| inviato il 08 Novembre 2025 ore 13:25
“ Guarda che la maggior parte dei fotografi di cui parli non ha la minima idea di cosa siano queste cose. „ Certo, ma perché i fotografi professionisti fanno già tanti lavori diversi oltre a quello del fotografo: marketing, R&D, public relations, ecc ecc e una volta che hanno raggiunto un risultato che li soddisfa possono considerare risolto il problema e non pensarci più. I miei colori li ottengo con Fotocamera Standard e un Preset che ho scaricato dal web e che ho modificato in Mixer, Curva e Calibrazione in modo da avere la sezione "Base" con Luci Ombre ecc a zero, così che posso intervenire velocissimamente alla bisogna. Mi si ripresenterà la questione quando sostituirò le R6. Ho clienti talmente vari e internazionali (me la tiro anch'io a sto punto ) che utilizzano le mie foto in vari modi, dalla stampa al web. Anche il mio lavoro lo produco al meglio delle mie possibilità, ma allo stesso tempo ha poco senso affinare così tanto un solo aspetto del mio workflow. Godo molto ad aprire le foto del 28-70 f2 ma certe differenze le vedo solo io, e allora tanto vale che usi il 24-105. I colori però sono gli stessi, e ci tengo molto a questo aspetto. Non perché sono colori "veri" ma perché sono i "miei" colori, il mio modo di vedere il mondo. Oltre a inquadratura, momento decisivo e cose del genere... |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 13:38
Adobe non vende profili colore, ma un software capace di modificare tutto, i profili colore adobe sono il punto di partenza, se ti accontenti vanno bene, se non ti accontenti ci sono tutti gli strumenti necessari per poter modificare a proprio gusto e piacimento qualsiasi sfumatura e qualsiasi colore. Ecco se non vuoi sbattimenti vari o ti affidi ai profili colore che compri insieme alla fotocamera e al proprio software, o ti crei dei profili personalizzati, o ti affidi e compri dei profili che soddisfano il tuo gusto, la fedeltà cromatica uguale per tutti non esiste. Se prendiamo 4 tv ultima generazione, tutte avronno fedeltà cromatica, se le guardiamo contemporaneamente avranno sfumature diverse, lo stesso vale per le fotocamere. Poi se dobbiamo essere sinceri chi guarda le pubblicità su monitor calibrati ogni mese? Siamo pieni di monitor e se guardi la stessa foto prima sulla tv 60" poi al pc, poi al tablet, poi sullo smartphone, saranno tutte diverse, e questo sui monitor di casa tua, immaginate su tutti i tipi monitor che esistono tra smartphone, pc, tv, tablet |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 13:54
“ Gente che fotografa magari in pista o sfilate di moda, studi con setup da centinaia di migliaia di euro/dollari, gente che fa fotoreporter ecc… secondo me si fidano ciecamente dei loro attrezzi e vanno con quelli. ? „ dipende da che lavoro fai, se fotografi in pista ti serve macchina e tele performante e dei colori te ne sbatti, se fai fotoreporter dei colori te ne sbatti ancor di piu, ma se fai moda, sfilate o cataloghi di vestiti, li al cliente gli devi dare una foto che abbia il colore esatto del vestito, e fidarsi della macchina o di Adobe e proprio l'ultima cosa che fanno |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 14:13
Ri-chiedo: i profili adattativi di Adobe come vanno? Meglio, peggio, uguale a quelli "normali"? È la solita trovata marketing per infilare AI ovunque o hanno il loro perché? |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 14:23
Io li ho usati con la pentax 645 venivano fuori dei sorta di hdr, e scattando in dng ed usando LR non so che profilo assegnasse adobe ma era terribile per i verdi, ovviamente con il pannello colori si "aggiustava" Poi ovviamente con lo slide si può scegliere intensità del profilo adattivo |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 14:27
“ Certo, ma perché i fotografi professionisti fanno già tanti lavori diversi oltre a quello del fotografo: marketing, R&D, public relations, ecc ecc e una volta che hanno raggiunto un risultato che li soddisfa possono considerare risolto il problema e non pensarci più. I miei colori li ottengo con Fotocamera Standard e un Preset che ho scaricato dal web e che ho modificato in Mixer, Curva e Calibrazione in modo da avere la sezione "Base" con Luci Ombre ecc a zero, così che posso intervenire velocissimamente alla bisogna. Mi si ripresenterà la questione quando sostituirò le R6. Ho clienti talmente vari e internazionali (me la tiro anch'io a sto punto MrGreen) che utilizzano le mie foto in vari modi, dalla stampa al web. Anche il mio lavoro lo produco al meglio delle mie possibilità, ma allo stesso tempo ha poco senso affinare così tanto un solo aspetto del mio workflow. Godo molto ad aprire le foto del 28-70 f2 ma certe differenze le vedo solo io, e allora tanto vale che usi il 24-105. I colori però sono gli stessi, e ci tengo molto a questo aspetto. Non perché sono colori "veri" ma perché sono i "miei" colori, il mio modo di vedere il mondo. Oltre a inquadratura, momento decisivo e cose del genere... „ concordo. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 14:45
