghi diversi; posso capire in scatti fatti nello stesso luogo nello stesso tempo, in cui sarebbe auspicabile che i colori, i contrasti e il mood generale siano coerenti, ma in caso di luoghi e tempi diversi questo non solo credo sia superfluo, ma addirittura impossibile o non auspicabile poiché la luce (e con essa i colori, che non sono intrinseci degli oggetti ma dipendono dalla luce che li colpisce) cambia di continuo con l'orario, con il periodo dell'anno, con le condizioni meteo, per non parlare se il luogo non è lo stesso, quindi che coerenza si va cercando? |
| inviato il 12 Maggio 2025 ore 14:54
Capture One da la possibilità di uniformare le foto in base ad una foto target Lo strumento si chiama match look |
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