| inviato il 16 Febbraio 2021 ore 10:24
Vansys, un commerciante serio da una garanzia il privato al massimo ti offre il caffè |
| inviato il 16 Febbraio 2021 ore 12:23
Io do sempre la garanzia di 6 mesi anche perché dove non specificato, pure il privato deve tutelare |
| inviato il 16 Febbraio 2021 ore 13:45
La garanzia del commerciante, una volta che ti porti a casa il bene, risente di millemila dettagli a seconda del problema che ci si trova ad affrontare. Qui c'è un mercatino attivo dove tutti bene o male trovano soddisfazione alle esigenze. Così come dipende dal commerciante la qualità del servizio stesso discorso vale per il privato. Il Summicron che possiedo è splendido e l'ho acquistato da un privato. Quelli che avevo trovato in diversi negozi erano quantomeno discutibili. |
| inviato il 16 Febbraio 2021 ore 17:00
@Belles13 “ Vansys, un commerciante serio da una garanzia il privato al massimo ti offre il caffè „ Concordo ... è quasi sempre così. |
| inviato il 16 Febbraio 2021 ore 23:11
Vendere una M9 senza citare la situazione del sensore è un atteggiamento alquanto scorretto da parte di chi vende. Acquistare una M9 e pagarla un paio di migliaia di euro abbondanti, senza informarsi prima bene sulla situazione di quel modello è comunque un gesto azzardato. Personalmente, ogni volta che ho venduto materiale da privato che poteva avere anche solo una parvenza di potenziale difetto l'ho sempre ben messo in evidenza. |
| inviato il 16 Febbraio 2021 ore 23:24
tra le tante possibilità ci sta pure che il venditore privato fosse un neofita pure lui e non sapesse niente del sensore-ciofeca della M9 ... |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 0:26
Sì certo... e io ho il conto corrente di Gianluca Vacchi... certo... Ma daiiiiiiiiiiiiii |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 13:29
Visto che è in una delle prime pagine di questa discussione, riporto il "piccolo racconto edificante", circa la serietà di un marchio: Nel 1983, i miei genitori mi regalarono una Praktica B-200; macchina che allora era nei miei sogni di aspirante "fotoamatore evoluto"; già felice utente della Contax-S che mio padre mi "passò" ad affiancare la Kiev-4 e la Contax-II che usavo sin dall'adolescenza. La utilizzai anche per lavoro ed uno d'essi, mi richiese la realizzazione di alcune migliaia di scatti in un tempo abbastanza breve, sottoponendo quindi la fotocamera ad uno "sforzo" notevole di scatto e ricarica dell'otturatore. Praticamente al termine di questo incarico, la leva di scatto pareva "in folle" e non caricava/avanzava più. siamo nel 1997. Ovviamente, la ditta "Pentacon Italia" (che faceva capo a Cattaneo di Genova) non esisteva più, come pure il Kombinat VEB Pentacon Dresden, ingoiato nel disastro della DDR e nello sciacallaggio che ne seguì. I laboratori italiani contattati, mi diedero diagnosi infauste o a prezzi che mi parvero sproporzionati. Però, ero affezionato alla mia Praktica ed informandomi, seppi dell'esistenza di Praktica GmBH, un'azienda facente capo al gruppo Schneider e scrissi loro: la risposta non tardò ad arrivare e mi fu cortesemente indicato un laboratorio di Dresda, che guarda caso si chiamava " Pentacon Reparatur- u. Instandsetzungs-Vertrieb GmbH ", cui inviare la mia B-200 per esaminarla ed emettere un preventivo di riparazione. In capo ad una quindicina di giorni dalla spedizione, mi giunge in ufficio una email (siamo agli inizi della diffusione della posta elettronica!) dal laboratorio: mi informano che il guasto era provocato da organi meccanici realizzati in Nylon che, sottoposti allo sforzo d'un uso continuativo, tendevano a consumarsi ed a rendere inservibile la fotocamera. Problema già risolto nel 1985 con identici componenti, realizzati però in metallo. Il tecnico, in breve, mi spiegò che, essendo un difetto di cattiva progettazione, ed essendo loro il laboratorio di manutenzione dei prodotti Pentacon, il lavoro sarebbe stato eseguito gratuitamente, come già eseguito a suo tempo su tutte le Praktica B-200 di quella serie, inviate alla casa per la modifica (il "richiamo", immagino sia stato pubblicizzato solo nell'ex-DDR, perché da noi non ve n'era traccia). Dopo altre