| inviato il 11 Maggio 2025 ore 21:56
Si parla di Italia, infatti. E' l'Italia che deporta in Albania. E non è un discorso partitico, essendo che i campi di concentramento per migranti li ha inventati la Turco-Napolitano (un governo di sinistra cosiddetta). Il problema è proprio che "ognuno ha il suo" (di miglior mondo): siamo stati educati all'individualismo, al mors tua vita mea, eccetera eccetera. E ce ne infischiamo del "prossimo". Anzi, ci accaniamo cogli ultimi, senza nemmeno capire che un giorno potremmo essere noi, gli ultimi. Questo è voluto. Funzionale al dominio. Quanto all'"agire per cambiarli" (i mondi), puoi agire solo finché non disturbi il manovratore (ovvero, finché non agisci). Poi ti bastonano. Io faccio il mio (e tu non lo sai) e tu farai il tuo (non lo conosco e non lo giudico). Poi, è noto, "ci sono i piglianculo, con rispetto parlando, e ci sono i quaquaraquà" (al tempo di Sciascia, i leoni da tastiera non li avevano ancora inventati): può essere che loro aspettino "sempre che siano gli altri a farlo per noi". P.S. Hai mai provato a suonare il citofono di un partito, dicendo: "Buongiorno, io vorrei migliorare il mondo"? |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 22:19
Forse quasi tutti quanti su questo topic hanno sottovalutato il potere del povero : colui che ha la massima libertà di agire nel danneggiarti senza perdere nulla , quella piccola minoranza di povertà elitaria profondamente intelligente che cerca in modo epistemologico la soluzione per sopravvivere , avviando un'indagine sistematica sulla scelta delle informazioni calibrate e ben precise da utilizzare in un dato flusso temporale , senza destabilizzazioni emotive , in quanto emergono già dall'inferno . Se solo si coalizzassero … Ma sapete qual'è il segreto per creare un loop temporale , ripetendo la storia dell'uomo che non riesce fino in fondo ad emanciparsi ? Accontentare gli uomini con delle capacità consolidate perché sono considerati minacce per il sistema ( povero intelligente ) , a questo punto ha vinto la sua guerra personale e non combatte per gli altri e poi ci sono tutti gli altri caproni |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 22:36
Non ci si immerge due volte nello stesso fiume! |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 22:59
Esattamente , anche se chi è sopravvissuto con resistenza e pazienza , ha sviluppato la forza di affrontare sistematicamente altre criticità cicliche , ci tengo a precisarlo , la guardia non si abbassa mai , ti rimane dentro |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 23:03
“ Non ci si immerge due volte nello stesso fiume! „ E tutto è fuoco, naturalmente! |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 23:09
È tutto a fuoco non tanto per la mancanza di coraggio , ma più che altro per mantenere la tenuta famigliare e preservare quel pezzo di pace conquistata con spirito di sacrificio , diversamente se non si ha la fortuna di applicare onorevolmente una tutela verso la propria famiglia perché non si ha , allora le regole del gioco cambiano profondamente, almeno per me , non mi faccio comprare dal benessere , anzi per principio devo ottenere il massimo anche se potrei vivere senza nulla e nudo , solo per dignità intellettuale , ogni sfida la accolgo per gioco ma poi incontro dei giocatori scorretti e da quel momento distruggerli e vincere dominando la partita , diventa una questione di principio di vita o di morte per me |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 23:14
Detto ciò , mi rendo conto di essere alieno , perché non mi giustifico e non giustifico il prossimo , ognuno deve rigorosamente assumersi le proprie responsabilità nel bene e nel male |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 23:21
Mi torna a mente la polemica (pregressa) tra il vicepresidente Vance e il nuovo Papa. Il primo fa la classifica su chi bisogni amare. La famiglia, i parenti, i vicini, i compaesani e, via via, sempre meno, chi ci sta lontano. Il Papa (e io non sono cattolico) gli ricorda che non è questo l'insegnamento del Cristo (e io concordo col Papa). Del resto, e per paradosso, Dostoevskij ci ricorda che "facile è amare chi ci sta lontano" (che per rimbalzo, mi riporta a un Nemo profeta in patria). E' probabilmente più "naturale" amare chi ci sta vicino. Ma nella sfera politica si traduce in clientele, familismi amorali, nazionalismi, guerre. |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 23:37
Sì ma in un mondo svenduto a buon mercato , la mia pelle non la omaggio , resisto e difendo le mie spoglie . La pace è uno slogan politico dai prima di Cristo , io ci credo in questo ideale utopistico, solo che nella pratica è difficile applicarlo , va in conflitto diretto con l'egoismo umano |
| inviato il 11 Maggio 2025 ore 23:39
In buona sostanza , finché sono vivo lo dimostro resistendo ad un sistema corrotto , da morto sarò felice di conquistare la pace |
| inviato il 12 Maggio 2025 ore 6:43
Mah vincere le elezioni oggi, soprattutto con una partecipazione che raggiunge a malapena il 50%, non significa più rappresentare la volontà popolare, ma piuttosto dimostrarsi abili comunicatori e manipolatori. La politica è ormai un gioco di narrazioni, dove l'abilità di influenzare l'opinione pubblica prevale sulle soluzioni concrete. Parlare di sovranità popolare in un contesto come questo è ridicolo, una visione cieca di chi non riconosce il cambiamento radicale in corso. |
| inviato il 12 Maggio 2025 ore 7:02
mi spiace ma devo chiudere il topic, i temi politici sono vietati dal regolamento. | |

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