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Ha senso utilizzare raw?


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avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2024 ore 23:59

....infatti.......anche perchè le capacità dei sensori odierni, per quanto arrivate a livelli molto elevati, col cavolo che sopperiscono dinamicamente in tante situazioni tuttora.....

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 2:13

Il semplicissimo concetto che esista un continuum che unisce ripresa e postproduzione è qualcosa che ancora non si riesce a dare per acquisito. Il fotografo pensa, scatta e post produce. E questo senza soluzione di continuità.


E dimmi, quelli che fotografano in analogico, magari con pellicola invertibile, come s'inseriscono nel dogma di questo sedicente continuum che hai appena enunciato? Hanno anche loro diritto di cittadinanza nel meraviglioso mondo dei fotografi o saranno condannati a vagare nel deserto alla ricerca di uno scanner per diapositive che restituisca loro quantomeno il simulacro di una post-produzione, a quanto pare indispensabile per ottenere la suddetta cittadinanza?

Il fatto è che discussioni come questa o come le millemila che l'hanno preceduta sul medesimo tema, non servono a niente, se non a polarizzare opinioni contrapposte e ad alimentare il bias cognitivo di chi è convinto che ciò che vada bene per lui debba andare bene per tutti

In realtà, non c'è un solo modo di fotografare, ce ne sono tanti e sono tutti validi: c'è chi scatta in raw e ama smanettare con i programmi di fotoritocco e chi, al contrario, preferisce il jpeg perché non ne vuol sapere di post-produrre; c'è chi usa solo il cellulare e chi gioca con le fotocamere istantanee e con le Lomo; c'è chi utilizza la pellicola, perché concepisce solo la camera oscura o le diapositive proiettate su una bella parete bianca; c'è ancora persino chi insiste a caricare lastre in un banco ottico... Le possibilità sono molteplici e tutte rispettabilissime.

Ognuno fotografi come gli pare.



avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 2:40

@Enrian....l'autore del post ha già detto che lui è soddisfatto di come fotografa....STOP!.....la sua domanda era precisa: "quali vantaggi può dare un raw?".....perchè evidentemente non li conosceva.....e gli sono stati elencati....che poi dopo salti fuori altra gente che non li aveva capiti, è un altro discorso.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 6:54

@Enrian esistono progresso ed evoluzione, non è che “si stava meglio quando si stava peggio” anche se la fotografia analogica è ugualmente nobile e non un metodo di serie B, tant'è che con le pellicole negative, soprattutto in B e N, si lavora parecchio in camera oscura, diverso il discorso delle invertibili (supporto che uso ancora) invece dove non esiste possibilità di pp se non alterando scientemente i parametri di sviluppo, di fatto un intervento di massa e non selettivo.

È innegabile che il risultato che ottengo con una diapositiva, per quanto lo scatto possa essere eseguito magistralmente, in certe condizioni di ripresa (p.e. scene ad alto contrasto) non può competere con uno scatto digitale fatto in RAW … e neanche con uno scatto in JPEG (prove da me fatte in parallelo) ciò non toglie sicuramente valenza alla diapositiva.

Da analogista convinto, e ancora praticante, non posso comunque negare la superiore flessibilità del digitale, che non è una superiorità qualitativa, sto parlando dell'aspetto tecnico, lato artistico il supporto e il mezzo hanno poca rilevanza.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:03

@Sebbisebb
"Chi sa settare a puntino la macchina, sa ben applicare le regole della luce, chi e maestro, sforna quello che desidera. Ovviamente non in tutti gli ambiti. Altro che maschere, filtri, e correzioni AI".
Lo vado dicendo da 4 pagine: se uno ha bisogno immediatezza usi jpg e ne siamo tutti felici se ne è contento o ne ha bisogno per la sua professione. Ma, a quanto pare, molti scattano in jpg e poi comunque vanno di cursori, filtri e maschere in Lightroom, e qui la cosa si fa molto meno comprensibile se non addirittura del tutto illogica, a meno che gli interventi su jpg siano del tutto saltuari.
Se pensiamo ai reporter che hanno bisogno di inviare foto in agenzia senza stare a postprodurre è a tutti chiaro che il jpg sia funzionale (ma se parliamo di "manico" e di assoluta sufficienza del jpg nemmeno possiamo dimenticare che di 1000 foto scattate poi, per varie ragioni, ne tengono buone una manciata).
Io scatto paesaggi e pensiamo anche al fatto che ETTR con il formato jpeg non lo fai, se spingi l'istogramma tutto a destra fino al limite col jpg bruci le luci e non le recuperi.
Io le foto le stampo ed un jpg stampato tale e quale, se va bene visto a schermo, è difficile che vada bene così su carta, ti ci accontenti magari ma è sicuramente meglio se intervieni e torniamo a bomba: se devo cmq intervenire perché farlo su un file jpg anziché su un RAW???
E arriviamo a quel che dice AleZ: per molti è una normale catena pensare dallo scatto alla PP.

