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Non credo sia la guerra in Ucraina ma quello che ci sta intorno.. Social e mezzi di comunicazione impensabili anche solo 20 anni fa, dove i contenuti sono consumati a volte anche in real time e quindi sono sfruttati al 110% dalle propagande di ambo i lati. Che ovviamente vogliono tenere il controllo su tutto ciò che esce dai confini. La guerra si combatte sulle informazioni molto più di quanto poteva succedere un po' di anni fa… la guerra poteva essere in qualsiasi altro posto…sarebbe stato uguale. La guerra è brutta e sporca da ambo le parti, ma noi siamo cresciuti con l'idea che ci sia un buono e un cattivo (a volte vero) ma dove il buono non fa mai nulla di cattivo (grandissima cazzata). Quindi nessuno può permettersi di passare per cattivo, almeno verso la nostra società…
Non è la propaganda, in auge anche in tempi antichi. Il fotoreporter è stato ucciso dalla televisione e dai social. Oggi può sopravvivere, male, solo se si dedica ad un tema molto specifico trascurato dai media di cui sopra. Inoltre la fotografia non ha mai dimostrato nulla, dipende tutto dalla didascalia che può dire tutto e il suo contrario.
user206375
inviato il 22 Ottobre 2023 ore 8:02
" La stampa non gode della stessa libertà che aveva in Vietnam. I senzatetto, la dipendenza da droghe, l'ingiustizia e la povertà: queste sono le altre guerre che andrebbero raccontate"
Direi che è finito il giornalismo. Esilarante che a proporre questa intervista sia proprio l'HP, quotidiano che fa l'esatto opposto, come il 90% dei quotidiani italiani. Quotidiani che snobbano i temi davvero importanti o etichettano chiunque abbia un dubbio come novax, putiniano, ed ora pure terrorista. O è tutto nero o tutto bianco, e per tutto il resto c'è il bipensiero.