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Gestione del colore - tutorial


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avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 17:06

@Guidoz

La stampa segue un processo industriale unificato e standard per la gestione del colore ICC; quindi se sei tu a farlo o un service non cambia nulla, teoricamente.
Il concetto è che si deve tradurre uno spazio colore in uno spazio colore di destinazione; la conversione matematica è uno standard universale.
Nel caso tu stampi in proprio sarà Photoshop e fare la conversione, se invece ti affidi a un service allora magari sarà il loro software RIP a fare la conversione. Comunque sia a un certo punto della catena lo spazio ProPhoto deve essere tradotto in quello della stampante/carta.

E' meglio stampare in proprio o in un service? Non è facile rispondere, però stampare da soli non è difficile e ci sono anche dei vantaggi.
Nel momento della stampa da Photoshop devi indicare che intento colorimetrico usare e selezionare il corretto profilo colore di destinazione, inoltre devi informare il driver della stampante di NON occuparsi della gestione del colore e devi selezionare che tipo di supporto è inserito (gloss, semigloss, matte....).
Non devi fare altro, a questo punto lanci la stampa e aspetti; di norma il colorimetrico percettivo senza compensazione punto nero è la scelta migliore per quasi tutti i casi.

Questa è la procedura base standard per stampare in proprio supponendo che tu stia usando i profili canned che puoi scaricare dal sito del produttore della carta.
Se la stampa che ottieni è buona allora tutto ok. Se invece qualcosa non quadra allora ci possono essere dei fattori ulteriori da considerare :

il primo è il gamut ottenibile con la coppia inchiostri/carta della tua stampante; se un colore non può essere riprodotto dalla tua periferica non potrà mai essere stampato, sono possibili solo delle approssimazioni, sta a noi valutare se accettabili o meno.

la gamma dinamica; la gamma dinamica cambia molto da carta a carta e non è la stessa cosa del gamut; le carte gloss hanno più gamma dinamica delle matte per esempio.

il metamerismo; è una bestiaccia. I profili canned e quelli dei service di norma seguono lo standard internazionale ICC che prevede la visualizzazione delle stampe sotto illuminante D50. Quindi una luce di 5000K, ma se noi poi le esponiamo sotto un illuminante diverso? Qui possono succedere cose spiacevoli, le peggiori potrebbero essere per le foto in bianco e nero dove alcune tonalità di grigio virano verso un certo colore.

Ora questi problemi ci sono sia che si stampi in proprio, sia che si stampi in un service.
Per il gamut la cosa più sensata è fare una analisi del deltaE usando il profilo di destinazione, che può essere quello canned, quello fatto in proprio da noi o quello fornito dal service. In ogni caso questa analisi è di nostra competenza e a noi spetta di valutare il da farsi.

La gamma dinamica è più rognosa, sarebbe troppo lungo da trattare qui. Comunque è una scelta che dobbiamo fare noi, scegliendo il tipo di supporto non solo in funzione estetica.

Per il metamerismo la cosa migliore sarebbe conoscere sotto quale illuminante verranno esposte le foto e costruire, o farsi costruire un profilo apposito. Gli inchiostri EPSON che uso io sono dichiarati esenti da metamerismo, pare sia anche vero; ma non si può sapere se un dato service usa inchiostri esenti da metamerismo o no.

In ogni caso il punto centrale della stampa siamo noi con le nostre scelte. Se decidi di avvalerti di un service esterno puoi farti dare i loro profili colore, scegliere il più adeguato e tradurre la tua foto in quello specifico spazio.
In questo modo la conversione colorimetrica sarà a tuo carico, la fai tu nel modo che ritieni più opportuno e il file che invii non sarà più un ProPhoto ma direttamente nello spazio colore di destinazione. Il service si limiterà a una stampa diretta senza gestione del colore.

user15476
avatar
inviato il 16 Novembre 2013 ore 17:31

Quindi in pratica, quel target IT8 che ho mostrato qualche pagine prima, lo posso stampare in Lambda ma non con altri metodi perché perdo informazioni?

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 17:37

Non saprei.... che gamut ha la periferica Lambda con cui stamperesti?

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 17:46

In ogni caso il punto centrale della stampa siamo noi con le nostre scelte. Se decidi di avvalerti di un service esterno puoi farti dare i loro profili colore, scegliere il più adeguato e tradurre la tua foto in quello specifico spazio.
In questo modo la conversione colorimetrica sarà a tuo carico, la fai tu nel modo che ritieni più opportuno e il file che invii non sarà più un ProPhoto ma direttamente nello spazio colore di destinazione. Il service si limiterà a una stampa diretta senza gestione del colore.


perfetto.. era sopratutto questo che volevo sapere! :)
Mi sfugge solo una cosa: una volta convertito da un formato ad ampio gamut come il prophoto ad uno mi pare di capire a gamut ridotto (abbiamo detto che le stampanti fanno fatica a coprire un ampio gamut, no?) il file finale può anche essere un jpg? O è consigliabile sempre un tiff?

Grazie!

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 18:03

Letto tutto veloce, dopo che prendo due moment lo rileggo per cercare di capirci qualcosa.

Complimenti per l'impegno e il tempo che hai dedicato, ma mi sembra leggermente complicato. UNA DOMANDA

Io uso LR per la post dei RAW ( premetto che che la resa cromatica non mi è mai piaciuta ma è troppo completo x usare altro), quando alcuni scatto li passo in PS mi sembra di vederli con cromie leggermente diversi con una leggere dominante gialla, E' UNA MIA IMPRESSIONE o puoi spiegarmi qualcosa che non so

GRAZIE, Saluti

user15476
avatar
inviato il 16 Novembre 2013 ore 18:14

Non saprei.... che gamut ha la periferica Lambda con cui stamperesti?


