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@Simone OT i due Lo Bello erano uno anti-Rivera, il figlio anti-Milan tout court... Collina a Perugia ha fatto perdere lo scudetto alla Juve di proposito.
@Paolo il tuo problema è che ti attacchi agli argentini. Questo Blanco nel settembre 1973 aveva tacciato Ali di "ciarlatano" (o per lo meno così l'hai tradotto tu), per lui era largamente finito. Diciamo che poi nel '74 ha umiliato Foreman e a Manila ha chiuso tutte e due gli occhi a Frazier (era praticamente cieco alla quattordicesima, per cui Eddie Futch ha gettato la spugna). In seguito battè anche Ernie Shavers. Però era finito nel '73... I misfatti dove sono?
C'è un libro fondamentale dell'ebreo Jerry Izenberg "Once there were Giants: the Golden Age of Heavyweights". Secondo Paolo i misfatti sembrano essere i verdetti assegnati ad Ali contro il povero Ken Norton. In realtà Norton è stato l'unico massimo insignito del titolo mondiale a tavolino. Per capire Norton bisogna capire Larry Holmes che afferma che lui a boxare ha imparato dai campioni per cui ha fatto da sparring partner, non dagli allenatori. È una precisazione importante se i campioni nel caso sono stati Muhammad Ali, Joe Frazier, Earnie Shavers, and Jimmy Young. I cronisti sportivi USA di pugilato riconoscevano a Holmes un jab paragonabile solo a Joe Louis e Sonny Liston. Spesso i massimi colpivano di proposito i bicipiti-tricipiti degli avversari e a Kinshasha Ali stese Foreman perché si era allenato all'evenienza, per cui se uno non è cieco di Sorrento vede chiaramente che Foreman alla fine avanzava davvero come una mummia senza potenza nelle braccia (va beh, secondo l'ineffabile Manocchia l'incontro era truccato...). Di regola tutti gli incontri che Ali ha vinto di stretta misura erano truccati, erano misfatti secondo Paolo. Cmq a Holmes capitò di subire in allenamento uno strappo al bicipite sx. Per uno che aveva nel jab l'arma migliore era una perdita decisiva. Holmes decise di salire ugualmente sul ring con Norton. Gli avevano in qualche modo rimesso in sesto il sx, anche se non era al 100%. L'incontro valido per il mondiale fu equilibrato nel senso che alla quindicesima i due erano virtualmente alla pari. Progressivamente Holmes provava sempre più dolore a tirare il jab, era una ricaduta dell'infortunio precedente. Izenberg scrive che Holmes vedeva sfuggirgli il sogno della corona mondiale. In condizioni normali Holmes avrebbe battuto Norton nove volte su dieci. Col jab sx che gli procurava fitte lancinanti, alla quindicesima Holmes fece finta che il bicipite fosse OK e ha massacrato il malcapitato Norton. Su YT c'è anche la singola quindicesima ripresa dove se uno non conosce il retroscena dello strappo muscolare sembra che Holmes sia in forcing e basta. Ma ogni jab che tirava era una fitta ed era più vuoto del normale.
Tradizionalmente i giudici erano inclini ad assegnare la vittoria al massimo che dimostrava di picchiare di più all'ultima ripresa. Va bene che il mondo è grande, ma Norton ha subito una punizione nettissima alla quindicesima, è stato bravo a restare in piedi. Holmes l'ha battuto con un braccio e mezzo, in altre parole.
Questo è l'intero incontro Norton-Holmes per il titolo mondiale. Avevo richiamato prima l'ultima ripresa decisiva in cui Holmes ha dominato. Vedendola uno può anche non credere che Holmes soffrisse a tirare il jab sx.
Se però uno ha la pazienza di vedere l'intero incontro è palese che Holmes piazza pochi di quei jabs che erano il suo marchio di fabbrica. Uno YT anche ben filmato a colori non basta per arrivare a conclusioni certe. Se un cronista di alto livello come Izenberg spiega il retroscena che a cinque giorni del match il bicipite/tricipite leso non lo metteva in grado di tirare jab continui, allora tutto diventa più chiaro. In effetti Holmes durante il match ha spesso usato il sx disteso e fermo in faccia a Norton. Questa azione è molto simile a quella che Clay mise in atto alla quinta ripresa del primo match con Liston, quando apparentemente ci vedeva male. Si vede che gli appoggia il sx alla testa per tenerlo a distanza. Tenuto conto che Holmes aveva fatto da sparring partner per Ali, qualche sua movenza deve averla introiettata. Nel mio piccolo l'ho interpretata così. Cmq che Holmes sia stato stoico a sopportare il dolore all'ultima ripresa è riportato anche da altri, però non è il suo vero jab vincente neanche all'ultima ripresa. Non escludo che veda male io...male che vada uno fa pratica con l'inglese parlato.
