RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Perché si cerca ancora l'obiettivo Vintage Parte III


  1. Forum
  2. »
  3. Obiettivi
  4. »
  5. Obiettivi Vintage
  6. » Perché si cerca ancora l'obiettivo Vintage Parte III





avatarsupporter
inviato il 02 Luglio 2014 ore 19:15

Si noti il sangue freddo ( o se preferite la professionalità) del fotografo, che davanti ad una simile icona della femminilità è riuscito a non farsi distrarre e a svolgere il lavoro in maniera così brillante.


Già... specie se si considera la fama di "tombeur de femmes" che aveva Bert Stern.
Comunque è rimasto chiuso in camera da solo con Marilyn per un bel po' e con chiunque gli ha chiesto se c'era stato qualcosa lo ha sempre negato. Questo anche dopo che lei se né andata e quindi, se lui avesse voluto fare lo "sborone", nessuno avrebbe potuto smentirlo. Ha rispettato la memoria di Marilyn si è comportato da vero gentleman.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2014 ore 14:43

Se la memoria non mi inganna in quel periodo la carriera dell'attrice era arrivata ad un punto morto, quel servizio fotografico doveva essere una mossa per tentare il rilancio, invece morì dopo poco.

avatarsupporter
inviato il 03 Luglio 2014 ore 17:50

In effetti a quell'epoca Marilyn aveva sviluppato una dipendenza da alcool e farmaci ed era in cura psichiatrica. Il suo ultimo film, "Gli spostati" ("The Misfits" - regia di John Huston, sceneggiatura del suo ex-marito Arthur Miller e con Clark Gable e Montgomery Clift) mi sembra che non avesse ottenuto un gran successo. Probabilmente i suoi fans non erano pronti all'improvviso cambio di registro: dal personaggio della "svampita" (come in "A qualcuno piace caldo") che aveva interpretato sino ad ora; a quello drammatico, di una donna complessa e tormentata, sicuramente più affine alla sua autentica natura.
Aveva iniziato a lavorare a "Something's Got To Give" di George Cukor, ma a causa delle sue continue assenze era stata licenziata e sostituita.
Quindi la sua carriera era veramente giunta a un "punto morto" e il fotografo più indicato per un servizio di rilancio su "Vogue" era proprio Bert Stern. Non solo costui era ai vertici dello "Star-system", ma forse aveva reinventato il genere del ritratto ai divi del cinema.
Come ha dichiarato nell'intervista contenuta nel documentario "Bert Stern - L'uomo che fotografò Marilyn", realizzato poco prima della scomparsa dello stesso Stern (trasmesso su Sky Arte); prima di lui i divi venivano fotografati mentre guardavano in macchina con un sorriso stereotipato. Riconosceva come unico precedente il celebre ritratto di Greta Garbo realizzato da Edward Steichen:

jokuminuaniella.files.wordpress.com/2010/05/steichen_garbo.jpg

O forse era uno di quelli di Marlene Dietrich realizzati dallo stesso fotografo, non mi ricordo bene...

37.media.tumblr.com/tumblr_lt9t8xgYmB1qf71bqo1_500.jpg

Quel che conta è che Stern affermava, senza troppa modestia, che tra Steichen e lui non c'era stato nessun altro - forse ha esagerato...

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2014 ore 7:43

E' probabile, però la tua conoscenza della materia è davvero notevole e travalica abbondantemente i confini della cosiddetta cultura generale, su questa vicenda sei informato molto bene.

avatarsupporter
inviato il 04 Luglio 2014 ore 20:45

Grazie per l'apprezzamento... ma per la essere sincero, prima di postare, ho dato una scorsa alla voce "Marilyn Monroe" di Wikipedia. Ricordavo che era in crisi, sia professionale che esistenziale, e che "Gli spostati" non aveva riscosso il successo sperato (per me è un gran film, con una notevole interpretazione dei tre protagonisti e una magnifica fotografia in B&W). Però non sapevo (o non ricordavo) del suo licenziamento dal film di Cukor.

Riguardo alle foto dei divi, mi sono venuti alla mente due altri fotografi che già negli anni '40 e '50 evitavano di ritrarli mentre guardavano in macchina con un sorriso ebete.
Uno è stato Yousuf Karsh, di cui allego questa immagine di Humphrey Bogart del 1946:

2.bp.blogspot.com/-Vk32lPv0BSo/Tb2vmDTeJqI/AAAAAAAAADw/RB0dlch50xc/s16

L'altro è Richard Avedon, che nel 1957 ha scattato questa foto di Marilyn:

media-cache-ak0.pinimg.com/736x/3d/02/54/3d025420b2e29e91749d53d07a330

Ho trovato in rete questo breve ma interessante articolo in cui vengono messi a confronto gli approcci, completamente diversi, di Karsh e Avedon al ritratto:

evanbaines.blogspot.it/2008/11/photographer-deathmatch-karsh-vs-avedon

dove si commenta appunto la foto di Avedon sopra menzionata: durante la sessione Marilyn "did Marilyn Monroe", ma al termine riuscì a coglierla con un' espressione stanca e delusa, secondo la sua abitudine di beccare i suoi soggetti quando abbassavano la guardia, in modo da coglierne una natura più intima, al di là dell'immagine che volevano dare al pubblico.

