| inviato il 08 Novembre 2019 ore 18:10
“ Sulla confusione obiettivamente va a momenti, ci sono gli orari da amatori e gli orari da babbani e neofiti in cerca di spunti „ Francesco secondo te a che ora dovrei andare per trovare meno gente? Pensavo nel primo pomeriggio...in prima mattina non me la sento “ Per non parlare poi di portarsi a casa whisky nelle bottigliette.... dalla bottiglia al bicchiere e dal bichiere alla bottiglietta „ Il secondo passaggio nel bicchiere é per fare la dose? Effettivamente tutti quei passaggi sembrano anche a me problematici, personalmente credo che mi concentrerò su assaggi base per provare bottiglie che difficilmente acquisterei. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 23:50
“ Il secondo passaggio nel bicchiere é per fare la dose „ fino a qualche tempo fa non vendevano le bottigliette "ufficiali" per portare a casa i sample. l'anno scorso sono sicuro che invece all'ingresso le vendevano e c'era la regola che si potesse usare solo quelle. Sono già dosate perché hanno capienza standard e l'espositore te la riempie sapendolo. “ a che ora dovrei andare per trovare meno gente? Pensavo nel primo pomeriggio „ credo sia il momento migliore.. specialmente di sabato! La domenica da metà pomeriggio in poi si sgomita per muoversi.... in realtà quest'anno ci sono due sale, quindi magari la folla sarà diluita! Io credo che andrò all'apertura domani pomeriggio |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 23:59
“ Io credo che andrò all'apertura domani pomeriggio Sorriso „ Purtroppo sono costretto ad andare Domenica, pranzerò velocemente e alle 14 sarò operativo...vediamo come andrà a finire |
| inviato il 09 Novembre 2019 ore 0:06
Buon divertimento! |
| inviato il 09 Novembre 2019 ore 12:47
Ecco considerando che sono eventi che non mi garbano, non c'ero più andato e non sapevo la novità delle bottigliette per i sample. |
| inviato il 09 Novembre 2019 ore 12:59
Danpa vedo se riesco a venire |
| inviato il 09 Novembre 2019 ore 13:56
“ Danpa vedo se riesco a venire „ Dai dai |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 7:35
Allora? Impressioni dal Milano whisky festival? |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 10:06
“ Allora? Impressioni dal Milano whisky festival? „ Come avevo detto sono andato la Domenica all'apertura, c'era gente ma le file erano gestibili, ho sentito che l'affluenza di quest'anno è stata inaspettatamente maggiore rispetto le precedenti edizioni, parlavano di 3500 persone il Sabato e altrettante la Domenica. Io ho deciso di provare whisky non troppo particolari ma bottiglie che avevo intenzione di acquistare, in ordine: Balvenie Whisky Caribbean Cask, come immaginavo è piaciuto molto alla mia compagna e mi sa che le prenderò un bottiglia per Natale Glenfiddich 18, forse quello che mi ha più colpito. Nikka Yoichi Port Askaig Islay 8, mi aspettavo un whisky un pò ruvido invece l'ho trovato molto delicato, forse non troppo complesso ma la torba mi è sembrata più elegante rispetto i classici di Islay Port Askaig 100 Proof Poi, visto che avrei dovuto guidare, ho trovato la forza per fermarmi... l'anno prossimo mi organizzerò diversamente Ultima considerazione: ho trovato i prezzi di alcuni stand completamente sbilanciati, 4/5 gettoni per bottiglie base mi sembrano eccessivi. Ho apprezzato l'ingresso gratuito e i 5 euro per il bicchiere. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 12:03
@Danapa76 grazie per aver condiviso le tue impressioni. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 23:14
