| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 21:25
Mi sono posto questa domanda. Escluso il DR (200-400) e la terna apertura tempo iso, se le altre impostazioni per i JPEG (H-S Tone , NR, ecc.) non vanno ad influire sul file RAF/RAW si possono impostare tranquillamente senza correre il rischio di modificare il file grezzo? Ma se si utilizza (da menù) la visualizzazione utilissima di come sarà il risultato finale che la ML offre anche dal mirino si corre il rischio di salvare un file grezzo non corretto? Io mi rispondo di si. Ma allora per usare i RAF/RAW e meglio (anzi è d'obbligo) impostare tutti i parametri a zero che sarebbero poi quelli registrati come file grezzo? |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 22:23
Il RAW (RAF) non esiste............ |
user170782 | inviato il 04 Gennaio 2019 ore 22:32
L'anteprima che vedi a monitor/mirino è sempre quella del JPEG. Se vuoi scattare il JPEG+raw gestisci i parametri per come ti aggradano in quel momento, sapendo che eventuali errori li puoi sistemare dal raw. Ma se imposti tutti i parametri a zero solo per avere l'anteprima più fedele possibile sappi che comunque il raw sarà diverso. In questo caso non ti servirebbe nemmeno scattare in JPEG perché la macchina ti mostrerebbe comunque l'anteprima basata sul JPEG incorporato "embedded" |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 22:32
Da quello che so puoi impostarle tranquillamente senza che influsicano sul file RAW,
da quello che so il file RAW non è un immagine, ma è una serie di dati raccolti dal sensore, scritti su un file, una raccolta che spiega al sofware di lettura quanta luce, e di che tipo è entrata in ogni recettore, ossia da cosa è composto ogni pixel, il jpg della fotocamera legge quei dati e li interpreta, ma se prendi il file raw e lo fai leggere da un altro software quei dati verranno estrapolati in maniera diversa, e presentati sul monitor in modo diverso rispetto al jpg della fotocamera.
prendi la mia risposta con le pinze,
sto ancora leggendo e cercando di venirne a capo.. |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 22:42
Ok che l'immagine che vedo nel mirino è una jpeg ma viste le varie impostazioni (parlo di fuji) che posso dare al file jpeg mi potrei trovare a creare un raw "sbagliato" che si, si può lavorarlo ma la base di partenza sarebbe comunque svantaggiosa per un buon risultato finale. Per questo mi domandavo se si vuole avere il raw più "reale" possibile è meglio lasciare il jpeg a "zero"? |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 23:14
Il raw è appunto un file grezzo, e di conseguenza nessuna impostazione dei jpeg ne va a modificare la resa. |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 23:57
Che le impostazioni jpeg non influiscono sul raw l'ho già premesso nell'introduzione. La mia era una osservazione che nasce dal fatto su vari siti si trovano dei suggerimenti di come impostare i vari parametri (ombre, luci, colore, ecc) per situazione diverse ecc. ecc. Questo può andar bene se si decide che il file jpeg sarà il risultato definitivo ma se scattando in raw+jpeg e trovandosi a correggere l'esposizione perchè magari le ombre sono troppo chiuse-scure si andrà a correggere il jpeg ma a correggere ("sbagliare") anche il raw in maniera errata per una "giusta esposizione". Volevo avere una conferma che questo fatto sia reale oppure se sto facendo un ragionamento sbagliato perchè mi è sorto il dubbio che il menù "Q" con le sue varie impostazioni inerenti alla diciamo così "esposizione" sia inutile per i raw se non dannoso. |
| inviato il 05 Gennaio 2019 ore 6:47
Il RAW è un file di dati, non è una immagine, non è associato a nessuno spazio colore, è un pacchetto di dati e non è una fotografia.
Il Jpeg che la fotocamera ti fornisce se imposti lo scatto in Jpeg è una delle praticamente infinite immagini contenute nel singolo RAW che la fotocamera, in tutti i casi, anche se scatti solo in Jpeg, si deve creare al momento dello scatto.
Le caratteristiche del Jpeg le decide il fotografo, scegliendo tutto, dallo Spazio Colore nel quale è visualizzabile l'immagine Jpeg, sRGB oppure il più grande Adobe RGB, a tutto il resto, ossia luminosità, contrasto, saturazione, nitidezza, etc. e questo il fotografo lo fa selezionando e settando opportunamente i vari Controlli Immagine che la fotocamera gli mette a disposizione.
