| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:18
Sul discorso risoluzione e stampa (sensori densi e sensori meno densi) vi rimando a questa discussione che ho appena aperto dove ho messo una prova che feci 5 anni fa che credo sia abbastanza esaustiva. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=622322 |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:18
Non capisco wallywally: la "fotografia vera" sarebbe solo la stampa da pellicola? La stampa da pellicola (che poi è ben diversa per il bianco e nero, per il colore, per le diapositive, e poi per ciascuna di queste tre ci sono tecniche,macchinari e prodotti ben diversi) è solo uno dei processi che porta ad avere in mano una fotografia. Ci sta che tu preferisca un determinato risultato, che ottieni con un determinato processo e con determinati materiali e macchinari... ma non è la "vera fotografia", è semplicemente quello che tu preferisci. Ho visto bellissime stampe, a colori e in bianco e nero, sia fatte in analogico, che mediante plotter, anche all'interno della stessa mostra dello steso autore: troverei priva di senso l'affermazione per cui alcune di queste erano "fotografie false", e altre "fotografie vere". |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:36
Provo a rispondere per la questione del Gamut Scattando in RAW si ottengono dati che non sono immagini, e non hanno nemmeno uno spazio colore; quando passiamo i dati al software di demosaicizzazione questo traduce i dati grezzi in una immagine a cui viene assegnato un spazio colore di lavoro. Io uso il ProPhoto, che è uno spazio matematico teorico di riferimento il più ampio possibile; talmente ampio che riesce a contenere qualsiasi spazio colore macchina finora in uso. Allego grafico...
 L'area più grande è quella coperta dal ProPhoto, la linea rossa delimita lo spazio colore della 5dMkIII, la multicolore quello della D800E, infine la distribuzione di colori all'interno del grafico è una analisi cromatica di una foto. Si può notare che lo spazio colore della D800E si estende maggiormente nei colori primari Blu e Verde, mentre nel Rosso c'è una sostanziale parità. Il grafico l'ho prodotto io, i dati sono per gentile concessione di PhaseOne |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:48
Giusto per curiosità.... il raffronto tra lo spazio colore della D800E e quello del dorso IQ280
 La linea bianca è il dorso IQ280 della PhaseOne; il comportamento è sorprendentemente simile, considerando che sono due tecnologie piuttosto diverse. |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:49
Bhè, Raamiel a me sembra che le aree si equivalgano, anche se in maniera differente. Ma come puoi notare, ad es. l'estensione cromatica della foto è ben al di sotto di quella di entrambe le fotocamere, quindi non avresti nessuna differenza tra D800 e 5DIII. Ovviamente quella è una foto d'esempio e probabilmente esistono foto che possano mettere in crisi l'ampiezza di gamut (ho notato che queste sono foto con i colori molto saturi) banalmente quelle un po' desaturate sono mooolto al di sotto, tant'è che io che non amo pompare i colori, mi trovo meglio con il tanto vituperato sRGB, ovviamente controllando prima della stampa se c'è qualche area fuori gamma (di solito quasi mai). Uso l'sRGB anche perchè, quando questo è sufficiente, i driver di commutazione da rgb a CYMK per le varie carte (io uso la Hahnemuhle) sono più fedeli, cioè, mi trovo con meno sorprese in stampa. |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:51
Cmq vedo che la prova che ho postato non la sta guardando nessuno. E' un peccato perchè potrebbe essere una delle poche tracce oggettive che possiamo avere. |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:56
Ma allora, correggetemi se sbaglio:l'affermazione più pixel ho e più croppo è sbagliata tanto l'ottica più di quel tanto nn risolve????? Giusto!!!!! |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 15:59