@Paolo mi prendo la libertà di citarti dal tuo libro "L'altra verità", che mi sforzo sempre di promuovere.
“ Sonny Liston era certamente un uomo di un'ignoranza abissale e aveva limiti culturali di cui era peraltro dolorosamente consapevole, tanto grandi da non potersi quantificare, ma era di certo un uomo intelligente, non solo molto di più di quanto sia solito credersi ma, io ritengo, anche più di Clay. Anzi sicuramente più di Clay! „
Alla visita militare Clay aveva raccattato un IQ (quoziente di intelligenza) pari a 78 (= un semi-ritardato). Se l'era cavata con i quesiti generali, era crollato nella soluzione di problemi aritmetici. C'erano domande facilmente risolvibili se uno conosceva le regole del tre semplice e del tre composto, ossia le proporzioni, equazioni di primo grado riarrangiate. Clay era dislettico e le superiori gliele hanno abbonate perché prima dei diciotto anni era già noto in USA per essere una promessa della boxe (nel 1960 doveva vincere a Roma la medaglia d'oro olimpionica. Sinner era una promessa del tennis alla stessa età ma non al livello del Clay dilettante). Una teoria non più favorita dei neurologhi assegnava all'emisfero sx del cervello le facoltà logiche, matematiche, linguistiche. Si deve concludere che Clay aveva il lobo dx preponderante, quello della creatività. Molti fatti così appena hanno davanti un'equazione si incartano, tuttavia tranciano giudizi perentori difficili da quantificare. L'IQ è funzione delle domande poste in un test. L'esercito USA voleva accertarsi di non dare un'arma nelle mani di un sottodotato. Abbassarono la soglia quando non avevano più abbastanza volontari da mandare in Vietnam, per cui Clay diventò arruolabile. Norman Mailer era un iperdotato, a 21 anni laureato ing in un'Ivy League. Scrisse "The Naked and the Dead" di cui si vendettero più di un milione di copie nel dopoguerra. Mailer amava la boxe (tirava in palestra) e fu presente al primo Patterson-Liston valido per il mondiale. Ho già messo il link al pdf sul mio Google Drive, si scarica anche gratis da Esquire. Un resoconto spaziale. Si capisce la grandezza di Mailer (un ebreo che non si svelava ebreo nelle sue opere, non come Woody Allen, per intenderci). Va confrontato con Tosches che aveva parlato anche lui di Liston, però freddamente, senz'anima. La priorità di Tosches (un autodidatta di talento anche se culturalmente distante da Mailer) era svelare gli intrighi della Mafia italo-americana nella boxe USA. Non ha svelato praticamente niente perché era sì di discendenza italo-albanese, ma i mafiosi USA mica si confessavano con lui. Rileggere come Mailer descrive i due livelli dei mafiosi, quelli a bordo ring (i capi) e quelli più indietro (i guardaspalle). Insomma anche in letteratura "la classe non è acqua" vale, non solo per il sommo Diego! Veniamo al dunque: Clay aveva riportato un IQ 78. Un test IQ di Liston non è disponible. Sicuramente l'intelligenza pugilistica di Liston era di altissimo livello. Restiamo nel dubbio fra chi era più intelligente fra Liston e Clay. Il tuo verdetto l'abbiamo già: era più intelligente Liston, ne sei sicuro. Ed ecco Toscani. Non era un esperto di boxe, cmq ha scritto che secondo lui i campioni di boxe erano intelligentissimi. Ha conosciuto bene Ali (Liston no, perché era già scomparso). Uno dei suoi ritratti di Ali è cult. Andò a Deer Lake dove si allenava Ali. Alla fine arrivò alla conclusione che Ali era l'uomo più intelligente che lui avesse incontrato. In precedenza aveva anche lodato l'intelligenza di Fiorucci, Benetton, Andy Warhol e altri. La conclusione a sto punto è scontata: se Ali per Toscani è il più intelligente e Liston per te era più intelligente di Ali, allora Sonny era anche lui di un'intelligenza assoluta. In questo modo facciamo contenti tutti!
