| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 13:41
In pratica è una nuova etichetta dei passati Photoshow, bancarelle tipo.
Con un po' di nostalgia ricordo gli eventi Sicof di quasi mezzo secolo fa quando la fotografia era si molto meno tecnologica ma "analogicamente" molto più concreta e molto meno parlata.
Le stampe esposte non create e stirate da sw AI, allo stand Asahi ci davo li fotocamera non per pulire il sensore ma per il controllo meccanico, azz come sono vecchio. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 14:18
L'evento è interessante: trovo alquanto discutibile l'obolo dei "diritti di prevendita", su un biglietto acquistato online (a cui poi si somma la commissione di mailticket), ma oramai sta diventando una pratica sempre più diffusa (e, purtroppo, legale), quantunque assurda. Per altri eventi accade esattamente l'opposto: se si acquista il biglietto con largo anticipo, il prezzo è inferiore a quello applicato durante l'evento stesso (es. Milano autoclassica).
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| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 16:13
Io gli ho scritto via email ormai diversi giorni fa senza aver mai ricevuto risposta in merito alla presenza o meno di Canon.
Difatti Canon mesi fa appariva tra i partecipanti, ma ad oggi risulta scomparsa dall'elenco... ho visto che sui social altri hanno chiesto la stessa cosa, ma risultato 0 risposte... 
Io ero andato all'edizione 1° e alla fine mi ero divertito, ma sicuramente a livello di comunicazione devono migliorare, se no a cosa serve lasciare l'email nei contatti o essere su svariati social, ma poi non rispondere alle domande?
Circa l'obolo dei "diritti di prevendita", che tra l'altro ho già pagato, concordo in toto con Hbd |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 20:25
Peccato non ci sia Canon! Ci sarei andato con piacere magari a provare la nuova R5 e il 200-800. Così invece mi potrebbe venire la malsana idea di passare a Nikon o Sony e sarei rovinato!
Poi rosicare per vedere tutte le lenti Sigma che non posso comprare... |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 21:41
Sarà molto probabilmente un evento diverso da quello dello scorso anno, l'organizzazione è cambiata. Sarà interessante vedere come andrà questo nuovo corso. La scorsa edizione, cui avevo preso parte come ospite e testimonial, era stata molto interessante e ricca |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 18:53
Se qualcuno ha partecipato, può lasciare qui un commento? |
| inviato il 20 Ottobre 2024 ore 11:29
Diciamo che la denominazione "big event" è opinabile, visti gli spazi dedicati all'evento.
Tuttavia, negli ultimi anni la situazione è questa: le case investono sempre meno nell'organizzazione di eventi siffatti, immagino per via della crisi del mercato fotografico e altri fattori (dopo la pandemia la situazione è ulteriormente peggiorata). Canon non era nemmeno presente tra gli espositori, peraltro.
Comunque, stante la situazione, è comunque positivo che organizzino ancora qualcosa: alla fine il costo del biglietto non è proibitivo, e ho comunque visto delle presentazioni interessanti.
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| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 10:32
Il Sicof era una meraviglia, e non solo perché avevo oltre quarant'anni in meno...
Da qualche parte, nella casa che fu dei miei e che sto vuotando dopo la scomparsa di mia madre, quasi centenaria, ho ritrovato un enorme scatolo da rullino Agfachrome, riempito di dépliants e schede tecniche di Ilford, Agfa, Kodak...
Ricordo i visitatori a caccia dei sacchetti e degli adesivi; la corsa verso gli stands dove modelle molto carine consentivano sessioni di posa, sponsorizzate da aziende produttrici di flashes e strumentazioni da studio...
E poi dove i visitatori potevano veder commentati i propri portfolio, da parte di critici di fama...
E lo stand di "Fotografare" con quasi sempre a disposizione Cesco Ciapanna col quale dialogare e, visto coi miei occhi, quasi azzuffarsi con qualcuno.
Lo stand degli importatori di Pentacon era una mia meta obbligata ed erano gentili: gli omaggi della casa ex-DDR erano simpatici: cinghie a tracolla, caramelle, salviette pulisci-ottica, adesivi, piccole pubblicazioni, ricchi cataloghi...