@Enrian, con questo AleZ non sta certo dicendo che tutti debbano agire così, sta solo evidenziando il fatto che non è vero che chi postproduce lo fa perché è incapace e che non ci siano vantaggi nel farlo in RAW.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:23

Il maggior vantaggio lo vedo per l'archivio, per me da avere in raw alla luce di quanti sopra hanno detto.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:24

E dimmi, quelli che fotografano in analogico, magari con pellicola invertibile, come s'inseriscono nel dogma di questo sedicente continuum che hai appena enunciato?

Hai sentito parlare della triologia di Ansel Adams? Il "continuum" è nato con la fotografia stessa.
Sorriso

Ognuno fotografi come gli pare.

Assolutamente d'accordo
Sorriso

@Enrian, con questo AleZ non sta certo dicendo che tutti debbano agire così, sta solo evidenziando il fatto che non è vero che chi postproduce lo fa perché è incapace e che non ci siano vantaggi nel farlo in RAW.

Appunto. Grazie, Andrea
Sorriso

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:47

Cerchiamo di sdrammatizzare un pò?

desolation raw (Scusate il gioco di paroleMrGreen)

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:48

Enrian esistono progresso ed evoluzione, non è che “si stava meglio quando si stava peggio”


Ho detto questo? Ho negato gli indiscutibili vantaggi del digitale? Ho solo confutato un'asserzione secondo la quale la post-produzione sarebbe un passaggio irrinunciabile ("il fotografo pensa, scatta e postproduce"): semplicemente non è vero, ci sono tanti modi di fotografare e non tutti, vivaddio, presuppongono l'utilizzo di un software di fotoritocco.

Peraltro, io sono perfettamente consapevole che, in ambito digitale, il raw offra la migliore qualità possibile, solo che, per i motivi che ho diffusamente spiegato qualche pagina fa, il suo utilizzo mal si adatta al mio modo di fotografare e preferisco il jpeg. Periodicamente, su questo forum, scopro che questo fa di me una sorta di fotografo di serie B e, dai e dai, ogni tanto mi girano. Abbi pazienza.

lato artistico il supporto e il mezzo hanno poca rilevanza


Fermiamoci qua, su questo siamo sicuramente d'accordo.

Enrian, con questo AleZ non sta certo dicendo che tutti debbano agire così, sta solo evidenziando il fatto che non è vero che chi postproduce lo fa perché è incapace e che non ci siano vantaggi nel farlo in RAW.


Non ho mai ritenuto che chi fotografa in raw lo faccia perché incapace di ottenere un risultato decente senza post-produzione, ma faccio sommessamente presente che chi la pensa in questo modo è in buona compagnia di chi coltiva il pregiudizio contrario e opposto, ovvero che chi utilizza il jpeg sia una sorta di sempliciotto cuorcontento.

Vogliamo dire che sono entrambe delle emerite caz*ate?

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 9:58

Hai sentito parlare della triologia di Ansel Adams? Il "continuum" è nato con la fotografia stessa


Dai... Lascia stare Ansel Adams, mi sembri una persona civile e non mi va di essere sarcastico.

Ti ho citato le pellicole invertibili non a caso, perché è il massimo esempio di fotografia che esclude qualsiasi possibilità di fotoritocco (certo, le dia si possono scannerizzare e post-produrre, ma che diavolo di senso avrebbe?).

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:21

Ho detto questo? Ho negato gli indiscutibili vantaggi del digitale? Ho solo confutato un'asserzione secondo la quale la post-produzione sarebbe un passaggio irrinunciabile ("il fotografo pensa, scatta e postproduce"): semplicemente non è vero, ci sono tanti modi di fotografare e non tutti, vivaddio, presuppongono l'utilizzo di un software di fotoritocco.


Capisco che non è facile farsi capire tramite post, inoltre tendo ad essere sintetico ed ho la presunzione che chi legge le mie poche righe sviluppi tutto il concetto che ho in testa MrGreen Come ho già scritto, personalmente curo molto lo scatto pertanto in condizioni ideali di ripresa la mia post è poco più della demosaicizzazione, ci sono delle situazioni di ripresa dove invece so già che dovrò applicare un certo tipo di post, che non è invasiva ma sicuramente più elaborata e va pensata in fase di scatto, questo (penso) sia anche il senso di quanto ha detto Ale Z!