Val potrebbe essere che il test IQ fatto dall'esercito USA fosse stato "truccato" da Clay per non diventare reclutabile ? In fondo è più verosimile una serie di testimonianze dirette di un singolo punteggio. Che ne pensi? Se unisci questo al dislessismo ne esce una persona che può effettivamente sbagliare test scritti.
@Juan ho letto molti libri e articoli su Clay/Ali. Non ho trovato riferimenti al fatto che avesse "bluffato" ai test attitudinali militari. Devi stare attento a quelli che leggono pennivendoli qualsiasi e se sono contro Ali li citano per sempre. Ho letto parecchi critici di Ali. Tieni conto che per me l'inglese è la seconda lingua, mi sono innamorato dell'inglese a dodici anni. Alle medie mi hanno imposto il francese. Allo scientifico ho scelto l'inglese che per me non era una materia, era una passione. A noi convertiti dal francese hanno dato un bonus nei compiti in classe (allora non si chiamavano verifiche). Non sono mai sceso sotto il 9 (nove) per cinque anni. Poi l'USIS mi scelse per passare un anno in USA au pair ma i miei non mi lasciarono perché ero figlio unico. Quando arrivai a Vancouver (BC) nel 1974 fui costernato ascoltando la TV canadese. Niente a che vedere con il British English. Ci misi un anno intero a capire il parlato senza innervosirmi. Adesso mi succede col tedesco: se un tedesco mi chiede per strada dov'è una banca mi tendo al punto che mi si chiudono le orecchie, non ci sento più letteralmente. Nella mia ditta USA nel Connecticut non c'era un singolo dipendente nero. A Vancouver ho visto Ike e Tina Turner dal vero in un semplice bar grande, non a teatro, erano a tre metri da me. In genere capisco se chi parla è nero o bianco. Per questo ho apprezzato Will Smith che ha imitato bene il parlato di Ali nel film di Michael Mann. Ci sono rimasto male per avere perso battute in "MANDINGO" e "DRUM". Lì imitano l'accento del Sud. Ormai sono sordastro, perdo le sibilanti come s, z, f e non supero i 6 kHz. Una volta capivo al volo i testi cantati da Bruce Springsteen, adesso devo scaricare le "lyrics". Come quasi tutti gli italiani fui uccellato dai giornalisti che parlavano di Cassius Clay, avevo quattordici anni. Avevo delirato per Duilio Loi, più tardi per Nino Benvenuti. Il Nino il Clay l'ha visto a Roma, ha sempre detto che lo aveva impressionato. Ha battuto un veterano russo e in finale un polacco molto alto e grosso. A diciotto anni. Tornato a Louisville ha cominciato a pensare al titolo di Patterson. Dubito che a vent'anni l'avrebbe battuto, a ventidue di sicuro, da quello che si è visto. I due incontri con Liston l'hanno più danneggiato che altro. Clay non c'entrava con Carbo, tutto quello che è successo è venuto dal clan opposto. Clay ha incontrato un Liston ormai vecchio e bolso. Qualche anno prima sarebbe stato massacrato da Sonny. A Miami fu chiaro che si apriva una nuova era. Se poi si cita un Wepner si deve ricordare che era un Club fighter, non era riconosciuto un pro dai suoi pari, andava bene per impressionare uno sprovveduto di boxe come Stallone. Mi viene in mente Travaglio. Amico di parecchi PM si faceva passare le carte da loro. I PM raccolgono più elementi del necessario per scrupolo, non si mai. Lui pubblicava di tutto, difatti ha preso parecchie condanne per diffamazione. Ali ha avuto nemici dichiarati soprattutto dopo il rifiuto di arruolarsi, non meraviglia che ci siano tanti che hanno scritto contro di lui negli anni. Inutile notare che parlare di GOAT è una follia, qualunque sia il nome.
