| inviato il 27 Agosto 2024 ore 8:04
“ Adobe non usa le tue immagini per istruire l'ai. „ @TufkaR delle informazioni accreditate che non siano dichiarazioni ufficiali di adobe sarebbero utili, io in questi mesi ho interagito con tanta gente sul tema ed erano tutti professionisti che lavorano con la fotografia. capisco anche che non tutti possono avere la stessa opinione ovviamente. questa è la risposta ufficiale di adobe, leggere i commenti al video da la misura, per quanto parziale, della fiducia degli utenti. www.lightroomqueen.com/community/attachments/photoshop-preferences-tec questo sopra era il pannello delle preferenze di due versioni precedenti di photoshop (io la uso ancora ) come ho gia scritto, adobe ha cambiato i termini di utilizzo tre volte in un mese dopo che la gente si è lamentata (la maggior parte di professionisti) volendo entrare nel dettaglio gli strumenti li abbiano noi stessi, confrontare il numero di calls in uscita una volta avviato il programma (con un firewall selettivo) da questa versione alla attuale e verificare numero e target degli url. @Franco_17 franco al netto delle considerazioni sulla privacy usando prodotti adobe, questione che comprensibilmente ognuno tratta in modo diverso a seconda dei casi, guarda al costo. solo adobe propone un abbonamento mentre gli altri license perpetue. il costo medio di una licenza perpetua corrisponde circa ad un solo anno di abbonamento con adobe. significa che paghi una volta sola e se nel tempo il software ti soddisfa non dovrai preoccuparti di altro e tutti i modelli per l'uso di AI saranno offline e non manderanno dati al server, copreso il denoise se invece scegli adobe decidi subito se pagare un abbonamento in unica soluzione o col pagamento mensile, in questo secondo caso se decidi di chiuderlo prima adobe impone una penale del 50% dell'abbonamento residuo. piccola nota, Adobe è stara denunciata negli USA per pratiche ingannevoli sugli abbonamenti, come ho già scritto si tratta di una azienda con politiche aggressive verso gli utenti. |
| inviato il 31 Agosto 2024 ore 22:25
Mi sono scaricato le versioni trial di DXO e di Topaz PhotoAI e ci sto pasticciando un po'. Al momento mi convince di più DXO, mi pare che la riduzione del rumore e la regolazione dello sharpening lavorino molto bene insieme, meglio di Topaz. Ma forse sono io che non maneggio ancora bene le interfacce. Un parere da qualcuno che li abbia provati entrambi? |
| inviato il 01 Settembre 2024 ore 10:33
Avevo una vecchia versione di topaz, dxo nuovo e Adobe denoise ai appena uscito. Su alcune mie foto, il migliore era dxo, Adobe dopo, e poi topaz. Ma essendo una vecchia versione non so se è migliorato oggi. |
| inviato il 08 Settembre 2024 ore 17:27
Sto ancora provando DXO e Topaz Denoise e dovrei decidere quale dei due prendere. Se osservo la semplice riduzione del rumore DXO mi sembra superiore, ma sto trovando delle difficoltà. Premetto che lo sto usando come software stand alone e la riduzione del rumore è effettivamente ottima. I problemi nascono quando cerco di indirizzare l'output verso Gimp, usando l'apposita funzione. Quando lo faccio mi si apre, senza che l'abbia invocata e senza che io possa farci nulla, una finestra di Rawtherapee dove posso lavorare come al solito con un avviso che dice che sarà passato poi l'output a Gimp semplicemente chiudendo la finestra. Il problema è che non posso evitare questo passaggio e che quando mi si apre la finestra di RawTherapee mi si presenta un'immagine con le dominanti cromatiche molto accentuate e non riesco a riportare i colori a tonalità accettabili, e quando poi l'output passa a Gimp la situazione resta quella. Se invece apro gli stessi file con RT, senza passare da DXO la situazione colore è quella solita, con una buona correzione delle dominanti e buona gestione del WB, come sempre con RT. Chiedo agli utenti di DXO: qualcuno ha avuto problemi simili o non esistono quando lo si usa come un plugin di Lightroom? Non posso neppure cercare di aggirare il problema lavorando il file, come faccio sempre, con RT e poi con Gimp, esportarlo come TIF e passarlo a DXO, perchè DXO accetta in ingresso solo file RAW... A questo punto penso che opterò per Topaz Photo AI, che ha comunque un'ottima riduzione del rumore pure lui e che mi consentirebbe anche di organizzare il lavoro come preferisco, visto che accetta come input anche file .TIF... Consigli? (oltre a quello ovvio di usare LightRoom, cosa che però vorrei evitare di fare, visto che mi trovo benissimo con Rawtherapee). Se ho ben capito sia con DXO che con Topaz si acquista una licenza valida hasta la muerte, giusto? |
| inviato il 09 Settembre 2024 ore 7:33
Io uso DxO come programma unico producendo alla fine il jpg, rispetto a GIMP non ha i livelli ma per il resto penso abbia tutto per essere usato da solo, la licenza sì è per sempre (aggiornabile fin che si rimane nella stessa versione (attualmente la 7) se poi si vuole aggiornarla ancora bisogna comprare la nuova licenza mentre se non interessa si può continuare per sempre ad utilizzare la versione che si è acquistata). |
| inviato il 09 Settembre 2024 ore 7:46
Ma lavorare tutto con dxo e poi esportare in TIFF per le ultime modifiche su gimp? |
| inviato il 09 Settembre 2024 ore 7:56
Murphy: ci ho provato ma non me lo lascia fare: se chiedo a DXO di reindirizzare l'output a Gimp quest'ultimo, di sua iniziativa, apre una finestra di RT che non riesco ad evitare. Stessa cosa succede se apro con Gimp il file .dng prodotto da DXO: mi si apre il file in una finestra di RT, con un avviso che dice che il file passerà a Gimp quando chiuderò RT, il che effettivamente succede, ma mon cambiano le dominanti cromatiche. E non riesco neppure a trovare il modo di controllare la cosa attraverso le impostazioni di DXO. La cosa non mi darebbe nessun problema se non fosse per il fatto che in quel passaggio compaiono dominanti cromatiche ingovernabili. Una cosa che adesso mi viene in mente di controllare è se ci sia qualcosa al riguardo nelle impostazioni di Gimp o di RT... Certo che è strano. |
| inviato il 09 Settembre 2024 ore 8:14
Non in automatico. Esporti in TIFF e poi ti apri il file da gimp in manuale. Se esporti in dng magari hai impostato RT per aprire quei file. Su gimp, Photoshop o affinity ci vado solo se devo fare lavori particolari. Se hai esportato in dng devi provare a fare tasto dx apri con gimp o trascina il file dng su gimp già aperto. Ma vedendo un dng proverà a demosaicizzare nuovamente. Io nei passaggi tra programmi uso il tiff alla massima qualità. |
| inviato il 09 Settembre 2024 ore 8:27
“ Io nei passaggi tra programmi uso il tiff alla massima qualità. „ Pur con programmi diversi da quelli citati faccio lo stesso, DPP prima, Radiant Photo poi, Paint Shop Pro per ultimo. Usando un file fisico in TIFF di alta qualità non si perde nulla. |
| inviato il 09 Settembre 2024 ore 9:27
Certo, il problema è che, non so per quale casino di tipo informatico, quando cerco di aprire con Gimp un file prodotto da DXO automaticamente Gimp lo fa passare attraverso RT. Domanda per chi usa DXO come plugin di LightRoom: avete avuto mai problemi di dominanti indesiderate difficili da eliminare? |
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