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“ ma c'è differenza nell' usare una testa per ingranditore senza obiettivo rispetto al fotografare il negativo (inserito in un telaietto, come quelli degli scanner) appoggiato sopra un visore luminoso ? „
secondo me sì, perchè usando un ingranditore la luce arriva guidata al negativo grazie ai suoi condensatori ottici. L'ideale sarebbe avere un ingranditore a luce puntiforme (ma sono rari...). Un visore luminoso fa arrivare la luce al negativo in modo disordinato, per cui i dettagli più fini si perdono.
D'altra parte se ci pensi anche nei proiettori per diapositive ci sono i condensatori, hanno lo stesso scopo. Il proiettore dia (senza ottica) con lampada a potenza ridotta (50W) lo ho usato per digitalizzare tutte le mie diapositive.
Altro accorgimento importante: fotografare la parte opaca (il lato dove c'è l'emulsione) del negativo o dia poi, in PP, bisogna invertire i lati, ma è un attimo.
Uso lo schermo del cellulare con White Screen e lo tengo 5 cm. più in basso del fotogramma da riprodurre per evitare si veda il reticolo, poi fotocamera digit con 50mm e tubi di prolunga montata sulla colonna di un vecchio ingranditore, ho visto usare anche come stativo una tappatrice per bottiglie.
“ grazie delle spiegazioni Gian Carlo F e proverò gli accorgimenti suggeriti... „
di nulla.
E' chiaro che si possono usare diversi metodi per illuminare i negativi ma, se ci pensate un po', il migliore possibile e quello di usare un ingranditore (o anche un proiettore dia), quello strumento infatti era proprio progettato per illuminare al meglio un negativo, che poi, ripreso dal suo obiettivo, proiettava sul piano di lavoro una immagine bella dettagliata da stampare.
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