| inviato il 12 Novembre 2016 ore 23:53
Niko Il 16-35 bello e nitido che sia produce molta distorsione, Anche su foto di casolari con inquadrature in orizzontale. Non è comunque detto che ogni mia foto debba per forza ottenere l inquadratura verticale per essere tagliata sopra o sotto come detto da Mevill. In alcune circostanze, non sempre basta allontanarsi dal soggetto per cercare di ottenere le linee verticali diritte. Come in alcune foto panoramiche ti capita il paesello sotto la montagna con il campanile della chiesa o una torre medioevale storta... Non è bello scattare una foto in 4/3 e poi ritagliarla sopra, sotto, a destra e sinistra per ottenere un campanile diritto.... Non avendo mai provato un TS , non so come mi ci potrei trovare, per questo chiedevo opinioni sul samyang, visto che impegnare 1400€ per un canon che magari non mi soddisfi sono eccessivi. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 0:01
“ Il 16-35 bello e nitido che sia produce molta distorsione „ Che cosa intendi per distorsione? Potresti postare un esempio? “ In alcune circostanze, non sempre basta allontanarsi dal soggetto per cercare di ottenere le linee verticali diritte. „ Per ottenere le linee verticali parallele - lasciando perdere correzioni da fare in post produzione - bisogna mettere la fotocamera in bolla. Allontanarsi serve solo a poter inquadrare una porzione maggiore dell'edificio che sta davanti. E se non basta, vuol dire che serve una focale più corta. Utilizzare un obiettivo decentrabile è sostanzialmente come avere una focale più corta e «ritagliare» una porzione del campo inquadrato. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 1:31
“ Gli obiettivi decentrabili possono correggere solo le linee convergenti in un senso. Orizzontale o verticale. Per correggere le linee in tutti e due i sensi bisognerebbe avere il sensore basculante. „ No. Perlomeno i decentrabili di vecchia generazione, che non possono basculare , permettono il decentramento simultaneamente su entrambi gli assi e quindi di "correggere"* sia le linee verticali che le orizzontali. Questo è il mio storico PC Nikkor 28mm f/3.5 del 1981 che, per circa un quarto di secolo, ho usato per le mie foto di architettura (con le diapositive non c'era altro modo per raddrizzare le linee cadenti), in configurazione appunto di decentramento "misto", simultaneamente su entrambi gli assi:
 (naturalmente quando fotografavo toglievo il tappo) Con tale tipo di decentramento 27 anni fa ho fato questa foto: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1105062 La diapositiva è stata digitalizzata con il sistema barbarico di fotografare lo schermo su cui era proiettata (da cui la scarsa definizione), ma l'immagine è presa tale quale e per evidenziare ciò ho lasciato la sottile cornice nera sui bordi. Si può notare come il punto di fuga sia decisamente a destra rispetto al centro e le strisce di moquette siano parallele al bordo inferiore; e questo è stato possibile grazie al decentramento che ho sopra mostrato. Questa è stata una delle pochissime volte che l'ho applicato, nella stragrande maggioranza dei casi anche io decentravo solo in verticale. Infatti in questa, scattata un momento prima, ho effettuato un decentramento "semplice", su di un solo asse: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1105061&l=it (per la verità qui non sono stato molto accurato, probabilmente per la fretta, infatti il bordo inferiore della moquette non è perfettamente parallelo a quello della foto) Questo perlomeno era fattibile coi i decentrabili di vecchia scuola, come appunto il Nikon in questione o lo Schneider-Kreuznach 28mm (marchiato Leica nella versione con l'attacco Leica R). Quelli contemporanei come i Canon TS-E e i Nikon PC-E non li ho mai usati, ma so che possono decentrare su entrambi gli assi (altrimenti non sarebbe possibile farlo con la macchina in verticale) e mi sembra improbabile che sia stata tolta la possibilità di un decentramento "misto", simultaneamente su entrambi gli assi; a meno che ciò sia stato necessario per permettere il basculaggio. Ma i presenti con esperienza d'uso di questi T&S potranno facilmente ragguagliarmi su questo dubbio. * sottolineo le virgolette in considerazione di quanto ha scritto sopra Niko: "decentrando non si «corregge» nulla; semplicemente si «seleziona» una porzione del cerchio d'immagine dell'obiettivo." |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 7:48
