| inviato il 27 Agosto 2022 ore 10:03
Valgrisenche - Lago di S.Grato 31/8/2021 Una delle mete piu' frequentate ma anche uno dei laghetti piu' belli della Val d'Aosta il Lago di S.Grato e' facilmente raggiungibile ed era uno dei miei obiettivi da tempo. Attendevo il momento giusto per evitare appunto l'affollamento ed essendo un'escursione corta magari tra le prime da effettuare per mettermi in forma, visto che quest'anno ho subito a causa di un infortunio uno stop forzato di un paio di mesi. La cosa negativa ed il prezzo da pagare sono la durata del viaggio: in auto da casa mia poco piu' di un paio di ore trovandosi l'attacco del sentiero praticamente quasi in fondo alla Valgrisenche e vi garantisco che e' molto lunga. Avevo con me zaino bello pesante con cibo e vivande ed attrezzatura fotografica: treppiede, d810+14/24 sigma + tamron 24/70 + holder nisi con filtro pola circolare e filtri a lastra nisi gnd 0,9 soft ed nd1000. Appunto per i motivi suindicati intendevo sfruttare i primi momenti del mattino, altrimenti, come e' accaduto, con il trascorrere del tempo, sarebbero arrivate diverse persone che avrebbero costituito un ostacolo ai miei scatti; inoltre, come era presumibile, dopo appena un oretta, l'acqua del lago ha cominciato ad incresparsi con l'aumentare del vento e l'alzarsi del sole. Ma che spettacolo, appena arrivato sul bordo del lago, una bellezza allucinante e riflessi eccezionali, trovandosi in una piccola conca contornato dai contrafforti delle cime del ghiacciaio del Ruitor. Una nota molto piacevole e positiva, anche se impossibile da fotografare: infastidito da 2 persone con il cane libero che si trovavano sotto di me un bel ermellino e' risalito verso di me su di uno spuntone di roccia e si e' rintanato sotto un masso......ma che bello poterlo vedere. Se vorrete farnene un'idea potrete osservare gli scatti nella galleria ad esso dedicata. Difficoltà: T2 Quota di partenza: 1 940 m Quota di arrivo: 2 462 m Dislivello: 522 m Lunghezza*: 9.56 km Tempo di salita o complessivo*: 2h00' Tempo di discesa: 1h00 Passeggiata lungo il sentiero bellico che attraversa l'ampio vallone di Saint-Grat e salita al lago incassato tra le pareti rocciose della Becca du Lac e della Testa del Rutor. Sullo sfondo la Testa del Rutor vi accompagnerà lungo tutto il percorso. Descrizione Si imbocca la stradina che risale il vallone di San Grato compiendo una leggera curva verso destra: lungo questo primo tratto si può godere di un'interessante scorcio panoramico sulla vallata che risale verso il Rifugio Bezzi. Dopo circa 15 minuti si raggunge il villaggio di Grand'Alpe (1988 m, 0h15') dove si incontra, proseguendo sulla destra, un monumento dedicato a 33 operai morti sotto una valanga nel tentativo di raggiungere il Col du Mont sotto la minaccia delle armi nel gennaio del '45. Continuando lungo la strada che segue la costa si giunge all'alpeggio di Reveraz Desot (2153 m, 0h45'): da qui si può scorgere il rifugio diroccato che rappresenta la frontiera franco-italiana sul Col du Mont. La strada sterrata finisce e guardando in basso, verso sinistra nel vallone, si scorge una stele di pietra che indica il luogo della sciagura del '45. Poco dopo Raveraz Desot termina la pista sterrata ed il sentiero si biforca: sulla sinistra diparte il sentiero per il Col du Mont; si trascura questa deviazione continuando nel vallone sino a raggiungere un ponte che permette di attraversare il torrente appena al disotto di una cascata. Si risale un breve crinale per poi proseguire nuovamente nella bella conca che precede il lago, al cospetto della Becca du Lac. Al termine del breve pianoro si ha un cambio di pendenza, si procede a mezza costa attraversando una zona dove è possibile incontrare nevai anche a giugno inoltrato. Al termine del diagonale si incontra la cappelletta di Saint-Grat che precede di pochi metri il lago omonimo (2462 m, 2h00'). |
| inviato il 27 Agosto 2022 ore 20:13
Ci siamo stati anche noi quest'estate, il 5 di agosto: hai ragione. Una passeggiata piacevole, rallegrata dal torrente cha affianca tutto il percorso con numerose cascatelle. Abbiamo visto il picchio muraiolo, col suo rosso fiammante, e un grifone, enorme e potente veleggiatore! |
| inviato il 28 Agosto 2022 ore 9:30
fortunato.....difficile avvistare il grifone da quelle parti.....proveniva sicuramente dalla Francia ciao Gianfranco |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |