| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 14:18
mah, il sistema assicurativo americano fa si che il costo di una operazione banale raggionga cifre impressionanti.
Non giustificate.
Una appendicite ti costa come la casa...
E' una vera piaga.. alla fine anche il premio annuale ne risente. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 14:30
Un sistema sanitario si valuta, oltre che sulle medie, anche da come vengono gestite le eccezioni.
Conosco una persona di sessanta anni, un caro amico, che ha avuto anni fa un tumore al naso.
Operato con una tecnica utilizzata per la prima al mondo e' stato sotto i ferri per 12 ore.
L'intervento e' stato oggetto di pubblicazione sulle piu' prestigiose riviste specializzate.
Secondo voi con un'assistenza sanitaria privata come sarebbe andata ? |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 14:37
mah, non sono medico... ma come paziente, se dovessi scegliere, preferirei avere a disposizione reparti che rispondono
in modo efficace, ai problemi piu' comuni. Braccio rotto, appendicite etc.. per quanto riguarda le malattie rare credo vadano affrontate caso per caso. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:14
In tutti questi anni mi sono trattenuto dal citare sul Forum che AP ha lavorato in Galileo e Oto Melara in campo militare (fra le altre).
È stato quello che si chiama un "tecnico commerciale". È stato un venditore.
Anch'io sono stato un capovendita e ne sono fiero perché mi ha portato alla dirigenza senza essere un ing.
Prima di tornare in Italia però in Canada avevo collaborato a un progetto che ha portato allo spettrometro di massa più risolvente al mondo, primato conservato dal 1978 ad oggi. Vuol dire che per qualche anno ho fatto ricerca applicata ai massimi livelli.
AP non ha mai fatto ricerca. Per uno del ramo si rileva chiaramente dai suoi post TECNICI che non ha fondo scientifico, oppure, detto in termini più semplici, la mia conoscenza dei sistemi di acquisizione digitali (ci ricade anche la fotografia digitale) è molto più fondata della sua.
Con questo non sottintendo affatto che AP non sia una persona intelligente e degna di rispetto.
E a chi ha la metà dei suoi anni consiglierei il "rispetto giapponese" per gli anziani (ho due-tre anni più di lui...) |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:36
"mah, il sistema assicurativo americano fa si che il costo di una operazione banale raggionga cifre impressionanti.
Non giustificate."
Io aggiungerei "per noi".
Il reddito medio del cittadino USA è circa doppio di quello italiano, e poi gli ospedali USA, rispetto ai nostri, sono su di un altro, migliore, pianeta.
Io comunque, chi non paga per un servizio, tutti i servizi, inclusa la sanità, non lo farei fruire del servizio allo stesso livello degli altri che pagano: all'insolvente gli metti un limite di spesa annua disponibile, e quello è già un bel regalo, e se lo supera, stop al servizio, per la sanità, stop anche a quella, e se campa, campa, se crepa, crepa.
Ma siamo fuori tema. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:42
Perdonami Valgrassi, ma cosa ci azzecca con il topic?
Avete paura di non essere presi sufficientemente in considerazione se non sbandierate il vostro titolo di studio o la vostra cariera?
Pollastrini, ma riesci a vivere bene in questo modo?
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| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:44
@Pollastrini
"Se uno invece ha un alto o basso grado di autostima di sé stesso senza fare un confronto il più oggettivo di sé stesso con il mondo che lo circonda, la psicologia dice che tende all'autismo ed ha perso il contatto col mondo"
Chiedo di nuovo.
Secondo chi? La psicologia di quale periodo? Diagniosi basata su quali parametri? Quelli del secolo scorso in cui se non eri conformato ti rinchiudevano nelle strutture sanitarie preposte?
Ci sono mille altre cause che possono portare ad una perdita di contatto con la realtà fino all'alienazione psicologica. Ma di certo non ti fanno diventare autistico visto che in tale condizione ci nasci. E da come lo dici pare che tu lo associ indissolubilmente a persone che funzionano inevitabilmente male. Squilibrati. Può esistere un autistico con un livello di autostima intermedio? secondo te sembra proprio di no affermando che autostima agli estremi e autismo sono direttamente collegati.
Senza offesa ma pare tu non abbia idea, non essendolo, cosa sia essere un individuo che rientra nello spettro autistico. Ne conosco un po' di miei pari e ti posso garantire in prima persona che non c'è alcuna perdita di contatto col mondo o incapacità di analisi oggettiva di sé. Né tantomeno un così marcato eccesso o carenza di autostima agli antipodi. C'è semplicemente una predisposizione ad essere più critici ed analitici, rispetto a parametri differenti rispetto ai neurotipici, nei confronti delle informazioni esterne percepite che portano me, e quelli come me, ad attuare strategie comportamentali inusuali per individui neurotipici. Siamo coscienti di noi stessi, dei nostri punti forti e deboli. Può portare a una vita meno attiva ed avventurosa? Non è detto. Può portare ad essere "spigolosi", difficili e poco socievoli al limite dell'intrattabilità quando sbottiamo perché tendiamo a reprimere per lunghi periodi istinti molto forti che si accumulano? Può capitare. Come a chiunque. Può portare a limitare i rapporti sociali anche a livello estremo? Si. Ma è sempre un atto ragionato e volontario. Può portare a voler scrivere in privato per non voler raccontare pubblicamente i fatti miei se mi sento chiamato in causa in riferimento a teorie di un retaggio passato (quando i "matti", o presunti tali venivano rinchiusi a priori e le teorie si basavano sull'osservazione di persone tenute in cattività e fortemente alienate) a cui tu fai riferimento? Sì. Ma e stato un errore di valutazione che non commetterò in futuro. Poi sentiti libero di pensare e parlare come ti pare sull'argomento sei convinto di ciò e dell'idea che hai di tali persone.