Ciao! Io sono stato il sabato, dalle 15 fino all'ora di cena. Gente ce n'era parecchia ed effettivamente “ al naso si sente di tutto di più, dal profumo della signorina „ a quello degli uomini!!! che idea assurda andare a un evento del genere improfumati Detto ciò ho trovato la situazione vivibile e tuttosommato amichevole, gli espositori freschi e sereni con tanta voglia di raccontare. Ho visto varie persone girare con macchina foto in una mano e bicchierino nell'altra Io ho assaggiato un Dalmore 15 decisamente interessante e un Bunnahabhain non torbato (credo 18 yo), molto speziato e intenso. Ho provato 2 di quelli della distilleria Puni in provincia di Bolzano (credo sia tutt'ora l'unica italiana) che sperimentano molto maltando diversi cereali (non solo orzo) e usando botti curiose (marsala per esempio): buoni, sapori sicuramente originali ma per i miei gusti ancora troppo giovani (i più vecchi credo siano 5 anni) quindi ancora non del tutto ammansiti e amalgamati, ma onestamente piacevoli! Dopo di che una decina di quelli proposti da Hidden Spirits, un competentissimo e riuscitissimo imbottigliatore italiano che onestamente è il motivo principale per cui vado. Tra i suoi migliori ricordo un Ledaig, Blair Athol, Teaninich e un fantastico Ben Nevis! |
| inviato il 27 Gennaio 2022 ore 11:59
“ e dei giapponesi cosa ne pensate? io mi sono appassionato ai coffey grain e coffey malt della distilleria Nikka „ Come per tutto ne esistono di scarsi, mediocri, buoni ed eccellenti.. e non sempre queste cose sono relazionabili al prezzo di vendita. Parte dei whisky giapponesi, con la nuova normativa smetteranno di esserlo, perchè sono imbottigliamenti totali o parziali di whisky provenienti da altre zone, vedi ad esempio il from the barrel di Nikka o i togouchi, giusto per citarne un paio. Il, per me, grosso problema coi whisky giapponesi è che tocca spendere più di un qualunque (o quasi) scotch, per averne la stessa qualità. Quindi quello che per me è essenziale e cioè il rapporto qualità prezzo va talvolta a farsi benedire. |
| inviato il 27 Gennaio 2022 ore 12:06
“ Gli whiskey giapponesi sono presenti sul territori dal 1940 o giù di lì....sono negli ultimi anni sono venuti alla ribalta. Il fatto che forse nessuno lo sa, Ma le materie prime degli Whisky giapponesi torba, malto, e altro provengono tutti dalla Scozia trasportati in Giappone dove poi vengono distillati. In Giappone non ci sono spazi sufficenti per la coltura di malto,orzo e torba.... In effetti basti pensare alla storia degli whisky scozzesi (scotch) perché sono torbati ed il gioco è fatto.... „ Più o meno.. ma non sempre, soprattutto se parliamo di distillerie nuove che si stanno affermando negli ultimi anni un esempio su tutti è Chichibu, che si produce parte dell'orzo e usa anche torba locale. Ma in generale il fatto che le materie prime non siano totalmente giapponesi non significa molto a dire il vero, quello che conta nel whisky è ciò che arriva nel bicchiere. Poi può essere un vanto usare materie prime locali, ma non un requisito fondamentale. |
| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 18:50
Ieri sera ho avuto modo di provare le nuove uscite di Valinch e Mallet: un Ledaig 13 y.o. 52,4 un Ardmore 12 y.o. 52,2 un Caol Ila 10 y.o. 52,6 ed infine un South Shore 13 y.o. 52,9 Dei quattro il solo Ledaig ha maturazione completamente in botti ex bourbon mantre gli altri tre aggiungono affinamenti particolari: Ardmore in sherry Faraon Oloroso, il Caol Ila in vino Entre Deux Mers ed il South Shore in Rum Caroni. Tutti riuscitissimi e con bottiglie artistiche bellissime. |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 16:12
Ciao, ho partecipato pure io ad una degustazione per quegli imbottigliamenti ed avevo già preso la serie completa. HO gradito molto il caol Ila ed il Ledaig. Troppo secco per i mie gusti il South Shore e con note troppo morbide in ingresso e sul finale e abbastanza disarmonico l'ardmore considerando naso e bocca. |
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