Peraltro, io sono perfettamente consapevole che, in ambito digitale, il raw offra la migliore qualità possibile, solo che, per i motivi che ho diffusamente spiegato qualche pagina fa, il suo utilizzo mal si adatta al mio modo di fotografare e preferisco il jpeg. Periodicamente, su questo forum, scopro che questo fa di me una sorta di fotografo di serie B e, dai e dai, ogni tanto mi girano. Abbi pazienza


Più che qualità io parlo di flessibilità, che tu ottenga risultati di piena soddisfazione scattando in JPEG è un merito a tuo favore, personalmente non penso che né tu né altri siate fotografi di serie B e non è sicuramente questo il punto del quale si sta discutendo.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:24

Ho solo confutato un'asserzione secondo la quale la post-produzione sarebbe un passaggio irrinunciabile ("il fotografo pensa, scatta e postproduce"): semplicemente non è vero

Enrian, leggendo questo tuo intervento capisco meglio il senso delle tue parole e allora ti spiego meglio il senso delle mie. Questo con la premessa che per me ogni approccio alla fotografia ha pari dignità.

"Il fotografo pensa, scatta e postproduce" significa semplicemente che è consapevole che già in fase di ripresa dovrà comportarsi in modo coerente con la successiva postproduzione per ottenere il risultato che ci auguriamo abbia prima di tutto "pensato".

La postproduzione esiste sempre. Si tratta di decidere chi la fa. Quando scattiamo in jpeg, sappiamo che la fotocamera preleva dalla realtà un raw e immediatamente lo converte in un jpeg che salva, scartando il raw. Questo ci è chiaro.

Regoliamo i parametri di ripresa, ma molto spesso regoliamo anche altri parametri in macchina (il più comune è il WB) perché il risultato sia quello che cerchiamo.
Regolando questi parametri di fatto diamo istruzioni alla macchina su come deve postprodurre per ottenere il jpeg.
In pratica chi opera con raffinati settaggi in macchina si può dire che "pre-post-produce"… Sorriso
Chi scatta "tutto automatico" fa benissimo se è felice così.Sorriso

A tredici anni ho inaugurato la mia prima camera oscura. Andare oltre la sola fase di ripresa per me ha significato aprire la porta di un mondo da esplorare ed entrare. Molte difficoltà all'inizio ma poi grande gratificazione. La "conversione digitale" è stata un percorso analogo.
L'invito che mi sento di fare è quello di esplorare il mondo che sta "dopo lo scatto". Sorriso

Ps: ho scattato tonnellate di Kodakchome Sorriso

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:44

Io voglio credere che qui nessuno stia facendo una guerra di posizione sull'abitudine a scattare in RAW o JPG.
Ognuno è libero di scattare come meglio crede, ci mancherebbe, ed è anche impossibile sostenere che chi scatta in un modo sia un maestro e chi nell'altro modo un incapace o viceversa.
Però credo che sia opportuno, a beneficio di chi ha aperto la discussione, chiarire vantaggi e svantaggi dell'uno o l'altro formato file e chiarire come funziona l'uno o l'altro metodo operativo, con informazioni corrette.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 10:46

Vi faccio un esempio che mi è capitato oggi, siamo andati a sentire un concerto all'alba, ho scattato un ritratto a mia moglie ed ad un amica, sullo sfondo il mare con il sole che sorge, coperto da nuvole ma con zone chiare e luminose, loro in controluce.
Scattando in jpeg avrei sempre i soggetti in primo piano scuri o i soggetti sullo sfondo bruciati a meno di usare un flash di schiarita.
Esponendo le alte luci dello sfondo in raw sono sicuro di riuscire a recuperare i soggetti scuri in primo piano.
Con il jpeg per quanto mi potessi sforzare o avrei avuto un buono sfondo o un buon soggetto.
In raw sono sucuro di riuscire a ricostruire da un immagine inguardabile un jpeg gradevole.

avatarsenior
inviato il 16 Agosto 2024 ore 11:06

ti spiego meglio il senso delle mie


Apprezzo il chiarimento, grazie, e ti dico che sono d'accordo praticamente su tutto. Aggiungo solo che chi alla post-produzione preferisce la pre-produzione in camera non è necessariamente un pigro o uno sprovveduto e che la scelta di rinunciare a "qualcosa" in termini di controllo dell'immagine finale può anche essere consapevole e calcolata.

Del resto, che in ambito fotoamatoriale ci sia un'importante componente costituita da chi cerca di limitare al massimo la parte informatica per concentrarsi sull'immediatezza dell'elemento compositivo è un dato di fatto e lo dimostra il successo delle fotocamere Fuji e delle relative simulazioni pellicola.



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