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Cmq... visto che lo sfocato e' solo uno dei mezzi per simulare su un foglio o un monitor la sensazione di tridimensionalita'... ma siamo su un forum tecnico di fotografia, area lenti...
Vorrei sottolineare se ancora ce ne fosse bisogno come su FF, quel feeling sia per me sempre evidente quando inquadro a distanza un soggetto con un 21mm 1.4, quindi lente luminosa ma wide, molto wide.
Per esperienza gia tutto cio' che va da 50mm in su di fatto sembra il crop di uno scatto 3d e da questo nasce il concetto di bokehrama o brenizer.
La foto su del cane, a sola comprime la visione e compromette l'illusione di tridimensionalita' palese; immaginate la stessa foto al centro in una composizione che prevede due foto con la stessa pdc a destra, sinistra e magari 3 sopra o sotto. L'ampiezza maggiore garantirebbe la lettura della scena, e la simulazione nel nostro cervello di un ambiente nel quale il soggetto esiste ed e' posizionato... lo scatto singolo non dice nulla sulla scena, ma solo un soggetto in mezzo.
La differenza e' tanta.
Questo e' una compo fatta da me qualche anno fa. Questo scatto e' 3d?
per me NO.
Pero' se aggiungo come ho scritto sopra i pezzi per descrivere l'ambiente circostante nel mio cervello... Sembra iniziare ad esserlo..
Ogni volta che vedo foto come alcune postate anche qua che molti definiscono 3d, penso esattamente al discorso fatto...
E si ritorna al punto che per l'effetto 3D con lo scatto singolo in teoria una focale Wide ultraluminosa sarebbe l'ideale, peccato però che questo funziona bene sempre solo in teoria: il Sigma 35 1.2 sembra non rispettare assolutamente la teoria almeno dalle foto che si possono trovare online. Il Laowa 28 1.2 potrebbe? Chissà, girano troppe poche foto per dirlo.
“ Il Laowa 28 1.2 potrebbe? Chissà, girano troppe poche foto per dirlo. „
Purtroppo, e ripeto purtroppo per una serie di elementi pratici, sembra vada meglio un 21 1.4 che un 28 0.95 (Laowa cine).
Si direbbe, come mai?
Perche' e' piu' importante l'ampiezza della riproduzione dell'ambiente che lo stacco secco per avere una sensazione spinta a livello proprio indotto di 3d a schermo/stampa.
il Laowa cmq rimane una delle espressioni migliori su FF per questa resa ariosa.
qua l'1.2
Ma i gradi in piu' del 21 vincono...
Per me probabilmente il miglior mezzo senza andare di Brenizer per emulare le scene ariose da grande formato.
In realtà Ulysse l'esempio in BN che hai proposto evidenzia semplicemente come il nostro cervello quando legge l'immagine gironzola alla ricerca di elementi e di informazioni per cercare di capire il contesto.
Il cervello non nasce per leggere in 2D... si è sviluppato per muoversi in un ambiente tridimensionale quindi più elementi si usano per fornirgli informazioni e più la sua sensazione di essere "a casa sua" è soddisfatta.
Con una lente Wide è semplicemente più probabile dargli un numero maggiore di informazioni e che possa trovare un maggior numero di piani focali e passaggi progressivi.
Il fatto è che qui... al di la poi dello sviluppo dell'argomento il fatto che la progressione focale sia essa su un tele, su un wide concorra con la creazione di una percezione tridimensionale poco cambia. L'importante è non negarlo ma sopratutto voler far credere che la sua negazione si tratti su un principio fisico.
E paradossalmente la tua dichiarazione d'amore al formato maggiore mi trova, in quel caso, concorde dal momento che la vera differenza tra un sensore FF ed uno più piccolo ottiene un reale distacco solo in lato wide perchè la differenza in focali tele si riduce notevolmente.
Infatti proprio su questa focale (il 35 su ff) le differenze di rese tra una lente e l'altra sono ancora più evidenti. La super risolvenza delle RF di sicuro non agevola e, secondo me, sarebbe difficile non riuscire a distinguere una serie 35 1.4 old (che ho usato per tanto tempo) dalla nuova versione RF.
Però, per spezzare una lancia in favore di Canon, oggi se dovessi acquistare una lente sicuramente prenderei la nuova versione perchè i vantaggi che ti offre surclassano senza ombra di dubbio una minima differenza di render.
