| inviato il 19 Maggio 2025 ore 21:01
Beh, per cultura intendevo più il tipo di cultura, ovvero umanistica nel rapporto con quella scientifica, pur senza metterle in contrapposizione. Culturalmente anch'io sono cattolico e non rinnego di sicuro questa mia formazione. Le mie figlie non sono battezzate, ma desidero che frequentino l'ora di religione, il catechismo e a casa non mancano libri di religione. È importante essere consapevoli per poter operare delle scelte per un tema tanto importante, quanto personale. A scuola le mie bimbe percepiscono molti stimoli contrapposti tra loro, ma vorrei che imparassero a ragionare con la loro testa e, per riuscire a farlo, è molto importante conoscere. |
| inviato il 19 Maggio 2025 ore 22:21
Si LuigiGuarasci, ne sono consapevole. Nonostante l'età non verdissima ho figlie relativamente piccole, arrivate in un periodo storico dove non è più così strano lasciare liberi i propri figli liberi di praticare la religione e aderire ai sacramenti, nel momento in cui lo desiderassero. In effetti noi non riteniamo di aver scelto di non battezzare, ma di aver deciso di lasciare loro la scelta, se ne sentissero l'esigenza. Peraltro, i cristiani dei primi secoli si battezzavano da adulti. Ma lo scrivo solo a titolo di informazione, non certo come motivazione per non aver battezzato le figlie. Nelle scuole cattoliche convivono cattolici, aderenti ad altre religioni e anche i figli di non credenti, senza particolari problemi. È un grande segno di emancipazione da retaggi culturali ormai sorpassati. Proprio oggi un mio cliente, che conosce le mie opinioni, mi ha chiesto quanto fastidio mi dia il crocefisso nelle classi di alcune scuole. È rimasto un po' perplesso nel sentirmi affermare che non solo non mi infastidisce, ma semmai che lo riconosco come un segno di identità culturale che mi appartiene. Quando andavo alle messe, alle quali l'asilo cattolico delle mie figlie aderiva, non è che l'acquasantiera si mettesse a bollire |
| inviato il 19 Maggio 2025 ore 23:10
“… se fossi nato in un paese mussulmano sarei diverso in molti aspetti della mia personalità…” ================== Probabile. E allora chi si salva, chi ha la fortuna di nascere in un paese cristiano? San Giovanni della Croce la fa semplice, con una di quelle uscite geniali tipiche di chi ha capito tutto delle cose del cielo: “verremo giudicati sull'amore”. Nel cattolicesimo un non credente o un mussulmano possono salvarsi e un Papa può dannarsi; e per questo si può dire che i confini della Chiesa passano attraverso il cuore di ogni uomo. “Verremo giudicati sull'amore”. Però l'amore che è dono di sé, rinnegamento di se stessi per donarsi agli altri. I grandi mali dei nostri giorni sono l'eliminazione dal vocabolario della parola “peccato” e il rovesciamento della parola amore, laddove dietro questa parola, si nascondono spesso i nostri peggiori atti di egoismo. |
| inviato il 19 Maggio 2025 ore 23:43
“…. In effetti noi non riteniamo di aver scelto di non battezzare, ma di aver deciso di lasciare loro la scelta, se ne sentissero l'esigenza…” ===================== Avete fatto così anche con i vaccini? Avete aspettato che da grandi fossero loro a sentire l'esigenza di vaccinarsi? Se si crede nell'importanza del sacramento del battesimo non si perde tempo in finti liberalismi. Altrimenti vuol dire che non ci si crede e allora discorso chiuso. I primi cristiani si facevano battezzare da adulti, o meglio ancora in punto di morte, perché così - rimettendo il battesimo ogni sorta di peccato commesso, sia nella colpa che nella pena - pensavano di assicurarsi il Paradiso. Ma c'era il problema che non sempre la morte ti avvisa del suo arrivo e il rischio di morire da non battezzati era stupidamente alto. Senza contare che il battesimo, liberandoti dal peccato originale, ti rende membro vivo della Chiesa e ti predispone a una vita di grazia. |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 0:39
Effettivamente il senso pieno del Battesimo per i piccoli sta nel compito che hanno i genitori, di aiutare i figli a viverlo nel corso degli anni successivi. Confidando nell'efficacia dei Sacramenti secondo il criterio dell' 'ex opere operato', si rischia di non viverne la forza e l'energia spirituale nel corso della vita terrena. Il Battesaimo, nel momento della sua celebrazione, è solo un punto di partenza: esso attende di essere totalizzato fino all'ultimo giorno, gradualmente, ma senza sosta, con il contributo degli altri Sacramenti, ciascuno con il proprio significato e con la propria destinazione. |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 6:01
“ Altrimenti vuol dire che non ci si crede e allora discorso chiuso. „ Evidentemente non hai letto bene gli interventi, almeno i miei |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 6:46