due settimane o poco più, la macchina mi fu restituita perfettamente funzionante, inserita in una borsa-pronto nuova fiammante. Riassumendo: -Macchina venduta in Italia nel 1983 e regalatami dai miei; -1989: crollo della DDR; -1990/91: liquidazione del Kombinat VEB Pentacon, con vendita e/o chiusura dei vari rami d'azienda; -1997: la Praktica si rompe, durante un uso molto intenso della stessa; -1997: un laboratorio di Dresda, "erede" della sezione riparazioni del Kombinat Pentacon, la ripara gratuitamente. Un paragone, credo, interessante. P.S.: Quella vetusta B-200, funziona ancora egregiamente. |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 13:39
É quindi? |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 14:18
E quindi, chiedi?... Proseguo allora con le citazioni, fedele alla saggezza latina del "repetita iuvant": "Il laboratorio che riparò gratuitamente (spese di rispedizione comprese) la mia Praktica B-200, ebbe la cortesia di scrivermi, spiegando esattamente: A - le cause del guasto occorsomi (errata progettazione di componenti meccanici); B - che le B-200 della serie cui la mia faceva parte, negli anni '80 godevano di "upgrade" gratuito, esteso al mio caso, nel 1997 (!!!) Inoltre: C - quel laboratorio dal nome altisonante era però composto da 4 o 5 tecnici ex-Pentacon finiti a spasso, che lavoravano in due stanze al piano terra d'un palazzone residenziale di Dresda (di quelli in stile "socialista"); D - il lavoro ha comportato lo smontaggio di gran parte della macchina; E - mi è tornata pulitissima, compreso il vetrino di messa a fuoco, oltre a battispecchio e guarnizioni nuove (pure la borsa, nuova, io l'avevo spedita senza); F - avrebbero potuto farmi pagare almeno la manodopera e le spese di spedizione; G - hanno lavorato con la gentilezza e l'orgoglio di chi proviene da un'azienda con una enorme tradizione. Altro che insulse levette! Di fronte alla faccenda della M9, che tanti paiono non vedere nella giusta prospettiva, par quasi di sentire il rumore delle ossa di Oskar Barnack rotolarsi nella tomba. Ma già, anche una nuova Leica, rientra nei cosiddetti " Consumer Electronics "'. Fine citazione. |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 14:27
@Vansys “ Sì certo... e io ho il conto corrente di Gianluca Vacchi... certo... Ma daiiiiiiiiiiiiii „ Non so chi sia questo Vacchi ... cmq ... se dovessi raccontare gli acquisti che ho fatto da privati che nemmeno sapevano cosa vendevano, potrei scrivere un romanzo d'appendice. Gli ultimi due ... tanto per dire ... Una fotocamera prodotta in un discreto n° di pezzi, il cui valore medio si aggira intorno agli 80€ ... ma un sottotipo, prodotto in pochissimi esemplari ha un valore notevolmente più alto ... naturalmente era proprio quello che il tizio (armeno) vendeva senza saperlo ... addirittura continuava ad insistere che la fotocamera era guasta (non sapeva nemmeno che senza pellicola nn caricava l'otturatore) - Va beh - gli ho detto - visto che è guasta chiudiamo a 14€ - ........ Idem per un'altra che mi sta arrivando ..... e di cose così con i privati me ne capitano spessissimo. |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 14:36
@Enzo... perdonami ma non capisco il senso del tuo racconto in un topic Leica M9! Posso citarne a decine su Canon Nikon Olympus Rolleiflex Hasselblad... ma nulla avrebbero in relazione a questo topic! |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 14:57
@Enco C “ ... che tanti paiono non vedere nella giusta prospettiva ... „ credo che il problema risieda tutto lì, in quello che ti ho citato ... si diventa talmente "talebani" che si imputa a Kodak il problema ... cosa che poteva starci se si stesse parlando di un prodotto " Consumer Electronics" o di una macchinetta dei fustini del Dixan ... non di Leica ! Eppure, se lo si fa notare, si viene tacciati che "chi usa meno Leica più parla" ... mah ... |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 14:58
Vansys ha in vendita nel mercatino una M8 che ha avuto problemi, ma venduta da uno serio è stata riparata gratis però sputare nel piatto dove si mangia è uno sport nazionale. |
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