C'è da dire che mamma Canon ai suoi adepti l'ha fatta sudare parecchio, forse per questo nessuna critica le può essere mossa.
“ In realtà Ulysse l'esempio in BN che hai proposto evidenzia semplicemente come il nostro cervello quando legge l'immagine gironzola alla ricerca di elementi e di informazioni per cercare di capire il contesto.
Il cervello non nasce per leggere in 2D... si è sviluppato per muoversi in un ambiente tridimensionale quindi più elementi si usano per fornirgli informazioni e più la sua sensazione di essere "a casa sua" è soddisfatta. „
quello che cerco di dire dal mio primo intervento.
Questa volta sono di parere favorevole a ciò che sostiene Istoria sulle lenti moderne vs lenti "datate". Sono anche concorde con ciò che sostiene Ulysseita. L' aspetto luci/ombre ed altri parametri, secondo me, concorrono a dare "volume" e "corposità" ai soggetti, l' esempio è la luna piena che sembra un disco senza volume, diverso è se guardiamo una mezza luna, con la sua ombra che ci fa "capire" che è una sfera e non un cerchio. l' effetto 3D (effetto), ritengo rientri nei fattori di ariosità indicati da Ulysseita al quale concorre anche l' eventuale disposizione del "NON" a fuoco di altri elementi nella fotografia. questa la trovo vicina al discorso che fa Ulysseita
come anche questa
secondo me nell' immagine ci devono essere elementi che ci fanno percepire le "distanze" e la "dislocazione" del soggetto rispetto alla scena, nella bellissima immagine della nave io rilevo solo un notevole volumetria del soggetto ma non un effetto "3D" come gli esempi postati da Ulysseita
“ No. Il grandangolo aiuta la sensazione di 3D con un mix di indizi di profondità: - prospettiva - gradiente della texture (foglie e erba in questo caso) - grandezza relativa
Con obiettivi più lunghi diminuisce l'effetto dovuto alla prospettiva sul pavimento, e la dimensione relativa della texture che diventa più fitta man mano che ci si allontana. „
NON esiste la prospettiva di un grandangolo e quella di un tele....esiste solo la prospettiva di un punto di ripresa....già solo questo azzera tutto quello che dici.
“ Ogni tot si riapre un topic simile e ogni tot.. va condiviso questo...
zevendesign.com/creating-depth-art-photography/ „
Consiglio anche, come sempre, la lettura dell'eccellente "Flatlandia" di Edwin Abott Abott edito da Adelphi....con particolare riferimento a come fanno a capire gli esseri geometrici di un mondo a 2 dimensioni, quale figura geometrica abbiano di fronte a se.....
“ NON esiste la prospettiva di un grandangolo e quella di un tele....esiste solo la prospettiva di un punto di ripresa....già solo questo azzera tutto quello che dici. „
Non esiste la tridimensionalità negli obiettivi, ma solo la sfocatura più o meno accentuata. Se fotografo a 7 mt con un 50mm a f22 di quale tridimensionalità parlate?
“ NON esiste la prospettiva di un grandangolo e quella di un tele....esiste solo la prospettiva di un punto di ripresa....già solo questo azzera tutto quello che dici. „
Sì, so bene cosa sia la prospettiva. Ma la tua è una fallacia di generalizzazione. Solo perchè non ho spiegato a dovere allora TUTTO È FALSO.
Che poi non ho detto che abbiano prospettive differenti, che non hanno. Ma che il grandangolo, o anche fino un normale, inquadrando una porzione più ampia implica una fuga prospettica più evidente.
Comunque, la prospettiva e le dimensioni comosciute hanno evidentemente un grosso effetto sulla percezione di profondità (1:55)
“ esempio simile al tuo, sempre grandangolo, sulla progressione di piani è questo, dove la texture e sostituita della direzione del promontorio verso l'interno, ma al di la della gradevolezza o meno se fosse stata scatta a F36 non sarebbe cambiato nulla in termini di senso della profondità. „
In realtà anche qui c'è texture, i sassi (come anche asfalto o erba o gran parte dei pavimenti) hanno una texture di dimensione omogenea, e aumentando la distanza questa diminuisce.
E comunque no, a f/36 non ci sarebbe stata la progressione sfocato-a fuoco-sfocato. In questa foto ci sono più componenti del 3D, come nella maggior parte di quelle linkate che hanno tutte un pavimento con texture e i piani con passaggi graduali di sfocatura.
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