“ Senza contare che il battesimo, liberandoti dal peccato originale, ti rende membro vivo della Chiesa e ti predispone a una vita di grazia. „ il peccato originale, poi c'e lo spirito santo, l'infallibilità del papa, la verginità di Maria e Cristo, non un profeta, ma Dio che si e fatto uomo, mettiamoci pure il paganesimo sacro di troppe madonne e santi, la remissione dei peccati basta pagare cresciuto in una famiglia credente ma non praticante, da ragazzo senza fede ho realizzato che dietro non c'era la parola di Cristo ma dei suoi celebranti, il fine mettere un tassello del proprio ego con dogmi senza senso, con il solo scopo di ritagliarsi un pezzetto di immortalità all'interno della chiesa da li nascono elucubrazioni per me assurde, lo spirito santo che nessuno ha ben capito cosa sia, Cristo un'uomo che non poteva e doveva essere uomo, l'ip0crisia del perdono fatta da un prete con la confessione, quando solo Dio puo giudicare e perdonare la meschinità delle proprie azioni e poi la venerazione della Madonna ingravidata vergine, un figura senza nessun ruolo nella vita di Cristo se non quello di partorirlo, assunta nei secoli a ruolo essenziale della chiesa, ma a che pro, con che meriti, almeno i santi hanno fatto qualcosa per meritarsi quel titolo |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 9:37
@Luigi Guarasci: scusami, ma hai letto quello che ho scritto? E, se lo hai letto, lo hai capito? Un saluto anche a te. ( dogmi...steccati...!!??? ) |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 17:27
“ la storia dell'uomo che discende dalla scimmia non mi risulta sia stata dimostrata. „ Questo perché è la gente comune che dice che l'uomo discende dalla scimmia; l'evoluzionismo dice una cosa diversa, quindi perché dovrebbe dimostrare una cosa che viene sostenuta da altri? |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 18:09
Luigi: la mia non è per niente una domanda aggressiva. Mi spiego: nell'uso comune il termine dogma ha assunto un significato negativo. Nella realtà esso significa il contenuto di ciò che si crede ( da dokéo, credere, ritenere ). È un po' come un postulato in logica o in matematica ( perdona, ma non sono molto ferrato in matematica e non vorrei sbagliare...). Proprio perché dogma, esso è irreformabile per 'statuto'. Può essere o accettato o rifiutato. In realtà i dogmi, nella fede Cristiana ( e cattolica ) sono pochi, molti meno di quanto non si pensi abitualmente. Tornando al battesimo: battezzare un bambino, senza, poi, seguirne e curarne lo sviluppo ( del battesimo, intendo) man mano che il bambino cersce e si confronta con le altre realtà del mondo, è un po' come pensare che si tratti di un vaccino o...di un tatuaggio. Ogni sacramento non funziona così. Lo si riceve 'dall' Alto' chiedendolo, ma la sua forza svigorisce molto se non lo si 'vive'. C'è sempre un'azione divina, ma la risposta dell'uomo è decisiva, libera, coinvolta. Mi rendo conto anch'io che, nella Chiesa, chi avrebbe il compito di aprire, anziché chiudere; spiegare, anziché imporre;proporre, anziché vietare...non lo fa, perché? Perché è faticoso, costa un continuo aggiornamento dei parametri. Costa un continuo approccio rispettoso con le persone, che non sono destinatari, ma soggetti. Ci sono troppi irrigidimenti, cui corrispondono alltrettanti irrigidimenti. Al centro dovrebbe esserci l'uomo. Il problema dell' 'educazione' alla fede non è di tipo didattico, è farsi compagni di strada. La catechesi e il catechismo si occupa di fornire dati. Ma non è il suo compito genuino. Non è una scuola. È ascolto di chi ti sta davanti ed è sempre proposta, invito, e ancora ascolto. Se non ci si riesce come si dovrebbe, non possiamo dire che i contenuti della proposta sono sbagliati o nocivi all'uomo. |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 18:15
“ la storia dell'uomo che discende dalla scimmia non mi risulta sia stata dimostrata. „ Uomini e scimmie hanno antenati comuni. La separazione dei rami tra il genere Homo e il genere Pan potrebbe essere avvenuta tra i 4 e i 13 milioni di anni fa. Le stime nel merito non sono ancora ben definite e condivise da tutta la comunità scientifica. |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 18:23
“ Mi spiego: nell'uso comune il termine dogma ha assunto un significato negativo „ Magari un dogma come quello dell'Infallibilità Papale un po' avrà contribuito. |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 18:37
Eh sì Grohmann, in altre parole non si sa. Quando la comunità scientifica avrà dimostrato (con metodo scientifico, quindi ripetibilità eccetera) che l'uomo discende dalla scimmia, spero mi aggiorneranno. Nel frattempo mi incuriosiscono questioni più terra terra, tipo: cui prodest convincerci che siamo solo scimmie evolute? Che siamo troppih? Che uccidere un feto è un diritto? Che siamo bocche inutili? Tutta quella roba proviene sempre dalle stesse parti, cioè scuola di Francoforte, Davos e giù giù fino ai soliti inteletttualih da fosso. Non voglio andare oltre perché poi arriva il solito mh (non tu) con le solite etichette tipo komplottistah, fasssistah eccetera :-) |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 18:44
@Lollus comunione e disperazione? sbaglio? |
| inviato il 20 Maggio 2025 ore 18:55
@ Grohmann: solo per correttezza. L'infallibilità del Papa riguarda solo i temi di fede e di morale. E si verifica SOLO quando il papa si pronuncia 'ex cathedra', ossia dal sedile ( sede ) di Pietro; il che avviene molto raramente. Ogni altra sua dichiarazione è una dichiarazione ( degna di ascolto o di considerazione, ma NON di fede ) . L''ex cathedra' si fonda su alcuni passi evangelici nei quali Gesù fissa il primato di Pietro tra i dodici e la credibilità del suo magistero ( Mt 16,18 ) |
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