Sarà che sono di parte (ne vendo uno sul mercatino) ma non è che un canon 24tse2 costi una follia. Peraltro, essendo completamente meccanico, è un obiettivo virtualmente eterno: uso fissi leica m ed r di 30 o 40anni fa, Zeiss hasselblad di 50 anni fa, ed il canon tse continuerà a fare foto oltre me. Non accade altrettanto con gli autofocus. Aggiungo che, per chi ha in corredo obiettivi hasselblad, esiste un adattatore che permette di avere decentramento e basculaggio su canon: ho il mirex, eccellente |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 9:57
I TS-E Canon 17 e 24 mm permettono naturalmente il decentramento su entrambi gli assi: questo può avvenire però non attraverso regolazioni separate ma ruotando l'asse del decentramento con un angolo diverso rispetto ai due principali X e Y. Ma, se non ricordo male, anche il vecchio Nikon operava in questo modo. I recenti TS-E (così come il nuovo PC-E Nikon) permetto inoltre il basculaggio su un asse diverso rispetto a quello su cui avviene il decentramento. Detto questo, ribadisco che nella fotografia di architettura è il decentramento (e nella stragrande maggioranza dei casi su un solo asse) l'unico movimento veramente indispensabile. Non sono necessari tutti quei movimenti del classico banco ottico finalizzati al «controllo della forma». La «forma» architettonica viene rappresentata senza alterazioni, preoccupandosi anzi in alcuni casi dell'eccessiva presenza della «aberrazione periferica» che, pur corretta dal punto di vista geometrico, può portare a risultati poco gradevoli. Ma su questo aspetto Roberto ha scritto diversi post molto esaustivi. Che i movimenti del banco ottico fossero «eccessivi» per la fotografia di architettura era evidente anche in era analogica: questo ha portato alla realizzazione di macchine dai movimenti semplificati (l'italiana Silvestri è stata esemplare da questo punto di vista). Oggi il marchio più importante è sicuramente la svizzera Alpa. Ma anche altri marchi storici, come Cambo e Sinar, producono questa tipologia di macchine. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 10:21
“ Ma, se non ricordo male, anche il vecchio Nikon operava in questo modo. „ Si, anche il vecchio Nikon PC permetteva una rotazione dell'asse del decentramento. Infatti nella foto della FE con l'obiettivo in questione allegata al mio post precedente questo è stato fatto: si noti la posizione della manopolina che regola il decentramento. Grazie del ragguaglio. Infatti mi sembrava improbabile che i moderni T&S presentassero limitazioni ai movimenti rispetto ai vecchi decentrabili. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 10:32
Ciao Ziojack, provo a darti risposte. “ Dunque, mi chiedevo, meglio manipolare la foto in pp e raddrizzare le linee oppure provare un ottica TS ?? Utilizzare un ottica TS quali possono esserne i benefici rispetto a dei fotoritocchi in pp? „ Avendo tempo e possibilità di portare il cavalletto con se, è meglio avere un'immagine nativamente dritta, perché spesso sei costretto ad inquadrature più ampie che ti costringono in fase di post a croppare (prima perdita di nitidezza). Oltre al crop, la correzione via software comprime e dilata come una fisarmonica i pixel per raddrizzare le linee. Se i pixel compressi non comportano perdita di nitidezza, quelli dilatati si (come se fosse un secondo crop). Inoltre a volte il risultato non è dei migliori (ma qui dipende dalla bravura dell'operatore). Oltre all'effetto miniatura ed all'effetto sfocatura selettiva, nel caso di still life e fotografia con flash puoi evitare il fastidioso riflesso delle luci su superfici lucide. “ Sarei tentato dall acquisto dalla unica otticha che sembrerebbe economicamente accessibile , il samyang TS 24. Purtroppo ho avuto un samyang e non mi ci sono trovato molto bene.... Voi cosa consigliate ? „ Non lo ho, ma da quanto ho letto sul web si colloca qualitativamente tra il primo ed il secondo Canon 24 tse. A relativamente buon mercato puoi trovare il Laowa Venus 15 mm f/4. www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=venus_laowa_15_f4macro Ciao, Riccardo. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 11:03