Ciao Paco, io la tua prova invece l'ho guardata. e oggettivamente devo riconsocere che le differenze tra le due immagini sono al limite della percettibilità. Il ché non fa altro che confermare la mia personalissima opinione e cioé che, al di là di ogni discorso teorico, tutto sommato stiamo parlando di sesso degli angeli. Se la smettiamo di fare i crop al 100% e ci concentriamo sui comuni modi di fruizione di una fotografia stampata a dimensioni normali e visualizzata alla corretta distanza, tutti questi mpixel probabilmente non ci servono, al di là del fatto che vi siano o meno lenti capaci di risolvere tutte quelle linee...e vi dirò di più, da possessore felice di canon 5dMKIII, non me ne frega una cippa se c'è al mondo una macchina migliore della mia o capace di visualizzare meglio un pelo di lombrico a 3 km di distanza...io vivo sereno con quello che ho (che non è poco e ne sono cosciente). |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 16:02
Se fossero differenze drammatiche la Canon farebbe schifo, e ovviamente non è così; e ci mancherebbe sono i due prodotti di punta. Per lo spazio colore sRGB mi sembra strano.... lo usi da subito come spazio di conversione? rischi di penalizzare la foto mentre la lavori. L'sRGB va bene come profilo di esportazione finale per il web, ma non lo inserirei mai nella catena di lavoro verso la stampa. Non so che macchina usi, ma questo grafico mostra la scarsa copertura dello spazio sRGB rispetto alla 5DmkIII
 L'sRGB è plottato in bianco |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 16:02
Paco che vuoi, anche le mie se le filano in pochi, si preferiscono spesso confronti "virtuali" fatti in posti e tempi diversi. Forse perchè non possono essere smentiti? |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 16:07
Sono sostanzialmente d'accordo con Sub73; appurato che i 36Mp non sono un handicap, ma neppure un gran vantaggio rispetto ai 22; le questioni riguardanti il corretto workflow del colore sono assai più importanti. I megapixel sono solo uno degli aspetti, e nemmeno quello più centrale. L'importante è discuterne con dati reali e comprovati, senza mettere in giro balle spaziali. |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 16:56
Questo è strano.. molto strano Il procedimento corretto dovrebbe essere il seguente : RAW -> TIFF 16bit ProPhoto per ogni lavorazione di PP TIFF 16bit ProPhoto -> Stampa conversione colore demandata a Photoshop che si occupa di tradurre le coordinate colorimetriche tra ProPhoto e il profilo colore della carta usata calcolato in relazione alla propria stampante, metodo Relative Colorimetric e compensazione punto nero abilitata. Il profilo colore per la carta lo si può scaricare dal sito del produttore che ne mette a disposizione di specifici per ogni stampante (o quasi) TIFF 16bit ProPhoto -> Jpg 8bit sRGB solo per archiviazione di bassa qualità e pubblicazione web. Se la conversione è fatta da Photoshop va fatta prima la conversione da 16 a 8 bit (Image-> Mode) e poi la conversione del profilo colore (Edit-> Convert to profile..) motore di conversione ACE intento perceptual e compensazione punto nero. Se il profilo colore che usi per la carta è quello giusto e non intervengono fattori estranianti, allora la stampa dovrebbe essere perfetta (nei limiti di conversione del gamut hardware ovviamente). |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 17:13
Dai, forse il nuovo zeiss sarà adatto alla d800  |
| inviato il 17 Ottobre 2013 ore 17:25
Metto a titolo di esempio un caso tipico dove il gamut si mette di traverso e fa tribolare l'immagine in esame è questa :
 immagine di cromia piuttosto essenziale, ma bastarda questo è il grafico della situazione :
 il volume pieno è il gamut della carta Ilford Gallerie Gold fibre silk per Epson R3000 il wireframe è lo spazio colore sRGB la distribuzione cromatica è l'analisi della foto si nota che ci sono zone non coperte né dallo spazio colore sRGB né da quello della carta, a complicare le cose gran parte della cromia della foto non è rappresentabile in modo diretto dalla stampante. Se in questa situazione si fosse passati da una conversione ProPhoto a sRGB prima del processo di stampa si otterrebbe la sovrapposizione di due conversioni matematiche operate in tempi e modi diversi; con la seguente probabile posterizzazione dell'immagine in stampa e una resa cromatica percettivamente assai diversa. |
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