Ricordo anche lo stand di Sbrescia (il grande negozio di Napoli), che divenne importatore della cinese "Great Wall", una spartanissima reflex 6x6/4,5x6 ad ottiche intercambiabili passo 39x1 (!!!), ma di cui esisteva il solo 90/3,5 derivata dalla "Pilot" di KW d'anteguerra. Interessante perché compattissima e tutto sommato ben realizzata, ma costava più della Pentacon Six!
Ad un Sicof, andai con a tracolla la mia prediletta Kiev-4A e nonostante ciò, allo stand di Alpa (la costosissima reflex svizzera), si prodigarono con gentilezza indimenticabile, a spiegarmi le meraviglie della loro nuovissima "11Si", la sua "universalità" potendo accogliere ottiche di tutti i tipi, grazie ad un infinito parco di anelli adattatori dedicati.
Allo stand Hasselblad, assistetti alla straordinaria diaproiezione di immagini dallo spazio, per presentare il loro nuovo proiettore PCP-80...
Era una kermesse non solo commerciale, ma nell'insieme una sorta di evento nazionalpopolare, dove elitari leichisti, si mescolavano volentieri con chi aveva in mano una Bencini, dove poter assistere in diretta alle immancabili discussioni tra Nikonisti e Canonisti dove poi godevano indisturbati i seguaci ed adepti di Pentax e Olympus; dove attempati utenti di Topcon giravano con la loro mastodontica RE-Super, ammirati dai più, ma con aria da esuli inconsolabili.
E proprio allo stand di chi fu importatore di Topcon, l'indimenticabile Gianni Baumberger, "Gi.Bi.", il tentativo di diffondere " Le Cinesi ", ovvero le 6x6 a soffietto Seagull, le biottiche Seagull e Pearl River.
E pure delle grande formato in legno, sempre a marchio "Seagull" con corredo suddiviso in due valigie, di cui credo di esser stato uno dei due unici acquirenti italiani... anche da Gi.Bi. una gentilezza d'altri tempi...
Ad avere buon occhio, si poteva avvistare anche qualche austero signore, col collo appesantito dalla Contarex, dalla "Ciclope" alla "SE"; tutti accomunati dalla nostalgia per la scomparsa, nel 1972 del marchio Zeiss Ikon e quindi la fine della loro costosissima, meravigliosa super-reflex.
E la folla! Già alla Stazione Centrale, al mattino presto si riversava una fiumana di gente che carsicamente subito si immergeva nella stazione della Metropolitana, per riemergere ad Amendola-Fiera dove si era immediatamente avvicinati da bagarini che vendevano a prezzi vari, da acquistare con trattative da Gran Bazar di Istanbul, dei biglietti omaggio di cui disponevano a blocchetti... cosa questa che evitava code alle casse, simili a quelle davanti ai negozi dei paesi socialisti...
E la sera, sfiniti, con le braccia cariche di sacchetti pieni di brochures, schede e gadgets vari, si tornava a casa... |
| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 11:08
“ E la sera, sfiniti, con le braccia cariche di sacchetti pieni di brochures, schede e gadgets vari, si tornava a casa... „
Bei tempi, veramente |
| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 11:32
“ Bei tempi, veramente „
Semplicemente, non esisteva la "rete", con la quale ci si può informare di tutto, restando nella solitudine di una stanza.
Non è "nostalgia del passato", ma in quelle occasioni c'era più socialità, più contatto umano e maggiore realtà; realtà che oggi preferiremmo "virtuale". |
| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 12:00
@Enzo C.
“ Non è "nostalgia del passato", ma in quelle occasioni c'era più socialità, più contatto umano e maggiore realtà „
Grazie Enzo per il tuo prezioso contributo:
Anche io ho ricordi analoghi di quel periodo e mi piace ricordare gli incontri con Lanfranco Colombo, le sue pubblicazioni delle quali, recentemente (anche io ho dovuto vuotare il mio ex studio), ho ritrovato diversi esemplari; e ricordo anche gli incontri con quel 'personaggio eclettico' di Ando Gilardi.
Oggi viviamo tempi diversi ma dopo una vita dedicata alla fotografia (quasi esclusivamente 'argentica'), è un piacere percorrere le strade dei ricordi e rivedere gli autori e le fotocamere di quel tempo. Ed è un piacere continuare ad utilizzare quelle fotocamere: ho ancora, perfettamente efficiente, un corredo Exakta. |
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