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Per fare quello che scrivi occorrono forze di aggregazione che organizzino e guidino il consenso. Da noi la maggior parte di queste hanno abdicato volontariamente alla propria rappresentanza suggerendo ad oltre la meta' della popolazione italiana che l'oblio e' meglio del voto. Non siamo quaquaraqua' ma orfani. Orfani e senza riferimenti.
E' importante parlarne. Anche a toni accesi se discordanti. E' importante non lasciare tutto nell'oblio. E' importate chiamare le cose con i loro nomi. E' importante pretendere che se ne parli. E' importante potersi sentire padroni della propria idea. e' importante non lasciarsi abbindolare dai media. E' doveroso cercare le fonti, andare oltre il banale, che oramai ci propongono quotidianamente. E' doveroso non girarsi dall'altra parte. E' importante non temere di poter esprimere la propria idea, anche a costo di litigare. Sono d'accordissimo con S_m_art. Non ci possiamo più permettere di fare spallucce. A Gaza è in atto un massacro, un genocidio, una vergogna che ci rende tutti complici, è i colpevoli hanno nomi e cognomi.
Il giorno che Israele smette di massacrare i palestinesi, il 97 per cento di quello i massacratori e i loro complici (quindi anche buona parte del nostro cosiddetto arco costituzionale) chiamano antisemitismo (strumentalmente usato proprio per giustificare i massacri), si dissolverà come d'incanto.