Il problema del Samyang T-S 24 mm non è la risoluzione (che dovrebbe essere buona) ma la distorsione. E se una distorsione di un obiettivo fisso (anche complessa come nel caso del Samyang 14 mm) è in facilmente correggibile con un buon profilo, nel caso di un decentrabile le cose si complicano non poco e diventa praticamente impossibile farlo. Il Venus 15 mm mi pare abbia anch'esso problemi di distorsione e il decentramento possibile è veramente ridotto e penalizzato anche dalla vignetattura (che diventa complicata da correggere perché asimmetrica). Io continuo a ribadirlo: se non si ha un obiettivo decentrabile «vero», meglio un buon ampio grandangolo (ottimo anche il Samyang 14). E, se proprio serve, ritagliare. È quasi sempre molto meglio che «stirare» in post produzione con tutto quello che ne consegue, a cominciare dalla perdita di risoluzione e a finire con le «inesatte» geometriche. |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 18:57
-------------///----------- Ciao a tutti, mi ricollego a questa discussione, senza aprirne di nuove. Mi serve un buon obiettivo T/S da usare su Sony, circa 24mm. Ad oggi, di direttamente nativi non ce ne sono. Ci sono i 2 Canon, opterei per il secondo, il primo l'ho avuto ma oggi è un po' otticamente vetusto. Ho già l'adattatore MC11. C'è il Samyang 24mm, ma mi pare non eccelso, ai livelli del primo Canon, seppure il più economico. Poi il Laowa Zero-D 20mm Shift, a cui hanno aggiunto la prolunga per farlo funzionare anche su Sony, ma tanto vale usare un adattatore qualsiasi. C'è qualcosa altro che non conosco? Non mi interessa il TS-E 17mm, troppo grandangolare per quello che mi serve. |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 22:22
Le possibilità di decentramento diminuiscono con crescere della focale. In origine si decentrava coi banchi o con le folding che avevano un formato minimo 4"x5". Decentrando si va a sfruttare la parte più esterna del cerchio di copertura che, per una legge ottica, è la peggiore. Però il grande formato del negativo compensava la minor qualità del risultato. In seguito obbiettivi decentrabili comparvero anche per il formato leica. Ho usato un 35mm nikkor ed un 28mm pentax. In una proiezione di diapositive le fotografie fatte con le suddette venivano rapidamente individuate per la loro scarsa qualità : basso contrasto e minor nitidezza. Ma con le diapositive non si poteva fare altro. Col negativo si poteva rimediare in camera oscura. Il basculaggio col banco è efficace perché con oltre ad inclinare la piastra portaobbiettivi si può inclinare anche il dorso. Con le altre macchine fotografiche ci sono molte limitazioni Il gioco vale la candela ? NO col digitale le linee cadenti si possono facilmente raddrizzare in PP, però bisogna avere l' accortezza di lasciare un po' di spazio sui bordi dell' inquadratura. Il basculaggio non credo possa essere sostituito dalla PP, ma non sono molto aggiornato. Ci sarebbe da osservare che il basculaggio serve veramente a poco. Utile su riprese di soggetti a breve distanza quando occorre usare una focale piuttosto lunga o non si possa chiudere il diaframma. Non è vero che le nozze coi fichi secchi non si possano fare; si possono fare, ma restano nozze coi fichi secchi |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 23:12
Certo, ci ho creduto anche io. Ma non voglio più raddrizzare in post, o fare composizioni di più foto che poi vanno stirate come la pasta della pizza, ho bisogno di strumenti certi, di composizioni millimetriche, altrimenti mi ritrovo con angoli scoperti dall'inquadratura, o con composizioni centrali banali, ritagli sbagliati con lo stiramento che porta la punta del soggetto fuori dal riquadro. Ok raddrizzare pochi gradi, ma per lavori fatti bene ho bisogno di strumenti adeguati. “ Il gioco vale la candela ? NO „ DRASTICO. Io dico per me sì. Comunque, la domanda non era se vale la pena perchè per me è scontata: ne ho bisogno. Era piuttosto: oltre al TS-E 24 II c'è qualcos'altro? |
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