Ho appena riascoltato una parte del film-documentario: "Bert Stern - L'uomo che fotografò Marylin"; prodotto e diretto da Shannah Laumeister nel 2011. Quella in cui ha commentato le due sessioni di foto che fece per Vogue, poco prima della morte della diva.
Siccome ho la registrazione su di un hard disk con Usb, collegabile al PC, ho trascritto i passaggi salienti. La voce e il volto di Bert Stern, nonostante narrasse di fatti trascorsi da 49 anni, tradivano un'evidente commozione:

"Sono stato realmente interessato a sole due donne nella mia vita: una me la sono sposata, Allegra Kent, e l'altra era Marilyn Monroe. La prima volta la vidi a una festa dell'Actor Studio a New York, era il 1955 [...] Ebbi la netta sensazione che le sue foto storiche non fossero ancora state scattate. Le uniche foto di una diva del cinema che io considerassi grandi erano quelle in bianco e nero di Greta Garbo scattate da Edward Steichen. Nessuna foto di Marilyn fatta fino a quel momento gli si avvicinava minimamente. Nel 1962 avevo abbastanza sicurezza nel mio lavoro da pensare di poter immortalare la Dea. [...]

C'era qualcosa in lei di divino, era una Dea. Era viva, era passione. [...] C'era una sorta di energia, di forza magica che mi guidò in quel giorno. Una forza fisica che esiste in tutti noi perché siamo le nostre fotografie. Siamo esperienza visiva. [...]
Ero in ginocchio davanti a quella Dea meravigliosa, lei mi guardò e mi disse 'qual'è la tua premessa?'. Le chiesi 'in che senso?'. 'Non vuoi fare il regista cinematografico?'. 'No cara, voglio fare il fotografo'. In realtà volevo fare l'amore con lei, l'ho desiderato sin dal primo istante; andare a letto con Marilyn Monroe [...] Mi disse 'voglio un uomo con le mani leggere e un tocco lento' allora provai a baciarla ma lei mi respinse. Se in quel momento mi avesse detto 'scappiamo insieme nel deserto' io sarei saltato in macchina e sarei partito.

Non potevo sapere cosa le passasse per la mente, quali demoni avesse, quali passioni, quali dolori, io ero soltanto un ragazzo che voleva fare l'amore con Marilyn e, visto che non ci ero riuscito, non mi restavano che le sue immagini, ma forse è meglio così, perché sono immortali, e la gente le vuole, vuole un frammento della passione che ho avuto io."

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2014 ore 21:47

Ho fatto una ricerca su youtube, qualcosa su Stern e su quella sessione si trova, è una storia sicuramente affascinante proprio come quella della sfortunata attrice che a suo tempo ha turbato il sonno di parecchi uomini. Qui noi stiamo parlando di ottiche vintage, tema che vedo collegato con le foto dei link, ritratti che per rimanere in tema si potrebbero definire a loro volta vintage. E' incredibile constatare quanti cambiamenti estetici ci sono stati anche nella ritrattistica e che intensità riuscivano ad ottenere quei fotografi anche con i mezzi limitati dei loro tempi.

avatarsupporter
inviato il 05 Luglio 2014 ore 13:39

Visto che il tema del topic è "l'obiettivo vintage", ho fatto una breve ricerca per appurare quali ottiche avrebbe utilizzato Bert Stern con la Nikon F per il sevizio su Marilyn per "Vogue", realizzato nel giugno 1962 in una stanza dell'hotel Bel-Air a Los Angeles.

Stando a questo sito:
www.cameranaked.com/HasselbladPhotographers.htm
avrebbe usato:
- Una Nikon F con un Nikkor-P Auto 105mm f/2.5
- Una Hasselblad
- Una Graflex Speed Graphic 4x5 con dorso Polaroid

Quindi sarebbe un Nikkor-P Auto 105mm f/2.5 l'obiettivo innestato sulla F nelle mani di Marilyn:
www.artvalue.com/image.aspx?PHOTO_ID=2647616&width=500&height=500
37.media.tumblr.com/tumblr_licjei1dkh1qh2i4ho1_500.gif
www.nikonland.eu/forum/uploads/monthly_11_2009/post-1-1258296022281.jp
2.bp.blogspot.com/-eJf5Un03yX4/UHB8j6m-ZSI/AAAAAAAAHUw/uv9WTQlJv5s/s16
www.nikonland.eu/forum/uploads/monthly_11_2009/post-1-12582960493976.j
media-cache-ec0.pinimg.com/736x/6d/83/fc/6d83fc0a7639cce2b194e7a9479ad
media-cache-ec0.pinimg.com/236x/e0/82/7f/e0827fa46206be1b19339535c004d
www.argentic-photo.com/content/products/product_full_13222_1.jpeg

Tali foto sarebbero state scattate con una Hasselblad e non con un'altra F, come avevo supposto. In effetti questi provini hanno una forma quadrata e la Hasselblad è appunto una 6X6:
3.bp.blogspot.com/-kWL3tjPez4o/UieB32PX6II/AAAAAAAAn7A/AJ2NwC5MzYk/s16

Il Nikkor-P Auto 105mm f/2.5 è uscito nel 1959 insieme al corpo F:
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/6070nikko
Nel 1973 il suo schema a 5 lenti in 3 gruppi è stato modificato in uno con 5 lenti in 4 gruppi:
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/preAI70/1
e tale schema sarebbe stato mantenuto nelle successive versioni Ai e Ais.