Col Controllo Immagine, la fotocamera non fa altro che convertire il RAW in una immagine Jpeg e poi ci fa del fotoritocco partendo dai dati del RAW, ossia sceglie i colori, a quei colori gli cambia la saturazione, poi varia la luminosità, varia il cntrasto, e varia la nitidezza.
La fotocamera, selezionando il Controllo Immagine e le sue caratteristiche, fa al RAW quello che si fa normalmente si fa con il fotoritocco esterno tramite PC, anche se, ovviamente, la fotocamera ha meno margine di manovra che il fotoritocco esterno, perché di software e di elettronica ne ha estremamente meno di un calcolatore esterno.
Il RAW, una volta fatto lo scatto, è immutabile, sono solo un pacco di dati inamovibili, mentre il Jpeg uno se lo sceglie come gli pare, manipolando, tramite il Controllo Immagine, i dati contenuti nel RAW: cambiando il Controllo Immagine, ossia cambiando l'immagine Jpeg, il pacco dati RAW non lo tocchi, resta inalterato.
Nikon ha una imperfezione nel suo software di gestione del RAW: se uno imposta il D Lighting attivo, questo impatta sui dati del RAW: con D Lighting attivo le immagini ottenute dal RAW perdono un po' di gamma dinamica, sono un po' sottoesposte ed hanno microcontrasto basso, sono un po' piatte.
Uno lo deve sapere se vuole fare le cose per bene.
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| inviato il 05 Gennaio 2019 ore 8:38
Cos'è il D lighting? |
| inviato il 05 Gennaio 2019 ore 8:46
ma il jpeg modifica il raw?
mai in nessun caso  |
| inviato il 06 Gennaio 2019 ore 4:09
Le perplessità di Gianni05, possono essere fondate se intese in un certo modo. Premesso che il jpeg non modifica il raw, che tutt'al più viene perso se non salvato, è però vero che il jpeg può influenzare il modo di operare del fotografo, che determinerà il file raw.
Ad esempio, se impostiamo apertura o diaframma, in base all'anteprima (jpeg) che vediamo sul display della fotocamera, il jpeg influirà sulle operazioni compiute dal fotografo, che determineranno i dati catturati nel raw. Per questo, a volte si consiglia di non fidarsi troppo dell'anteprima jpeg. (Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, anche l'istogramma presente sul display si basa sul jpeg.)
Insomma, credo che sia necessario fare un po' di prove con ogni fotocamera, per capire quanti dati in più ci può dare il raw, rispetto all'anteprima del jpeg.
Uno tra gli espedienti, può essere - come giustamente detto - limitare le elaborazioni interne alla fotocamera.
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| inviato il 06 Gennaio 2019 ore 6:36
Quello che so è che gli unici controlli in camera che influiscono sui dati del raw sono quelli che riguardano l'esposizione (A, T e Iso) e il fuoco dell'immagine.
Se l'esposizione è fatta basandosi solo sull'immagine a monitor (jpg) o sull'istogramma, questi ovviamente determineranno anche i dati e la qualità del raw. Analogamente, se non tengo solo conto dell'immagine a monitor e decido, per fare un esempio, di sovraesporre in determinate condizioni per fare ettr, andrò a peggiorare il jpg solarizzandolo (lo vedrei già a monitor) ma migliorerò il raw dandogli magari più gamma dinamica (non lo vedrei a monitor, ma lo apprezzerei in fase di sviluppo del raw col relativo programma).
Regolazioni ed effetti in camera su resa colore, bilanciamento bianco, saturazione, nitidezza, rumore ecc., mi risulta che con influenzino il raw. |
| inviato il 06 Gennaio 2019 ore 10:34
“ Quello che so è che gli unici controlli in camera che influiscono sui dati del raw sono quelli che riguardano l'esposizione (A, T e Iso) e il fuoco dell'immagine. „
Per completezza l'unica opzione che agisce direttamente sul raw, oltre a quelle indicate, è la riduzione rumore per lunghe esposizioni: dark-frame per sottrarre il rumore (causato da lunghe esposizioni) direttamente nel raw. |
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