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Fotografia. Bando dello stato come i concorsi dell'oratorio. Una interessante, non nuova riflessione.


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avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2020 ore 17:19

Ma poi, la cessione dei diritti si può revocare in qualche modo? Per quel poco, alla paternità di un'opera non si può proprio rinunciare (ma vado a memoria)

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2020 ore 21:40

quoto Dab,un caporale potrà dire che gli extracomunitari lavorano 8 ore al giorni per trenta euro per visibilità.

avatarjunior
inviato il 03 Maggio 2020 ore 21:46

Sono due cose nemmeno lontanamente confrontabili. Parliamo di schiavi in un caso, gestiti nell'illegalità più spinta, e gente che può o forse deve cambiare mestiere nell'altro.

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2021 ore 19:36

Deve cambiare mestiere?
Perché due cose diverse? L'extracomunitario che lavora a 2€ l'ora prende di più del fotografo professionista costretto a regalare le foto allo stato che però durante l'anno ti chiede soldi per le tasse.

avatarjunior
inviato il 05 Gennaio 2021 ore 20:12

Nel caso del bracciante è un lavoro sottopagato, ma necessario, nel caso del fotografo è un lavoro che si è svalutato.
Non perché è peggiorato il lavoro dei fotografi pro, ma perché è calata la domanda, i matrimoni, lo sviluppo a pellicola, nessuno stampa o quasi. Addirittura la gente non ha più il gusto del fatto bene, e si accontenta del lavoro di un parente.
Cosa dovremmo salvaguardare? Lo Stato poi? Si è adeguato e chiede foto gratis.

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