Sia ringraziato Raamiel, se non altro perché perde il suo tempo a cercare di spiegare questioni tecniche a capoccioni come noi. Non riesco a comprendere tutto ciò che scrive, onestamente, per miei limiti. Però mi infastidisce un poco chi si trincera dietro argomentazioni del tipo "tanto poi quello che importa è che con i colori ci smanetto io e riesco sempre a cavarmela e tirarli fuori come piacciono a me e nessuno si è mai lamentato". Sono argomenti che non hanno molti senso. Anche ai tempi delle pellicole a colori si riusciva a cavarsela ma questo non significa che oggi si possa fare di meglio. E sicuramente partire da colori che sono sistematicamente, e sottolineo sistematicamente, più fedeli costituisca un potenziale vantaggio, e l'esempio fatto da Raamiel mi pare calzante, non avrebbe senso acquistare attrezzi da 60Mpix e 16Stop per poi guardare attraverso un software che comprime a 10Mpix e 8 Stop potendo non farlo. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 14:49
Detto ciò pongo una mia domanda. "L'idea sarebbe quella di svincolarci dalla temperatura e tint a cui siamo abituati, ma piuttosto indicare al software la natura spettrale dell'illuminante. Congiuntamente alla libreria di curve SSF il software potrebbe calcolare on the fly il profilo specifico, ottenendo anche il calcolo del neutro. Quindi avresti bilanciamento del bianco e caratterizzazione in un sol colpo". Faccio molta fotografia notturna e il problema pratico spesso è che nella scena di illuminanti te ne trovi poi decine, dalla luce naturale della luna a le più diverse fonti di luce, sodio, LED a diverse temp, mercurio, incandescenza, neon che si sovrappongono anche fra loro con mix diversi. Come regolarsi in questi casi? Profili spettrali del sensore sarebbero di aiuto? |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 14:51
Altra cosa che non ho capito: Perché misurare la risposta spettrale del sensore senza passare attraverso un obiettivo sarebbe meno utile che misurarla attraverso l'obiettivo. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 15:55
@Andrea nei notturni devi controllare il rumore... |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 16:36
“ Non perché sono colori "veri" ma perché sono i "miei" colori, il mio modo di vedere il mondo. Oltre a inquadratura, momento decisivo e cose del genere... „ esatto. qeusto è il punto di vista di un fotografo/professionista e non di un tecnico |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 16:40
"Andrea nei notturni devi controllare il rumore..." Vale, ai tempi in cui usavo la Canon 60D per evitare il rumore facevo anche 4 o 6 esposizioni da 4 o 5 minuti ciascuna, poi scattavo con il tappo un dark-frame, oppure ogni singolo scatto usavo il LENR e raddoppiava il tempo, poi magari facevo uno scatto con bracketing ISO, stesso tempo biblico ma ad ISO alti, poi importato i file e facevo lo stacking mediando i valori su photoshop. Era una cosa lunghissima. Con la Canon 5DmkIV è cambiata la vita, mi basta a volte una sola esposizione come light-frame lunga a sufficienza, cioè appoggiata a destra dell'istogramma non considerando le fonti di luce diretta, anche senza LENR o dark frame. Teniamo conto che non faccio fotografia astronomica. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 16:47
"Ri-chiedo: i profili adattativi di Adobe come vanno"? Non sono un fotografo professionista e nemmeno uno scienziato del colore. Ho provato solo due o tre volte "a vedere l'effetto che facevano" ed a me l'hanno fatto pessimo. Personalissimo parere, dopo due/tre volte non ho neanche più provato. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 22:31
@Rcris I profili adattivi di Adobe sono generati da un algoritmo di IA. Sono costituiti da una Lut RGB 3D che viene montata sull'Adobe standard. Quindi si tira dietro i problemi di quest'ultimo. Talvolta fa anche un discreto lavoro. A me non piace il concetto; perché la parte dove è importante la macchina e la misura non viene toccata o migliorata, mentre il lato creativo viene invaso da un algoritmo che vuole pensare al posto nostro. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 22:43
@Andrea.taiana Nel caso di situazioni notturne con una miriade di luci diverse la strategia più furba sarebbe concentrarsi sull'illuminante dominante, quello su cui i sensi umani hanno fatto l'adattamento cromatico e scartato l'illuminante. Messo ovviamente che ce ne sia uno. A quel punto il profilo spettrale andrebbe computato su quell'illuminante e tutto il resto va a traino. Rimane comunque una situazione bella difficile. Io ho scelto di misurare le curve di sensibilità dell'insieme sensore+lente, perché poi è la condizione operativa reale. Non ha molto senso conoscere quelle del solo sensore, senza lenti sopra. Ovviamente le combinazioni potrebbero essere innumerevoli, ma prendiamo come assunto che una Canon usi un'ottica Canon, una Nikon usi una lente Nikon, e così via. Usare una lente con una trasmittanza diversa da quella prevista farà slittare la resa del colore, questo è inevitabile. |
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