Adesso, dopo avermi costretto ad una mia lavata di panni sporchi in pubblico, concordo con te sul fatto che un individuo debba porsi degli obbiettivi ma non concordo sul fatto che tra questi non debba rientrare il voler viversi la vita in maniera tranquilla rimanendo in zona sicura. Il concetto di appagamento personale è relativo al singolo individuo. Basta non arrivare ad essere un parassita sulle schiene altrui per semplice svogliatezza (il mal di lavoro). Ma nemmeno arrivare a basare la stima che si può avere nei confronti di altre persone su un puro fattore economico e sociale. È abberrante.
Fine modalità che speravo rimanesse privata. Ed eventuali interazioni future con il diretto interessato se non gradite.
Chiedo scusa agli altri utenti per l'intromissione fuori tema.
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| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:45
"Perdonami, ma cosa ci azzecca con il topic?"
ma... di chi parli, io o altri non mi pare abbiamo fatto riferimento a carriera personale in questa discussione, ci mancherebbe altro.
P.S.
Scusa.
Facendo il log out, vedo che quella mente fenomenale, prodigiosa di Valgrassi si è rimesso a parlare di me, mi tampina: io l'ho bannato e dunque lo vedo.
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| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:48
A Valgrassi.
A te invece avevo chiesto invece, se con questa tua "filosofia" riesci a vivere bene. |
user257478 | inviato il 26 Gennaio 2025 ore 16:52
Astro C tutti lo siamo e mi fermo qui argomento troppo vasto e incompreso .
Ciao  |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:03
Boh, io quel che avevo da dire a Pollastrini l'ho scritto chiaramente, spero possa essergli utile e la chiudo qui. Non ho intenzione di affrontare mai più l'argomento perchè ritengo sia perfettamente inutile. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:04
"...se con questa tua "filosofia" riesci a vivere bene"
E' una impostazione di vita, è molto pratica e realistica, e deriva dalla mia esperienza di vita: sono arrivato, 40 anni fa, alla conclusione che nel mondo non ce n'è per tutti, e che il medico pietoso fa la piaga puzzolente.
Il che, socialmente, si traduce nel prendere atto che qualcuno morirà per mancanza di risorse, e soprattutto che va bene così, quelle risorse andranno a gente più meritevole di lui, ed alla via così.
Se io a questa età, 75 anni, finisco in Pronto Soccorso e con me ci finisce, stesso problema, uno di 30 che lavora, guadagna e paga le tasse, se danno la precedenza a lui, fanno bene, io farei uguale.
Ma farei uguale solo sapendo che tipo è, chi è e che cosa fanno, ciascuno dei due disgraziati che ho davanti.
Se uno è un parassita della società, vecchio o giovane che sia, lo lascio crepare e ne sono contento, uno di meno.
Detta in una parola, io do la precedenza alla Società rispetto al singolo, privilegio, e di gran lunga, la Società sul singolo.
Siamo effimeri come singoli esseri, ma siamo molto resilienti e duraturi come Società, e quella va preservata, o va tutto a put tane.
Sì, ci vivo bene. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:07
@S0what OT a suo tempo fui definito da AP "omuncolo, privo di ogni barlume di intelligenza".
La mia autostima non aveva accettato questa definizione, sicuro com'ero di avere ragione sulle questioni TECNICHE in discussione.
Ma la classe non è acqua e signori si nasce, non posterò mai insulti ad AP.
A meno che rimarcare i limiti scientifici di qualcuno sia un insulto.
Per tua info: avendomi bloccato, AP non legge i miei messaggi.
È anche per questo che la sua conoscenza delle basi della fotografia digitale è ancora carente.
(Per qualcuno del campo: AP ha una vaga idea libresca delle FT discrete, ha visto sui manuali le trasformate di Fourier di funzioni analitiche, non discrete). |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:55
Val: “ la mia conoscenza dei sistemi di acquisizione digitali (ci ricade anche la fotografia digitale) è molto più fondata della sua. „ Valgrassi umilia Pollastrini e tira fuori il membro per dimostrare che ce l'ha più lungo.
Si prevede una gara senza freni, fra le corsie del nosocomio, le sgomitate non si contano, i tagli di strada e i sorpassi fra un girello e l'altro, il tutto condito da imprecazioni, sarà un campionato tutto da scoprire."
Da Carlo Vanzini a voi studio. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:59
Birra e popcorn. |
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