Liston, Clay e Norton sono stati indubbiamente benedetti da fisici fenomenali. Qualcuno ha proposto che il padre di Sonny era spietato col figlio perché sospettava non fosse il suo. Poi c'è chi avvalore l'ipotesi affermando che arrivava a stento a 1.70, quindi Sonny era il figlio di un altro nero alto. Mah! Odessa madre di Clay era rimasta incinta e non ci sono dubbi sul padre che l'ha sposata al terzo mese. Da parte di madre c'era in ballo del sangue bianco e questo soltanto non spiega perché fosse così alto, ma magari sì. Liston spaventava tutti gli avversari prima dei suoi incontri. A Miami Clay gli mangiava in testa e lo temeva come pugile, non perché fosse più grosso. La madre di Norton lo ebbe che aveva sedici anni. Il padre Florence la lasciò subito, si sa che era alto 1.85. Il padre adottivo Norton lo tenne come figlio unico. Per sua ammissione Ken è cresciuto come un figlio unico viziato dai genitori che non gli hanno negato niente. Nella sua autobiografia Ken commenta così:
“ Unlike many professional boxers, I grew up in a normal, well-adjusted, hardworking, middle-class family with Midwestern values. Norton, Ken; Terrill, Marshall. Going the Distance . Pulp Hero Press. Kindle Edition. „
In inglese "bourgeois" esiste solo in contesti di studi sociali e storici. Per dire "piccolo borghese" si usa "middle class". Norton padre faceva tre lavori per concederle tutte a Ken e la madre lavorava anche lei. Quindi negli anni 40-50 erano classe media NERA, cioè al di sopra della povertà. Il padre di Clay (con lo stesso nome con l'aggiunta di Sr.) lavorava in proprio, non aveva un reddito costante. La madre Odessa andava a servizio addirittura da uno degli sponsor del figlio. Era una brava cuoca e il tempo che le avanzava faceva la colf. I salari dei neri nel Kentucky non erano gli stessi di Jacksonville (20,000 abitanti, nell'Illinois). Quindi possiamo desumere che nella famiglia Norton entrassero più soldi costanti (con un figlio unico) che nella famiglia Clay (con due figli grandi e grossi che dovevano mangiare tanto per forza). È stata la Oates a dire che Clay veniva da una famiglia che stava bene. Lo diceva per confronto. Uno come Frazier era stato inseguito da un maialone maschio (un verro) a otto anni ed era caduto malamento fratturandosi il braccio sx. Non è stato ingessato, è guarito senza comporre la frattura. (La mutua non è generalizzata adesso negli USA, figurarsi negli anni '50). Era questo il motivo per cui Frazier accorciava la distanza, non poteva tirare jab decenti perché il braccio sx aveva un'estensione limitata. In compenso aveva un gancio sx "naturale" e che gancio! Vittorio Parisi è un direttore d'orchestra. Non è molto famoso ma non può non essere un intellettuale. Ho in Kindle "Gong!" dove fa una carrellata su medi e massimi. Di Cassius Clay scrive:
“ ...proveniva da una famiglia della borghesia nera ma aveva anche ascendenze bianche, precisamente irlandesi" „
Uno potrebbe anche fidarsi del Parisi senonché commentando il primo incontro Liston-Clay afferma che il braccio leso di Sonny che lo ha indotto al ritiro era il dx e ai miei occhi perde ogni credibilità, è un dilettante in azione. Cmq non si sbilancia più che tanto sulle storie di intrusioni di Cosa Nostra, lo farà nell'altro libro "Fix!". Un direttore d'orchestra non è un giornalista o uno scrittore. Va perdonato per l'immenso lavoro che ha gettato nei sui libri. Che le notizie riportate siano verificate e controllate è un'altra cosa. Sono notizie di seconda mano. Se Clay proveniva da una famiglia della borghesia nera che dire di Norton? Soprattutto che importanza ha etichettare grandi campioni con la classe sociale di appartenenza?
La casa in cui crebbe Cassius Clay era questa, ancora così nel 2015. In seguito l'hanno restaurata, è quasi un piccolo museo. Le case USA sono bene spaziate fra di loro. Questa è un'abitazione "povera", si capisce dalle due case vicine addossate. Dipende anche da cosa si intende per famiglia Clay della "borghesia nera". Quando Clay Sr. sposò Odessa incinta al terzo mese andarono ad abitare in affitto in un piccolo quartierino. Detto questo, Cassius Clay non fu mai indigente e soprattutto delinquente per bisogno come altri pugili neri che divennero campioni pro per necessità.
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