Sto provando Proof Colors e Gamut Warning con questo profilo ICC Fujicolor Crystal Archive DP II (220g/m²), lucido (Stampa autentica, esposizione Durst Lambda) con intento perceptual e compensazione punto nero e devo dire che l'area di gamut warning e diminuita vistosamente! Naturalmente se uso intento assoluto la metà dei colori del target viene tagliato fuori..

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 18:46

Il Jpg è un formato con compressione quindi, a parte il discorso dello spazio colore, c'è una perdita di informazioni per quanto riguarda il dettaglio.
Il Jpg indirizza a 8 bit quindi è compatibile con tutti gli spazi colore che sono concepiti per essere a 8bit, il ProPhoto è escluso.

@Paolo Cadeddu

In Lightroom lavori in ProPhoto, ma quando esporti che formato hai impostato?
Inoltre il tuo monitor è calibrato e profilato? il profilo è correttamente installato nel sistema? e in Photoshop che settaggi hai per la gestione del colore?

Se Lightroom non ti piace molto come resa, e io sono d'accordo che non è un gran che, prova CaptureOne; altro mondo, altro livello.....

@Marameo

Attento che quando usi il percettivo non devi usare la compensazione punto nero, il percettivo già opera una compensazione del punto nero in proprio.

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 18:48


Il Jpg è un formato con compressione quindi, a parte il discorso dello spazio colore, c'è una perdita di informazioni per quanto riguarda il dettaglio.
Il Jpg indirizza a 8 bit quindi è compatibile con tutti gli spazi colore che sono concepiti per essere a 8bit, il ProPhoto è escluso.


sì, questo è chiaro...
ma dico... nel momento in cui converto per stampa usando il profilo colore della stampante del laboratorio.. al laboratorio manderò un jpg o un tiff?

Grazie ancora per tutti i chiarimenti! :)

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 18:53

E' un piacere contribuire :-P

Tiff è sempre meglio, a prescindere da che profilo colore contenga.
Devi poi valutare tu se ne vale la pena, il Tiff pesa parecchio come file, e alcuni service magari nemmeno lo accettano.


avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 19:30

@Paolo Cadeddu

In Lightroom lavori in ProPhoto, ma quando esporti che formato hai impostato?
Inoltre il tuo monitor è calibrato e profilato? il profilo è correttamente installato nel sistema? e in Photoshop che settaggi hai per la gestione del colore?

Se Lightroom non ti piace molto come resa, e io sono d'accordo che non è un gran che, prova CaptureOne; altro mondo, altro livello.....

Allora grazie intanto per il tempo che mi dedichi

In LR esporto adobeRGB e anche PS ho impostato questo profilo ( i manuali di Scott Kelby consigliano di usare adobe RGB, anche se mi sembra che tu hai detto che non serve a nulla).

Il monitor è calibrato con lo spyder 3 e ogni volta che accendo il computer mi dice che il profilo colore è regolarmente calibrato della scheda video.

A parte quello che faccio io che conta poco, velocemente per aver stessa reso cosa mi consigli?

Capture One l'ho provato resa pazzesca ma troppo difficile per me LR è semplicissimo

Grazie e gentilissimo

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 19:37

In LR esporto adobeRGB e anche PS ho impostato questo profilo


mi permetto di rispondere io allora.... LR lavora in ProPhoto che come abbiamo visto sopra ha un gamut maggiore dell'AdobeRGB (che è poco più dello sRGB).. quindi devi esportare verso PS come Tiff che usi ProPhoto 16bit.. solo così avrai consistenza tra i due editor.. poi se devi usare le immagini per il web esporti un jpg con profilo sRGB, ma solo alla fine del processo.

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 19:47

mi permetto di rispondere io allora.... LR lavora in ProPhoto che come abbiamo visto sopra ha un gamut maggiore dell'AdobeRGB (che è poco più dello sRGB).. quindi devi esportare verso PS come Tiff che usi ProPhoto 16bit.. solo così avrai consistenza tra i due editor.. poi se devi usare le immagini per il web esporti un jpg con profilo sRGB, ma solo alla fine del processo.


Scusa se uso la tua cortesia, quindi il processo deve essere sempre RAW- TIFF in ultimo JPG, OK provo anche se non nascondo che alla fine è un po troppo lungo (se parlo di lavorazione di centinaia di foto)

Non c'è altro modo per avere stessa resa cromatica in tutto il pianeta?

Grazie ancora

avatarsenior
inviato il 16 Novembre 2013 ore 20:12

Dunque....

Quando esporti da Lightroom verso un editor esterno, Photoshop compreso, usa Tiff 16bit ProPhoto; sempre.
In Photoshop devi far attenzione che il programma sia impostato per lavorare con il profilo incorporato all'immagine.
Se i settaggi sono giusti allora non noti alcuna differenza tra la foto vista in Lightroom e quella vista in Photoshop.

Il modo per avere una resa cromatica uniforme su tutto il pianeta c'è ed è lo standard ICC; ovvio però che hardware diversi hanno limiti e capacità diverse. Per questo esistono gli intenti di rendering, che si occupano di tradurre al meglio le coordinate colorimetriche tra devices con diverse capacità. Lo scopo è quello di avere se possibile lo stesso colore e, quando non fosse possibile, mostrarne uno che percettivamente al nostro occhio è il più prossimo.

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2013 ore 21:06

UP :-P

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2013 ore 9:14

Fantastica guida, proprio quello che mi serve per approfondire il tema...visto che in gestione colore e soprattutto stampa sono una capra...GRAZIE! Ciao!!!

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