Non sono riuscito a trovare notizie sulle ottiche usate con l'Hasselblad. Suppongo che fossero degli Zeiss con focali tra il normale e il medio-tele.

Quanto alla Graflex Speed Graphic 4x5 con dorso Polaroid, senz'altro usata per gli scatti di prova, dovrebbe essere stato un ordigno simile a questo:
farm5.static.flickr.com/4013/4614034735_0cb6482991_b.jpg
Una Graflex simile a questa, ma con caricatore a lestre in negativo al posto del dorso Polaroid, veniva utilizzato da Weegee per i suoi celebri reportages.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 12:07

Il 105P si trova con una certa facilità a prezzi modesti, sotto i 200 euro, si potrebbe mettere nell'armadio senza difficoltà. Il mio fornitore ne ha un paio in negozio, volendo potrei anche andare a vederli di persona.
Altrove ho visto qualcuno che usa ottiche Pentax medio formato su reflex Canon, mi chiedo ora se sia possibile adattare ottiche Hasselblad su reflex Canon/Nikon.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 13:31

Le ottiche medio formato sono meno risolventi delle kb.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 17:07

Certamente.
Questo perché dovendosi ingrandire meno le immagini di medio formato, le ottiche per queste fotocamere hanno un circolo di confusione più grande (quasi il doppio delle ottiche per 24x36).
Inoltre esistono anche delle piccole differenze nel contrasto e talvolta nella resa del colore.

Ciò detto, questa differenza di nitidezza nell'uso delle ottiche medio formato sul 35mm si evidenzia solo ad ingrandimenti medio/grandi.
;-)

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 17:10

Quindi non ne vale la pena.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 17:20

Stefano, non si può generalizzare.
Ho visto, diversi anni fa, delle diapositive di un amico che frequentava lo stesso mio foto-negozio e che erano state riprese con Canon e Ottiche Pentax 6x4,5 adattate.
Erano splendide anche proiettate a 2 metri sul lato lungo.

Credo, a parte la spesa, che un'ottica Hassy non possa certo scontentare un utente che usi il 35mm.
Le ottiche Zeiss in tal senso sono comunque eccellenti.
E poi calcola che maggiore é l'ingrandimento e più aumenta la distanza di osservazione, riducendo così ulteriormente le eventuali differenze.

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 17:29

Anche io ho visto delle foto scattate con Canon e ottiche Pentax medio formato, ma dato che le ho viste in rete non posso dire nulla circa la qualità e la convenienza tecnica di tale adattamento, per il lato economico ne so meno di zero e vedo di informarmi. Qualcosa mi lascia presagire che tra Pentax e Hasselblad qualche differenza di prezzo ci dovrebbe essere.

avatarsupporter
inviato il 06 Luglio 2014 ore 17:35

Il 105P si trova con una certa facilità a prezzi modesti, sotto i 200 euro, si potrebbe mettere nell'armadio senza difficoltà. Il mio fornitore ne ha un paio in negozio, volendo potrei anche andare a vederli di persona.


Il Nikkor-P Auto 105mm f/2.5 a schema Sonnar (quelli prodotti dal 1972 avrebbero adottato lo schema Gauss) è senz'altro un ottimo obiettivo, altrimenti Bert Stern non l'avrebbe utilizzato per alcune foto di una sessione che sapeva avrebbe rappresentato lo zenith della sua carriera.
Bjorn Rorslett gli assegna un voto di 4.5 su 5:
www.naturfotograf.com/lens_short.html
Il punto debole, rispetto alle versioni più recenti, sarebbe il trattamento antiriflesso. Del resto era una debolezza delle ottiche giapponesi dell'epoca rispetto alle tedesche.
Rorslett rivela che questo obiettivo deriverebbe dalla "leggendaria versione S per telemetro del 1953". Mi pare che tali ottiche avessero un innesto a vite identico a quello Zeiss-Contax e fossero pensate per le Nikon a telemetro che erano copie smaccate delle Contax (però con l'otturatore copiato dalle Leica - all'epoca i Giapponesi avevano una fama simile a quella che hanno oggi i Cinesi). Se ne parla qui:
www.nadir.it/ob-fot/NIKON_STORY/nikonstory1.htm

avatarsenior
inviato il 06 Luglio 2014 ore 17:45

Stefano Pelloni
... Qualcosa mi lascia presagire che tra Pentax e Hasselblad qualche differenza di prezzo ci dovrebbe essere.


Ho anche io questa strana sensazione...! Sorriso

RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me